Пікірлер
@fauromano88
@fauromano88 27 күн бұрын
Il professor Sini dovrebbe essere mandato in filodiffusione in tutte le piazze delle città... Grazie.
@gisellabrembilla9814
@gisellabrembilla9814 Ай бұрын
Grazie Professore, grazie per questo ulteriore distillato di profonda saggezza...sì...è proprio vero:la vita basta a sé stessa🌼
@fabiorocchi9052
@fabiorocchi9052 Ай бұрын
Federico, sei un grande!!!!.... 😊
@terezinapulaj4148
@terezinapulaj4148 Ай бұрын
Tuti semi reali ne nostre cose e mai ne cielo prodotto di tenere ide pulite e plurale al muralmete
@terezinapulaj4148
@terezinapulaj4148 Ай бұрын
Se il umanità poteva conoscere bene se cielo Otopie a sviluppare il Liber di Enoch nel Omo poteva a viver a lungo Dale profetsia umane a capir ce nei tempi di esisteza del omo Real
@dodofat
@dodofat Ай бұрын
Ho apprezzato le interessanti,originali relazioni, ma il non vedere le foto limita la comprensione più profonda,gazie comunque.
@diaporein
@diaporein Ай бұрын
Gentilissimo, la presentazione power point si trova qui sul nostro sito: www.diaporein.it/content/uploads/2024/06/Gaeta-e-Buoli_27.05.2024.pdf
@davidechersini9965
@davidechersini9965 Ай бұрын
Diseducativo.
@Ros96MO
@Ros96MO Ай бұрын
buongiorno Davide mi preme molto sapere le motivazioni del tuo disapprovo! puoi specificare? te ne sarei grato!
@marinacesanelli1363
@marinacesanelli1363 Ай бұрын
Pessima qualità di registrazione
@perseomediterraneo
@perseomediterraneo Ай бұрын
Straordinaria la poesia di Caproni! Bellissima questione, grazie per rendere disponibili e accessibili questi seminari.
@paololucaccini344
@paololucaccini344 Ай бұрын
Sempre immenso Carlo Sini. E in questa "immensità s’annega il pensier mio: E il naufragar m’è dolce in questo mare".
@rossanaspinelli2166
@rossanaspinelli2166 Ай бұрын
Caro professore, sono per me ormai 50 anni di gratitudine, stima e affetto per Lei…
@alessandrovaccari782
@alessandrovaccari782 Ай бұрын
Non riuscite ad accettare l'afinalità del leghein, lo volete ricondurre ad un Logos, sennò il soggetto, non l'oggetto, risulta privo di sostanza. Perché pare tanto da esser risolto ancora dopo la lezione dell'unico stirneriano ("tacere, tacere, far finta di niente" - Schopenhauer)? Perché è una bomba sociale troppo scoperta (altro che dinamite nietzschiana, questa è ancora una mera metafora della volontà arbitraria), come la scandalosa verità per cui la libertà assoluta dello Spirito coincida esattamente con la sua dissoluzione nel nichilismo applicato. (Bello il Dürer alle spalle di Sini. A casa mia lo sto riproducendo ad inchiostro. Allora il caso non esiste... nella cerchia di chi si interessa di cose spirituali).
@loremasci
@loremasci Ай бұрын
Magari arrivare a 90 anni così. Grazie professore
@felixthezum
@felixthezum Ай бұрын
Che meraviglia risentire Sini, e risentirlo così bene.
@sergiobuschi4201
@sergiobuschi4201 2 ай бұрын
ormai la filosofia è una autentica malattia mentale, qualcosa di disastroso, osceno.
@nikiardito9632
@nikiardito9632 3 ай бұрын
Grazie di Esserci! Un abbraccio, Federico... Nicola Ardito
@michelebianchi5171
@michelebianchi5171 5 ай бұрын
Grazie
@brokenheart74
@brokenheart74 5 ай бұрын
Molto interessante. C'è da chiedersi quale sia la genesi originaria dell"urto, ovvero se quest'ultimo sia un alcunché di esterno, di trascendente - in senso husserliano - alla coscienza, ovvero il correlato noematico dell'oggetto materiale adombrato (in sostanza il mondo, il reale ontologicamente, onticamente e oggettivamente esistente, dato in sé e per sé indifferentemente dalla sua manifestazione, dal suo "apparire") o se l'urto sia posto dalla coscienza stessa, ricadendo così all'interno di un idealismo sogfettico che costruisce lo stesso reale che lo ricomprende nella sua immanenza. In altre parole: l'urto è posto all'interno della e dalla coscienza stessa - e se lo è cosa ne pone la necessità di posozione?; oppure l'urto è un concreto, effettuale, un materiale scontro con la solidità di un "di fuori" che si impone come elemento "estraneo" a un "di dentro" della coscienza?
@michelegiovanardi8151
@michelegiovanardi8151 5 ай бұрын
Che noia
@AndreaSguinzi
@AndreaSguinzi 5 ай бұрын
Cristo non è il dubbio scettico, ma al contrario Fede nel Padre, la cui vita è testimonianza. Gesù disse in altri punti, io Sono la Verità, Kierkegaard aveva ragione, mi pare che tutta questa costruzione successiva sia elucubrazioni intellettuale priva di sostanza.
@robertosl9
@robertosl9 6 ай бұрын
Induce a pensare ...
@arabaphenix
@arabaphenix 6 ай бұрын
Gazzolo è sempre fantastico.
@waltercristiani912
@waltercristiani912 6 ай бұрын
Ma a che serve un intervento del genere? Che noia. E poi, diciamocelo, non si capisce il cuore del problema. Prosopopea e complicazione concettuale, troppa astrazione...troppa "burocrazia" letteraria. Così non ci si innamora né di Dante né di Croce e in piu' non si capisce che l'italiano che noi parliamo è quello di Petrarca, mentre ChatGPT alla domanda risponde: Manzoni!!!Capisce che dico? Nella sola giornata di oggi 200 persone che usano ChatGPT e le varie AI sul tema della linguistica e della nostra lingua, senza formulare con precisione la domanda all'AI, si sentono dire Manzoni!!! Capisce perché bisogna occuparsi dei fondamentali della letteratura e della lingua? Volare alto serve eccome, ma volare verso Nettuno serve giusto a 2 astronomi della NASA!! Insomma qual'è il problema di Croce Dottoressa? È più interessante e universale sottilizzare sull'interstizio Croce/ filologia, o su quel genio che ci ha dato la lingua con cui io e lei parliamo ? A me quest'ultimo sembra un tema nobile che è pure attualissimo se lo rapportiamo al contesto di destrutturazione che l'italiano sta subendo. Sembra che una direttiva europea abbia avuto la "geniale" intuizione di segnalare che dire e scrivere "virile" sia termine non inclusivo e maschilista e quindi da abrogare. Naturalmente è solo uno dei 1000 esempi e richiami che tutti i giorni sentiamo provenire da innumerevoli pulpiti e simposi esteri e italiani. Croce e la filologia! Ma qual'è il "costrutto"?
@arciducadicracovia
@arciducadicracovia 10 ай бұрын
L'accadere della Verità grazie a Francesco Valagussa. Chapeau!
@robertosl9
@robertosl9 Жыл бұрын
prova
@vgambaco
@vgambaco Жыл бұрын
Magistrale, grazie
@francescopastori3974
@francescopastori3974 Жыл бұрын
Non si sente
@ferenacarotenuto9851
@ferenacarotenuto9851 Жыл бұрын
Già vedere il tizio con la mascherina parlare di verità è un ossimoro 🤡🤡🤡
@manlioerta7221
@manlioerta7221 Жыл бұрын
Vincenzo Vitiello è veramente un Maestro, che ho avuto il piacere di conoscere durante i Seminari di Ermeneutica a Lerici, nella bellissima Villa Marigola , tanti anni or sono. Come scrittore l'ho incontrato col volume heideggeriano "Heidegger : il nulla e la fondazione della storicità" Argalia Editore che risale al 1976. Grazie Maestro. Un saluto particolare , con vero piacere, alla Professoressa Enrica Lisciani Petrini , mia Maestra nello studio di Filosofia della Musica. ( Il suono spezzato e gli studi su Jankélévitch.). Grazie davvero.
@sandradelfabro8268
@sandradelfabro8268 2 жыл бұрын
Due domande: 1) potrebbe anche la foresta avere una volontà di potenza soggettiva....2) come conciliare la volontà di potenza degli imperi con la volontà di potenza riflessa e individuale?
@massimoinnocenzi2145
@massimoinnocenzi2145 2 жыл бұрын
Sarà che la poesia cerca di indeterminare e le metafore cercano di determinare?
@anypotheton
@anypotheton 2 жыл бұрын
Vorrei chiedere: se il principio (l'autocoscienza, la riflessione) non è relazione, non è relazionale - punto su cui concordo in toto - ed esso è la condizione incondizionata del porsi della/e relazioni (del piano del finito, del determinato), allora: 1. perché tale condizione dovrebbe "tenere in piedi" ciò che condiziona, senza esserne condizionata, piuttosto che essere la ragione del venir meno, anzi del non riuscire mai veramente a porsi del condizionato, cioè del piano sul quale soltanto vige la struttura relazionale? 2. che "rapporto" vi può essere tra condizione e condizionato? Od anche: per quale ragione dalla condizione (irrelativa, irrelazionabile: ed anche "derivare" sarebbe relazione) dovrebbe derivare qualcosa (il piano relazionale, che alcuni chiamerebbero impropriamente la struttura "originaria", ma che è appunto solo derivata) che cobtraddirebbbbe la propria stessa condizione?
@mariagraziaballerini5261
@mariagraziaballerini5261 2 жыл бұрын
NOVITA’ ASSOLUTA: IL VERO SENSO DA DARE ALL’ORA NONA IN DANTE, DA LUI PIÙ VOLTE RIPETUTA. BEATRICE fu NATA il Venerdì (giorno liturgicamente dedicato a Venere) 2 Ottobre 1265 festa dei ss. Angeli Custodi in cui la liturgia così recita “Ecce Ego MITTAM (un giorno manderò) Angelum meum” (Vita Nuova, II, 1-2). BEATRICE poi APPARVE a Dante per la prima volta, come di solito appaiono gli angeli, il giorno Venerdì 2 Febbraio 1274, festa della Presentazione di Gesù bambino al tempio in braccio alla Madonna e in cui la liturgia così recita: “Ecce Ego MITTO (cioè in questo giorno, oggi!, Io, Dio, mando) Angelum meum” (Vita Nuova, II, 1-2). Infine il giorno in cui la VOCE di Beatrice arrivò alle orecchie di DANTE (dolcissima voce, dolcissima musica, in cui la musica è la scienza del V cielo di Marte) corrispondeva al Martedì (giorno dedicato a Marte, a Cacciaguida e al sangue versato per la Verità) 2 FEBBRAIO 1283 (Vita Nuova, III, 1 - 7). Scrive Dante circa l'ora di quando fu salutato per la prima volta è udì la voce di Beatrice: “L’ora in cui lo suo dolcissimo salutare mi giunse era fermamente (e Dante, attenzione! non si spreca mai!) nona di quello giorno (Vita Nuova, III, 1 - 7). Dante fu perciò salutato alla NONA ora del giorno. Momento, momento...!!! Ma Dante personaggio sappiamo che era NATO, seguendo Par. XXII, 110-117, non soltanto il Martedì 2 Giugno 1265 in base alla congiunzione del Sole di quel giorno, a 18°.01’ in Gemelli, con due stelle fisse dell’ottavo cielo “gloriose e di gran virtù”: e si trattava della POLARE ( alfa Ursae Minoris) che brilla al polo nord sopra la cittade di Maria a 18°.20’in Gemelli; e della BETELGEUSE (alfa Orionis) a 18°.30’in Gemelli. Ma se Dante personaggio è nato effettivamente il Martedì 2 Giugno 1265 in base al canto XXII, vv. 110-117, del Paradiso, come è sicuramente vero!, allora seguendo il dialogo che Dante intrattiene con Brunetto Latini (optimus astrologus) nel canto XV, vv. 49 - 60, dell’Inferno, lo stesso Dante risulta essere nato alle ore 15h.39’esatte di questo stesso giorno Martedì 2 giugno 1265 e perciò con Ascendente a 2°.58’nel segno dello Scorpione. Ma se Dante è nato alle 15h.39’, allora Dante è nato durante l’ora NONA temporale, o liturgica, (Convivio, IV, XXIII, 15) del martedì 2 Giugno 1265: cioè alla stessa ora temporale in cui verrà poi salutato da Beatrice. DANTISTI...!!!: vorrà significare qualcosa: magari che vi è sfuggito...??? Momento, momento...!!! Ma anche Gesù Cristo era morto in croce durante l’ora NONA: per il Calendario stile antico fiorentino si trattava dell’ora NONA TEMPORALE (le ore 15 del pomeriggio) del Venerdì 25 Marzo dell’anno 35 Dopo Cristo in base anche a come si CHIUDE la "Questio de aqua et de terra", con Cristo nato di DOMENICA e perciò necessariamente incarnatosi di Venerdì: il Venerdì 25 Marzo del 1° anno Dopo Cristo. E' oggettivo, scientifico: provare per credere...!!! Allora qui risulta questo. Ebbene risultano ben TRE ORE NONE: e vorrà significare qualcosa di importante fin’ora sfuggito alla Tradizionale Critica Dantesca...??? Può essere...!!! Prima ora nona infatti: poiché Cristo è MORTO durante l’ora nona (le ore 15) del Venerdì 25 marzo del 35 Dopo Cristo. Seconda ora nona: Dante è NATO durante l’ora nona: alle ore 15h.39’ del Martedì 2 Giugno 1265. Terza ora nona infine, poiché così assevera Dante di quando fu salutato per la prima volta da Beatrice il Martedì 2 Febbraio 1283: “L’ora che lo suo dolcissimo salutare (quello di Beatrice) mi giunse, era fermamente la nona di quello giorno “ - cioè del Martedì 2 Febbraio 1283”(Vita Nuova, III, 1 - 7). Ma siccome l’ora TEMPORALE, ossia quella LITURGICA che è l’unica per Dante a dovere fare testo, in questo stesso Martedì 2 febbraio 1283, appartenendo ancora alle ore “piccole” della giornata (Convivio, IV, XXIII, 15), aveva un’ampiezza di soli 0h.51’, essa andava conseguentemente dalle ore 14h.03’alle ore 14h.54’: e per cui risulta che Dante è durante quest’arco di tempo cronologico che venne salutato per la prima volta. DOMANDA. Siccome Dante si era premurato di asseverare che “FERMAMENTE” (Vita Nuova, III, 1-7), cioè sicuramente!, si trattava, quando fu salutato, dell’ora NONA, delle due l’una: o questo saluto gli giunse all'ora nona poiché anche lui era nato all’ora nona del Martedì 2 Giugno 1265; oppure poiché Cristo era morto per la NOSTRA SALVEZZA sempre all’ora nona. CONCLUSIONE....??? Siccome Dante dichiara apertamente che fu SALVATO dal rapporto che ebbe con Beatrice,“La tua magnificenza (quella di Beatrice) in me (Dante) custodi, / sì che l’anima mia, che fatt’hai sana (portata alla salvezza), / piacente a te dal corpo si disnodui”(Par., XXXI, 88 - 90); siccome questo stesso reciproco rapporto di salvezza iniziò durante l’ora nona del Martedì 2 febbraio 1283, fra le 14h.03’alle ore 14h.54’; possiamo allora concludere che il rapporto fra Dante, e Beatrice che lo SALVERÀ, iniziò alla stessa ora nona temporale di quando Gesù Cristo morì in croce per la SALVEZZA dell’umanità: e a Dante, Dantisti credete a me...!, questa corrispondenza NON GLI SARÀ SFUGGITA. Ma allora perché non mi ascoltate...??? Ed eccovi subito un bel pezzetto di quanto io ho già scoperto. Grazie per l’audizione. “DANTE e l’ ASTROLOGIA” della trasmissione del 16 Maggio 2021 del CIDA di Roma : kzbin.info/www/bejne/sIHaiHSsYr2Hf9U
@gestidiversi
@gestidiversi 2 жыл бұрын
Una bella intervista al Prof. Donà. Forse può interessare, grazie! kzbin.info/www/bejne/e3TSnqmPe7hrn8U