@ Grazie 🙏🏻

@@DomenicoChiera-y7k Esatto.

Tranquillo, va bene. Fernando

Ognuno raccoglie secondo la sua capienza. Tommaso d'Aquino. I Comandamenti fanno da Segnaletica. Si inizia a piccoli passi amando 👼🏻🪜👼🏽 rispettando... equilibrando ⚖️❤ = Tanti ingredienti🎂 per questa torta che e' la Vita. 🍰🍰🍰🍰🍰🍰🍰🍰🍰🍰

Meno male che c’è il suo commento, e quindi c’è ancora qualcuno che pensa qui. In effetti, Padre Armellini evidenzia il significato simbolico di questo passaggio evangelico con tale forza, che non solo oscura il significato letterale, ma proprio lo nega esplicitamente: Padre Armellini, in questo video, ci sta dicendo che il miracolo della trasformazione dell’acqua in vino non è mai avvenuto, se non a livello metaforico / simbolico. Questo va chiaramente CONTRO ogni regola interpretativa del vangelo da parte della Chiesa cattolica, perché la Chiesa insegna che il significato letterale del testo è importante, cosi’ come è importante quello simbolico. Se cominciamo a leggere il Vangelo solo come una bella poesia simbolica, allora forse possiamo dirci “poeti”, ma sicuramente non possiamo piu’ dirci cristiani.

@@tomlabooks3263questa è stato il mio commento sulla spiegazione di Paolo Curtaz che la pensa quasi come padre Fernando: Grazie Paolo. Il miracolo è avvenuto veramente perché altrimenti sarebbero falsi anche gli altri miracoli dí Gesu’, il Vangelo va letto sia letteralmente sia psicologicamente che spiritualmente, ci dice sempre molto. Infatti quando non si tratta di miracolo ma di simbologia, veniamo avvisati nel Vangelo con frasi tipo “come se”. Altrimenti dovremmo pensare che tutti i miracoli dí Gesu non sono avvenuti, persino la Resurrezione e gli apostoli morivano per un Gesu mai risorto mai soprannaturale… e poi dovremmo pensare che Giovanni e’ un poeta migliore di Dante per aver avuto l idea di utilizzare situazioni oggettive di vita per comunicarci il suo pensiero personale. Invece io penso che il miracolo sia avvenuto, che Giovanni lo sapesse nel dettaglio grazie a Maria della quale si è preso cura e Maria lo ha raccontato a Giovanni alla luce di quanto avvenuto dopo il miracolo stesso di Canah, ovvero alla luce della Resurrezione e ne abbiano capito il senso profondo, a posteriori. Il fatto che Maria avvisi Gesù che manca il vino, non è per fare un pettegolezzo, ma proprio una richiesta di Maria per aiutare gli sposi. Lo capiamo quando dinanzi all’ apparente contestazione del figlio, Maria già sa che obbedirà. Questo significa parecchie cose. Primo, che Maria sapeva che Gesu’ faceva miracoli anche pratici, e che se questo è il primo miracolo pubblico, in realtà ne aveva fatto già tanti privatamente in famiglia e Maria e Giuseppe lo vedevano man mano che cresceva e capivano sempre più che era divino, che era il Figlio di Dio, sia per l Annunciazione che per la conferma giorno per giorno che glielo ricordava sempre. Poi Maria sa che Lui obbedirà sia perche’ lo faceva sempre sia perché essendo divino era perfetto nell obbedire al comandamento onora il padre e la madre. Lui risponde infatti alla richiesta della madre “donna che c è tra me e te, non è ancora giunta la mia ora!” Che significa: donna vuol dire che Gesu sta parlando non in modalità figlio ma in modalità Dio. E significa che in quanto Dio, la donna è sua prima creazione, e Maria sarà destinata ad essere la nuova Eva, la madre dell umanità nuova in Cristo Gesu’, dopo che Lui stesso la consegna a Giovanni, il discepolo che amava, che rappresenta l umanità bisognosa di Gesu’. E Gesù sta profetizzando quello che accadrà: deve giungere la mia ora, la passione, e per farlo occorre uscire allo scoperto, far sapere a tutti chi sono e tu sarai “la donna” della Creazione. Sta anche soffrendo per questa iniziazione che avviene con la complicità della madre. I servi, che sanno che è avvenuto un miracolo perché vivono le cose di Dio, rappresentate dalle anfore, dai riti, sono quelli che hanno fede e che la fede fa capire che Dio interviene sempre nelle cose pratiche che sembrano scontate e che anzi, tutto il mondo è stato creato per amore di Cristo e per mezzo di Cristo, così come lo vediamo, e che ogni cosa creata vuole comunicarci qualcosa di Dio, lo stesso vino, la vite e i tralci. Chi dirige la festa, chi organizza, e fa i complimenti allo sposo, su un primo piano di lettura, rappresenta chi vive senza spirito di servizio, ma per avere gloria, e riconosce che la gloria del vino buono non è sua ma di altro uomo, lo sposo, quindi chi dirige e sta lontano da Dio, glorifica l’uomo e non può capire che è tutto miracolo di Dio. Ma su un livello superiore, appunto come tu dici, lo sposo è Gesu’, la sposa la figlia di Sion dell antico testamento, ovvero il popolo di Israele che rappresenta tutto il mondo unito al Dio di Gesu’ Cristo. La madre Maria e’ l arca della nuova alleanza che congiunge i due mondi e che, in virtù del comandamento onora il padre e la madre, che Gesu’ sa rispettare perfettamente, ha un ruolo di primo piano nel disegno di Dio, sia come compimento della redenzione, sia come continua intercessione tra l uomo e Gesu’, affinché questa redenzione possa essere accolta da quanti si rivolgono direttamente a lei e affinché la gioia della vita eterna, ovvero il vino buono, il frutto della Vite Vera, sia assaggiata già in questa vita.