@@nunziasquadrito a patto che si assumano porzioni adeguate alle proprie necessità, è pressoché indifferente.

@@pinomorra4403 il mio studio nel quale effettuo visite in presenza si trova a Barletta.per tutti coloro che non riescono a raggiungermi, poiché molto distanti, vi è sempre la possibilità di essere eseguiti direttamente da me grazie al mio servizio nutrizionale On Line interattivo. Lei dove si trova?

@@Pietro-gf5wd buongiorno, il fatto di essere monorene, a patto che ci sia una funzionalità renale regolare, non pregiudica l’assunzione di proteine del seno del latte le quali però devono essere di elevatissima qualità. Ci tengo a sottolineare questo in quanto tantissime aziende, per elevare la quota proteica del loro prodotto, inseriscono del collagene suino che fa somma per la quota proteica ma che chiaramente riduce notevolmente la qualità del prodotto stesso. Pertanto la risposta alla sua domanda è “sì” può assumere un integratore proteico, meglio proteine del siero del latte isolate, a patto che ci sia una regolare funzionalità renale, che prenda proteine di elevatissima qualità e che l’assunzione proteica totale durante la giornata tenga conto anche di questa supplementazione proteica. è un tema che mi sta molto a cuore quello dell’integrazione del sieroproteine del seno del latte e, avendo lavorato come consulente scientifico per importanti aziende italiane, ho formulato un integratore proteico che non scende a compromessi sulla qualità per offrire il massimo ad ogni mio singolo paziente. Di seguito le giro qualche link di riferimento. Sempre disponibile per nuovi chiarimenti. Dottore Nicola Filomeno. Tel: 334 1785212 www.nicolafilomeno.it/lezione-fprotein

@@placidoscandurra1669 può mangiare una porzione di circa 150 gr

@@fortunatabasile584 quando vuole, e se ha piacere, può contattarmi per esporre la sua situazione clinica e valutare il percorso nutrizionale più adatto alle sue esigenze. Può contattarmi al 334 1785212 Sempre disponibile Dottor Nicola Filomeno

@@annamariafichera6701 quando vuole, e se ha piacere, può contattarmi per esporre la sua situazione clinica e valutare il percorso nutrizionale più adatto alle sue esigenze. Può contattarmi al 334 1785212 Sempre disponibile Dottor Nicola Filomeno

Buonasera, può contattare telefonicamente il 334 1785212 e avrà tutte la informazioni utili per poter prenotare la sua prima consulenza direttamente con me. Buona serata.

Gentilissima, credo proprio che la sua sensazione di calore derivi proprio, come aggio potuto constatare, per le modifiche ormonali avvenute in conseguenza alla menopausa.

Gentilissima, credo proprio che la sua sensazione di calore derivi proprio, come aggio potuto constatare, per le modifiche ormonali avvenute in conseguenza alla menopausa.

Certo 😊

Io diabetica tp1, colazione yourt greco frutta fresca tagliata a dadini e un pugno di frutta secca, nessun picco glicemico

Uova con pancetta. Avocado con salmone affumicato, bistecca al burro.

​@@mariaricchitelli9361Solo perché la frutta secca inibisce i carboidrati della frutta fresca.

Cioe' yogurt magro​@@mariaricchitelli9361

@@antonellalepiscopia7936 Buonasera, può contattare telefonicamente il 334 1785212 e avrà tutte la informazioni utili ed eventualmente per poter prenotare la sua prima consulenza direttamente con me. Buona serata.

La chetogenica o la low carb. Io ho risolto.

Grazie per la precisazione… spero che, accento a parte, il contenuto del video ne sia stato utile.

Certo

​@@Dott.NicolaFilomenograzie

Spero li trovi utili

Generalmente il “sale iodato “ può essere utile a chi soffre di ipotiroidismo e lo trova tranquillamente al supermercato. 😉

@@Dott.NicolaFilomeno però io intendevo quello da lei consigliato , io ho l'ipertiroidismo e mi sta causando non pochi problemi , io vivo in un paese di incompetenti

@@elisaiovine2787 il sale grezzo di Bretagna lo trova eventualmente nei negozi bio, ma comunque anche se fa una breve ricerca su google lo troverà in alcuni Store che vendono online

Il sale iodato va benissimo, ma in quantità limitata. Le persone con patologie tiroidee su base autoimmune possono tollerare quantità inferiori di iodio. Nonostante questa minore tolleranza, il rischio di eccesso di iodio è praticamente inesistente in quanto il consumo di sale iodato raramente aggiunge più di 300 μg di iodio alla dieta giornaliera.

Come spiego nel video, sarebbe preferibile assumere cereali poco raffinati, meglio se integrali, e accompagnare sempre i pasti principali con generose porzioni di verdure. In questo caso sia la presenza di fibre, che abbassano l’indice glicemico del pasto, sia la presenza di nutrienti importanti come le vitamine ed i sali minerali, contribuiscono ad alcalinizzare la sua alimentazione. Spero trovi utili i miei video ed i miei suggerimenti.

Sarebbe interessante ricavare le proteine da quel siero di latte, ma non credo sia in grado di farlo. Potrebbe utilizzare quel siero, ma le quantità dipendono d’ala sua attuale situazione clinica e dalle sue esigenze. Generalmente l’estrazione delle proteine del siero è un processo fatto con dei macchinari specifici che solo alcune aziende possono effettuare. Non sono a conoscenza di metodiche casalinghe che possono realizzare tale estrazione..

Gentilissima, un’ottima proteina del siero del latte non deve assolutamente contenere le caseine. Questo perché le caseine rallenterebbero di molto la velocità di assorbimento del prodotto. Di seguito le segnalo un’ottima proteina siero latte formulata direttamente da me www.equityfarma.it/product/f-protein-excellent-isolate-100-gusto-biscotto/

Io non sono solito fare di un'erba tutto un fascio. La mia esperienza mi porta a dire che bisogna valutare caso per caso. Mio nonno ha bevuto latte fino all'età di 94 anni 😉

Io sono dell'idea, frutto dei miei studi e della mia esperienza professionale, che il tutto va sempre personalizzato in base al soggetto. Se un paziente tollera bene il latte e derivati perche' eliminarli dalla sua dieta? Chiaramente e' una situazione da valutare caso per caso: Le voglio ricordare che vivere la nutrizione con un senso di privazione costante genera forte stress, anch'esso responsabile di eventi infiammatori. Concordo con lei sul fatto che molti soggetti non tollerano bene latte e derivati, ma non concordo, scientificamente parlando, su una generalizzazione, frutto anche di campagne mediatiche le quali a volte sono guidate da numerosi interessi economici. Tra qualche settimana uscirà un mio nuovo video che tratterà proprio tale argomento. Continui a seguirmi 😉

Tutto dipende dalla sua attuale condizione clinica 😉

Gentile Stefano, sono favorevole all'utilizzo di olio di cocco e burro chiarificato. Tuttavia non sono favorevole ad un utilizzo esagerato, seppur si stia seguendo una dieta chetogenica. Il mio consiglio è di non superare i 2 cucchiaini a giorno.

@@Dott.NicolaFilomeno Grazie dottore gentilissimo, mi perdoni lei intende due cucchiaini al giorno di olio di cocco e due di burro chiarificato oppure uno e uno?

@@stefanobenedetti149 intendo due cucchiaini in tutto tra olio di cocco e burro chiarificato

@@Dott.NicolaFilomeno Grazie mille dottore gentilissimo

@@stefanobenedetti149 e di che.

Ciao Luigi, mi fa piacere tu abbia trovato interessante il mio video sul digiuno intermittente. Lo scopo del mio canale è proprio quello di informare in tema di salute e benessere. Spero ti possano essere tutti gli altri miei video. Buon proseguimento. Dottor Nicola Filomeno