Un grande visionario e un industriale che aveva rivolizionato la chimica italiana
@BilalTerzi3 ай бұрын
Demita ne ha rovinati anche due, gardini e tanzi, ti fidi della politica e sei fottuto, in italia per salvarti devi entrarci in politica come fece il fuoriclasse degli imprenditori rampanti.
@vitomichelesforza18374 ай бұрын
Grande uomo, capace di vedere oltre l' orizzonte semmai altri riuscivano a vedere fino all',orizzonte. In Italia gli uomini capaci e le cose buone inqualche modo hanno vita difficile. Raoul hai sempre avuto tutta la mia ammirazione.
@Elisa-mm3qg5 ай бұрын
Ucciso dal Vaticano, che non gli frega un c...o degli italiani, in particolare gli italiani che vogliono fare Grande l'Italia.
@AldoZulian-ej2rs6 ай бұрын
6
@Pierina-x4i7 ай бұрын
Mi dispiace che abbiamo messo le spalle al muro al Grande povero Gardini
@Pierina-x4i7 ай бұрын
Grande Martelli❤
@marcogrossi63349 ай бұрын
Andreotti Gardini dalla merda al paradiso grande Raul hai fatto solo quello che tutti facevano e hai pagato per tutti.
@antoniopollato77349 ай бұрын
Non avrebbe dovuto suicidarsi...mai arrendersi,mai !!
@matteocorsi4810 ай бұрын
La fine di un leone in un branco di cani.. Ma come sappiamo,anche da morto il leone resta leone e i cani restano CANI.
@ruotenote Жыл бұрын
La politica è di Pietro hanno fatto il bene dell Italia? La storia pesa la gente e rende polvere in vita chi poco pesa.
@sergionos7980 Жыл бұрын
Hanno voluto farlo fuori...era un personaggio che metteva paura a tutti...bastardi...dove la politica mette mano tutto diventa merda! L'italia e destinata a diventare un cesso,e i grandi cervelli evadono all'estero per concludere nella vita!meno male che ci pensano le risorse della sx 🤣🤣🤣🤣
@gabrielefilosofi9228 Жыл бұрын
Veramente l’Italietta dei Cuccia, dei politicanti e dei giustizialisti, non meritava quest’uomo, che voleva soltanto creare un’industria mondiale made in Italy.
@paolotabanelli5723 Жыл бұрын
Ripeto Raul è stato ucciso lo capisce anche un demente. Bisogna riaprire quella merda di indagini guidate
@andreajuvarra569110 ай бұрын
I dementi sono quelli che pensano che sia stato ucciso semmai. Gardini era ormai sputtanato, in rovina totale, con la prospettiva di finire in galera, mi pare che di motivi per suicidarsi ne erano a bizzeffe. Spiegami come lo avrebbero ucciso ? Entrando dentro in casa sua alle 7, bloccandolo e sparandogli alla tempia? Ridicoli
@aleydisjochem2066 Жыл бұрын
Son già morti tutti questi potenti capitani d'industria e non si sono portati dietro niente!
@liboriomarino8380 Жыл бұрын
Politicanti di merda
@nadirragno506 Жыл бұрын
Dottor Di.......!!! Più danni x l Italia belle indagini. Solo vergogna per il tuo paese. Magistrsti che nn parlano l italiano.
@antonioconti8478 Жыл бұрын
Che Dio ti abbia in gloria il che possa avere sempre il vento in poppa❤❤
@assuntacolombo5014 Жыл бұрын
Ho appena finito di seguire la sua docufiction e mi ha ha dato subito un impatto positivo. È stato quel qualcosa a pelle, come si suol dire. Dispiace tantissimo quando un uomo così capace và via in quel modo.
@robertotosi7561 Жыл бұрын
Spero che il film si avvicini alla verità... Raoul sempre nél cuore
@cenicienta.v.o Жыл бұрын
No se puede determinar que haya sido un suicidio sin una investigación
@vincenzosiracusano7605 Жыл бұрын
Non c'è dubbio, che sia stato una persona, straordinariamente intelligente e preparata. Che forse arrivo a fare il. Passo più lungo della gamba.
@osvaldograttarola1863 Жыл бұрын
Finita la benzina verde.
@fabiofacchinetti685 Жыл бұрын
❤
@emanuelacomerio53342 жыл бұрын
Come contadino deve tornare dalla sua donna: la cesarina ferruzzi gardini che e' pure lei una contadina. Io odio gli uomini delle altre.
@mariodevito77702 жыл бұрын
Si e dimostrato uomonalla fine prima e stato un bimbo attaccato ai giocattoli
@AntonyTes2 жыл бұрын
È stato fatto fuori
@ranucciobandinelli97262 жыл бұрын
Un grandissimo uomo. Intelligente,visionario,coraggioso e competente. Oggi abbiamo quelle mezze seghe alla Farinetti,i tamarri alla Briatore e per alcuni anni alla ribalta i pezzenti come Ricucci.
@pascualecapuano64862 жыл бұрын
Il sistema politico marcio e' la prova provata con raul
@Piero_682 жыл бұрын
Ucciso da quei maiali dei nostri politici!!!
@sergiovistocco91182 жыл бұрын
Carismatico e geniale
@pupettomontmartre2 жыл бұрын
A suo modo, un grande. Portando in dote solo debiti, a punta di mazzette fu vicino a mettere le mani su uno dei gioielli dell'industria pubblica. Certo ora non avremmo una industria pubblica italiana degli idrocarburi, probabilmente neppure una industria italiana... ma magari la coppa America l'avremmo finalmente vinta. Maledetti giudici.
@xxxyyy-zzz26242 жыл бұрын
La moglie napoletana torna a casa e trova il marito sbracato sul divano. - "Anto il cancello sotto non si apre" - "Oh Mari, e mica faccio il fabbro" - "Anto, la luce in cucina non funziona" - "Mari, e mica sono elettricista io" - "la porta della camera da letto struscia sul pavimento" - "e che so falegname?" L'uomo si alza dal divano: - "sai adesso che faccio? Me ne vado al bar" È tarda sera quanto ritorna a casa, e si accorge che il cancello si apre senza problemi, sale in casa e accende la luce in cucina, va dalla moglie che dorme in camera da letto e si accorge che la porta non struscia più. - "Mari, e come è che funziona tutto?" - "il figlio della signora di fronte, quel bel ragazzo alto biondo, ci ha sentito e quando tu sei andato via si è offerto di fare lui le ripartizioni" - "azzo! Chi sa quando si è preso" - "quando ha finito mi ha detto: signora mia, non voglio soldi, o mi fate una torta o un bel pompino!" - "Mari, e tu gli hai fatto la torta, naturalmente?" - "Anto! Che sono pasticcera io?
@paolapalomba4032 жыл бұрын
Il dott.Gardini è stato un grande Uomo e un grande Imprenditore e ho sofferto quando lui è mancato pur non conoscendolo personalmente per me era un mentore....🙏🙏🙏🙏
@fraberto7662 жыл бұрын
Quando hà capito di aver perso il potere si è sparato.
@angeloalpegiani78312 жыл бұрын
Io non credo si sia suicidato, per un uomo come Lui sarebbe stato come ammettere una colpa che non aveva.
@enzomiceli16192 жыл бұрын
Gardini.. un sogno distrutto da ladri e concussi da sempre,; morti dove sono ... Carxi, Andreotti , Forlani ecc ecc che l'inferno vi possa inghiottire pre l' eternità ... Di Pietro avrà il " Suo destino" analfabeta falso e furbo ..... " L' occasione fa l'uomo ladro " diceva il grande Totò ♥... in questa vicenda ha vinto IL MALE , un grande uomo, credo avrebbe dato lustro all'Italia e intendiamoci, questa società funziona cosi, si compra , ci si vende per pochi denari e si ammazza per una poltrona , il finanziamento ai partiti abrogato dagli italiani con un referendum è stato trasfomato in qualcos'altro , semrpe dalla stessa politiza, e i soldi , fiumi di nostro denaro, continuano ad arivare ai partiti .... Di Pietruccio ... ne sai qualcosa eh?? .com'è che non ti indigni stronzo !!!!???
@AIDAMEMOCI Жыл бұрын
Perchè questo è un Paese fallito. In un Paese normale, I Di Pietro& friends sarebbero a pulire i cessi.
@Chiavaccio2 жыл бұрын
👏👏👏👏💯💯💯 IMMENSO!
@alessiorenzoni55862 жыл бұрын
🤮🤮🤮🤮PAOLO BORSELLINO FU UCCISO PERCHÉ SI OSTINÒ A CONTINUARE LE INDAGINI SUGLI AFFARI FRA TOTÒ RIINA E RAUL GARDINI (Dagospia 19 Luglio 2022) Paolo Borsellino fu ucciso perché sapeva: sapeva dell'accordo siglato presso la sede della Calcestruzzi di via Mariano Stabile (Palermo) tra lo stesso Siino, per conto di Cosa Nostra, e gli industriali del Nord accorsi in Sicilia, tra questi l'ingegner Giovanni Bini della Calcestruzzi-Ferruzzi di Ravenna, l'ingegner Lorenzo Panzavolta, il presidente di Confindustria Sicilia Filippo Salamone (fratello del magistrato) il quale rappresentava anche il gruppo Salamone-Micciché-Vita di Agrigento, poi Sergio Di Paolo e Giuseppe Crini della Impregilo, Romano Tronci della De Bartolomeis che rappresentava gli interessi delle cooperative del Pci, Giuseppe Li Pera per la Rizzani-De Eccher di Udine, e ancora la Cogefar Impresit del gruppo Fiat. Borsellino sapeva di quella spartizione da 25mila miliardi di lire che prevedeva un 2,5 per cento a Cosa Nostra, un altro 2,5 per cento per «proteggere» le imprese (con annessa fornitura di subappalti a impresine legate alla mafia) e infine uno 0,90 per cento addizionale per Totò Riina e Bernardo Provenzano, che avrebbero garantito la pace sociale. Paolo Borsellino fu ucciso perché questo accordo fu messo nero su bianco in un dossier circolato come un fantasma, curato dal Ros dei carabinieri (Raggruppamento operativo speciale, capitanato dal Generale Mario Mori e fondato il 3 dicembre 1990 su sollecitazione dello stesso Falcone) e che impressionò i due magistrati; Falcone dovette per forza condividerne la scoperta col suo procuratore capo Pietro Giammanco, il quale lo imboscò per mesi (in termini istruttori) e non delegò neppure Falcone a occuparsene. Sinché, un bel giorno del 1992, il dossier venne illecitamente divulgato, cioè uscì dalla Procura, tanto che ne vennero al corrente il senatore andreottiano mafioso Salvo Lima, il citato Angelo Siino e quindi Cosa Nostra. E quando Angelo Siino e un suo compare chiesero all'amico Salvo Lima e un maresciallo dei Ros di aggiustare le cose, questi si rifiutarono, sicché, tra marzo e aprile, Cosa Nostra li ammazzò entrambi. Intanto l'inchiesta Mani pulite non era praticamente ancora nata. Il padre di Lima - si scoprirà - era un affiliato della Famiglia di Palermo Centro, guidata dal boss Angelo La Barbera. Claudio Martelli, ai tempi ministro della giustizia, dirà che «dopo l'uccisione di Lima Andreotti era spaventato... Falcone disse a me e ad altri che il prossimo ucciso sarebbe stato lui: "Lo capite o no che sono un morto che cammina?" sbottò una sera, alla fine di una cena tristissima». Il dossier parlava in particolare del ruolo di Siino come ministro del lavori pubblici di Cosa Nostra. Scriverà in un memoriale il generale Mori: «Cosa Nostra temeva gli attacchi alle sue attività economiche... la gestione degli appalti pubblici che erano il canale di finanziamento più importante dell'organizzazione». Il Ros dei carabinieri e Giovanni Falcone indagarono su questo, sulle turbative mafiose realizzate nelle gare d'appalto: ed emerse che dei tre protagonisti cointeressati, ossia mafia, imprenditoria e politica, le ultime due non erano vittime, ma partecipi dell'attività criminosa: questo, ripetiamo, prima che l'inchiesta Mani pulite prendesse corpo, come ha sostenuto lo stesso Antonio di Pietro in dichiarazioni processuali. «Il dottor Falcone, all'inizio del febbraio 1991», ha scritto ancora Mori, «chiese il dossier «Mafia-appalti» e lo portò al procuratore capo Pietro Giammanco... Da allora, malgrado le insistenze del capitano De Donno e le mie, non se ne seppe più nulla». Il procuratore Guido Lo Forte, braccio destro di Giammanco, ha confermato che il dossier venne consegnato il 20 febbraio 1991 da Falcone al Procuratore Capo Giammanco, «il quale la ripose in cassaforte». Meno di un mese dopo, come detto, Falcone ne parlò al convegno al castello Utveggio di Palermo e disse quella frase sulla mafia che era entrata in Borsa. Dirà il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso: «Falcone e Borsellino erano dei nemici da bloccare per quello che potevano continuare a fare... la strategia stragista iniziò con l'omicidio Lima. E fu lì che scattò un segnale per cui lo stesso Falcone mi disse "Adesso può succedere di tutto"». Infatti succederà. Anche la sentenza di Cassazione del processo cosiddetto «Borsellino quater» confermerà che Borsellino, dopo Falcone, fu ucciso «per vendetta e cautela preventiva»: vendetta per il maxiprocesso alla Mafia che era andato in giudicato proprio all'inizio del 1992, cautela per le indagini sul dossier «mafia-appalti» che ancora Borsellino conduceva. Quando a Falcone rimaneva un minuto di vita, all'ospedale di Palermo, a Borsellino rimanevano 57 giorni. Nessuno capiva: tranne lui. La sera del 23 maggio, dopo la strage di Capaci, lo show televisivo del sabato andò in onda puntualmente. Non accadde nulla. Neppure il cosiddetto «decreto Falcone» n. 396 (che comprendeva il carcere duro) era ancora stato convertito in legge. Sarà approvato solo il 20 luglio, il giorno dopo la morte di Borsellino. Il quale, da vivo, in quei 57 giorni residui, si mise a indagare freneticamente: sveglia alle cinque del mattino, spostamenti furtivi e tre pacchetti di Dunhill Special Light al giorno, lasciò Marsala e torno a Palermo per riprendere il posto che era stato di Falcone, mandò a quel Paese il ministro dell'Interno che gli propose la stessa procura antimafia che tutti avevano rifiutato a Falcone, intervenne a incontri, fece interventi, rilasciò più interviste di quante ne avesse rilasciate in vita sua. Raccolse le dichiarazioni del pentito Gaspare Mutolo sulla gestione mafiosa degli appalti, cercò le «ragioni che avevano indotto Cosa Nostra all'eliminazione di Giovanni Falcone» (sentenza Borsellino Quater) e sarà ammazzato, Borsellino, proprio per «la pericolosità delle indagini in materia di mafia e appalti. L'ha confermato in aula il pentito Antonino Giuffrè: «C'era quel rapporto dei Ros che mise a nudo il legame strettissimo tra Cosa Nostra, il mondo imprenditoriale e quello politico per la spartizione delle commesse pubbliche. Falcone e Borsellino capirono subito l'importanza di questo legame che, di fatto, diede un'accelerazione nell'ideazione delle stragi...». I primi di luglio Borsellino interrogò il pentito Leonardo Messina che spiegò tutto il funzionamento del sistema e diede conferma: «Riina i soldi li tiene nella Calcestruzzi». Ese davvero nulla è più inedito dell'edito, andrebbe riletto un articolo che il giornalista Luca Rossi pubblicò sul Corriere della Sera due giorni dopo la morte di Borsellino, ma basato su quanto il magistrato gli aveva detto quindici giorni prima: «Borsellino pensava che potesse esistere una connessione tra l'omicidio di Salvo Lima e quello di Falcone, e che il trait d'union fosse una questione di appalti... e comunque non poteva darmi dettagli». C'era un solo luogo al mondo in cui il dossier «Mafia -appalti» non sembrava interessare granché: la Procura di Palermo. Il 16 luglio Borsellino andò a cena col senatore socialdemocratico Carlo Vizzini, che racconterà: «La sua attenzione fu tutta sul rapporto mafia e appalti, in altre parole mafia, politica ed economia... le industrie, soprattutto quelle grandi, si erano sedute al tavolo della spartizione insieme alla mafia». Il 18 luglio, il giorno prima di morire, Borsellino rivelò alla moglie «che non sarebbe stata la mafia a ucciderlo, ma sarebbero stati i suoi colleghi a permettere che potesse accadere». Il 19 luglio saltò in aria. E, anche qui, dopo 30 anni, serve il coraggio di non omettere nessun dettaglio. Ma ce ne occuperemo domani. kzbin.infogaming/emoji/7ff574f2/emoji_u1f92e.png
@333york2 жыл бұрын
I motivi sono chiari era sotto ricatto
@333york2 жыл бұрын
E poi era costretto a corrompere la mafia stato si perché l'Italia ed ora anche l'Europa sono tutti stati mafia, stati schifo!
@333york2 жыл бұрын
Di Pietro era invidioso di Gardini
@andd52912 жыл бұрын
tutti gli uomini superiori alla media (tra questi metto gardini e per motivi diverso metto anche marco pantani) sono vittima di un sistema ipocrita e fasullo che per sopravvivere e raggiungere i tuoi obbiettivi ti costringe a mettere le mani nella cioccolata e un secondo dopo ti arresta per averlo fatto....se sei consapevole di essere superiore agli altri e che non avevi bisogno di mettere le mani nella cioccolata per emergere e essere il migliore, ti rendi conto di quanto sia ingiusto e crudele il sistema e allora ecco che ti autodistruggi
@AIDAMEMOCI Жыл бұрын
meglio morto che inginocchiato.
@fabriziomecozzi49842 жыл бұрын
Sono 80 anni che questa che chiamano politica democratica sta ammazzando l,italia e gli italiani
@marcobogna63872 жыл бұрын
DA CONTADINO A GRANDE INDUSTRIALE. PER ME ERA UN GRANDE IMPRENDITORE
@alfredomortilla29192 жыл бұрын
Se non fosse mai nato Di Pietro...
@robertospagnoli29842 жыл бұрын
Il suo omicidio ha messo una pietra tombale sulle PORCHERIE dei Ds, PDS, ulivo, Pd
@Bastianocontrario532 жыл бұрын
Di Pietro, quanti ne hai sulla coscienza?
@PeterParisius2 жыл бұрын
Tipico esempio che nessun imprenditore ha le mani pulite. Ereditò una fortuna dapprima dal padre e poi dal suocero, e non seppe sfruttare il buon destino; non seppe accontentarsi di vivere agiatamente e basta, né fu capace di riconoscere i propri limiti. Per il Paese non fece nulla. Peccato! Si vive una volta sola e gli imprenditori spesso lo dimenticano: Perciò cercano una sempre maggiore ricchezza personale, senza vantaggio alcuno per la comunità.
@AIDAMEMOCI Жыл бұрын
Non hai capito un cazzo. Sei un idiota.
@giulianamarsigli77492 жыл бұрын
Un altro di quelli che voleva troppo infatti abbiamo visto che bella fine ha fatto
@AIDAMEMOCI Жыл бұрын
E tu invece che cosa fai nella vita? La casalinga o pulisci i cessi? Almeno lui ha vissuto sempre al massimo ed è morto con la testa alta. A vivere da sorci, come vivi tu, sono capaci tutti.