Salve, possono essere utilizzati entrambi 🍇👍🏻

@@vinicordoni2148 grazie 💪

Se non piove o non ha piovuto negli ultimi giorni puoi ancora aspettare qualche giornata. Dovresti valutare la lunghezza del tralcio (quelli apicali sono più lunghi) perché sarebbe meglio che prima i tralci raggiungano gli 10-12 cm, cosi che tutte le gemme schiudano. Questa primavera sembra essere asciutta, quindi bisogna stare attenti soprattutto all’oidio, che rappresenta il principale nemico per i viticoltori del centro-sud Italia e che riesce sempre a fare dei danni pesanti. Quando hanno raggiunto i 10-12 cm e non sei in biologico opterei per il karathane (2 o 3 trattamenti), ma se sei in biologico devi optare per lo zolfo bagnabile. Saluti dall’Abruzzo 🌱🌱

Buona Pasqua a te e famiglia 🐣

Normalmente io li mischio, anche se in partenza non faccio metalaxil perché c’è bisogno di un tralcio di almeno 40-60 cm. È sconsigliabile usare il metalaxil come apertura ai trattamenti, mentre il karathane è importantissimo nei primissimi trattamenti perché funziona contro l’oidio anche a basse temperature ( a differenza dello zolfo che ha bisogno di temperature di almeno 16-18 gradi). Il mio consiglio è aprire con karathane nei primi 2 o 3 trattamenti iniziali cosi da eliminare anche le spire dell’anno precedente e lasciare il metalaxil per metà o fine maggio, quando ormai la vegetazione comincia ad essere importante. Personalmente non ho mai dato il metalaxil da solo. Solitamente lo si impiega con un prodotto di contatto come il rame o folpet. Il metalaxil infatti da la parte sistemica, mentre la parte di contatto ti copre la vegetazione esternamente Spero di esserti stato utile e scusami se ti ho risposto solo ora 👍🏻🍇

@@vinicordoni2148 grazie mille,seguirò i tuoi consigli

In realtà non penso serva. Infatti la peronospora sverna sotto forma di spore nelle foglie cadute a terra, quindi trattare il legname con la poltiglia bordolese non serve. Sta attento però alla primavera di quest’anno! Sembra avere già i contorni di una primavera piovosa, quindi mi raccomando tieniti coperto (soprattutto se biologico). Se non sei biologico fa trattamenti con prodotti endoterapici e citotropici in quanto non vengono facilmente lavati Spero di esserti stato utile Saluti dal Nord dell’abruzzo 👋🏻🍇

@@vinicordoni2148 grazie a lei per la disponibilità, alla prossima! Speriamo che quest'anno non ci maltratta male, perché da noi dicevano i nostri nonni le "annate vanno e vengono"., 😔😊👍

Quando esegui un taglio su un tralcio che ha più di 2 o 3 anni non riesce ad avvenire la cicatrizzazione, quindi la ferita aperta. Su un legno di 1 o massimo 2 anni il legno dovrebbe cicatrizzare abbastanza bene. Tuttavia, dal momento in cui fai il taglio al momento in cui la ferita cicatrizza, è presente comunque la ferita e quindi ci sono dei punti d’ingresso per i funghi. Sul legno vecchio è quindi molto sconsigliato, ma capisco che a volte è necessario eseguire dei tagli importanti per ridare forma alla pianta 👍🏻🍇

La risposta sarebbe un po’ lunga, quindi abbiamo deciso di dedicarci un video che uscirà lunedì 🍇🍇

Grazie 🍇👍🏻

Si lo applichiamo sui vini rossi perché permette una fissazione del colore migliore e l'estrazione, grazie alla pressatura soffice delle vinacce dovuta esclusivamente al loro peso di composti molto interessanti. 🍇👍🏻

Grazie mille 🍇👍🏼

È una bella domanda e la risposta è piuttosto lunga e dipende da tante cose, ad esempio l’etá del vigneto. Se ti fa piacere puoi rintracciare il mio numero dal nostro sito e chiamarmi cosi ne parliamo bene insieme 👍🏻🍇

Grazie mille 👍🏻🍇

Il Fositil AL non riesce a curare perché è una fitoalessina che induce resistenza nella pianta, quindi deve essere dato prima che compaiano le problematiche nella pianta. Il rame è sempre molto indicato anche se mischiato con altri prodotti in quando il rame disinfetta sempre. Quindi in questo caso il Fositil AL lo trovo poco efficace proprio perché non è un prodotto curativo e nel momento in cui vi sia una patologia in corso può al massimo prevenire che vada sulle altre foglie, ma la sua azione è molto lenta. A me personalmente questo prodotto non piace, infatti è un prodotto che non uso e che ho abbandonato anni fa. A mio parere ci siano prodotti migliori. Il rame è un prodotto di contatto ma che disinfetta bene e che se unito ad un altro prodotto come un Cimoxanil può darti una copertura maggiore. Chiedo scusa per averti risposto solo ora. Spero di esserti stato utile 👍🏻🍇

Il Batonnage va eseguito per almeno 3 o 4 mesi, in quanto in questa fase si ha la degradazione delle cellule di lievito e quindi il rilascio di diversi composti, tra cui le mannoproteine (che vanno ad ingrassare il prodotto) conferendogli molta più pienezza. Nella fase di Batonnage la temperatura ha un ruolo fondamentale, quindi ti consiglio di non tenere il vino a temperatura troppo bassa (ad esempio sotto i 10 gradi), altrimenti rischieresti che questa decomposizione non avvenga o avvenga molto più lentamente. Allo stesso tempo non tenere la temperatura sopra i 12 o 13 gradi, altrimenti rischieresti, essendo ancora ricco di fecce, di far partire la malolattica (potrebbe essere utile su un vino rosso ma non su un bianco o rosato). Dopo aver eseguito questa operazione per 3-4 mesi si procede con un nuovo travaso e procedi con i travasi finchè il vino non è pronto per essere imbottigliato. Personalmente mi fido poco della damigiana, in quanto non riesci ad avere una chiusura perfetta e temo che il vino si possa ossidare, quindi preferisco affinare in bottiglia. Nel caso si parli di un magnum l’evoluzione potrebbe essere migliore rispetto a quella di una bottiglia più piccola, quindi un volume maggiore permette di avere un evoluzione diversa ed un prodotto qualitativamente migliore. Nel caso della damigiana devi essere sicuro di avere una chiusura ermetica o rischi l’ossidazione. Spero di esserti stato utile 🍇👍🏼

Grazie 1000! Sei stato molto gentile!

La criomacerazione (o macerazione pellicolare) è un’operazione che consiste nel tenere il mosto appena pigiato a contatto con le bucce per favorire l’estrazione dei precursori degli aromi presenti sulla buccia. Questo contatto favorisce il passaggio e ci permette di avere un mosto ricco di precursori di aromi e quindi un vino più profumato e più intenso. Solitamente la criomacerazione si fa a temperature basse. Personalmente preferisco lavorare attorno ai 5 o 6 gradi (mai sopra i 7 o 8 gradi), perchè a temperature più alte rischiamo di favorire il passaggio di altre sostanze che a noi non interessano, soprattutto sui vini bianchi e rosati (che sono i vini su cui appunto eseguiamo la macerazione pellicolare), ma soprattutto rischiamo di innescare delle fermentazioni spontanee in quanto sulle bucce sono presenti anche tante cellule di lievito, che a temperature superiori ai 9 o 10 gradi cominciano a moltiplicarsi. L’ideale sarebbe eseguire una criomacerazione attorno ai 6 gradi così da permettere il solo passaggio di molecole che danno origine agli aromi, appunto i precursori degli aromi, per un periodo variabile. Riuscirlo a fare di 18-24 ore sarebbe perfetto, ma anche un periodo di 10-12 ore riusciamo ad avere un passaggio di buona parte di questi precursori degli aromi. La quantità di ore sta un po’ a te deciderlo in base al grado di maturazione dell’uva e al colore che vuoi ottenere, perchè poi con la macerazione passano anche sostanze che danno colore anche nel caso delle uve bianche (tuttavia si può sempre intervenire per toglierle queste sostanze). Ci sono situazioni in cui ci si è spinti fino a 24 ore per avere un’estrazione di precursori degli aromi quasi completa per ottenere dei prodotti molto più ricchi. Spero di averti aiutato e mi dispiace averti risposto con un po’ di ritardo 👍🏼🍇

Scusi se le rispondo solo ora ma abbiamo avuto un periodo di inattività su KZbin. Comunque si io sono sempre disponibile sia tramite mail o se preferisce può chiamarmi per telefono o scrivermi un messaggio su whatsapp (ho il telefono sempre con me quindi quando mi chiedono consulenze rispondo sempre il prima possibile in quanto è più immediato dei commenti su KZbin), così riusciamo a parlare in maniera tranquilla e dettagliata. Trova tutti i recapiti sul sito. Spero di sentirti presto. Saluti dall’Abruzzo 🍇👍🏼

@@vinicordoni2148 grazie la chiamerò?

Va bene, ci sentiamo per telefono 👋🏻👋🏻

Grazie mille per i complimenti 🍇👍🏼

La funzione del rimontaggio è tenere bagnato il cappello della vinaccia. Dobbiamo evitare che questo si asciughi perchè porterebbe alla formazione di acido acetico, ma un cappello bagnato serve anche per l’estrazione del colore. L’ideale sarebbe prendere il mosto da sotto e ributtarlo sopra e volendo puoi farlo anche con il secchio. Devi farlo almeno 2 o 3 volte al giorno ad una distanza di circa 6 o 7 ore una volta dall’altra così da essere certo che la vinaccia rimanga sempre bagnata.🍇👍🏼

Personalmente lavoro con la Laffort e mi ci trovo bene. Tuttavia mi sentirei di dirti che l’importante è che si tratti di un buon lievito selezionato e un buon fermentatore. Onestamente non mi sento di darti un consiglio sotto questo punto di vista. Spero di esserti stato utile e mi dispiace per averti risposto solo ora (abbiamo avuto un periodo di inattività su KZbin). Saluti dall’Abruzzo 🍇👍🏼

Personalmente lavoro con la Laffort e mi ci trovo bene. Tuttavia mi sentirei di dirti che l’importante è che si tratti di un buon lievito selezionato e un buon fermentatore. Onestamente non mi sento di darti un consiglio sotto questo punto di vista. Spero di esserti stato utile e mi dispiace per averti risposto solo ora (abbiamo avuto un periodo di inattività su KZbin). Saluti dall’Abruzzo 🍇👍🏼

Il Delestage consiste nello spostare la parte liquida in un’altra botte (dove viene lasciata per un paio d’ore), mentre le vinacce rimangono nella botte di partenza senza mosto e il peso della vinaccia stessa riesce a pressare e a favorire l’estrazione di composti interessanti. La vinaccia quindi rimane sul fondo e dopo un paio d’ore si rimette il mosto nella botte di partenza cercando di bagnare bene tutta la vinaccia. Spero di esserti stato utile e mi dispiace per averti risposto solo ora (abbiamo avuto un periodo di inattività su KZbin). Saluti dall’Abruzzo 🍇👍🏼

Purtroppo sono due varietà che conosco molto poco e non mi sento di darti dei consigli. L’unica cosa che posso suggerirti è di fare la vendemmia tenendo sempre conto dell’acidità, che è un fattore molto importante per il vino. L’acidità costituisce “la spalla” del vino e deve essere tenuta in equilibrio con gli zuccheri, quindi non dovresti aspettare troppo per vendemmiare altrimenti l’acidità crolla. Un buon vino deve avere almeno 6.5 o 7 grammi/litro di acidità se parliamo di un rosato. Se invece facciamo un rosso dobbiamo stare attorno ai 5.5 o 6, ma non più sotto altrimenti rischieremmo di avere un vino piatto. Devi tenere conto anche del pH. Chiedo scusa per averti risposto solo ora ma abbiamo avuto un periodo di inattività da youtube, spero comunque di esserti stato di aiuto 👍🏻🍇

Grazie mille per i complimenti 👍🏻🍇 Mi dispiace di risponderti solo ora ma abbiamo avuto un periodo di inattività su KZbin, ma sto cercando di recuperare e da lunedì riprenderemo i nostri appuntamenti settimanali sulla piattaforma Per me è sempre bello leggere commenti e ricevere i saluti da tante parti d’Italia. Saluti dal Nord dell’Abruzzo 🍇🍷

@@vinicordoni2148 la ringrazio molto, alla prossima 😉✌️

Il vigneto può anche essere concimato un anno si e uno no, tuttavia se hai avuto grossi problema di peronospora sarebbe meglio concimare perchè la pianta aveva le foglie rovinate e non è riuscita a produrre molta energia. Nelle annate normali in cui hai anche un bell’apparato fogliare puoi non concimare ogni anno e fare uno si e uno no. Spero di esserti stato utile 👍🏼🍇 Saluti dal Nord dell’Abruzzo

Thanks 👍🏻🍇

Il Delestage si fa 1 o massimo 2 volte durante tutta la fermentazione. Normalmente si esegue quando è stata svolta circa una metà della fermentazione. L’importante è far passare almeno 2 o 3 ore prima di rimettere il mosto sopra la vinaccia, perchè rimettendolo troppo presto non andiamo a favorire quel fenomeno di pressatura soffice data dal peso delle vinacce stesse, in quanto rimettendo il mosto la vinaccia torna a galleggiare e non si pressa più. Una volto tolto il mosto rimane sul fondo della vasca tutto il cappello, ovvero quello strato (di circa 80 centimetri o 1 metro) di vinaccia che grazie al suo peso stesso si pressa e favorisce l’estrazione, quindi dobbiamo far passare un po’ di tempo per far avvenire e questa pressatura e poi ributtare il mosto sopra 🍇👍🏼

Anche io faccio nello stesso modo!!! La vangatura fa davvero un lavoro perfetto. Purtroppo ci si impiega un po’ di tempo, ma dopotutto quale buon lavoro non comporta tempo? Anche io faccio un filare si e uno no, così nel filare non lavorato metto i resti di potatura per poterli portar fuori o trinciare. Saluti dal Nord dell’Abruzzo 🍇👍🏼

La domanda è un po’ generica quindi non riesco a capire bene cosa intende. Gli zuccheri fermentano e si forma l’alcol (se non ricordo male il vino novello ha degli zuccheri residui che vanno da 5 a 7 grammi/litro). Nella fase della macerazione carbonica le trasformazioni sono soprattutto a carico dell’acido malico. Se la tua domanda non era questa prova a specificarmi meglio e proverò a risponderti 🍇👍🏼

Personalmente per l’uva da tavola preferisco sempre il tendone. L’uva da tavola infatti è molto delicata e stando sotto rimane più riparata dal sole. L’uva da tavola, a differenza dell’uva da vino, deve essere qualitativamente bella altrimenti rischieresti di non venderla. Nel tendone (o pergola abruzzese) inoltre riesci a fare una potatura a frutto più ricca in gemme, che è fondamentale per avere una buona produzione. Mi dispiace risponderti solo adesso, ma abbiamo avuto un periodo di inattività su KZbin. Spero di esserti stato utile 🍇👍🏼

Grazie mille per tutti i complimenti 🍇👍🏻 Da lunedì riprenderemo a pubblicare nuovi contenuti dopo questo lungo periodo di inattività sui social. Saluti dal Nord dell’Abruzzo 👋🏻👋🏻

Mi fa davvero piacere esserti stato utile e spero che l’esame sia andato bene🤞🏻 Saluti dal Nord dell’Abruzzo 🍷🍇

Grazie mille 🍇👍🏻

Grazie mille 👍🏻🍇

Salve 🍇🍇 Purtroppo non ho nessuna esperienza riguardo agli interventi fatti con i droni perché dalle mie parti non si usano ancora (anche se penso che da qui a 10 o 15 anni rappresenteranno davvero una svolta e verranno utilizzati sempre di più). L’importante è riuscire a bagnare bene la massa fogliare. Quando la massa fogliare non è molto sviluppata con il drone si dovrebbe riuscire bene, ma quando la massa fogliare comincia a crescere molto e i tralci sono piuttosto lunghi penso diventi più complicato. Tuttavia non ho una grande esperienza quindi non saprei dirti nel dettaglio.

Ciao 🍇🍇 Purtroppo la peronospora attacca tutti gli organi verdi (quindi anche i tralci, anche se su di essi normalmente non si nota)e anche se siamo abituati a vederla sulle foglie, di solito attacca anche i grappoli fino quasi alla fase di maturazione. Gli attacchi così precoci sono un grande problema poiché le spore rimangono attive fino a tutto il mese di luglio. Quindi il grande problema della peronospora è che attacca indifferentemente foglie e grappoli.

@@vinicordoni2148 grazie per la disponibilità 🙂👌