@@elisajung5308 per questo commento invece non ti ringrazio per niente e lo trovo davvero fuori luogo, visto che non sta sicuramente a te imporre alle persone cosa e come devono essere disposti a guardarsi dentro. Come ho detto anche nell’altro commento, ognuno ha il suo percorso di vita e di scoperta di sé e a meno che non sia in grado di intendere e di volere, è libero di scegliere con chi e come gli risuona di più lavorare. Se tu sei una sostenitrice della psicoterapia, siamo in due. Non potrei mai sentire di aver fatto un lavoro completo su di me se non l’avessi fatta, ma lungi da me impormi sulle scelte delle persone. Se sei tu stessa una psicoterapeuta invece mi duole leggere un commento del genere, in un profilo di un professionista che non conosci a generalizzare sentenze che non fanno bene a nessuno.

@marcogottardellocounselor non sono una psicoterapeuta e ribadisco la mia opinione, se di blocchi interiori parliamo serve lo psicoterapeuta ! Come se hai il diabete serve il diabetologo ! Non sono io che impongo quello che altri vogliono fare ma sento un diabetico che si cura dalla dietista sicuramente gli dico che prima deve passare dal diabetologo ! Altro che presunzione. Forse la presunzione è curare i blocchi interiori psicologoci da coach e non da psicoterapeuta !

@@elisajung5308 grazie Elisa della tua opinione! Evviva la diversità di pensiero 🙏🏼

@@elisajung5308 grazie Elisa! Mi sembra assolutamente corretto ciò che dici e io, oltre che esserne il primo fruitore, credo molto nella psicoterapia. In effetti io vedo tante persone che arrivano a lavorare con me dopo un lungo percorso di psicoterapia e sono in assoluto le persone più preparate e consapevoli. Di solito queste persone hanno bisogno di integrare con strumenti pratici se hanno lavorato in psicoterapia con approcci più cognitivi e si trovano davvero felici dopo il percorso insieme. Infatti se hai visto le testimonianze alla fine del video, diversi di loro vengono proprio da queste circostanze e io lavoro in collaborazione anche con professionisti come psicoterapeuti regolarmente nel caso ci sia bisogno di approfondire dei blocchi e scavare nel passato. Quando lavoro con persone alla prima esperienza di lavoro su di sé invece è bellissimo vedere come lavorando sul presente riprendono a vivere in maniera molto più consapevole, ad ascoltarsi e a legittimare le proprie emozioni sentendosi anche poi molto più motivati a proseguire il loro percorso anche andando in psicoterapia. Vedi, una cosa non esclude l’altra e ognuno è unico nel suo percorso, perciò trovo molto riduttivo pensare che sia solo una strada e una consequenzialità che funziona. La mia esperienza professionale testimonia che si può fare tanto se uniamo le forze e lavoriamo insieme con l’obiettivo di sostenere le persone nel loro personale processo di scoperta di sé.

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Ciao Lucia! Ti ringrazio molto per il complimento. Se per Fusignano intendi se lavoro in quella zona geografica la risposta è no. Ma lavoro online in videoconferenza su Zoom. Trovi tutte le info su www.marcogottardello.com

Tutto quello che dici è estremamente legittimo. Vivere in Italia nel 2024 non è assolutamente come vivere nell'Italia degli anni 80/90. Tutte le difficoltà che hai descritto sono reali, sono parte dell'equazione e la complicano assai. Ma sta di fatto che la tua vita e quello che ne fai non dipende solo dal paese in cui sei e dalla situazione socio-economica in cui ti trovi. Nel 2024 e soprattutto, vivendo comunque nel PRIMO MONDO, non abbiamo il diritto di lamentarci dei nostri privilegi e perdere tempo in chiacchiere e lamentele che al posto di tirarti fuori dalla melma in cui ti senti, ti fanno andare ancora più a fondo. Mi dispiace, ma quello che leggo nel tuo commento è solo tanta ma tanta sfiducia: nella vita, nelle tue capacità, nella tua famiglia a carico. Tanta tanta paura di non farcela. La sfiducia e la paura, come già detto sono legittime, ma sono anche lavorabili. Con un percorso di psicoterapia, di counseling o di coaching, a seconda di quello di cui tu hai più bisogno, puoi cominciare a vedere il bicchiere mezzo pieno del mondo. Ci sono persone cresciute nella fame e nella miseria che rimboccandosi le maniche e credendo nelle proprie risorse, anche quando sono infinitamente meno di quelle che probabilmente hai tu, riescono a crearsi un futuro completamente diverso da quello che gli era destinato. Ciò che differenzia persone nella tua situazione da quei "pochi" (come dici tu) che ce la fanno, è che quei pochi lavorano su di sé e se incontrano un problema, al posto di lamentarsi e perdere tempo a inveire al governo ladro, lo affrontano con le proprie risorse. Si fanno aiutare a superare le difficoltà e a sentirsi persone in grado di realizzare ciò che desiderano per se stessi. Perciò grazie per aver condiviso la tua esperienza e il tuo dolore. Lo riconosco, ci sono passato anch'io e non nego che anche oggi ci sono momenti in cui la sfiducia è tanta. Ma c'è una via d'uscita. Di sicuro non la puoi trovare in 20 minuti di video, ma cominciando a mettere seriamente energia, impegno e denaro per trasformarti una persona resiliente e che sa prendersi le proprie responsabilità. Spero di averti donato una visione diversa e non solo di averti fatto girare ultreriormente i co***oni. Io faccio il tifo per quelli come te! Perché lo sono stato anch'io e so che se sei capitato in un video che parla di questo probabimente dentro di te vorresti una vita diversa ma non sai da dove cominciare per costruirla. Un abbraccio!

@@runnerfive3623 mi dispiace molto che vivi questa situazione. Posso immaginare il peso della responsabilità che hai sulle spalle e con quanto amore tenti di assicurare alle tue figlie ciò di cui hanno bisogno. Credo comunque vadano fatte delle considerazioni: viviamo nel primo mondo e per quanto ci sia crisi puoi sempre trovare delle alternative alla situazione attuale. Magari all’inizio non sarà per forza la situazione ideale ma piano piano con tanta buona volontà si possono creare alternative valide. Poi una domanda di riflessione importante: tra 20 anni alle tue figlie interesserà di più aver avuto qualche confort in più oppure aver avuto un padre nutrito, felice, rilassato e amorevole per loro?

Grazie Verena! Il tuo sostegno è fondamentale!

@@fra2025 ciao! Grazie per condividerti! Mi dispiace che hai vissuto quella paura e che ora vivi quella fatica. Bisognerebbe indagare se quella paura che hai vissuta era legata solo a quell’episodio oppure se quell’episodio ha tirato fuori paure molto più antiche e nascoste dentro di te che ora si manifestano attraverso l’atto di mangiare. Le emozioni sono sempre molto più complesse e profonde di quello che siamo abituati a sentire o pensare nella vita di tutti i giorni. Quello che posso assolutamente dire è che se ne può uscire e che è un’ottima idea lavorarci soprattutto se per te sta diventando invalidante!

​@@marcogottardellocounselor ti ringrazio moltissimo. Nonostante spesso mi manchi l aria (a volte devo fermarmi dal camminare per respirare, soprattutto quando penso all ansia), sento una ostruzione in gola ecc, sto migliorando e piano piano sto re-introducendo dei cibi. Grazie mille!

@@fra2025 congratulazioni! 🎊

Mi dispiace molto Elena! Gli effetti di un lavoro tossico possono essere davvero disastrosi! Hai mai pensato di lavorarci con un professionista per lasciarti alle spalle la brutta esperienza? La depressione, l'ansia e lo stress si possono superare.

Grazie per la tua testimonianza!

Quindi prima fai l'infame e se non funziona fai il mafioso?

Ciao Sandra sì è la primissima forma di somatizzazione.

In bocca al lupo! <3

Sono nella tua stessa situazione coraggio andiamo avanti , in bocca al lupo 🐺

ciao Mjriam! Grazie dell'apprezzamento mi fa piacere starti simpatico :) Scrivimi a [email protected] e spiegami meglio la tua situazione così ti posso inviare il materiale giusto.

grazie a te Assunta del sostegno e della conferma tramite la tua esperienza personale

@@marcogottardellocounselor grazie a te . Le guide nella vira sono importanti.

come anche nell'altro commento: potrebbe funzionare come 'terapia d'urto' ma comunque prima o poi avrai bisogno di guardare l'ansia e l'angoscia a prescindere dal lavoro che fai. La nostra felicità non può e non deve dipendere SOLO dal lavoro che facciamo, ma anzi il lavoro che riesci a trovare dipende da quanto tu sei felice di base

Ciao Roberta! Riuscire a licenziarti è un processo... a volte neanche necessario. Le persone che vengono da me con questo obiettivo spesso rimandano questa scelta perché se togli i sintomi dolorosi e ansiogeni come il blocco allo stomaco e la paura di non riuscire a pagar tutto, allora anche il tuo lavoro diventa più sopportabile perché tu sei serena. E quando sei serena è più facile poi orientarti e avere lo spazio mentale per cercare dell'altro con più calma e con più sicurezza. Ti risuona?

grazie a te Emanuela per esserti condivisa così apertamente. Farti aiutare da un professionista a gestire quest'ansia mi sembra più che legittimo nella tua situazione. Ci hai mai pensato?

E si mi devo decidere a iniziare un percorso ma purtroppo nn ho mai tempo ma so che lo devo trovare il tempo x me se no prima o poi schiatto❤️

Ciao e benvenuta! :) Ho avuto il blocco alla gola per ANNI! Quindi ti capisco. Se mi dai la tua email ti invio un esercizio specifico per lavorarlo.

Ciao Paolo piacere di conoscerti e grazie mille per la tua domanda. Non so bene cosa intendi per "legge" dell'attrazione, non mi sono mai informato sulla letteratura a riguardo. Ma quello che so per certo è che con un buon lavoro di consapevolezza di sé e una buona progettazione di vita possiamo "attrarre" e far "risuonare" tantissimi dei nostri desideri autentici. Tu invece cosa ne pensi?

Grazie a te. Io per esperienza diretta ho capito che non attiriamo ciò che vogliamo, ma bensì ciò che siamo. Ti faccio un esempio: Io per anni sono stato ossessionato dal trovare una ragazza, quindi questo bisogno per via della legge di risonanza, entrava in risonanza proprio con la mancanza perché il segnale che inviavo era proprio quello della mancanza. E l'averlo capito mi ha donato u potere incredibile, il potere di creatore della mia realtà. Adesso a spese mie si che se voglio manifestare ciò che desidero, non devo averne bisogno. Ma provare gratitudine inalza le mie vibrazioni. Cosa ne pensi di tutto questo? Grazie mille

Ciao Lucilla, per qualsiasi sintomo fisico è il caso prima di tutto di farsi visitare dal medico. A livello psicosomatico mi viene da chiederti: che cos'è che non riesci a mandare giù della tua vita a livello emotivo? Un vissuto? Una situazione di cui non ne puoi più? Un emozione non espressa?

@@marcogottardellocounselor dottore mi hanno visto è attacco di panico ,Forte ansia 🥺 .Anche quando esco e non riesco

è così per molte persone, non ti sentire sola! La cosa bella è che possiamo recuperare tutta la rilassatezza e il piacere del nostro corpo e tornare a vivere pienamente nel cuore. Grazie a te di aver praticato insieme a me

cara Chiara, complimenti per la scelta! Non è mai tardi per riscattare i propri bisogni e desideri. Poi raccontami come va con il nuovo lavoro

Come hai capito cosa volevi fare di nuovo?

Ciao Emy quando si è a un bivio la cosa più importante in assoluto è riuscire ad ascoltare la voce del proprio cuore e avere un'enorme consapevolezza di quello che desideri nel profondo. Una volta che ne hai consapevolezza, puoi prenderti la completa responsabilità della tua scelta e trovare il modo di sostenerla, credendo per davvero nella direzione che prendi costi quel che costi. Altrimenti il "rischio" perché scappi da un disagio ti porta fuori da una situazione che non ti piace per poi ritrovartici di nuovo in futuro. Fino a che non superiamo dentro di noi il disagio non riusciamo a sentire il nostro desiderio profondo e non possiamo realmente cambiare lo schema che ci ha portati a metterci e a restare in una situazione di disagio. Grazie per aver condiviso il tuo bivio e spero che le mie riflessioni ti possano essere di sostegno. Un abbraccio grande

Hai rischiato alla fine ?

Cambia subito Forza

Ciao Roberta! I più comuni, cervicali e stomaco... Lo stomaco è dove immagazziniamo tantissime emozioni, spesso quelle più nervose legate alla rabbia. Nella nostra società non è concesso esprimere la rabbia e quando uno lo fa è spesso associato alla pazzia, alla cattiveria, a qualcosa di negativo. Il binomio stomaco - collo è significativo e spesso presente perché quando non esprimiamo le emozioni abbiamo bisogno di tenerle dentro e serve una grande forza e tensione in quel caso. Il collo teso e dolorante è spesso sintomo della mente che tenta di controllare dall'altro le emozioni viscerali che ormai stanno esplodendo. Questa è un'intuizione che condivido con te ma non ho abbastanza dati per dirti di più. Se mi lasci la tua mail ti mando un esercizio per iniziare a sciogliere le tensioni e a sentirti meglio anche emotivamente. Grazie a te per frequentare questo canale!