Immenso Andrea Braido, uno dei più grandi chitarristi anche blues,dopo Roberto Ciotti..r.i.p.

Gente con 5 Grammy nell'armadio. Oltre ai loro bei simualrori digitali per suonare in cuffia la domenica pomeriggio.

Infatti dicono che è senza anima solo velocità.. è mostruoso..molto meglio di un portera che no sa fare più niente solo tirare la leva

@@gianniilcamionaro7370 Portera purtroppo per lui risente tanto dell'umore e dell'ispirazione... ma sì, in ogni caso non è parente di Braido. Braido gioca un altro campionato

@@lennipsilon comunque io preferisco sinceramente braido in tutto

@@gianniilcamionaro7370 beh, certo.... e chi non lo preferisce? è un musicista molto più che completo

Uno dei migliori chitarristi italiani, ha suonato praticamente con tutti, ma purtroppo la gente è invidiosa e deve per forza criticare.

@@GiGi-qb5cp so chi è, e nessuno nega la sua bravura e professionalità. Semplicemente sto dicendo che si atteggia e non è carino, non gli sta bene. Non sta rispettando un brano così storico e iconico, lo sta suonando con inutile e inefficace virtuosismo.

Visto più volte dal vivo,a non sembra si atteggi a chissà cosa (anche se potrebbe permetterselo). Ci sono al contrario chitarristi mediocri che pensano di essere Hendrix. Comunque è solo un mio parere.

@@GiGi-qb5cp concordo con Te, Andrea è un uomo da palco, spaziando con disinvoltura e maestria in ogni genere musicale, regalando il meglio di se stesso, dando erroneamente l'idea che si atteggi, ma in realtà non è così. Anch'io l'ho conosciuto dal vivo in un modesto locale, e l'ho trovato disponibile ed alla mano.

@martedisera Dici che si atteggia e suona male il pezzo, Andrea Braido non è un divo, non se la tira per niente e potrebbe farlo benissimo, sempre alla mano e disponibile a suonare con tutti, poi sul palco è ovvio che faccia qualche gioco con la chitarra per intrattenere il pubblico. Sul fatto che suoni male il pezzo sei serio? Pensi davvero che non sia capace di suonare Space Truckin'? Si chiama interpretazione, per fare l' originale alla lettera allora ascoltiamo direttamente Ritchie Blackmore, che resta ancora oggi imbattibile nel suo contesto musicale.

Gentile Maurizio, mi presento: sono "quello" che ha avuto l'enorme fortuna di conoscere Andrea Braido in occasione della clinic che ha tenuto la mattina del 13 aprile a Brescia, presso il Museo della Musica che dirigo, poi nel pomeriggio per lo showcase del quale leggo i bellissimi commenti che precedono il suo, e poi in occasione del 1000 chitarre del giorno dopo, che è un evento che non conosce. Nel rispondere a lei rispondo a quelli che poco hanno a che fare con la musica, ma sono leoni da tastiera. Vede... La libertà è una gran bella cosa: le permette di essere ciò che lei in questo commento dimostra di essere: una persona superficiale. Non si offenda, dimostri piuttosto il contrario, raggiunga l'obbiettivo di avere degli argomenti o di essere "capace" di sostenere un confronto con lucida coscienza, e soprattutto civilmente. Lei da del "patetico" a una persona che non conosce. È questo che mi dusturba. Qui molti hanno scritto che Braido è un grande chitarrista, e a qualcuno - legittimamente - Braido non piace. Immagino che Braido stesso non ambisca a piacere a tutti, è una persona infatti intelligente. Ma una cosa è scrivere "non mi piace come suona" e una cosa è scrivere "patetico". La prego mi permetta di farle un regalo: mi scriva in privato il suo indirizzo e mi permetta di farle dono del libro che Braido ha scritto. Alle prossime sue clinic o lezioni o masterclass, se ne ha possibilità tecniche chitarristiche e culturali, s'iscriva. Alle prossime che organizzerò, per Braido naturalmente, le darò un buono per partecipare ad alcune gratuitamente. Dopo che imparerà a giudicare una persona come è, imparerà anche a scrivere commenti che non celebrano "l'essere poco rispettoso". Ah... dimenticavo: sono un chitarrista professionista, forse un coglione - glielo scrivo già io così da non farle perdere tempo - ma ho imparato a rispettare chiunque abbia difronte, pur non condividendone - come in questo caso - il pensiero, mi limito a contraddire ciò che non approvo, e ormai stanco dell' "italianetto saccente", esprimo il mio disappunto, come vede con fermezza e nello stesso tempo rispetto. Ritengo e concludo (questo è il parere di un musicista che campa grazie a questa professione) che Andrea Braido "è" parte della storia della musica italiana. Un' ultima cortesia: pagherei per sentirla suonare. Mi permetta di farlo, appena si esibirà.