Il procedimento è semplice, ma un po' difficile da spiegare da lontano. Si parte da una serie di lanci casuali con un dado dodecaedro che riporta i numeri da 1 a 12, proprio come i dodici semitoni della scala cromatica musicale ( 1 equivale a DO, 2 a DO#, 3 a RE, 4 a RE#, 5 a MI, ecc. fino a SI). I lanci (i cui risultati sono minuziosamente trascritti) permettono a una pedina di avanzare in una sorta di gioco/tabellone che ho ideato in cui il "viaggio" si arricchisce di ulteriori elementi casuali (cambiamenti di tempo, di velocità, di ottava predominante, ecc). A gioco finito resta una serie di note più o meno estesa. Queste, da un bravo improvvisatore, possono essere base per una esecuzione momentanea, trattando le note come sigle accordali e lasciando all'improvvisatore scelte importanti come la durata delle note, formazione di accordi, ecc. ecc. L'improvvisazione può pure avere sviluppo melodico. In alternativa é possibile scrivere un brano basato sulle note estratte, ma lasciando ampi spazi di libertà di scrittura. Questo in estrema sintesi. Naturalmente c'è dell'altro, riassumibile nella formula dell'omaggio/ricordo/riattualizzazione di esperienze (si pensi a Cage) note, ma direi oggi non molto battute. Ne ho recentemente parlato con l'amico compositore svizzero Francesco Hoch, al quale èmolto piaciuta la cosa (e naturalmente ha voluto cimentarsi con estrazioni personali). Quindi il sistema è (con paradosso solo apparente) in bilico tra elementi aleatori e scelte razionalissime. Grazie per l'interesse! Fiorenzo

Magari potesse avere una stampa del passaggio 😔