uninettuno (uitiu) ?

Davvero molto interessante, a 8 anni di distanza, sentire finalmente definire il concetto di complessità nel management pubblico, una lucida analisi di come oggi le organizzazioni pubbliche sono chiamate ad agire come multinazionali, per analizzare e risolvere i problemi della complessità delle scelte che impattano sulla società e su elevati tipi di stakeholder. Mentre, purtroppo, in 8 anni l'opinione pubblica non sembra cambiata e continua cocciutamente a considerare lo stato (latu sensu inteso) come un ostacolo.

Ancora oggi lezione di estrema attualità, nel Paese dei Gattopardi

IL RESTO DEL MONDO ...?

Grazie, Professore.

Il manager pubblico sarà lui. Ognuno tira l acqua al suo mulino

La Regina Dottoressa Francesca Cerreto PhD e il ministro di monarchia di Europa, e il ministro di Mibact e UNESCO nazionale e internazionale e segretaria di beni culturali nazionale e il presente di Italia e il presente di consiglio e il capo comando di militari nazionale e il capo di polizia e sopporto Asl, la Regina dottoressa Francesca Cerreto PhD di Borbone la vera reale.

Ce ne fossero nella Pubblica Amministrazione intellettuali come il Professore Sabino Cassese; gli rendiamo grazie e affinchè quanto gli sia possibile le cose, pur con gradualità, possano cambiare, grazie.

Andrea romiti via sebastiano de piombo 5 viterbo

Confido nel successo di questo progetto, perché le prerogative mi sembrano più che condivisibili. Chissà quanto ci vorrà... per far cambiare prospettiva a menti poco elastiche, intendo... ma da qualche parte bisogna pur cominciare! E già il fatto che si cominci, è più che positivo.

Al professor Bocchi, l'unica cosa che importa è la forma, l'estetica e un po' la funzionalità. Niente di più. Lo si evince chiaramente dalle sue priorità durante i progettuali e le tesi. E' vergognoso che una persona si riempia la bocca di tante belle parole e discorsi sul territorio, quando poi non fa altro che privilegiare ed elogiare progetti che con la cultura e la tradizione del territorio non c'entrano quasi nulla. Alla fine, purtroppo, molti personaggi come lui possono trovare spazio esclusivamente in università come lo Iuav di Venezia, che ha una lunga tradizione di belle parole, di progettuali campati per aria orrendi dal punto di vista antropologico e urbano, e ancor peggio di progettuali che partono da dei presupposti giusti ma che poi scadono in agghiaccianti e patetiche esposizioni di estetica slegate dal contesto e fatte solo per arruffianarsi il docente di turno. Se l'intento del docente è quello di evitare questo genere di cose allora dovrebbe rivedere le sue priorità, perché per il momento sta fallendo.

il ritardo della politica per quanto riguarda le strategie di salvaguardia del paesaggio trentino mi sembra molto grave - aver dato possibilità alle singole amministrazioni comunali di aggredire il territorio come negli ultimi anni ha segnato un punto di non ritorno nella salvaguardia del paesaggio - la creazione di bolle speculative immobiliari, la strenua difesa del comparto edile sono delle eredità che difficilmente saranno risolte da una "apposita" scuola