Пікірлер
@tonytagliaferri1254
@tonytagliaferri1254 3 ай бұрын
Interessante anche il video:"Regno delle due Sicilie Ass.Sentimento Meridiano Dott.A.Romano da Stato Avanzato a colonia",con le PROVE archiviali document.INCONFUTABILI.
@tonytagliaferri1254
@tonytagliaferri1254 3 ай бұрын
La storia reale e'stata desecretata dagli archivi di stato di Londra,Firenze,Palermo,Cosenza,ed altri.Libro:"L'altra storia d'Italia",vol.1 e 2,di Lamberto Rimondini,video:"27 L'altra storia d'Italia vol 1 Lamberto Rimondini",video:"40 L'altra storia 1802--2022 1 Chi e perche'ha voluto il Risorgimento?Lamberto Rimondini",ed altri.Non e'piu'questione di opinioni o punti di vista.
@RoccoCacciatore-dv3ug
@RoccoCacciatore-dv3ug 8 ай бұрын
I sottotitoli
@maxkujo6594
@maxkujo6594 9 ай бұрын
Increible como les entiendo fluidamente, despues de todo es el latin la Lengua madre. Excelente video e increible hombre el Garibaldi
@Nuvola_Blu
@Nuvola_Blu 5 ай бұрын
no es la verdadera historia. Garibaldi y los demás fueron Sanguinari que robaron el sur
@Lore-the-Soat
@Lore-the-Soat Жыл бұрын
1 minuto di canzone inutile
@atcgm.storia
@atcgm.storia Жыл бұрын
Bella biografia
@fattore14
@fattore14 Жыл бұрын
Un mercenario spacciato per eroe.
@paulozorzi7392
@paulozorzi7392 Жыл бұрын
Grazie Mille per questo bellissimo capolavoro. Paulo Zorzi.
@CriSouza1821
@CriSouza1821 Жыл бұрын
Hoje 04 07 2023 é seu aniversario! 🎈🎁🍾🥂 Parabéns amore mio !!❤ 🇮🇪🇧🇷
@LVCIANOMANARA66
@LVCIANOMANARA66 Жыл бұрын
Gli scatarramenti gastrici di questi neoborbonici qui nei commenti sono di una pateticità unica...
@marianilo4333
@marianilo4333 Жыл бұрын
Grazie mille per averlo letto 🙏🌹💖❤
@gracielalaplace9090
@gracielalaplace9090 Жыл бұрын
Gracias por un video tan bueno y la biografía de Garibaldi es excelente. Gracias
@Nuvola_Blu
@Nuvola_Blu 5 ай бұрын
no es la verdadera historia. Garibaldi y los demás fueron Sanguinari que robaron el sur
@brunoaschero8875
@brunoaschero8875 Жыл бұрын
Grande 💞💞💞
@silviapanella
@silviapanella 2 жыл бұрын
voglio dire solo una parola wow
@mirandalegtenberg5809
@mirandalegtenberg5809 2 жыл бұрын
Chi qua per la scuola???
@gustavoarmandomoretti2813
@gustavoarmandomoretti2813 2 жыл бұрын
Nerone
@lorenzofranceschini7431
@lorenzofranceschini7431 2 жыл бұрын
Il cigno spiega le ali e mostra la sua bellezza al mondo, ❤️
@linolabanca4967
@linolabanca4967 2 жыл бұрын
Ladro e assassino del popolo delle due Sicilie
@Francesco46833
@Francesco46833 2 жыл бұрын
No del popolo de Napoli no siciliano Sai quanto amavano i Borbone non ghigliottinati a sud Tanto che chiesero al fratello di Vittorio Emanuele II,Ferdinando di Savoia-Genova se non fosse impegnato nella guerra d'indipendenza Stato indipendente dalla corona. E poi Borbone invasero la mia Sicilia
@carloandnapoli82
@carloandnapoli82 2 жыл бұрын
A Città del Messico si trova una piazza chiamata "la plaza Garibaldi" in onore al nipote di Giuseppe, chiamato Peppino Garibaldi e si chiama così perché Peppino aiutò a combattere al esercito di Francisco I Madero.
@francococcollone4510
@francococcollone4510 2 жыл бұрын
Giuseppe Garibaldi eletto in Sardegna al parlamento del regno si dimette , motivando la scelta che pare uno spaccato dell'era contemporanea : il 27 settembre 1880 si dimette in segno di protesta, ritirandosi definitivamente a Caprera. Nella lettera di dimissioni dichiara che non intende più far parte dei «legislatori in un Paese dove la libertà è calpestata e la legge non serve nella sua applicazione che a garantire la libertà ai gesuiti e ai nemici dell' unità d' Italia
@esterzibelli3428
@esterzibelli3428 2 жыл бұрын
( CORREZIONE)La strepponi non era mai stata sposata prima ecco perché la loro relazione era chiacchierata lei aveva avuto due figli da un uomo sposato .. un tenore di nome Moriani ..con verdi ci fu una lunga convivenza dopo che lui rimase vedovo e molto parlata per i tempi che erano la sposó molti anni dopo per poter adottare legalmente la figlia di un suo cugino che poi divenne erede universale di tutto ...
@aleale6277
@aleale6277 3 жыл бұрын
Cerco video su Garibaldi solo per leggere gli sproloqui dei neomerdonici
@angelanicoletti8811
@angelanicoletti8811 Жыл бұрын
Sono una Garibaldina
@LVCIANOMANARA66
@LVCIANOMANARA66 Жыл бұрын
Haha anch'io, gli scatarramenti gastrici di quei borbomimchia sono unici
@tonytagliaferri1254
@tonytagliaferri1254 Жыл бұрын
Veda il video:""Regno delle due Sicilie Ass.Sentimento Meridiano Dott.A.Romano da Stato Avanzato a colonia""con PROVE archiviali document.inconfutabili,che illustra anche chi era l""eroe""in questione.Poi il video:""La piu'grande rapina della storia 3"",il video:""Ruberie dei Mille,Ippolito Nievo e la prima strage di stato"",ed il video:""034 Le pillole di Angela/Garibaldi libertador"".Da cio'che scrive fa capire che e'degno di tutti loro.
@tonytagliaferri1254
@tonytagliaferri1254 Жыл бұрын
@@LVCIANOMANARA66 Veda il video:""Regno delle due Sicilie Ass.Sentimento Meridiano Dott.A.Romano da Stato Avanzato a colonia""con PROVE archiviali document,inconfutabili,che illustra anche chi era l'"eroe "in questione.Poi il video:""La piu'grande rapina della storia 3"",il video:""Ruberie dei Mille,Ippolito Nievo e la prima strage di stato"",il video:""L'Inghilterra contro il Regno delle due Sicilie--Unita'd'Italia made in London"",ed il video:""034 Le pillole di Angela / Garibaldi libertador""ed infine il video:""Regno delle due Sicilie Citazioni Illustri"".Da come scrive,fa capire che e'degno di loro.
@susannameetupitaliano7492
@susannameetupitaliano7492 3 жыл бұрын
Ottimo! Grazie di cuore. Susanna
@bedwarsgod2909
@bedwarsgod2909 3 жыл бұрын
figo
@arseniolupin5531
@arseniolupin5531 3 жыл бұрын
Garibaldi e stato solo un mercenario al soldo dei potenti. Depredo il sud delle sue ricchezze in primis Palermo, dopo Napoli all epoca erano le città più ricche del mediterraneo. In pratica è stato solo un mercenario al soldo dei Rotchild & Company
@antonioscoppa2311
@antonioscoppa2311 3 жыл бұрын
Certo, come no, continua a fantasticare
@Francesco46833
@Francesco46833 2 жыл бұрын
Gli stessi che erano a Napoli? Si sogna caro Palermo i Borbone manco li volavano tanto che che chiesero al fratello di Vittorio Emanuele II la corona di Sicilia Ma fu troppo preso ad sparare agli austriaci nella guerra d'indipendenza E fu così stato indipendente ma il non ghigliottinatinato ordini l'esercito di invadere la Sicilia
@Muna-swag777
@Muna-swag777 3 жыл бұрын
abdul qualchevolta mi fa il kebab
@santiagocarlo5218
@santiagocarlo5218 3 жыл бұрын
Mexico no es sudamerica, Italia es Africa
@francococcollone4510
@francococcollone4510 2 жыл бұрын
Saludos dae Sardigna , bella resposta
@LVCIANOMANARA66
@LVCIANOMANARA66 Жыл бұрын
Probabilmente non vive neanche in Messico questo pirla
@romanitasnova
@romanitasnova 3 жыл бұрын
Giuseppe Garibaldi: il criminale dei due mondi...
@rodryorbinsonrodryorbinson7208
@rodryorbinsonrodryorbinson7208 3 жыл бұрын
Mafia...
@gianfrancocartella3598
@gianfrancocartella3598 4 жыл бұрын
Ma piu' condottiero di Giuseppe Garibaldi, vi è stato anni dopo, Silvio Berlusconi. Garibaldi+Berlusconi, 2 GRANDI CONDOTTIERI. Come conducevano loro 2 nel condurre, non conduceva nessuno. Non ho menzionato Bossi, per questioni di spazio. Spero non se ne abbia a male.
@dongino3705
@dongino3705 4 жыл бұрын
Dio cane
@walterp7125
@walterp7125 4 жыл бұрын
Nella pequena italia nel Rio Grande do Sul nel sud del brasile c'e' una città che si chiama Garibaldi. Non eroe di nulla, in brasile ha combattuto per la liberazione del rio grande do sul dalla federazione brasiliana ed ha perso. In Uruguay ha fatto ridere e in Italia ha combattuto per l'unificazione dopo che l'esercito borbonico fu corrotto .....ma quale eroe
@ibngiuseppe7427
@ibngiuseppe7427 4 жыл бұрын
Si possono trovare dei film di ottima qualità sul rinascimento italiano?
@nicolocozzari4220
@nicolocozzari4220 4 жыл бұрын
bo
@ibngiuseppe7427
@ibngiuseppe7427 4 жыл бұрын
@@nicolocozzari4220 vabbe grazie comunque
@nicolocozzari4220
@nicolocozzari4220 4 жыл бұрын
@@ibngiuseppe7427 di niente sono sempre pronto
@ibngiuseppe7427
@ibngiuseppe7427 4 жыл бұрын
@@nicolocozzari4220 X)
@antoniofallena5768
@antoniofallena5768 3 жыл бұрын
L'eredità della Priora. Il Gattopardo. Li chiamarono briganti
@auroramk5389
@auroramk5389 4 жыл бұрын
Giuseppe Verdi, lui e la sua musica è patrimonio mondiale dell’umanità.
@evbuzzi6749
@evbuzzi6749 4 жыл бұрын
eroe del sud del Brasile
@antoniofallena5768
@antoniofallena5768 4 жыл бұрын
Romeo: io ho messo il nome, tu vigliacco continui a mantenere un nome farlocco. Non sei in grado di rispondere e allora credi di insultare, ma i tuoi sono solo dei ragli. Ho postato dei documenti. Ritengo impossibile che tu sia stato in grado di leggerli. Giochiamo ad armi impari.
@antoniofallena5768
@antoniofallena5768 4 жыл бұрын
e questi "argomenti" non sono nulla di fronte alla enorme mole di documenti che testimoniano la malafede di chi oggi ancora inneggia a Giuseppe Garibaldi
@LVCIANOMANARA66
@LVCIANOMANARA66 Жыл бұрын
Sai che la teoria secondo cui Garibaldi uccise Anita è un falso? E che in realtà morì febbricitante? E che a smentire la accuse contro Garibaldi fu l'esercito papalino?
@antoniofallena5768
@antoniofallena5768 4 жыл бұрын
seconda parte del vostro eroe: Per non fare torto ai siciliani e ai palermitani, appena giunto a Napoli, Garibaldi non si fece parimenti scrupolo di depredare e usare lo stesso trattamento e gli stessi metodi di rapina alla capitale del Regno delle Due Sicilie. Il palazzo reale fu spogliato e depredato di tutto e così come avvenne a Palermo fu saccheggiato l’oro della Tesoreria dello Stato e tutti i depositi del Banco di Napoli requisiti e dichiarati beni nazionali. Con un decreto del 23 ottobre, ben 6 milioni di ducati equivalenti a 118 miliardi delle vecchie lire e a 90 milioni degli attuali euro provenienti da questi saccheggi furono poi divisi tra gli occupanti e i loro sodali. Furono pure requisiti il patrimonio e i beni personali di Francesco II di cui indebitamente si impossessò Vittorio Emanuele II. Più avanti il re di Sardegna si offrirà di restituirli al legittimo proprietario se questi avesse acconsentito a rinunciare al suo diritto al trono delle Due Sicilie. “La dignità non si compra” fu la lapidaria risposta del deposto ultimo re della dinastia borbonica in Italia, definita “la negazione di Dio”, al re “galantuomo” che lo aveva depredato di tutto. E dire che di recente il ballerino cantante principe Emanuele Filiberto di Savoia e suo padre Vittorio Emanuele, degni discendenti del re “galantuomo”, con la regale faccia tosta che li contraddistingue, rientrati dall’esilio pretendevano un cospicuo risarcimento per svariati milioni di euro per i danni subiti, a loro dire, dallo stato italiano. Avrebbero fatto bene i due ridicoli e patetici rampolli discendenti di casa Savoia a rileggere la Storia di quei tempi e rivisitare i massacri le rapine, le spoliazioni e i saccheggi perpetrati indebitamente dai loro avi a danno delle popolazioni meridionali e per questo, esse e non i Savoia, legittimamente destinatarie di risarcimenti mai bastevoli a compensare gli incommensurabili e inestimabili danni subiti. Ma torniamo al generale Ferdinando Lanza. Dopo avere consentito a Garibaldi di depredare, nelle more dell’armistizio del 30 maggio, il Banco di Sicilia in cui si presume abbia avuto la sua parte di “bottino”, giusto il tempo di consentire saccheggio, firmerà appena sette giorni dopo (il 6 giugno) una disonorevole e umiliante capitolazione. Ben 30 mila soldati borbonici bene armati e in pieno assetto di combattimento (ai 24.000 uomini accampati, che Lanza teneva inoperosi nel piano di palazzo reale, se ne erano nel frattempo aggiunti 6.000 agli ordini di Bosco e Von Mekel rientrati a Palermo dopo il vano inseguimento alla colonna del garibaldino Orsini) si arrenderanno a poco più di 3.000 tra picciotti e garibaldini male in arnese e scarsamente armati. Una incredibile e assurda capitolazione che non trova alcuna elementare spiegazione in nessun manuale di strategia militare, se non giustificata dalla corruzione e dal tradimento dei generali Landi a Calatafimi e Lanza a Palermo. Scrive, a proposito di questa inconcepibile resa, ancora Cesare Abba: “Gli abbiamo visti partire. Sfilarono dinanzi a noi alla marina per imbarcarsi, una colonna che non finiva mai, fanti, cavalli, carri. A noi pare un sogno, ma non a loro”. Era un sogno. I garibaldini ancora una volta, come a Calatafimi, non credevano ai propri occhi: avevano guadagnato una battaglia che, considerata l’enorme disparità in campo a loro sfavorevole mai pensavano di poter vincere. Un sogno per i garibaldini, un incubo per i soldati duosiciliani cui li aveva precipitati il tradimento e la corruzione dei propri generali. Rientrato a Napoli, Ferdinando Lanza finirà davanti alla Corte Marziale per alto tradimento. Non ci sarà il tempo di condannarlo per il precipitare degli eventi dovuti alla fuga da Napoli di Francesco II. Il generale Lanza potrà così godersi il frutto delle proprie malefatte. Della sua “intelligenza con il nemico” negli avvenimenti di Palermo del giugno del 1860 ne è riprova quanto avvenne poco meno di tre mesi dopo a Napoli. Il 7 settembre Lanza si recherà a palazzo d’Angri a rendere omaggio a Garibaldi e a complimentarsi per le sue “vittorie” e ricordargli che a queste vittorie lui aveva dato il suo determinante e peculiare contributo. Altrettanto bene non finirà invece al generale Landi. Vi ricordate delle fede di credito di 14mila ducati quale prezzo della sua arrendevolezza a Calatafimi? Ebbene nel marzo del 1861 quando si presenterà presso la sede del banco di Napoli per esigere il prezzo del ”malaffare”, dai funzionari del banco si sentirà dire che quella fede di credito era taroccata. Il suo valore non era di 14mila ducati ma bensì di 14 ducati a cui erano stati aggiunti truffaldinamente tre zeri. Ai dirigenti, che gli aprivano sconsolatamente le braccia, confesserà con rabbia di averla avuta personalmente da Garibaldi. Corrotto e truffato dunque, Landi, precedentemente degradato e posto in pensione, morirà per il dispiacere poco tempo dopo. Saccheggi, spoliazioni, tradimenti corruzioni, truffe da Garibaldi ai Savoia questi gli ingredienti che caratterizzarono la conquista del Sud e portarono a una mal metabolizzata “Unità d’Italia”. Oggi, a distanza di 160 anni da quegli avvenimenti, nulla è cambiato. Con queste premesse del resto cos’altro potevano pretendere gli italiani e le popolazioni meridionali che di questa mala Unità ne pagarono e ne continuano a pagare le drammatiche e costose conseguenze. Riferimenti bibliografici: Cesare Abba - Da Quarto al Volturno - Garzanti 1980 Gigi Di Fiore - Contro-storia dell’Unità d’Italia - BUR Rizzoli 2011 Lorenzo Del Boca - Maledetti Savoia - Piemme Sir Rodney Mundy - La flotta inglese e i Mille - Tipografico Giovannelli 1965 Francesco Grandi - Diario Scianò Giuseppe - La Sicilia diventò colonia - Pitti edizioni Zinna Lucio - Il Caso Nievo - Caramanica Editore
@antoniofallena5768
@antoniofallena5768 4 жыл бұрын
prima parte di questo gran campione: Il 27 maggio del 1860 data l’inizio della scientifica spoliazione e della rapina delle ricchezze e dei beni delle genti del Sud e dei siciliani. Con l’entrata di Garibaldi a Palermo ha infatti inizio il saccheggio che avverrà quattro giorni dopo il 31 maggio della tesoreria del Regio Banco di Sicilia. Del resto che cosa ci si poteva aspettare da un predone che in sud America era uso, grazie alle lettere di “corsa” assaltare e depredare, per far bottino, le navi imperiali brasiliane e spagnole? Dell’enorme tesoro in lingotti d’oro che allora il Banco di Sicilia conteneva e che fu saccheggiato da Garibaldi ne è testimonianza il fatto che poco meno di un anno prima (nel 1859) i dirigenti del banco siciliano avevano commissionato ad alcune imprese edili il rafforzamento della pavimentazione del Banco stesso resa pericolante dall’enorme peso della traboccante cassaforte in cui appunto erano contenute ingenti somme di denaro e enormi quantità di lingotti d’oro. Ad alleggerirla in quel maggio del 1860 e a risolvere i problemi e i pericoli del sovrappeso della cassaforte ci pensò, alla sua maniera, Garibaldi rapinando il contenuto della cassaforte e depredando i palermitani e i siciliani dei loro risparmi. Il tutto avvenne in occasione dell’incredibile e inspiegabile ingresso di Garibaldi in una Palermo presidiata da 24.000 soldati borbonici e dopo la farsa della battaglia di Calatafimi, dove grazie al tradimento e alla corruzione (il prezzo del tradimento ammontò allora a 14.000 ducati) del generale Landi, 3.000 soldati regi batterono in ritirata di fronte a circa 1.000 garibaldini male in arnese e nella quasi totalità inesperti all’uso delle armi. In quell’occasione, proprio quando i borbonici in numero nettamente superiore e attestati in una posizione più che favorevole, si accingevano a sconfiggere facilmente i garibaldini, il generale Landi, che già aveva intascato una fede di credito di 14.000 ducati, un somma enorme per quei tempi equivalenti a 430 milioni di vecchie lire e 224 mila euro dei nostri giorni, diede ordine al proprio trombettiere, di suonare il segnale della ritirata, lasciando sbigottiti ed esterrefatti gli stessi garibaldini che, a quel punto, non credevano ai propri occhi. Come non credevano ai propri occhi gli stessi soldati borbonici che con rabbia e sdegno, loro malgrado, furono costretti a ubbidire. Scriverà poi Cesare Abba nelle suo libro “Da Quarto al Volturno”: “E quando pensavamo di avere perso improvvisamente ci accorgemmo di avere vinto e meravigliati dal campo stemmo a guardare la lunga colonna ritirarsi a Calatafimi”. E ancora, uno dei Mille, Francesco Grandi nel suo diario così riportava: ”Ci meravigliammo non credendo ai nostri occhi e alle nostre orecchie, da come si erano messe le cose, quando ci accorgemmo che il segnale di abbandonare la contesa non era lanciato dalla nostra tromba ma da quella borbonica.” Più chiaro di così. Tanto potè a Calatafimi il tradimento e la corruzione del generale Landi come possiamo rilevare da quanto riportato nei loro diari degli stessi garibaldini increduli testimoni dell’”inglorioso” evento. Ma “l’intelligenza con il nemico” di Landi nella battaglia di Calatafimi non fu certo pari a quella del generale Lanza a Palermo. Questi lo superò di gran lunga, nel modo come all’alba del 27 maggio agevolò l’entrata di Garibaldi a Palermo da porta Termini, lasciandola deliberatamente sguarnita e non prendendo alcun provvedimento malgrado alcuni suoi ufficiali lo sollecitassero a fare uscire le truppe (che contavano ben 24.000 uomini) acquartierate al palazzo reale per contrastare i circa 3.000 garibaldini (ai Mille si erano nel frattempo aggiunte alcune bande di picciotti molte delle quali condotte da noti mafiosi dell’epoca) che si accingevano a entrare in città. Lanza lasciò deliberatamente il grosso delle truppe inoperose e poca resistenza poterono fare le 260 reclute che erano rimaste a presidio di porta Termini da cui, travolta questa scarsa resistenza, i garibaldini dilagarono in città rimanendone nei giorni successivi assoluti padroni poiché Lanza si ostinava a tenere inspiegabilmente (era evidente il tradimento e la connivenza con il nemico) le sue truppe acquartierate e inoperose nei pressi del Palazzo Reale. Nei giorni seguenti, fedele a un copione già stabilito e concordato, chiede per il giorno 29 maggio all’ammiraglio inglese Mundy, che si trovava con la sua nave ammiraglia Hannibal nella rada di Palermo la mediazione per la firma di un armistizio che verrà accordato e che si protrarrà sino al 3 giugno. Nelle more dell’armistizio, per accordare ulteriori 3 giorni di proroga Garibaldi, il 31 maggio, pretenderà la consegna di tutto il denaro del Regio Banco delle Due Sicilie. E come è facilmente arguibile, da copione già scritto, il Lanza acconsentirà facendo per questo nascere il legittimo sospetto, alla luce degli avvenimenti di quei giorni caratterizzati da tradimenti e corruzioni, che, nella divisione della torta del saccheggio del Banco, una fetta non indifferente andasse alla fine nelle capienti tasche del generale borbonico. Del resto, di qualche giorno a Calatafimi sulla falsariga della corruzione e del tradimento, lo aveva preceduto per cifre più modeste il generale Landi. La cronaca di quei giorni e della consegna di quanto contenuto e saccheggiato dal Banco delle Due Sicile e bene e dettagliatamente riportata nel libro di Lucio Zinna “il Caso Nievo” (che come si sa fu il viceintendente di finanza della spedizione dei Mille). Zinna fa una puntuale e interessante ricostruzione del caso Nievo e della sua misteriosa morte avvenuta nel marzo del 1861, nell’affondamento del Piroscafo Ercole a punta Campanella nei pressi di Napoli mentre stava portando a Torino la rendicontazione della gestione amministrativa e finanziaria dell’impresa dei Mille comprendente anche, si presume, la vicenda riguardante la “consegna” del denaro del Banco delle Due Sicile preteso da Garibaldi all’atto dell’armistizio. Ma sfortunatamente tutto andò a fondo nel naufragio dell’Ercole e ogni notizia al riguardo si perse con la misteriosa morte di Nievo. Lucio Zinna nel suo interessante libro, così puntigliosamente e minuziosamente, ricostruisce la cronaca del ”prelievo” fatto da Garibaldi a danno dei palermitani e dei siciliani al Banco delle Due Sicilie: “Il primo giugno Francesco Crispi e Domenico Peranni (ultimo tesoriere di nomina borbonica, ben presto e per breve tempo Ministro delle Finanze della dittatura garibaldina) ricevettero nel palazzo delle finanze, dallo stesso generale Lanza e in presenza di funzionari, la somme che vi erano custodite. Complessivamente 5 milioni 444 ducati e 30 grani. E poiché nella monetazione siciliana-spiega Zinna nella sua puntuale ricostruzione - un ducato,equivalente a dieci tarì, corrispondeva al cambio in lire italiane di 4,20, la somma complessiva ammontava a 22 milioni864mila 801 ducati e 26 centesimi pari a 166 miliardi 962 milioni738 mila 984 lire che tradotti in euro fa 86 milioni 229 058 e 44 centesimi. Un importo complessivo costituito dai depositi dei privati tranne 112 mila 286 ducati di pertinenza erariale. Una somma enorme equivalente a quasi metà delle spese sostenute nella guerra franco piemontese del 1859 contro l’Austria. E fu così che privati cittadini palermitani e siciliani si videro così spogliare di tutti i loro risparmi ai quali Garibaldi rilasciò una improbabile ricevuta con su scritto “Per spese di guerra” con l’impegno che il nuovo stato avrebbe restituito il prestito. Il foglietto contenente la ricevuta restò negli archivi a futura memoria. Il dovuto non fu mai restituito ma distribuito ai garibaldini, alla copertura delle spese delle guerre sabaude e al ripianamento del debito pubblico dello stato più indebitato d’Europa che era allora il Piemonte per le enormi spese di guerra sostenute. I siciliani e i palermitani aspettano ancora di essere risarciti di queste rapine anche per questo la magica parola Risorgimento vorrà ancora oggi, per loro significare, con i dovuti interessi, Risarcimento. Di questo prelievo indebito e forzato è difficile, trattandosi di un vero e proprio atto di saccheggio e di pirateria dei depositi bancari dei siciliani, trovarne traccia nelle cronache e nei libri del tempo. Ne fa cenno nel suo libro-diario “La Flotta inglese e i mille” l’ammiraglio sir Rodney Mundy, inviato, con la sua flotta, dal governo del suo paese, a scortare e proteggere Garibaldi, che così debitamente riporta l’avvenimento : 1° giugno - Riferendosi alle clausole della convenzione firmata dal generale Lanza e dal sig. Crispi, segretario di stato del governo provvisorio, la Finanza e la Zecca reale passava agli insorti. Nelle casse furono trovate un milione e duecentomila sterline in denaro contante” (Corrispondente, in sterline, all’ingente somma così bene e minuziosamente descritta da Lucio Zinna).
@luisellamariarolle7603
@luisellamariarolle7603 4 жыл бұрын
Che eroe un bandito una canaglia un avventuriero!!! 😱
@antoniofallena5768
@antoniofallena5768 4 жыл бұрын
Un ladro truffatore corrotto e corruttore, anche sanguinario
@Francesco46833
@Francesco46833 2 жыл бұрын
@@antoniofallena5768 quello e Rina cretino
@antoniofallena5768
@antoniofallena5768 4 жыл бұрын
Grande bandito, mercenario, schiavista, ladro di cavalli, massone, e altro andatevi a leggere La Garibaldite del prof. Vincenzo Giannone
@antoniofallena5768
@antoniofallena5768 4 жыл бұрын
@Alfa&Omega 00000 Nossignore. Innanzitutto mercenario o soldato di ventura sono la stessa cosa. Gli schiavi che portava dalla Cina all'argentina non erano fantasimi. Si informi meglio. Si vada a leggere qualche altro libro che non appartenga alla vulgata risorgimentale
@antoniofallena5768
@antoniofallena5768 4 жыл бұрын
@Alfa&Omega 00000 i tuoi libri di storia sono propaganda risorgimentale, mistificatrice e bugiarda. Tutti i libri attuali non hanno alla base nessuna ricerca d'archivio. I libri che leggo io sono tratti da documenti tratti dagli archivi e soprattutto scritti dai vostri. E' finito il tempo delle bugie. Metti il tuo nome, non mascherarti dietro a uno pseudonimo
@antoniofallena5768
@antoniofallena5768 4 жыл бұрын
@Alfa&Omega 00000 infatti, dopo 160 anni delle vostre bugie le verità vengono a galla
@antoniofallena5768
@antoniofallena5768 4 жыл бұрын
@Alfa&Omega 00000 intanto voialtri dite come sempre balle non documentate. Posso elencare una serie di volumi prodotti da documenti tirati fuori con grandi sacrifici dagli archivi che ancora continuate a tenere segregati e secretati nei vostri archivi, ma non credo che possano interessare a chi persiste a nascondersi dietro uno pseudonimo. Quindi le bugie sono solo sue anzi TUE, dal momento che ciò che TU citi non ha prove, solo defatigante ripetizione di bugie di propaganda di un secolo e mezzo.
@antoniofallena5768
@antoniofallena5768 4 жыл бұрын
@Alfa&Omega 00000 personaggio mascherato: la tua risata di scherno tinitela per i tuoi pari. I documenti citati alla fine del testo sono provenienti da fonti "vostre". Hai voglia a confutare. Mi sembra di star davvero perdendo il mio tempo
@piccirillo_lazn
@piccirillo_lazn 4 жыл бұрын
Ciao a tutti quelli che devono guardare questo video per compito
@alessiaandreano9433
@alessiaandreano9433 4 жыл бұрын
Io
@bellinakurta345
@bellinakurta345 4 жыл бұрын
Bellissimo documentario 👏🏼
@oliviabuda8042
@oliviabuda8042 4 жыл бұрын
Bellina Kurta mamma mia davvero, è stato incredibilmente appassionante, è veramente riuscito a farmi interessare all’argomento
@oliviabuda8042
@oliviabuda8042 4 жыл бұрын
Bellina Kurta poi te che balli su questa musica accanto a me come una mosca è fantastico
@asmaamakhlouf495
@asmaamakhlouf495 4 жыл бұрын
Qualcuno della 3^B di Travesio che sta facendo il testo?
@matteo3238
@matteo3238 3 жыл бұрын
Com’è andata?😂😂
@got_1t
@got_1t 3 жыл бұрын
io fra!!!
@elenabondanese3173
@elenabondanese3173 4 жыл бұрын
Non si capisce nn veramente con la voce lenta,un pò più alzata lavoce sembra una ninna nanna
@siryapierno1489
@siryapierno1489 4 жыл бұрын
Interessante
@pasqualebellia4764
@pasqualebellia4764 4 жыл бұрын
Massone ateo e delinquente Questo sono i nostri eroi
@il_comunista_ciociaro
@il_comunista_ciociaro 4 жыл бұрын
cosa c'è di male in massone e ateo? delinquente di cosa, di aver unito l'italia e di averla liberata dagli oppressori stranieri ?
@LVCIANOMANARA66
@LVCIANOMANARA66 Жыл бұрын
^ unica volta in cui concordo pienamente con un comunista
@tonytagliaferri1254
@tonytagliaferri1254 Жыл бұрын
@@il_comunista_ciociaro Si veda il video:""Regno delle due Sicilie Ass.Sentimento Meridiano Dott.A.Romano da Stato Avanzato a colonia""che mostra le PROVE archiviali document,INCONFUTABILI,anche sul suo ""eroe"".Il video:""Ruberie dei Mille,Ippolito Nievo e la prima strage di stato"",il video:""La piu'grande rapina della storia 3"",il video:""Regno delle due Sicilie--Citazioni Illustri"",il video:""L'Inghilterra contro il Regno delle due Sicilie,Unita'd'Italia made in London"",il video:""L'attacco dello stato all'industria meridionale"",il video:""034 Le pillole di Angela/Garibaldi libertador"",il video:""I Primati del Regno delle due Sicilie"",e poi se ne ha il coraggio ne riparla.
@tonytagliaferri1254
@tonytagliaferri1254 Жыл бұрын
@@LVCIANOMANARA66 Il vero non sta nelle opinioni o nelle favole;ma e'custod.negli archivi mil.,Universitari,(compreso Harvard),dei giornali,comunali,parrocchiali,bancari,recatevi anche voi laggiu'a fare ricerche invece di vivere di fantasie e scoprirete dov'e'il vero.
@tonytagliaferri1254
@tonytagliaferri1254 Жыл бұрын
@@il_comunista_ciociaro Il vero non si trova nelle opinioni,nelle favole narrate da pennivendoli di turno,ma si trova negli archivi mil.,Universitari,compreso Harvard,dei giornali,comunali,arch.bancari,parrocchiali,ecc.ecc.andate anche voi la'a fare ricerca invece di vivere di fantasie.
@paoloiudici3995
@paoloiudici3995 5 жыл бұрын
....quanta retorica, alcuni passaggi volutamente dimenticati come l'orecchio mozzato in Sudamerica (trattamento riservato ai ladri di cavalli), massone e intrallazzato con gli inglesi, la farsa di Calatafimi ( corrompendo gli ufficiali borbonici), gli aiuti dei picciotti foraggiato anticipatamente dai soldi dei Savoia, origine della mafia in Sicilia e camorra nel napoletano ( lasciando il controllo del territorio in mano ai boss indigeni), la strana scomparsa di Ippolito Nievo e il furto delle casse del regno ...... mercenario da sempre !!!
@antoniosoda5750
@antoniosoda5750 5 жыл бұрын
Si trattava di cavalli allo stato brado quindi non fu un furto
@sauron9973
@sauron9973 5 жыл бұрын
😍
@sauron9973
@sauron9973 5 жыл бұрын
I love Garidaldi. E amo gli animali
@DavideGregori-rf6om
@DavideGregori-rf6om 3 ай бұрын
Anche io amo gli animali ma Garibaldi anche no
@giuseppepalazzolo2945
@giuseppepalazzolo2945 5 жыл бұрын
E' stato un bandito ed Assassino
@carmelomilone7905
@carmelomilone7905 4 жыл бұрын
Grande assassino dei due mondi, opportunista audace e avventuriero al soldo dei civilissimi inglesi che sottomettevano e assoggettavano territori in tutto il mondo (imperialisti peggio di Hitler) squallida figura che ci viene proposta come eroe....
@carmelomilone7905
@carmelomilone7905 4 жыл бұрын
@Alfa&Omega 00000 Forse. Hai qualche lacuna in storia se studi sui libri ufficiali, leggerai solo l' epica di un eroe coraggioso come un leone. Impara a confrontare le fonti storiche e gli archivi... Dove esistono descrizioni di violenze inaudite contro la popolazione contadina pacifica .
@carmelomilone7905
@carmelomilone7905 4 жыл бұрын
@Alfa&Omega 00000 Sei fuori strada! , abito a 2km da BRONTE dove bixio fece strage inaudita di non si sa quanti contadini ( la storia ufficiale né nasconde tante, ma tante) guarda caso vicinissimo a Bronte c' e' la ducea dei Nelson ( inglesi ) lo sbarco dove fu fatto? A marsala dove c' erano un bel nucleo stanziale inglese... Nella memoria reale tramandata e la storia ufficiale c' e' un abisso che non puoi comprendere . Dopo che passo' Garibaldi e' arrivata la fame vera e la violenza ( il caos come quello che hanno portato i liberatori usa in Iraq) E informati chi erano i briganti! Almeno questo lo devi scoprire, appunto ricercando altre fonti.
@carmelomilone7905
@carmelomilone7905 4 жыл бұрын
@Alfa&Omega 00000 In Sicilia, da Federico ll in poi fino al 1860, non si moriva di fame! I poveri non morivano di fame perché il grano non mancava anche se il signore se ne teneva più del dovuto. Dopo Garibaldi : la fame e la miseria e la malavita ( il caos)... Crispi, il massone siciliano, ricopre una bella carica importante nel nuovo stato savoiardo tanto che manda l' esercito contro i siciliani perche' tutto di un tratto diventarono BRIGANTI!(perché?) Abbiamo conquistato la fame con Garibaldi. Tant' e' vero che dopo averci rubato l' oro ci hanno tassato e l' obbligo della leva militare ( invece con i Borboni la leva militare non era obbligatoria , tanto eravamo arretrati). E poi.. Credevo e ammiravo, Giovanni Verga : il verismo, i diseredati... Rappresenta i siciliani eternamente poveri sfortunati e disgraziati... Ma il letterato siciliano, viveva a corte dei Savoia e scriveva a favore del regime, descrivendo la miseria esagerata... ( sono da rivedere tante cose, anche i tumulti del 48' i Borboni non erano retrogradi) rivedere tutto! E poi sapessi gli archivi bruciati e biblioteche dove non rimase traccia del passato . Per un soffio non bruciarono la biblioteca dei benedettini di Catania. I viaggiatori stranieri nel '700 parlano della Sicilia come un luogo meraviglioso . Dopo il 1860 il caos e l' ignoranza.
@antoniofallena5768
@antoniofallena5768 4 жыл бұрын
@Alfa&Omega 00000 Ma quando mai. Bugie colossali per costruire questa figura. Era un avventuriero al soldo della massoneria inglese, e fra una guerra e un'altra faceva anche lo schiavista. Scafista ante litteram