NAPOLI: MESTIERI SCOMPARSI
28:02
5 ай бұрын
LE PORTE DI NAPOLI
24:12
6 ай бұрын
Пікірлер
@alessandroleonard3049
@alessandroleonard3049 22 сағат бұрын
Una storia che arricchisce la nostra esperienza.
@annaesposito541
@annaesposito541 2 күн бұрын
Purtroppo è la zona di Napoli che col tempo si è degradata maggiormente,facendo una vera e propria discesa verticale.
@paolagarbuio2065
@paolagarbuio2065 9 күн бұрын
Erano altri tempi, oggi io direi che è uno dei PEGGIORI PERIODI, SOLITUDINE, DELINQUENZA E CATTIVERIA
@darsivillan1261
@darsivillan1261 12 күн бұрын
Interessante
@pyrobuum7805
@pyrobuum7805 Ай бұрын
@tuccinardimargherita974
@tuccinardimargherita974 Ай бұрын
Sto traducendo il diario del viaggio a Napoli della contessa baltica Elisa von der Recke (1805). Alla data del 6 settembre la viaggiatrice (di religione protestante) scrive: "Sono venuta a conoscenza ... di un aspetto umano che deve trovare spazio fra le mie osservazioni. Il fatto è che il convento degli Agostiniani di Napoli ha sempre mostrato una cura particolare nella sepoltura dei luterani, e che nel cimitero di questo monastero c’è uno spazio che è loro destinato. In questo modo filantropico gli Agostiniani onorano la memoria del grande riformatore che era uscito dal loro ordine, benché essi ne condannino la defezione e ne rigettino la dottrina." Non riesco a comprendere, dal testo, di quale convento degli Agostiniani parli la nobildonna, ma quello che dice significa probabilmente che questo ordine ha sempre concesso la possibilità di sepolture per i luterani... E del resto vorrei sommessamente far notare che, se l'area fosse stata adibita a cimitero solo dopo l'acquisto da parte degli Inglesi, non sarebbe stata indicata come "cimitero dei protestanti", dato che gli Inglesi sono di professione anglicana.
@sancarloborromeoalcdntv
@sancarloborromeoalcdntv Ай бұрын
Buonasera. innanzitutto la ringrazio del commento. Quanto ha scritto apre sicuramente delle nuove prospettive. Laddove, come in questo caso, i documenti ufficiali sono lacunosi, le scritture private, così come i diari di viaggio, diventano documenti preziosissimi. Per quanto riguarda ciò che racconta il video, la notizia che il giardino del convento di S. Maria della Fede fu acquistato nel 1824 dal governo inglese per farvi un cimitero, l'ho attinta dal testo di Francesco Ceva Grimaldi "Memorie Storiche della città di Napoli" del 1857. Si tratta di una fonte documentale. Ma se Elisa von der Recke scrive che gli agostiniani (e S: Maria della Fede era un convento agostiniano) davano sepoltura ai luterani, si potrebbe pensare che la pratica di seppellire nel giardino del convento suddetto era già in uso da prima del 1824. E forse proprio per questo fu scelto questo luogo per costituirvi un cimitero acattolico. Mi resta però un dubbio. La viaggiatrice scrive nel 1805, ma gli agostiniani avevano lasciato S. Maria della Fede già nel 1751 e al posto del convento sorse prima un conservatorio per ragazze pericolanti e poi un sifilicomio. Questo lasso di tempo di 54 anni lascia comunque aperte delle domande. Però il suo contributo rimane prezioso e di questo la ringrazio. Se lo avessi saputo prima lo avrei inserito nel video.
@GiovanniFilangieri
@GiovanniFilangieri Ай бұрын
In realtà Vittorio Emanuele non è mai stato re di Napoli ma il primo re d'italia
@sancarloborromeoalcdntv
@sancarloborromeoalcdntv Ай бұрын
Al min. 13,54 è in qualche modo sottinteso. Il 27 gennaio 1861 il Regno delle Due Sicilie fu annesso al Regno di Sardegna e solo il 17 marzo successivo venne proclamato il Regno d'Italia. Dunque per circa cinquanta giorni fummo Regno di Sardegna. Ma la presenza della statua di Vittorio Emanuele II accanto agli altri re di Napoli serviva per legittimare visivamente l'ideale risorgimentale secondo il quale tutta la storia passata trovava il suo compimento nell'unità d'Italia. Nulla dunque da eccepire sul fatto che Vittorio Emanuele II non fu mai re del Regno delle Due Sicilie.
@TonioA64
@TonioA64 Ай бұрын
Don Diego complimenti per l'ennesimo prezioso documento. Grazie 😘
@pasqualeoliviero2260
@pasqualeoliviero2260 Ай бұрын
Complimenti allo staff, da pelle d oca per tanta Bellezza.
@domenicoturano4173
@domenicoturano4173 2 ай бұрын
Complimenti!
@AntonellaViolanti
@AntonellaViolanti 2 ай бұрын
Una vera e propria visita guidata, condotta con grande competenza.
@DonCavagna
@DonCavagna 2 ай бұрын
Grazie
@salvatoremigomos9036
@salvatoremigomos9036 2 ай бұрын
Grazie per il video. Distrutto un regno degno del popolo. Per interessi, altrui.
@antonioriccio267
@antonioriccio267 2 ай бұрын
Carlo nostro !!
@Elena-qu1kr
@Elena-qu1kr 2 ай бұрын
Video molto ben fatto in tutte le sue parti, descrizioni accurate, complimenti... Attendo il seguito, ho scoperto molte cose della storia del mio quartiere che non conoscevo, mentre molte altre fanno parte dei miei ricordi, anche se in altri anni. 😊
@sancarloborromeoalcdntv
@sancarloborromeoalcdntv 2 ай бұрын
Passo questa richiesta all'autore dei tre video per sollecitarlo a scrivere i testi il quarto sugli impianti sportivi di Fuorigrotta. Grazie per i complimenti.
@federicotarallo9548
@federicotarallo9548 3 ай бұрын
Finalmente penso di aver capito. Grazie
@federicotarallo9548
@federicotarallo9548 3 ай бұрын
Altra pagina della Ns storia. Interessantissima
@federicotarallo9548
@federicotarallo9548 3 ай бұрын
Interessantissimo! C'è bisogno di conoscere meglio la NS citta'.
@totoresgo
@totoresgo 3 ай бұрын
Grazie per questo studio così bello e accurato da buon NAPOLETANO grazie di ❤
@raffaelacalifri4698
@raffaelacalifri4698 3 ай бұрын
P O
@gennicardone6963
@gennicardone6963 3 ай бұрын
Mi ricordo che da bambino mi affacciavo al balcone di casa e vedevo una giungla ci intrufolavamo dentro all'avventura a scoprire cosa nascondeva pero non ho saputa mai la vera storia fino adesso bel documentario grazie
@giovanniscaccianoce5192
@giovanniscaccianoce5192 3 ай бұрын
Complimenti davvero per l'eccellente documentazione... Grazie
@rd2s686
@rd2s686 3 ай бұрын
mamma napoli ed il qui presente fiero, orgoglioso e mai domo difensore ringriaziano gli autori
@annamariadamato5579
@annamariadamato5579 3 ай бұрын
Interessantissimo. Mi prendo una planimetria di Napoli e me le cerco una per una. Grazie!
@maraletini7241
@maraletini7241 3 ай бұрын
Documentario carino... Resta di fatto che il napoletano di oggi,è solo....A SCHIFEZZ È NAPUL....perché si sente solo tanta ma tanta ma tanta volgarità... Anche nei così detti cantanti napoletani di oggi che per me sono solo MUNNEZZA
@annacortese4516
@annacortese4516 3 ай бұрын
Sempre 0rgogliosi di essere originali cioè napoletani. ❤❤❤❤
@marikaoriani5487
@marikaoriani5487 3 ай бұрын
Che nostalgia! Sono del 40 e ho conosciuto tutti questi mestieri essendo nata e cresciuta a n Napoli! Un grandissimo grazie!
@tonytagliaferri1254
@tonytagliaferri1254 4 ай бұрын
La verita'e'stata desecretata dagli archivi.Libro:"L'altra storia d'Italia",vol.1 e 2,di Lamberto Rimondini,video:"27 L'altra storia d'Italia vol 1 Lamberto Rimondini,video:"Regno delle due Sicilie Ass.Sentimento Meridiano Dott.A.Romano da Stato Avanzato a colonia",con le PROVE archiviali document.INCONFUTABILI.
@giusipassantino543
@giusipassantino543 4 ай бұрын
Scusa se ti correggo, ma le more nascono dalle spine, quelli che hai fatto vedere, sono gelsi e non more. Da noi in provincia di Salerno si chiamano i cievuzi quelli rossi, e cevuze quelli bianchi.
@sancarloborromeoalcdntv
@sancarloborromeoalcdntv 3 ай бұрын
Il confronto, quando (come in questo caso) è educato e motivato, è sempre costruttivo e spinge ad approfondire la ricerca e per questo ti ringrazio. E adesso vengo a darti la mia un po' articolata risposta. Premetto che la mora/ceveza è stato forse il frutto sul quale ho dovuto fare molte ricerche (anche botaniche, di cui non mi intendo affatto), perchè anch'io come te pensavo che il gelso fosse tutt'altro frutto rispetto alla mora. Immagina che il lavoro di ricerca è stato così complicato che stavo per escludere questo frutto dall'esposizione. Poi, con pazienza, credo di aver trovato la spiegazione. La mora di rovo nasce da una pianta, il rovo (robus). Ma "mora" è anche il nome che si dà al frutto di un'altra pianta, il gelso (morus celsa). Questo frutto viene anche detto "mora di gelso" o più semplicemente "gelso" per distinguerlo dalla mora di rovo. Insomma, per intenderci, "mora" indica frutti di vari generi e specie. Poi per distinguerli sono stati chiamati in maniera differenziata. Le parlate locali, come tu dicevi a proposito della provincia di Salerno, hanno aggiunto ulteriori differenze. Quel che dico certamente non è oro colato, ma è sicuramente frutto di ricerca. Potrei anche aver sbagliato, ma se ciò è avvenuto non è per pressappochismo. In ogni caso è questa la ragione per cui nel video "mora" l'ho tradotto con "ceveza". Ti ringrazio ancora per il tuo contributo.
@giusipassantino543
@giusipassantino543 3 ай бұрын
@@sancarloborromeoalcdntv ah grazie mille a te per avermi spiegato bene, io non sapevo. Grazie e ti auguro una buona giornata.
@rosariasacco4501
@rosariasacco4501 3 ай бұрын
Vero, sono siciliana, anche qui è così
@giuseppeimparato7314
@giuseppeimparato7314 4 ай бұрын
peccato le abbiano abbattute quasi tutte..
@alfredoprocaccio8807
@alfredoprocaccio8807 4 ай бұрын
Grandi
@luisagrimaldi8925
@luisagrimaldi8925 4 ай бұрын
👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
@marilenagalletta2212
@marilenagalletta2212 4 ай бұрын
Tutte queste cose le ho viste nella mia vita e...le ricordo, essendo nata nel 1939
@Gennaro-es1em
@Gennaro-es1em 4 ай бұрын
Notevole impegno .signora bravissima solo cosi si può declamare . Bravi-..😊
@sancarloborromeoalcdntv
@sancarloborromeoalcdntv 4 ай бұрын
È in preparazione per l'anno prossimo un nuovo documentario sulla storia di Poggioreale. Stavolta con voce narrante.
@valdi4637
@valdi4637 4 ай бұрын
Grandioso interessante reportage davvero ben fatto anche nei particolari. Tutti ci siamo sempre soffermati sulla cappella di San Tommaso, ma nessuno sapeva niente di tutta questa travagliata storia.
@valdi4637
@valdi4637 4 ай бұрын
Interessante, sarebbe stato bello avere un bell'arco di trionfo anche a Napoli.
@70midatanto
@70midatanto 4 ай бұрын
Bell'idea, ricorda la struttura del documentario "alla scoperta degli animali" degli anni '70 in cui il papà spiegava la natura al figlio. C'è solo da chiedersi se oggi esistono veramente figli che riescono ad ascoltarti superati i sette minuti che hai cominciato a spiegare loro qualcosa (a dire la verità, conosco tanti adulti che non riuscirebbero a farlo).
@isabellacasartelli1834
@isabellacasartelli1834 4 ай бұрын
Penso che la parola italiana per scarola,nn sia invidia ma indivia
@sancarloborromeoalcdntv
@sancarloborromeoalcdntv 4 ай бұрын
Esattamente. È stato un errore di lettura. premettendo che alcune cose le ho dovute studiare prima di fare il video, ho scambiato le sillabe: da indivia a invidia. Purtroppo posso solo prenderne atto ma non posso correggere l'errore.😔
@isabellacasartelli1834
@isabellacasartelli1834 4 ай бұрын
@@sancarloborromeoalcdntv un errore può capitare a tutti, comunque,anche da noi in lombardia,a volte viene chiamata scarola,perciò, no problem
@alfredoventola7883
@alfredoventola7883 4 ай бұрын
I miei più sentiti complimenti per l’opera profusa. Tutti discutono e scimmiottano il ritorno del dialetto e voci della strada affermano anche di prossimo insegnamento didattico, il problema è dettato dalla galattica ignoranza che il popolo italiano ha sempre dimostrato. I pescivendoli non conoscono gli etimi ittici, i macellai le parti di carne, i fruttivendoli per quanto riguarda i prodotti dell’orto senza contare la scomparsa del vocabolario a tante attività artigianali, ma il peggio è perpetrare la negazione del proprio dialetto come una vergogna e l’estinzione dovuta sopratutto con la scomparsa di quella generazione che ci ha insegnato ogni cosa e che in qualità di eredi abbiamo provveduto a dimenticare unitamente ad usi e costumi realizzando il mondo di oggi.
@vincenzo.derobertis
@vincenzo.derobertis 4 ай бұрын
Bel vidio. Ben fatto. Grazie.
@olgaraccagni5516
@olgaraccagni5516 4 ай бұрын
Molto bello il napoletano siate orgogliosi della vostra bella lingua.
@joesciaccafromItaly
@joesciaccafromItaly 4 ай бұрын
Molto bello💙💯💯💯💯💯💯
@sancarloborromeoalcdntv
@sancarloborromeoalcdntv 4 ай бұрын
Qui il video completo kzbin.info/www/bejne/eoOndH-fqamFg68
@federicovastarella6971
@federicovastarella6971 4 ай бұрын
È invece necessario salvaguardare la nostra fantastica lingua IL NAPOLETANO
@terrycapas9377
@terrycapas9377 4 ай бұрын
Molto bello e interessante,anche i dialoghi 😂👏👏
@inpainpa
@inpainpa 4 ай бұрын
Ottimo lavoro, colma una carenza di conoscenze storiche importanti per Napoli. Inoltre c'è la conferma, che la città continua, o ha ontonuato nei secoli, a vivere sempre su se stessa., cosa che in altre città storiche non è avvenuto.
@gennaromarano5895
@gennaromarano5895 4 ай бұрын
la storia è fatta di ricordi.....in questo video c' è la sintesi della napolenalita descritta da persone che con questo lavoro trasmettono emozioni e sentimenti nostalgici....negli anni sessanta andavo a scuola al corso malta e ogni mattina transitavo per quelle zone ... rivedendole oggi mi sono commosso,,, GRAZIE DI CUORE DA UN NAPOLETANO VERACE
@a.d.8673
@a.d.8673 4 ай бұрын
W o borboni
@a.d.8673
@a.d.8673 4 ай бұрын
Che meraviglia lalede,,,ti davoia
@a.d.8673
@a.d.8673 4 ай бұрын
Ritorneremo