credo che ci sia un fastidiosissimo stereotipo su questa facoltà. Nel 2013 Almalaurea, consorzio di ricercatori dell'Unibo, ha fatto una ricerca sul tasso di disoccupazione delle diverse facoltà: statistiche alla mano, la facoltà con più tasso di disoccupazione risulta essere giurisprudenza, con il 24% di tasso di disoccupazione. Nessuno, però, dice mai "non fare giurisprudenza, se no sarai disoccupato"

Sei bellissima❤❤❤❤

❤

Brava buongiorno 🎉🎉

Personalmente il trash da anche un intrattenimento a suo modo unico, perché autentico. Di sicuro ci sono vari prodotti televisivi e molti di questi avranno delle sceneggiature, ma anche solo nei primi esperimenti (isola dei famosi ad es.) per me c'erano delle perle di vero realismo. Mi spiego: vip, soubrette cafoni al massimo del loro potenziale, senza alcun freno né filtro. Gente che dà fiato agli istinti più basilari con la maturità di un comodino ikea, per la gioia del pubblico. Oggi magari le dinamiche sono diverse visto che i cafoni si puntano gli smartphone addosso, però televisivamente parlando li ho sempre osservati con divertita curiosità. Tipo uno zoo antropico.

Interessantissima la tua riflessione. Piccolo appunto che mi viene da fare, beata te che non pensi questo tipo di coppie esistano veramente. Vuol dire che conosci tante persone relativamente sane! Credimi ce ne sono un sacco di coppie così. Io in primis per un periodo lo sono stata per mie mancanze e traumi e ho permesso al mio partner di relazionarsi in maniera tossica. A me personalmente interessa questo programma, non solo per via del becero trash che vuoi o non vuoi piace a tutti, ma anche perché mi fa riflettere un sacco sulle dinamiche e sul perché certe persone si relazionano in una certa maniera.

Potresti pubblicare il video in cui parli del tuo esame di latino? Credo che potrebbe essere molto interessante

"Noi siamo trash" is the new "Noi siamo Groot"

+sup

Ho questo sullo scaffale dei libri da leggere (ne ho un altro dove metto i libri che ho letto) mi hai fatto venire voglia di accellerare la lettura e leggerlo subito.

Ottimo video , Arari prossimo acquisto

Purtroppo apparte i rapporti sinceri personali (famiglia, amicizia....) che certe volte anche loro sono inquinati dal denaro tutto il resto nella società sono ...soldi. Anche lei che sta presentando questo libro lo fa per guadagnare e la capisco. Allora chi non ha soldi in pratica oggi può anche morire di fame in una società di benessere che se ne frega.

"Yuval Noal Harari è la mia crush" bene ho spento

Non conosco il libro né il suo autore, ma è una cosa a cui ho spesso pensato. Se in questa società siamo meno propensi alla violenza, è merito delle tante distrazioni che abbiamo: problemi, relazioni, lavoro, letteratura, giochi, TV, musica e internet. Perché dovrei essere veramente aggressivo se posso esserlo in un gioco o placare questo istinto con un film? Preferisco suonare la chitarra che andare a caccia. Ma poi immagino una distopia tipo Mad Max o Fallout (o basta andare in Ucraina o Gaza) in cui non esistono più queste distrazioni o, come li chiama l’autore, “illusioni”. In questi scenari, ricominciamo a essere violenti e aggressivi, insomma il peggio dell’umanità. Il ragionamento che fa l’autore ha parecchio senso! Libro in wishlist! Grande!

Harari è un ottimo narratore ma non sono d’accordo con la sua deriva Transumanista dell’Homo Sapiens . Sottovalutiamo davvero tanto cosa può tirare fuori dal cilindro Madre Natura ;) Per me la società si spaccherà in chi si affiderà totalmente alle macchine e in chi svilupperà nuove capacità cognitive come la telecinesi. Comunque ottime argomentazioni , se passi da Torino ci facciamo una chiacchierata , sei una ragazza interessante .

Non comprendo il senso della domanda. Io credo che uno studente delle superiori debba riuscire a rispondere nella maniera più accurata possibile a tre domande: Che cosa voglio?, Cosa vogliono gli altri?, Cosa so fare? Io credo sia importante trovare un buon compromesso tra queste tre esigenze. Ad esempio potrei desiderare di fare il poeta, ma magari mi rendo anche conto che non sono un Goethe o un Montale; inoltre posso anche notare che nella nostra società non c'è una grande domanda di poesia, dunque è difficile guadagnare molto in questo modo. Forse neanche Montale guadagnava tanto, ma magari i soldi non sono la prima motivazione. Io penso che le persone debbano essere il più possibile consapevoli di quello che fanno e non devono lamentarsi, in tal caso, se le cose non vanno bene. Nella vita reale spesso non si ottiene ciò che si vuole, e questo bisogna considerarlo, come anche il fatto che il nostro mondo non è fatto in modo che le torte crescano sugli alberi e i pesci cotti atterrino già pronti ai nostri piedi. Considera il mio caso. Io mi iscrissi alla facoltà di fisica perché volevo fare ricerca in fisica. Effettivamente ho completato tutto il mio percorso, ma al momento di dover decidere se fare il dottorato o meno decisi di rinunciare. Perché? Mi resi conto che c'erano tanti ragazzi bravi almeno quanto me, che la competizione per pochi posti era enorme, che la carriera universitaria è lunga e bisogna essere pronti a sostenere vari anni di precariato. In più, vidi anche che il mondo della ricerca non era come me lo ero immaginato. Basta questo a dire che la mia scelta di fare fisica non ha avuto senso? Da ragazzo tante cose non le sapevo e non sapevo quanto "valevo". Ho capito tante cose proprio facendo quella scelta, e non so se avrei potuto capire certe cose in un altro modo. I posti sono pochi si, ma se fossi stato come Einstein sarebbe stato insensato inseguire quel sogno? Lo stesso Einstein dovette fare l'impiegato per alcuni anni. Perché scrivo tutto questo? Non mi riferisco solo a te. Ragazzi, cercate di misurarvi. Se avete un qi di 80 è un pochettino difficile che vi facciano fare l'ingegnere alla NASA. Il valore di una persona non è sempre nella perseveranza. Nel mio caso, ho scelto di fare altro. Non sono un Einstein e mi va bene, lo accetto. Ci sono altre cose che posso fare. Noi viviamo in una società e non esistono solo le nostre necessità e i nostri desideri. Ci sono anche quelli degli altri ed è difficile trovare la quadra. Bisogna anche lottare e negoziare, perseguire o rinunciare, e non andare alla cieca. Io penso che le generazioni precedenti ci abbiano illuso. Non vado oltre. Tornando alla domanda iniziale, se tu ci chiedi se ha senso studiare lettere, l'unica risposta onesta che possiamo darti è: non lo sappiamo. Io infatti non conosco le tue capacità. Sarei presuntuoso se ti dicessi che hai sbagliato scelta, perché io non ti conosco, e non conosco i tuoi valori. Noi non possiamo rispondere, ma magari puoi farlo tu. Comunque sei simpatica. Prova a fare qualche altro video, quello su Sapiens non è male. E per quanto mi riguarda, essere lenti nella lettura è un pregio. Tanti saluti! 😊

L'argomento mi interessa particolarmente, quindi me permetto di suggeriti alcune letture che reputo particolarmente interessanti. Marvin Harris - "Cannibali e re". Secondo me il libro più interessante (e più "divertente" da leggere) sullo sviluppo delle società umane. Tende a fare una lettura "di parte", seguendo uno specifico fil rouge, ignorando altri aspetti della questione. Però, se letto con spirito critico, è utilissimo. Jared Diamond- "Armi acciaio e malattie" e "Collasso". Segue le teorie di Harris e le sviluppa in altri campi, spesso affrontando tematiche simili ad Harari. Frans De Waal "La scimmia che siamo" e "Il bonobo e l'ateo". Sullo sviluppo evolutivo dei tratti della psiche umana fondamentali alla creazione di strutture sociali. Desmond Morris "La scimmia nuda" Libro a tratti poco affidabile, ma nel complesso molto interessante (meglio leggerlo DOPO Harris e DeWaal, per interpretarlo con un corretto spirito critico)

libro potentissimo, molto coinvolgente. E complimenti, bei gusti e anche carina 🙂

L'immagine di anteprima del video mi ha fatto impazzire, poi ho capito che hai corretto la foto 😁

Un grande pensatore per i midwit sì. Sei giovane quindi ancora magari c'è speranza, perché non provare a leggere tipo Byung-Chul Han? È molto approcciabile ma rimane comunque un vero filosofo. E poi magari altri come Jacques Ellul, Foucault, Baudrillard, McLuhan.. C'è l'imbarazzo della scelta. E poi rileggi Harari per farti due risate

Ciao Marianna. Grazie per la tua condivisione. Non ho mai letto Harari... Per quanto riguarda la natura dell'essere umano, se è pur vero che sappiamo ancora poco, ti invito a documentarti, ad esempio sulle diverse ideologie religiose, sulle tradizioni spirituali più antiche, la fisica e meccanica quantistica, sulla genetica e epigenetica, neuroscienze sui culti esoterici, la filosofia, le medicine tradizionali di tutto il mondo, l'astrologia (vera) la cosmologia e l'astrofisica, la moderna, la psicosomatica olistica e potrei continuare.... Poi incrocia e confronta. Potresti avere delle sorprese.. approfondirò l'autore che hai citato. Grazie.

Harari è un transumanista e sta contribuendo a rendere questa corrente di pensiero fruibile anche ai neofiti. Certi passaggi si leggono tra le righe della realtà: oggi iniziamo a servirci dell'intelligenza artificiale, finché non ci sostituirà. Una nuova specie (vivente?) basata sul silicio invece che sul carbonio come noi. Siamo una specie di passaggio. 2001 Odissea nello spazio: con pochi fotogrammi senza soluzione di continuità, Kubrick passa tutta l'evoluzione umana dal Paleolitico ad una fantascienza che oggi è scienza. Il dono della sintesi.. Saluti.

le universita' producono scimmie ammaestrate

tutto cio' che facciamo senza guardarci allo speccjio e chiederci se ci fa bene, non ha senso

siamo trogloditi che hanno cambiato di abito e di locomozione

No non ha senso.

Si è "dottore" se si ha un dottorato di ricerca (ph.d) oppure se si è laureati in medicina e chirurgia, non per qualunque titolo di laurea.

Domanda semplice, risposta semplice: NO! Come scriveva Asimov in un articolo degli anni '80: per ogni giapponese laureato in fisica ci sono 50 americani laureati in storia dell'arte. Da noi è anche peggio se aggiungi quelli lauereati in filosofia, scienze politiche, sociologia e pedagogia. Non tutti devono laurearsi in fisica, ingegneria o chimica, puoi anche dare l'idraulico, l'elettricista, il tornitore o il contadino. Basta che sai guadagnarti il pane in maniera utile per l'umanità. E come diceva Cêchov: "ha fatto più per l'umanità l'inventore del fiammifero di tutti i filosofi della storia". In conclusione, inoltre, perché ognuno è capace di interpretare e percepire il senso di un testo senza bisogno che glielo spieghi qualcuno.

Il viaggio di laurea prima della laurea mi ha fatto ridere. Tanto.

Hahhqhagag la perdita delle sottolineature è un rito di passaggio 😂