grazie per avermi salvataa❤❤ (domani ho interrogazione di filosofia😥)
@emilianodurante7687Ай бұрын
Nietzsche non si scaglia contro Gesù?? Bisognerebbe leggere Nietzsche.
@FlaviaSimonetti-kj9plАй бұрын
Lo definisce come l’unico cristiano mai esistito. Si scaglia contro il cristianesimo e i suoi seguaci, per lui Cristo era un “santo anarchico”. Mi dica le sue fonti e andrò a controllare.
@emilianodurante7687Ай бұрын
Scrive Nietzsche: Gesù è esattamente l'opposto di un eroe: È un idiota... neanche il più lontano soffio di scienza, di gusto, di disciplina mentale, di logica ha sfiorato questo santo idiota...natura? Leggi di natura? Nessuno gli ha rivelato che c'è una natura. Friedrich Nietzsche (frammenti postumi 1888-1889 28-29 Adelphi).
@FlaviaSimonetti-kj9plАй бұрын
Sicuramente non è semplice spiegare determinati argomenti tramite commenti qui. Ma la questione di fondo è che per certi versi Cristo rispecchiava anche i valori della morale che Nietzsche voleva far rivivere dell’opposizione alle regole, al suo essere anarchico, non obbedire ad alcuna politica o religione, e così via… ma possiamo affermare che il filosofo si scagli contro a figura di cristo come teologo dei Vangeli o politico… è questo quello che intende?
@emilianodurante7687Ай бұрын
Le parole di Nietzsche mi sembrano abbastanza chiare ed eloquenti e, a mio giudizio, non lasciano spazio a dubbi. Il fatto che lo considerasse l'unico vero cristiano non significa che ammirasse la figura di Gesù anche se lo considerava un anarchico. Secondo me sarebbe impensabile criticare la chiesa cristiana lasciando in piedi il suo simbolo. In realtà, come affermano eminenti studiosi, la figura di Gesù (così come descritto nei vangeli) è stata una figura inventata prendendo spunto da religioni preesistenti.
@tiktokvideosss1023Ай бұрын
molto d'aiuto, la ringrazio veramente tanto per questo video.
@FlaviaSimonetti-kj9plАй бұрын
È un piacere ❤
@CAPUTMUNDI682 ай бұрын
Complimenti 👍
@Account-nk6wb4 ай бұрын
Il capitale costante in realtà non è propriamente costante perché il prezzo delle materie prime può variare ( e con esso anche quello dei macchinari ) e il capitale variabile non varia in base al tenore di vita del lavoratore ma varia in base alle sue competenze ( che di fatto incidono anche sul plusvalore ) È ovvio che un chirurgo non venga pagato come uno spazzino
@paolospecchio104 ай бұрын
👏📖
@paolospecchio104 ай бұрын
Ti ringrazio tantissimo per i sottotitoli
@FlaviaSimonetti-kj9pl4 ай бұрын
Purtroppo sono generati automaticamente quindi non sono del tutto precisi.
@TueLesPigeons5 ай бұрын
*Le promesse del comunismo teorico tradite dal socialismo reale, **_ovvero:_** non esistono soluzioni semplici a problemi complessi.* Nella teorizzazione di Karl Marx, il *comunismo* è un modello sociale ed economico caratterizzato dall'assenza di classi e dello stato che mira a eliminare le disuguaglianze economiche tra i cittadini attraverso la proprietà collettiva dei mezzi di produzione. Nella teoria comunista, l'economia è pianificata in modo democratico e la distribuzione delle risorse è basata sulle capacità e i bisogni individuali. Per superare il capitalismo, la teoria di Marx prevede una fase intermedia, definita *socialismo* o _dittatura del proletariato,_ durante la quale lo stato è mantenuto come strumento per realizzare la transizione verso il comunismo. In questa fase la proprietà privata dei mezzi di produzione dei beni è progressivamente abolita attraverso l’esproprio. La pianificazione economica non è da subito democratica ma più probabilmente centralizzata: un comitato coordina l’utilizzo dei mezzi di produzione e la distribuzione equa delle risorse. Nel Manifesto del Partito Comunista, Marx non spiega come affrontare il dissenso politico nel passaggio dal capitalismo al socialismo. L’esperienza pratica dei regimi socialisti, come Unione Sovietica, Cina maoista, e la Corea popolare, mostra che il dissenso alle nuove politiche collettiviste è in genere stato neutralizzato con strumenti limitativi della libertà personale, come la rieducazione, il carcere, o la morte. Il diritto di sciopero è reso illegale o fortemente limitato, riducendo il potere negoziale dei lavoratori. Ad esempio, si pensi alla violenta repressione degli scioperi nella Repubblica Democratica Tedesca (1953), e nei regimi socialisti di Polonia e Ungheria (1956). *Ma come mai si verificano dissenso e resistenze?* Individui o gruppi che precedentemente detenevano vantaggi economici o status sociale sotto il capitalismo possono resistere alle riforme socialiste che minacciano di ridurre o eliminare tali vantaggi. La perdita di privilegi personali, potere economico, o autonomia può portare a forme di dissenso sia aperte che occulte. La promessa marxista di distribuire le risorse "da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni" può essere difficile da realizzare in pratica. Disaccordi sulla definizione di "bisogni" e "capacità" possono creare conflitti e dissenso riguardo a come le risorse vengono allocate e distribuite. La pianificazione economica centralizzata può portare a inefficienze, scarsità, e decisioni che non riflettono le reali necessità o desideri dei lavoratori, generando dissenso e dubbi rispetto alla capacità del regime socialista di farvi fronte. Infine, secondo molti critici, la teoria di Marx sottovaluta l’esistenza fattori culturali e psicologici che potrebbero influenzare l'accettazione del comunismo. Le persone potrebbero dissentire non solo su base economica, ma anche per ragioni di identità culturale, abitudini o valori personali. *Nessun regime socialista è riuscito a transitare con successo al sistema comunista.*
@emilianoanselmi32856 ай бұрын
Adoro la prof❤
@TolandusRedivivus7 ай бұрын
Sono un collega insegnante di storia e filosofia youtuber. Anch'io realizzo videolezioni di storia e filosofia. Tra tanti personaggi superficiali sul web, tu sei una brava che insegna davvero. Mi sembra che il tuo stile di insegnamento sia simile al mio. Ti faccio i miei complimenti, e ti auguro tanto successo.
@FlaviaSimonetti-kj9pl7 ай бұрын
Mi fa piacere, grazie mille. Allora sarò curiosa di seguirti anch’io
@TolandusRedivivus7 ай бұрын
@@FlaviaSimonetti-kj9pl Grazie. Mi piacciono le mappe concettuali. Comunque domani pomeriggio ho tempo libero, ti guarderò. Io insegno in un liceo scientifico.
@flavia9407 ай бұрын
Mi ha salvato la vita grazie
@IMPEROITALICO7 ай бұрын
In realtà bisognerebbe arrivare alle origini che hanno portato a questo. Il Nazionalsocialismo riprendeva il superuomo Nietzschiano e la sua concezione di una razza che si sarebbe impadronita del mondo..oltre che l'eugenetica. Si ispirava alla Sparta di Leonida e alla Repubblica di Platone. Senza questi elementi...+ filosofi come Fichte non avremo il Nazionalsocialismo
@tizianabelotti79577 ай бұрын
Grazie!! Bellissima spegazione👍🏻👍🏻
@annalisafrancescato34667 ай бұрын
Complimenti molto chiara ed esaustiva. Spero in altri video sulle altre due critiche e di altri autori soprattutto Hegel. Complimenti
@FlaviaSimonetti-kj9pl7 ай бұрын
Grazie di cuore, riuscirò a fare la Critica della ragion pratica la settimana prossima ma per la Critica del giudizio e per Hegel, potrò accontentarla a settembre. ❤️
@jacopocapasso45447 ай бұрын
Grandissima capacità di sintetizzare concetti molto complessi in maniera chiara ed essenziale 👏👏
@FlaviaSimonetti-kj9pl7 ай бұрын
Grazie mille. Questo commento mi incoraggia a fare sempre meglio 😊
@Phi-nug7 ай бұрын
Avendo messo il soggetto trascendentale al centro della teoria della conoscenza bisognerebbe parlare di rivoluzione tolemaica. Ci fu detto a lezione in università, un po’ scherzosamente, ma pensandoci il parallelismo regge. Anche se, certo, il criticismo kantiano andrebbe inteso come un funzionalismo.
@renato452227 ай бұрын
Immane genocidio di matrice europea, soprattutto anglosassone in America del Nord nei secoli successivi. Anche per i ragazzini delle scuole medie sarebbe opportuno evidenziarlo.......Cerchi di evitare i sottotitoli automatici che parlano di caramelle invece di caravelle, ed altre amenità.........
@martinacorbo67267 ай бұрын
veramente utile! grazie
@isoladellerosetv8 ай бұрын
Attenta non criticare troppo fascisti e nazisti altrimenti i vertici del governo attuale che vengono da quella tradizione ti fanno sospendere…
@cringione76078 ай бұрын
in quale universo parallelo?
@isoladellerosetv8 ай бұрын
@@cringione7607 non sarebbe la prima a essere sospesa. Mesi fa è successo. In quale universo vivi tu? Governo dei marescialli a casa ora! Stanno mettendo il bavaglio a giornalisti e magistratura e seguono la loro tradizione politica. Aggiornati.
@dantechiacchiaretta35838 ай бұрын
Avrei approfondito la genesi del partito in quanto il dittatore di cui non voglio neanche fare il nome su uno dei primi tesserati (56 se ricordo bene) e fu scelto come immagine per via delle sue capacità oratorie.
@dantechiacchiaretta35838 ай бұрын
Prof il video ha problemi di audio 😂
@francescorossi23688 ай бұрын
La carestia del 32-33 non colpì solo la RSS Ucraina. E' vero fu la più colpita, ma i morti ci furono anche in Bielorussia e Kazakistan oltre che nel Basso Volga. Certo Stalin era un sanguinario ma non c'è tuttora nessun documento che provi che avesse dato ordine di uccidere gli ucraini per fame.
@FlaviaSimonetti-kj9pl7 ай бұрын
Mi scusi ma leggo solo ora il suo commento. Quello che scrive è giustissimo infatti ho specificato la crisi in Ucraina perché ci furono più morti (3,5 milioni circa) rispetto al Kazakistan, al Causaso settentrionale e le regioni del Volga… Poi alcuni storici hanno sostenuto che la carestia del 32-33 fu deliberatamente voluta da Stalin. Altri invece sono più cauti nell’attribuirgli la premeditazione di eliminare un gruppo etnico. Di fatto però possiamo affermare che la carestia derivò dalle scelte del regime e fu aggravata e utilizzata per fini economici e politici.
@francescorossi23687 ай бұрын
@@FlaviaSimonetti-kj9pl Apprezzo moltissimo la sua onestà intellettuale, gentile professoressa. La inviterei comunque a non prendere troppo in considerazione quegli "storici" che dicono che Stalin abbia causato la carestia, in quanto costoro non sono mai riusciti a rispondere alla seguente domanda: "Se Stalin voleva industrializzare l'URSS e renderla una potenza, perché far morire di fame milioni di persone mandando quindi in porto tale progetto di industrializzazione?". Certamente questo criminale che ha governato l'URSS con il terrore per 30 anni faceva ammazzare chiunque nella nomenklatura, a prescindere dall'etnia, non gli andava a genio. Quello che è certo è che lui in un primo momento voleva togliere tutto ai kulaki, i quali rifiutandosi hanno preferito uccidere il bestiame e bruciare il grano, lasciando a bocca asciutta i loro contadini dipendenti, e Stalin li ha ripagati spedendoli in Siberia. Ma la carestia iniziò con la siccità e poi con le politiche sbagliatissime di collettivizzazione forzata in tutta l'URSS, tale siccità colpì anche i paesi baltici, la Polonia e la Romania. Gli storici che dicono che Stalin abbia voluto affamare l'Ucraina cercano di giustificarsi con frasi del tipo: "Stalin voleva russificare l'Ucraina per controllarla meglio". Se questa sciocchezza fosse vera, ci sarebbero state tante famiglie deportate dalla repubblica russa alla rss ucraina, il che significa che nella repubblica russa la popolazione sarebbe dovuta diminuire per aumentare nella rss ucraina, ma così non è stato. Un decremento della popolazione ci fu in tutte le repubbliche sovietiche del 1933: bielorussa, ucraina, transcaucasica e russa. L'Ucraina fu quella più colpita ma anche le altre patirono.
@francescorossi23687 ай бұрын
@@FlaviaSimonetti-kj9pl Tra l'altro, una delle parti più colpite della RSS Ucraina fu proprio l'Oblast di Donetsk, quello stesso oblast che oggi è felicissimo di essere tornato a far parte della federazione Russa. Qui i casi sono due: 1) gli abitanti di questo oblast sono masochisti 2) la propaganda di russi, che affamavano gli ucraini per poi rimpiazzarli, non sta in piedi Ha molto più senso la seconda opzione. Va detto che Stalin era circondato da personaggi di ogni etnia, soprattutto ucraini (Kaganovich, Kruscev e Voroshilov) e quando mandava gli ordini, tali ordini arrivavano con telegrafo alle capitali delle repubbliche, nel caso della RSSU parliamo di Kharkov. E lì i funzionari locali eseguivano gli ordini. Questo vale per tutta l'URSS. Quindi gli "storici" che sostengono l'uccisione voluta per fame devono ammettere che sono state le autorità locali ucraine che ammazzavano per fame contadini ucraini, se fosse vero ciò che cercano di sostenere. Tutt'oggi i propagandisti ucraini non sono riusciti a trovare anche solo un documento, con tanto di timbro del dittatore, che provi che tutto ciò sia orchestrato e voluto da Stalin.
@detectivezetetico84128 ай бұрын
pars cònstruens
@fathy.g_8 ай бұрын
Dottoressa lei è bravissima!!
@FlaviaSimonetti-kj9pl8 ай бұрын
Probabilmente sì, è necessaria però una lettura di Nietzsche in chiave filosofica e non politica
@PaoloMarinelli-sl2xu8 ай бұрын
Quello che affermi su Nietzsche è sicuramente vero. Puttoppo dal mio punto di vista ha una visione aggressiva quando parla di super uomo o mondo come volontà di potenza, e le forze che secondo la sua visione generano l'umano e l'umanità.
@mirkomassimobresciani79338 ай бұрын
Ottimo metodo
@FlaviaSimonetti-kj9pl9 ай бұрын
Per quest’anno non posso fare Leibniz e Pascal ma se ti serve qualche punto in particolare di questi autori posso provare a registrare da casa anziché a scuola
@giuseppedamuri95869 ай бұрын
Prof,su Pascal? Leibniz?
@davidemadonna507810 ай бұрын
complimenti prof! grande questa idea di riprendersi mentre spiega ai suoi alunni; continui cosi!
@FlaviaSimonetti-kj9pl10 ай бұрын
Grazie di cuore, è stata una loro richiesta infatti 😊
@permarx180910 ай бұрын
Note: il salario rappresenta il prezzo dei beni e servizi che servono all'operaio per riprodurre sè stesso, ovvero che gli permettono di ripetere l'atto di vendita della sua forza lavorativa con le qualità richieste dalla branca produttiva in cui è impiegata ed esattamente alle medesime condizioni del giorno precedente. Se fosse troppo basso l'operaio non potrebbe ricostituire il dispendio di energia fisica e intellettuale spese durante la giornata lavorativa precedente e quindi non sarebbe in grado di ripetere l'atto lavorativo alle medesime condizioni del giorno prima e la sua forza lavorativa si trasformerebbe in merce di scarsa qualità. Se fosse troppo alto si trasformerebbe da venditore ad acquirente di forza lavorativa costringendo il capitalista a lavorare al posto suo. Quindi se il salario di un operaio è basso non è basso perché è povero, ha una vita misera e le sue richieste di soddisfacimento dei suoi bisogni primari sono basse, che è una tautologia; semmai al contrario sarà povero, misero e di modeste richieste proprio perché il suo salario è basso, e il suo salario è basso semplicemente perché i bisogni che deve soddisfare col salario sono quelli necessari a ripetere l'atto di vendita della sua forza lavorativa richiesta in una determinata branca produttiva. Ciò che vale per un singolo lavoratore vale per un'intera classe. La società spende meno per produrre un bracciante privo di istruzione che un ingegnere e la divisione del lavoro fa sì che il bracciante sia nè più nè meno di quello che serve alla produzione agricola. Nel capitalismo in cui la società è dominata dalla legge del valore anziché dominarla, il salario del primo sarà quindi più basso di quello del secondo. Qualora le necessità della produzione agricola richiedessero a un certo punto una certa specializzazione agraria il salario del bracciante sarebbe aumentato del valore necessario alla sua specializzazione, ovvero a riprodurre il bracciante specializzato. Il plusvalore non è tempo di lavoro supplementare, ma è il valore del plusprodotto, ovvero il valore del prodotto totale minus la quota del valore del prodotto che rimpiazza il prezzo del salario e del capitale costante che, come è noto, sono anticipati dal capitalista. Il pluslavoro è il tempo di lavoro durante il quale il lavoratore produce il plusprodotto, ovvero il tempo di lavoro totale minus il tempo di lavoro necessario alla produzione del prezzo del salario. Il plusvalore quindi deriva dal pluslavoro esattamente come il valore di una merce deriva dal tempo di lavoro sociale medio contenuta in essa. La differenza tra plusvalore e pluslavoro è tutta qui. Ovvero, per essere più precisi, il pluslavoro è il tempo di lavoro in cui si produce il plusvalore rappresentato dal plusprodotto. 4,11.Profitto e plusvalore sono la stessa cosa, sono i tassi di profitto e di plusvalore che sono diversi giacché r(p) = pv/(c+cv) mentre r(pv) = pv/cv. 4.55 Il capitale variabile non si chiama variabile perché varia con la miseria degli operai. La differenza tra capitale variabiale e capitale costante deriva dal fatto che mentre il capitale variabile è il denaro speso per acquistare la forza lavorativa la quale sola produce valore, il capitale costante è il denaro speso per acquistare materie prime e macchinari i quali non producono valore ma trasmettono il loro valore. Il primo è variabile in quanto la forza lavorativa oltre a trasmettere al prodotto del lavoro il proprio valore (salario) ne aggiunge di nuovo (plusvalore), mentre il secondo è costante perché trasmette il suo valore al prodotto del lavoro ma non ne aggiunge un solo atomo. Ricordiamoci che per Marx il valore di una merce deriva dal tempo di lavoro socialmente utile incorporato in essa. 6.15 Tasso di plusvalore r(pv) e tasso di profitto r(p) sono entrambi modi di espressione del valore prodotto dal lavoro non pagato, ovvero del plusvalore. Ricordiamoci che r(pv) = pv/cv mentre r(p)=pv/(c+cv). Occorre quindi precisare che mentre in r(pv) emerge chiaramente lo sfruttamento, giacché esprime quanto pv va al capitalista per ogni v pagato in salario, in r(p) lo sfruttamento è nascosto, camuffato, in quanto esprime quanto pv va al capitalista per ogni unità di capitale complessivamente anticipato (c+cv). Nella forma del tasso di profitto r(p) la parte del valore aggiunto che rappresenta il guadagno del capitalista, pv, appare sgorgare non solo dal denaro speso in salario (cv) ma anche dal denaro speso in materie prime e macchine (c), come se anche il lavoro morto incorporato in queste ultime, avesse la stessa proprietà di creare valore del lavoro vivo incarnato nella forza lavorativa. Questo è il nucleo centrale attorno al quale ruota l'intera comprensione del Capitale, ovvero l'esposizione di Marx del carattere illusorio della credenza della teoria economia classica secondo cui il valore sgorga egualmente da tutte le parti del capitale e non solo dalla parte investita nel lavoro.
@permarx180910 ай бұрын
8.0 Il concetto di plusvalore assoluto e plusvalore relativo possono essere spiegati solo attraverso il saggio del plusvalore r(pv), giacché solo entro tale concetto possiamo distinguerli in quanto in primo luogo il plusvalore assoluto è relativo, perchè comporta uno sviluppo della produttività del lavoro che permette di limitare il tempo di lavoro necessario ad una parte della giornata lavorativa, e in secondo luogo il plusvalore relativo è assoluto perchè comporta un prolungamento assoluto della giornata lavorativa al di là del tempo di lavoro necessario per l’esistenza dell’operaio stesso. Ma se si tiene conto del saggio del plusvalore allora questo si può far salire soltanto mediante il prolungamento assoluto della giornata lavorativa oppure, supposto un limite della giornata lavorativa, soltanto mediante la variazione relativa della grandezza delle parti costitutive di essa, lavoro necessario e pluslavoro, il che presuppone, qualora il salario non debba scendere al di sotto del valore della forza-lavoro, una variazione della produttività o intensità del lavoro. Es (1). se in una giornata lavorativa di 8 ore un lavoratore fila 80 euro di lino (c) e il suo salario è di 80 euro (cv), qualora produca 80 m di tela e il valore della tela prodotta sia di 240 euro (V), possiamo esprimere il valore di 80 m di tela V=80c+80cv+80pv e il saggio del plusvalore r(pv)=pv/cv=80/80=100%; per giunta per ogni 10 c di lino si sarà prodotto 240/8 euro di tela = 30 Euro =10 m di tela. (2) Allungando di un'ora la giornata lavorativa mantenendo fermo il salario, avremo che se in 8 ore il lavoratore fila 80c di lino in 9 ore filerà 90c e produrrà 90 m di tela, e il valore complessivo della tela sarà: 240 Euro + 30 Euro = 270,00 Euro. Possiamo quindi esprimere il valore di 90 m di tela V= 90c+80cv+100pv e r(pv)=100/80=125% (PLUSVALORE ASSOLUTO). (3) Introducendo invece una macchina o tecnica che permette di dimezzare il tempo di lavoro a parità di capitale costante, con una giornata lavorativa di 8 ore, avremo che se prima in 8 ore si filavano 80 c di lino per produrre 80 m di tela, ora 80 c di lino si filano in 4 ore e quindi in 8 ore se ne filano 160 e dunque la tela prodotta sarà 160 m. Poiché per ogni 10 c di lino si sarà prodotto 30 Euro di tela, il valore del nuovo prodotto= 16*30= 480. Poiché il salario rimane invariato possiamo esprimere il valore della tela V=160+80+240 e r(pv) =(240/80)= 300% (PLUSVALORE RELATIVO). Da qui derivano la cooperazione, manifattura e grande industria e da qui la tendenza del capitalismo a sviluppare le forze produttive. Occorre tuttavia osservare che la (3) è vera solo per l'industria che ha introdotto la nuova macchina/tecnica, non per tutta la branca dei produttori di tela per i quali vale la (1). Il valore della tela, infatti, è dato dalla media del valore capitale di tutti i produttori di tela. La concorrenza fa si che pian piano tutti i produttori di tela adottino la nuove tecnica, e quando ciò accade il nuovo valore della tela sarà riportato al r(pv) della (1) e all'incremento della forza produttiva espresso nella c della (3): V:160+80+80 = 320 (4) e 10 metri di tela varranno 20 e non più 30. Si assiste quindi alla svalorizzazione della tela in quanto se nella (1) in 80 m di tela era contenuto un lavoro di 8 ore, nella (3) e nella (4) le medesime ore di lavoro sono contenute in una quantità doppia di tela (160 m). La concorrenza tende a uniformare i saggi di plusvalore a un saggio medio in quanto i capitali tenderanno a spostarsi verso quelle branche più profittevoli fino a livellarne i saggi al saggio medio. 9.57 Con l'introduzione delle macchine aumentano sia il plusvalore assoluto che quello relativo. Il primo aumenta perché le macchine trasmettono al prodotto del lavoro un valore proporzionale al loro logorio, quindi tanto più funzionano, tanto più trasmettono valore e di conseguenza la giornata lavorativa si allunga e si intensifica per farle funzionare il più possibile. In sè e per sè la macchina diventa un perpetuum mobile industriale che continuerebbe ininterrottamente a produrre, se non si imbattesse in determinati limiti naturali dei suoi aiutami umani. . L'operaio diventa così una loro appendice. Il secondo aumenta in quanto accorciano il tempòo di lavoro necessario a produrre una merce e, di conseguenza, accorciano il tempo di lavoro necessario alla produzione di un valore che rimpiazza il salario. Per quanto riguarda le crisi di sovrapproduzione il capitalista licenzia gli operai nei periodi di crisi e li riassume in quelli propizi. Ricordiamoci che per Marx l'operaio è un accessorio del capitale esattamente come le materie prime e le macchine. Nei periodi di crisi il capitalista non perde profitto perché licenzia gli operai ma perché si interrompe la rotazione del capitale D-M-D', ovvero il ciclo produttivo dal quale sgorga il plusvalore, in quanto le merci rimangono invendute. Ma i periodi di crisi sono momenti necessari della forma capitalistica, non la sua nemesi, in quanto permettono di ristabilire la misura della produzione laddove la brama del profitto ad ogni costo la spinge oltre le capacità del mercato, che sono i limiti della produzione capitalistica, ed ogni misura è persa . All'indomani di una crisi nulla esprime meglio il sentimento dei capitalisti, che sono la personificazione del capitale, della quiete dopo la tempesta del Leopardi. Almeno per quelli sopravvisuti. Le crisi di sovrapproduzione non debbono essere confusi con la caduta tendenziale del saggio di profitto la quale indica semplicemente la tendenza di lungo termine del capitalismo di sviluppare una contraddizione insanabile tra lo sviluppo delle forze produttive, ovvero la crescita del capitale costante (c) che è il mezzo attraverso cui la produzione capitalistica accresce la massa del plusvalore, ovvero del capitale, e la valorizzazione del capitale stesso rappresentata dal saggio di profitto r(p) che è il suo fine. Infatti se r(p)=pv/(c+cv) deriva che un aumento di c, ovvero una crescita delle forze produttive, comporta una riduzione di r(p). Poiché pv è sempre una frazione di tutto il valore aggiunto, essendo il valore aggiunto Va=cv+pv, ne deriva che, anche nell'ipotesi assurda in cui cv=0, ovvero che gli operai campino d'aria, r(p) sarebbe=pv/c e quindi un aumento di c produce un abbassamento di r(p). Si assiste dunque a una contraddizione di lungo termine tra mezzi e fini della forma capitalistica. Ma questo non ha a che fare direttamente con le crisi di sovrapproduzione.
@FlaviaSimonetti-kj9pl10 ай бұрын
@@permarx1809 La ringrazio tantissimo per questi suoi interventi.
@parsifal_778410 ай бұрын
Cara prof, ammetto che la sua lezione è piuttosto basica, istintiva e vergola...immagino altresi, che si rivolgesse ad una platea estranea, alla storia del fascismo. Però apprezzo molto la carica che ci mette nella narrazione. 😅 P. S. E. I. A. R. (Ente italiano per le audizioni radiofoniche). L. V. C. E. ( l'unione per la cinematografia educativa).
@FlaviaSimonetti-kj9pl10 ай бұрын
La ringrazio per il suo commento, come ho scritto nella mia presentazione “si tratta di lezioni semplici e sintetiche, non perfette ma fatte con il cuore”! Quindi sì, la lezione è volutamente basica perchè al momento il mio obiettivo è facilitare l’apprendimento e l’interiorizzazione degli argomenti ai miei alunni che hanno dai 15 ai 18 anni. È a loro che dedico queste lezioni. 😊
@parsifal_778410 ай бұрын
@@FlaviaSimonetti-kj9pl perfetto prof...mi iscrivo al suo canale! grazie mille per la risposta. Diciamo che sono più interessato alla storia militare del ventennio, per questo seguo anche il prof. Cecini, però seguirò anche lei con attenzione... 👌🏻😊 Felice sera.
@kjhgcs394510 ай бұрын
Consenso? A quale libera elezione si fa riferimento? Alle elezioni del 21 il popolo scelse Matteotti
@tayssirnassar811310 ай бұрын
Ottimo grazie mille ❤
@marcoitaipu10 ай бұрын
Grazie dellla spiegazione, cara professoressa. Sono brasiliano, abitto a Rio, la mia famiglia venne dall'Umbria. Ho trovato per caso il tuo canale e mi sono iscritto. Io vorrei chiederle delle ulteriori spiegazoni riguardo al carisma di M nei suoi discorsi perché per chi non è madrelingua italiana, non capisce bene le sfumature delle parole, la loro scelta,.I gesti sono chiari, la postura fisica, le pause eloquenti, ma le sfumature delle parole sfugge alla percezione. Un altro punto è la riforma dell’istruzione. Montanelli ha detto che si trattava di una riforma importante e che rimaneva la più grande riforma scolastica. So che questo argomento deve essere controverso, ma mi piacerebbe sentire la tua opinione. Grazie! Congratulazioni!
@FlaviaSimonetti-kj9pl10 ай бұрын
Grazie per il suo commento prima di tutto. 😊 Provo a risponderle in maniera sintetica ma spero chiara. Sicuramente uno dei punti di forza di Mussolini, grazie al quale ha accelerato la sua comparsa in politica, è stata la sua capacità di persuadere tramite una retorica in grado di instaurare un legame quasi “mistico” tra lui in quanto capo e le masse… tutto questo era accompagnato da una forte corporeità, infatti il duce fece un grande e consapevole uso della sua immagine pubblica proponendosi come modello di valori non solo per i fascisti ma per tutti gli italiani. Le sue parole davano speranza e il fatto di pronunciarle con sicurezza aveva un effetto consolatorio ma illusorio; ad esempio “La dottrina del fascismo” riassume i caratteri del totalitarismo fascista, presentando il fascismo come una realtà innovativa o addirittura “rivoluzionaria” rispetto alle vecchie ideologie ottocentesche come il liberalismo, il nazionalismo e il socialismo. Qui si possono trovare frasi tipo: “il fascismo è per la libertà” “il fascismo è contro la democrazia ma è la forma più schietta di democrazia se il popolo è concepito come l’idea più potente perché più morale, più coerente, più vera […]”… (Mussolini, La dottrina del fascismo, Treves-Treccani-Tumminelli, Milano-Roma 1932) Rispetto alla riforma scolastica, senza dubbio fu di grande portata e ancora oggi in Italia i programmi scolastici risalgono a quelli del fascismo, soprattutto per quanto riguarda le discipline umanistiche. Infatti la Riforma Gentile costruì una scuola fortemente selettiva, basata sulla supremazia della cultura umanistica su quella tecnico-scientifica. Non posso dare esattamente la mia opinione ma mi limito a dire che, a mio avviso, ancora in Italia c’è l’idea che il liceo classico sia elitario, questo spesso deriva da una forma mentis dei genitori convinti che il liceo classico possa contribuire, più degli altri indirizzi, a formare la futura classe dirigente… di fatto non è più così per fortuna… teniamo presente poi che per fascistizzare la società era fondamentale strappare alla Chiesa il monopolio sull’istruzione scolastica e sebbene non ci riuscì totalmente, nei libri di testo dominava la propaganda dei valori del fascismo: patria, religione, ordine, razza, Impero. I bambini erano immersi in un’atmosfera ideologica che passava attraverso riti (la preghiera per la patria e per il duce), immagini e simboli, per esempio, crocifisso affiancato dalle fotografie del re e di Mussolini. Mi scuso se mi sono dilungata troppo. Spero di aver soddisfatto la sua richiesta. 😊
@marcoitaipu10 ай бұрын
@@FlaviaSimonetti-kj9pl Grazie della sua attenzione, della buona volontà e delle spiegazioni! Grazie mille!💚
@Tbc-bb2vg10 ай бұрын
@lucag3278 scrivere il contrario di quello che ha scritto Lei sarebbe un’idiozia. Mussolini ha DI FATTO reso l’Italia una società patriarcale e questo lo si può evincere facilmente con la sua forte propensione alla guerra e gli incentivi per le famiglie con tanti figli. Se nella storia italiana c’è stato un uomo simbolo del patriarcato, questo è proprio Mussolini. GNUUUURANTA!
@lucag327810 ай бұрын
Meno male che ci ha pensato la prof stessa a smentire la castroneria che lei ha appena detto. Praticamente, per lei, il patriarcato l'ha inventato Mussolini. E vabbè, il mondo è bello perché è (a)vario. Quindi, tutti gli Stati che hanno dichiarato guerra sono Stati basati su società patriarcale. Quindi, tutti gli Stati che incentivano le famiglie a mettere al mondo dei figli, sia maschi che femmine, sono Stati basati su società patriarcale. Quindi, Mussolini è l'uomo simbolo del patriarcato. Ma lei, ci crede davvero a quello che dice o lo deve dire per ideologia? Dai su, un po' più di serietà per cortesia
@claudiogressi105410 ай бұрын
Ah il Biglino portoghese 😂
@lucag327810 ай бұрын
L'imposizione di una società patriarcale?!?😂😂😂 mamma mia ci vuole coraggio ad attribuirla a Mussolini
@FlaviaSimonetti-kj9pl10 ай бұрын
Non mi sembra di aver detto che prima la società non fosse patriarcale o che Mussolini avesse introdotto il maschilismo e via dicendo… è evidente che mi riferissi al fatto che il fascismo in sé imponeva un’ideologia maschilista… era stato molto più costruttivo e utile il suo commento all’altro video 😉
@lucag327810 ай бұрын
@@FlaviaSimonetti-kj9pl Prof, mi scusi, ma perché afferma che il fascismo imponeva in sé un'ideologia maschilista? Capisco che io possa sembrare un fan di Mussolini ma, incredibile ma vero, non è assolutamente così. Sono apolitico e cerco solo di parlare in maniera scevra dall'ideologia politica che permea, ormai, qualunque discorso. Sorrido all'idea che, qualora non si sia di sinistra, si debba per forza di cose essere di destra. Non dovrebbe essere difficile però continuo sempre di più ad averne conferma. Si dicono sempre le stesse cose perché il partito si aspetta così. Mah...mi scusi ma non riesco a comprendere che qualcuno si aspetti che io dica determinate cose, non sono abituato a queste dinamiche. Va bene, grazie mille del tempo anche se non è che abbia controbattuto, anche lei, in maniera sufficientemente costruttiva. Buon festival, Prof.
@FlaviaSimonetti-kj9pl10 ай бұрын
Io non ho fatto alcuna allusione al suo orientamento politico, ci mancherebbe! Tra l’altro riguardando il video non ho proprio utilizzato l’espressione “imposizione della società patriarcale”! Quindi non comprendo le sue risatine del primo commento e la sua gentil ironia nel dirmi che ci vuole coraggio ad attribuirla a Mussolini, sembra un commento giusto per provocare… buon festival a lei
@lucag327810 ай бұрын
Mi perdoni ma l'ha scritto lei nella sinossi del video: " La riforma Gentile del 1923 e l'imposizione di una società patriarcale" etc etc. Per il resto, volevo solo confrontarmi, chiudo qui e le auguro buona giornata. P.s. grazie ma non guardo trasmissioni del genere.
@FlaviaSimonetti-kj9pl10 ай бұрын
Idem
@FlaviaSimonetti-kj9pl10 ай бұрын
- non si è parlato di nascita ma di sviluppo di enti economici come l’IRI, Imi e Agip o enti pubblici assistenziali e previdenziali , mutualistici e pensionistici come inps e inail… nel video non ho specificato che molti di questi enti in parte unificavano istituti già creati alla fine dell’800 e in parte vennero istituiti ex novo dal regime… durante la lezione è impossibile dire tutto…sarebbe bello poter dedicare più tempo ad ogni argomento… L’Italia del dopoguerra dovette affrontare una crisi economica, politica e sociale, ne ho parlato nelle precedenti lezioni. Non ho detto che precedentemente non c’erano opere pubbliche… Anche nel caso dell’industria non ho parlato di nascita ma di sviluppo, e qualcosa si sviluppa solo se già esiste. Grazie per il suo intervento, molto apprezzato 😊
@Mx4103710 ай бұрын
infatti richiederebbe più' tempo, purtroppo è un argomento storico e non solo, soggetto a critiche e giudizi, secondo me quindi richiede una narrazione attenta, aggiornata, completa..grazie Flavia cmq interessante
@kjhgcs394510 ай бұрын
- L'iri c'era già col nome di consorzio valore industriale e già nel 1913 aveva salvato industrie - l'Italia aveva vinto la guerra mondiale quindi non capisco per quale motivo fosse in crisi e su quali dati si afferma questo. - le opere pubbliche si facevano già infatti nel 1912 il sindaco di Roma Nathan costruì 12 quartieri in circa due anni - nel 1910 l'Italia era già la settima potenza industriale infatti non c'è una sola fabbrica nata nel ventennio, non la Fiat , nn la Pirelli ecc - per quanto riguarda la mafia il fascismo aiutava Vito Genovese capo della mafia negli anni 30 che creò la mafia del narcotraffico per come la conosciamo oggi - le pensioni c'erano già con la legge 603 del 1919 compresa l'invalidità - anche le bonifiche (legge 52 del 1921) perché farle con 13 anni di ritardo se erano già state previste un anno prima? Dovefinirono quei soldi stanziati E perché la conclusione delle bonifiche avvenne solo dopo la caduta del fascismo? -cantiere per la prima autostrada iniziato nel 1921 quindi c'era già e prevedeva di riempire di autostrade tutta Italia -I patti lateranensi c'erano gia' (si chiamavano legge guarentigie del 1871) e istituivano lo Stato Vaticano. Papa Leone nel 1919 si riconcilio' con lo stato italiano (enciclica Rerum Novarum) quindi anche la riconciliazione c'era già - nel 1937 le ore di lavoro passano da 8 a 12 art 8 del CCNL del 1937 << l'orario massimo normale di servizio è di 10 ore giornaliere; tale orario potrà eventualmente essere stabilito fino a 12 ore >> - il cinema italiano prima del fascismo era tra i primi al mondo con CINES a cui fu cambiato nome in Cinecittà Quindi si continua a spiegare la storia secondo il punto di vista della propaganda fascista anziché della realtà? Ma questo avviene ormai da 50 anni probabilmente in funzione guerra fredda anti comunista e nessuno si preoccupa di andare a controllare i dati reali adagiandosi sulla narrazione che si è affermata anche se non basata sui fatti . Metodo migliore è verificare cosa c'era prima del ventennio 9:57
@milenagabriele677110 ай бұрын
scusi prof non ho capito che cosa cosa sono le guerre balcaniche
@lucag327810 ай бұрын
Grandi differenze tra l'autoritarismo del fascismo e il totalitarismo del comunismo. Ma due regimi dittatoriali accomunati dalla soppressione dei diritti umani. In pratica, due facce della stessa medaglia, solo che una ha vinto e l'altra ha perso, semplicemente.
@giangiacomoaliprandi275210 ай бұрын
Bel video, molto chiaro.
@antonioaugusto585410 ай бұрын
Perché a scuola non si fa mai filosofia della scienza se non per pochi cenni?
@vittoriosv110 ай бұрын
Manda una PEC al Ministero della Pubblica Istruzione
@friedrichleopardi354211 ай бұрын
Ciao, interessante! In quale Liceo insegni?
@FlaviaSimonetti-kj9pl11 ай бұрын
Buonasera, ho fatto direttamente la mappa concettuale dal libro di testo di Barbero. Puoi provare a prendere appunti seguendo la spiegazione e la mappa concettuale che troverai alla fine del video. Buono studio ❤
@alessiariccardo275211 ай бұрын
Buonasera professoressa non avete degli appunti sulla rivoluzione industriale? Grazie perchè dovrei fare un riassunto!
@jacopocapasso4544 Жыл бұрын
Grande prof! Per curiosità, si è laureata alla Federico II?
@FlaviaSimonetti-kj9pl Жыл бұрын
No. Al Suor Orsola Benincasa, nel lontano 2013 ❤
@b4byf4c3455451n Жыл бұрын
Buongiorno, prof.
@davidechersini9965 Жыл бұрын
Più o meno "Se sarà necessario ne fucileremo un milione", ovazione, nasce il comunismo, 100 milioni di morti nel mondo.