Come si fa ad essere d'accordo con Aló??

Frusciante a prescindere delle sue opinioni ha un difetto oggettivo: non fa parlare gli altri e non ascolta. Se non fosse per questo il dibattito sarebbe stato ancora più godibile

44:20 colpa di? Non ho capito il nome dei film maker...

Cioè io scopro solo ora che Frusciante è stato nella mia scuola hahaha

Ma quella tr*ya a 1:08 ha capito il discorso del frusciante o no?

Spettacolo visto ieri sera al CometaOff. Raccomando

No alla violenza sulle donne❤️

Mi piace Frusciante e spesso gli do ragione (discorso Netflix e imbarbarimento pubblico sono due temi che condivido), ma alcune osservazioni di Alò sono ineccepibili.

Ogni tanto me la rivedo questa chiacchierata e mi viene da chiedervi: ma volevate farlo parlare Francesco? Perché Frusciante lo lasciate fare i comizi di dieci minuti senza contraddittorio, e quando prova a prendere la parola Francesco dicendo anche delle cose super interessanti lo interrompete.

tiranneggia le discussioni alla Stalin :D

Io non conosco Alò, magari nelle recensioni ti offre spunti interessanti e stimolanti, ma in questa intervista onestamente mi pare abbia espresso diverse opinioni abbastanza irricevibili. Se tanto tanto porta quest’approccio diciamo “filosofico” anche nella sua attività di critico, non credo che possano emergere strumenti utili e costruttivi per leggere il cinema e quindi, auspicabilmente, anche la nostra vita. (Poi magari lui direbbe che non gli interessa farlo, ma appunto mi sembra molto sbagliato come modo di interpretare un ruolo professionale di quel tipo). Mi sembra anche, per usare parole un po’ pericolose, nichilista e relativista. Che non sono due caratteristiche che identificano una persona o una società “sana”. Io non vorrei diventare una persona così. Spero di non esserlo, ma l’approccio alle cose come quello di Alò temo (temo, non ne sono sicuro, ma temo) che possa portare proprio a questo rischio.

daje roma

Riguardo questo video molto spesso. Mi piacerebbe ce ne fossero di più, di confronti come questo.

Bastar..i

Bravo. Attore👍

Amo frusciante però non sa proprio porsi in questi eventi secondo me, interrompe sempre e monopolizza la conversazione.

Se si invita gente come frusciante bisogna avere qualcuno che gestisce l'intervista e che sa imporsi, così ha monopolizzato tutto e nessuno è riuscito a stopparlo un minimo. Io adoro frusciante ma in occasioni del genere bisogna dare spazio a tutti

Frusciante" ...la critica oggi é un cesso senza un euro..." sipario.

Un critico che si definisce "opinionista" vuol dire che non ha capito un cazzo del proprio lavoro.

Grazie

Appena finito di vedere il video. Non sono d’accordo con frusciante. Fa bene a non definirsi critico, analista della settima arte perchè alla fine dei conti non lo è. Nel dibattito ci sono due momenti che lo confermano e sono i seguenti: 1) Paragonare chiamami col tuo nome a belli e dannati 2) Disprezzare totalmente i famosissimi film della Marvel Io penso che quando una persona decide di fare un mestiere che ti porta ad entrare nel cinema, quindi, critico, attore, regista, sceneggiatore ecc…. E perché ama totalmente il cinema bello brutto, leggero, pesante ecc…. Quindi un vero critico, o meglio, essere critico nell’anima, non può dire “questo film fa cagare” perché è cinema. Per quanto riguarda il discorso sala sono d’accordo con Aló. La sala deve essere erotica e deve essere innovativa. Ma quanto so belli quei cinemini, piccoli piccoli, dove a fine proiezione parli di quello che hai visto e cerchi di capire se effettivamente hai capito qualcosa oppure no. Un periodo abbastanza delicato per la sala non per il cinema. Il cinema non è la sala. Come dice Aló in nuovo cinema Paradiso le persone andavano in sala ma non si filavano il film. Andavano perché era un luogo di evasione, si staccavano da tutto il resto. Condivido pienamente che un blade runner o un ultimo tango a Parigi visti sul grande schermo so na cosa… visti al cellulare so n’altra purtroppo negativa.

Di Baglio erede di Craxi

"Allende è stato democratico per tre giorni" è stata una piazzata sconcertante. Al di là di questo la critica sul fatto della correlazione tra pubblicità del giornale e seguente valutazione positiva del film, come nuova modalità di "essere prezzolato" la trovo giustissima. Che non li paghino più direttamente i critici non vuol dire che il fenomeno "dello svendersi" sia scomparso. È solo passato nelle mani degli editori invece che dei critici stessi, cioè dei padroni, come sempre succede e succederà nel sistema capitalistico.

Mi piace Frusciante, anche se dovrebbe far parlare più gli altri ed evitare di parlare addosso, ma sia lui sia Alò dovrebbero essere più diretti nelle risposte: la domanda del ragazzo verso la fine sul ruolo del critico, che è la cosa più importante, non ha trovato una risposta completa. Della visione su Netflix mi interessa relativamente, anche perché è roba su cui si possono avere due visioni opposte

Dibattito interessante e stimolante, dico solo che l'idea di Francesco Alò di una nuova sala con il critico e con il dibattito alla fine del film la trovo fantastica

Madonna quello con la camicia a quadri alla destra di Aló...TACI!

Frusciante superlativo! La passione e la perspicacia con cui argomenta sono lodevoli, in più è un gran bell'intrattenitore spontaneo che porta coi suoi paragoni ad un divertimento genuino. Alò lo apprezzo molto, cervello e pensieri è evidente che ce li mette in modo pertinente. Dove i due non sono d'accordo comunque si vedono i percorsi logici che perorano la loro rispettiva posizione, partendo da ciò si riesce ad evolvere un proprio pensiero inerente almeno solido. Ogni tanto lo riguardo volentieri questo video.

Una cosa sola. Il critico non è un opinionista, sennò tutti saremo dei critici. Il cinema ha delle regole, ha una grammatica. Un film ti può piacere o no (parere soggettivo) ma non si può dire che una roba è fatta male o meno in modo soggettivo, questo è oggettivo. Un'inquadratura se è sbagliata è sbagliata e punto. Ti può fare schifo al cazzo 2001 odissea nello spazio ma non si può dire che è fatto male perchè sennò vuol dire che non ci capisci un cazzo di cinema. Anche ragionamento inverso.

Ha avuto ragione alò nel tempo

𝚙𝚛𝚘𝚖𝚘𝚜𝚖 😻

Vabbè capolavoro.

Se sei un critico cinematografico e dichiari che un film come Fuga di Cervelli ti ha dato sensazioni forti che non siano di vomito o dissenteria, due sono i casi. O veramente ami il cinema al punto da essere coprofilo, o c'è qualcosa che non va. Non stiamo parlando della commediaccia becera però fatta almeno con mestiere, ma di un'operazione a tavolino per sfruttare gente che ha acquisito popolarità su internet

Dai Frusciante è il re dei boomeroni... Un monologo nostalgico infarcito di luoghi comuni ed esperienze personali spacciate per evidenze oggettive, seguito purtroppo da poco scambio dialettico fra le due parti.. Gli stessi moderatori dell'evento mi son sembrati inermi di fronte all''irruenza dell'ospite.

I commenti: "lo spiderman di Raimi fa cagare" o "Andrew Garfield é perfetto come Peter Parker perché é simile al fumetto" sono quei commenti che mi fanno modestamente girare i coglioni in una maniera inimmaginabile

👍

Opinione di Frusciante. Io: ha ragione Opinione di Aló. Io: ha ragione. Tu: ma scusa, non è possibile che abbiano ragione tutti e due! Io: hai ragione anche tu.

1:40:50 guarda qui si può persino individuare il secondo preciso in cui il cuore di frusciante si spezza a metà

49:27 li c è spiegato tutto. Li c'è stata una presa di coscienza.

Grande Fra, l'unica persona (insieme a me) a cui piace Mute di Duncan Jones credo.

A circa 1.28 c’è la precisa spiegazione di come il ruolo del videotecaro non potrà mai essere sostituito da uno stupido algoritmo.

Bellisimo 🥺NO VIOLENZA SULLE DONNE❣

A sto critico insulso è piaciuto fuga di cervelli???????? E fa il critico cinematografico...prende i soldi per farlo!?!?!?!?????? Assurdo....

Il discorso di Frusciante sui seguaci di Netflix è da incorniciare. Gente che fino all'altro giorno probabilmente non guardava film e serie tv (o li guardava un po' a caso, in ogni caso senza avere un proprio gusto affinato) che adesso invece si fa le maratone delle peggiori porcherie seriali e/o filmiche prodotte da Netflix, oltretutto atteggiandosi da 'espertoni' (di sto gran ca22o) sui social. In sostanza: ignoranti e senza gusto e spirito critico prima, ignoranti e senza gusto e spirito critico oggi.

Io li amo entrambi perché li trovo assolutamente complementari nel loro " lavoro " di critica e analisi. Ti danno un insieme di strumenti per approcciarti ad un determinato film e/o genere.

Ma chi è questo esaltato maleducato che parla sopra tutti? È stato invitato in un posto in cui dovevano parlare in tanti ed ha preso tutto lo spazio sputando sentenza a manovella senza freni. È un atteggiamento violento. Per il resto i suoi discorsi sono incoerenti (l'idea di tenere insieme videoteche che sono archeologia, cinema che stanno agonizzando e piattaforme internet è utopica e implica una domanda che dovrebbe essere almeno 10 volte quella che c'è) e passatisti. Infatti sono stati annichiliti dal COVID-19 e dalla tecnologia a basso costo che consente ad un sacco di gente di crearsi in un salotto un vero e proprio home theatre. La paura dei contagi, il fatto che ormai spesso nei cinema il film si vede di merda se ti mettono in un posto scomodo (più volte i simpaticissimi cassieri delle multisale hanno disatteso delle mie richieste di posizione facendo finta di accettarle), che il suono è tutto distorto, che devi stare accanto a persone che tengono luminoso il cellulare durante tutta la proiezione, che chiacchierano dei cavoli loro, che ti mangiano addosso (o se non addosso senti quella puzza di merda). Oppure nei cinema d'essai in cui i posti sono stretti, le sedute scomodissime e se ti si piazza davanti uno alto è finita. La sala è spesso (non sempre sia ben chiaro) uno schifo ed un furto di soldi. E lo dico io che attualmente online on guardo serie tv ma solo film e che per 15 anni dai 16 ai 31 (ora ne ho 40) sono andato al cinema 6/7 volte al mese (oltre a vedere in casa allora 2 film al giorno). Alò ha detto delle cose ragionevoli invece: la socializzazione è fondamentale, lo scambio tra spettatori e critici e registi in sala. Una cosa che per farla bisogna almeno avere buona educazione e lasciar parlare gli altri e rispettare le opinioni degli altri. Dubito che il signore che ha parlato tutto il tempo ne sarebbe capace. Questi fanatici che sono troppo innamorati delle loro opinioni hanno stufato.

Adoro Federico Frusciante, lo seguo da un decennio, da prima che creasse il suo canale ed era solo sui Licaoni, ma devo dirlo, Alò è riuscito ad evidenziare delle mancanze del Fruscio che internet invece di appianare ha solo catalizzato. Frusciante è come quelle persone di 70 anni che si rifiutano di usare i pc perché "sono troppo moderni" e perdono praticamente l'evoluzione del mondo. Netflix e i servizi di streaming sono il futuro, la sala non rende niente di più, e Alò ha ragione, i prezzi sono accessibili e il mondo sta cambiando, quindi l'ancorarsi con tutte le forze ad una visione dogmatica di come dovrebbe essere il cinema e di come dovrebbe essere distribuito. Mi dispiace dare torto a Fede, ma Alò ha ragione, i tempi cambiano o ci si abitua o si rimane indietro. E comunque cambiano in meglio. Netflix ci sta regalando vere e proprie perle.

1:09:23 calmati però

la figura del critico in italia se la si studia si capisce quanto bisogna starne lontani basta vedere come veniva trattati dei registi italiani qui da noi e invece quanto venivano apprezzati all'estero e la critica del passato ha portato a praticamente far scomparire certi tipi di film nel nostro paese per non parlare poi di quelli prezzolati che qualche anno fa stavano cercando di far passare l'idea che i film del filone natale a ,non fossero cosi male

Viva Frusciante, la responsabilità di un critico deve essere anche quella di influenzare il pubblico verso il cinema di qualità al di là del gusto. Farlo andare verso "il bello". Per questo abbiamo una società di coglioni che non sanno distinguere...

Alò ha una spocchia e snobismo falso modesto da piddino da vomito