Chieda pure. Un saluto

@@Avv.MatteoMaio Grazie mille. Il primo dubbio riguarda l'esame delle parti a dibattimento, ossia l'esame di parte civile, resp. civile, civilmente obbligato e imputato. Questi si sottopongono all'esame se fanno richiesta o ne abbiano consentito. Il fatto che ne abbiano fatto richiesta vuol dire che sono loro a dire "voglio essere sottoposto all'esame"? Invece se ne abbiano consentito significa che una parte (ad es. il Pm ) chiede al giudice nel momento in cui vengono chieste l'ammissione delle prove, l'esame di un'altra parte (ad es. il resp. civile o l'imputato)? Il secondo dubbio riguarda su come si svolge l'esame della parte civile, del resp. civile, del civilmente obbligato e dell'imputato. Qui c'è l'esame incrociato con esame, controesame e riesame? Però mentre nell'esame del testimone è facile capire che se ad esempio il testimone è un testimone del pm, l'esame lo conduce il pm e la parte civile, il controesame lo conduce il difensore dell'imputato, del resp. civile e del civilmente obbligato (cioè coloro che vogliono "screditare" la versione dei fatti del testimone) mentre il riesame lo conduce sempre il pm e la parte civile, invece nell'esame di una parte del processo ad esempio il responsabile civile o il civilmente obbligato o l'imputato chi conduce esame, controesame e riesame? Se ad esempio il pm ha chiesto al giudice l'esame del resp. civile, l'esame lo condurrà il pm e parte civile? e il controesame lo condurranno il suo difensore stesso e i difensori dell'imputato e civilmente obbligato? Mi scuso per la lunghezza😅 ma non sto riuscendo a capire, spero mi possa aiutare. Grazie in anticipo

Chieda pure. Se posso aiutarla, molto volentieri.

​@@Avv.MatteoMaio La ringrazio tanto, sto preparando l'esame di procedura penale, il mio dubbio è visto che l'udienza è il tempo in cui si svolgono uno o più processi, e magari il presidente del collegio si rende conto alcuni giorni prima che non riesce a trattarli tutti in una singola udienza, non ho capito se viene anticipata o posticipata l'udienza con tutti i processi all'interno oppure sono semplicemente alcuni processi che vengono spostati in un'altra udienza. La ringrazio in anticipo

@@s.m9864 Se il presidente del collegio (o il giudice) si rende conto che non è possibile trattare tutti i processi previsti in un’unica udienza, in genere non si anticipa o posticipa l’intera udienza con tutti i processi. Piuttosto, è più frequente che alcuni processi vengano rinviati: Il giudice può decidere di fissare una nuova data per alcuni dei processi previsti, rinviandoli ad altra udienza. Questo rinvio è solitamente comunicato con apposita ordinanza o mediante verbale. Le parti vengono informate del rinvio: Le parti interessate dai processi rinviati saranno avvisate della nuova data in cui si terranno. Ciò avviene tramite comunicazione formale, come la notificazione dell’avviso di rinvio. I processi che rimangono nell’udienza originaria sono quelli ritenuti prioritari, ad esempio, per questioni legate alla custodia cautelare o alla scadenza di termini. Quindi, non si sposta l’udienza nel suo complesso, ma si frazionano i procedimenti in base alle esigenze organizzative. È una pratica comune per evitare sovraccarichi e garantire il corretto svolgimento dei processi. Spero di aver chiarito il tuo dubbio. Se hai bisogno di ulteriori approfondimenti, sono a disposizione.

@@Avv.MatteoMaio Grazie mille per la risposta

La questione che mi pone riguarda l'efficacia di una sentenza che ordina la demolizione di un'opera abusiva nei confronti di un nuovo proprietario, quando tale sentenza non sia stata trascritta e quindi non sia opponibile ai terzi. La sentenza di demolizione, se non trascritta nei pubblici registri immobiliari, non è opponibile al terzo acquirente dell'immobile ai sensi dell'art. 2644 c.c. Questo significa che il nuovo proprietario, se non ha avuto conoscenza dell'ordine di demolizione al momento dell'acquisto e non c’è stata trascrizione della sentenza, potrebbe eccepire la sua inopponibilità. Tuttavia, l’ordine di demolizione non perde validità in sé, ma deve essere reso efficace nei confronti del nuovo proprietario.

​@@Avv.MatteoMaio, come si procede per rendere efficace la sentenza nei confronti del nuovo proprietario?

Grazie, troppo gentile.

Grazie mille per i complimenti! Sono contento che la spiegazione ti sia stata utile e abbia chiarito i tuoi dubbi. Studiare dai libri è un'ottima base, ma confrontarsi con esempi pratici e spiegazioni dettagliate può davvero fare la differenza. Se hai altre domande o temi su cui vorresti approfondire, sono qui per aiutarti.

La trascrizione della sentenza è necessaria affinché gli effetti della stessa siano opponibili a terzi. Se non trascritta, la sentenza potrebbe non avere valore nei confronti di eventuali nuovi acquirenti o creditori.

La ringrazio

Il tuo commento solleva questioni importanti relative all'affitto di immobili e alla protezione dei diritti degli inquilini. È fondamentale considerare che il contratto di affitto deve rispettare le normative vigenti, comprese le leggi sulla protezione degli inquilini e le condizioni di abitabilità degli immobili. Se ci sono pratiche scorrette nel mercato degli affitti, come l'aumento ingiustificato dei prezzi o la locazione di immobili inadeguati, è possibile che le vittime di tali pratiche possano avere diritto a protezioni legali. Le persone che vivono in condizioni precarie possono rivolgersi a enti di tutela dei diritti degli inquilini o avvocati specializzati per ricevere assistenza. In merito alla tua osservazione sull'occupazione di immobili, è importante ricordare che occupare un appartamento senza titolo legale può comportare conseguenze legali, e chi si trova in questa situazione dovrebbe considerare di cercare un'alternativa legale. Ti consiglio di continuare a informarti sui tuoi diritti e di considerare il supporto di professionisti per affrontare eventuali problematiche legate agli affitti. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.

In base alla normativa italiana, il contratto di apprendistato ha durata predeterminata e, al termine, il lavoratore può essere assunto a tempo indeterminato. Se l'azienda desidera modificarne le condizioni, come la riduzione dell'orario di lavoro, deve rispettare il contratto collettivo applicabile e le normative in vigore. Tuttavia, se il passaggio a un contratto a tempo indeterminato è confermato, non dovrebbe esserci una diminuzione dell'orario di lavoro senza il tuo consenso. È importante verificare il contratto di apprendistato e le eventuali clausole, oltre a considerare di discutere la situazione con un rappresentante sindacale o un avvocato specializzato in diritto del lavoro per tutelare i tuoi diritti. Ti consiglio di affrontare la questione direttamente con l'azienda, esprimendo le tue preoccupazioni e cercando un accordo che soddisfi entrambe le parti. Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, ti auguro buona fortuna.

Salve, si evince dal fatto che sono le due uniche opzioni che rimangono al PM per poter procedere.

Grazie