Considera che non è una cassa attiva, ma ha dei coni per chitarra. Si sentirà tutto molto medioso, appunto perché sono altoparlanti per chitarra

@@FilippoItaliano ah ok, grazie...perché mentre studio su una base, vorrei registrarmi su PC tramite scheda audio (usando line out dell' ampli) ma senza usare le cuffie.. Farò delle prove... Grazie per la risposta, come sempre👍

@@lauracutrera3271 utilizzo la Fractal FM3 con la simulazione di un Fender Twin Reverb, un po’ di reverbero e un leggero delay (messi in parallelo, invece che in serie)

@@roldanodigaetani5950 è la Taylor 714ce diretta nella scheda audio, quindi quello che senti è il Taylor Expression system

@@FilippoItaliano Dovrei acquistare un ampli per un acustica,mi piacerebbe stereo e con attacco anche per il microfono.Che mi consigli?

@@roldanodigaetani5950 sarebbe perfetto un amplificatore che fa un marchio che pochi conoscono, ma è eccezionale. L’amplificatore in questione si chiama Phil Jones AG-150, che è un amplificatore acustico con 2 canali di entrata, uno jack normale e uno XLR per collegare anche un microfono dinamico. Se volessi collegare un microfono a condensatore dovresti attrezzarti con un’alimentazione phantom esterna. C’è anche la versione AG-300 che è più grande e potente. Io ho avuto il modello più piccolo per un bel po’ di tempo, e ci suonavo anche le semi acustiche con un ottimo risultato. Non è stereo comunque. Se vuoi la stereofonia ti conviene optare per delle buone casse attive alle quali mandi l’uscita di un mixer nel quale entri con tutto ciò che vuoi, chitarra acustica e microfoni di ogni tipo. Ovviamente hai più cavi ed elementi da gestire Sempre per la stereofonia una soluzione efficace è sicuramente optare per un modeler digitale, e ce ne sono veramente parecchi da economici a super professionali Io la Fractal FM3 Altra alternativa è il Boss Katana, con il quale puoi avere l’uscita del segnale stereo, ma non è un amplificatore che dai suoi speaker da un suono stereo. È mono, ma l’uscita digitale che va a un impianto si può fare con gli effetti stereo

@@FilippoItaliano Grazie infinite!Da ciò che ho letto sei molto ferrato sull'argomento!Ma,sappi che io vorrei una situazione minimale,chitarra,ampli possibilmente stereo e microfono!

@roldanodigaetani5950 il microfono per la voce, o per microfonare la chitarra?

Grazie, spero ti sia stato utile 🤝🏼🎶

Anche per imparare la grammatica italiana ci vogliono sacrifici

@@roldanodigaetani5950 grazie per aver condiviso la tua esperienza 🤝🏼🎶

Ci sono le Sennheiser HD600 che sono un riferimento, e costano circa 350€ ad oggi. Il discorso è dove attacchi le cuffie ! Non ha assolutamente senso avere una cuffia aperta di super qualità senza un buon pre amplificatore di qualità. Le AKG 240 con un buon pre amplificatore non sono malvagie, anche se preferisco altre cuffie Altra questione è la qualità dei file audio. Avere la super cuffia e poi ascoltare in mp3 o i file compressi in streaming di molte piattaforme, non ha molto senso. Il risultato finale dipende da qualità del sistema di riproduzione, qualità del file, pre amplificatore e solo alla fine la cuffia 🎧

@@FilippoItaliano le collegherei alla scheda scarlett solo per utilizzarla con plugin tipo helix native

@@giovannidelmastro3760 la Scarlett ha dei pre amplificatori che non sono granché. Spendere per una cuffia migliore e poi collegarla alla Scarlett Solo… non voglio dire che è come buttare i soldi, ma quasi

Dato che non sono molto esperto quale preamplificatore mi consiglieresti per le mie AKG? Grazie se potrai darmi un consiglio per fare un acquisto mirato

@@giovannidelmastro3760 ho citato in qualche video dove parlo di cuffie e in ear monitor, un amplificatore per cuffia LD SYSTEMS HPA 1. È pensato in particolare per il monitoraggio in ear, ma non sarebbe un problema usarlo in contesto Home. Personalmente sfrutto gli ottimi PRE della mia scheda audio Audient ID44. Quando una scheda audio costa poco, ciò che ne risente di più sono proprio i pre microfonici e delle cuffie, e una di queste schede audio è la Scarlett nelle sue varianti economiche Se vai sui modelli più costosi come la Clarett il discorso cambia

@@roldanodigaetani5950 È un piacere 🤝🏼🎶

Ho fatto anche lezione con lui in Conservatorio , un grandissimo musicista !

@@giovannidelmastro3760 io lo uso quasi esclusivamente con suoni clean o acustici, ed è ottimo ! Le cuffie sono le audio technica ATH-m50x

Grazie mille ! La tua zona la associo ai bellissimi paesaggi che ci sono percorrendo l’autostrada verso la Calabria 🤝🏼🎶

@@lucialucia966 va bene qualunque strumento che ci permetta di cantare contemporaneamente le note suonate, per arrivare poi ad averle in testa e cantarle senza riferimento. Il più immediato è uno strumento a tastiera, anche touchscreen come quello che utilizzo nel video, però se si suona già uno strumento ben venga 🤝🏼🎶

Grazie per la tua condivisione 🤝🏼🎶

Te lo consiglio assolutamente, puoi collegare sia una acustica che un’elettrica. L’unica cosa che devi valutare è se ti servirebbe realmente il 100w. Per la situazione che descrivi sarebbe sufficiente il 50w che oltre ad essere leggero si trova a circa 250€ nuovo, ma alcuni miei allievi l’hanno trovato a 100-120€ usato(stando ovviamente attenti alle condizioni) Considera anche che il 50w non ha l’uscita di linea come il 100w, ha un’uscita REC/PHONES che è un segnale di linea ma va a disattivare il cono e quindi poi si andrebbe solo nell’impianto. Il 100w ha il Line out che ti permette di andare in un impianto e contemporaneamente di ascoltarti dal suo cono. Se non entri nell’impianto puoi benissimo valutare il 50w. È uscita anche la generazione 3 sulla quale dichiarano di aver rifatto i suoni, e ne hanno aggiunto uno sul filo tra clean e distorto (che per chi usa solo il clean è inutile) Quindi a meno che non si vogliano le leggere migliorie del gen 3 (spendendo di più) io starei sul Mark II che ha la qualità prezzo migliore

@@FilippoItaliano Io ho un DV Mark Little jazz nuovo,ma siccome ho cambiato chitarra,mi hanno detto che per un acustica non è idoneo,e vorrei venderlo!!!

@@roldanodigaetani5950 il little Jazz è pensato per chitarre con pick up magnetici, insomma i pick up delle chitarre elettriche, comprese quelle semi acustiche. Collegare una acustica con sistema attivo è un altro discorso. Comunque il Katana ha la sezione dedicata appositamente alla chitarra acustica

@@FilippoItaliano Grazie,ho pensato di portarlo in un negozio che mi permetta magari una permuta!

Ciao Pierpaolo, il manuale di Filippo Daccò l’ho studiato anch’io anni fa (e capita che lo riprendo anche adesso) e l’ho menzionato in più di un video qui sul canale. Quella è didattica veramente seria ! È molto bello sapere che conosci e usi quel metodo. Per quanto riguarda l’improvvisazione, non penso a nessuna scala anche se possiamo analizzare che ne suono varie. È un po’ come quando parli, non pensi che stai usando l’articolo, il verbo, l’aggettivo ecc ma se fai un’analisi del tuo discorso l’hai fatto. Quindi è il risultato di una elaborazione mentale dello studio e dell’applicazione delle scale di qualunque tipo. Gli esempi che hai citato sono ottimi, e sul manuale Daccò trovi tanti studi scritti dai quali prendere spunto per capire come applicare e rendere musicali le scale. In sostanza io utilizzo tanto gli arpeggi e le triadi, i quali hanno priorità su tutto il resto. Poi utilizzo aggiramenti cromatici intorno a intervalli specifici e cromatismi che collegano più intervalli, quindi essenzialmente fraseggio pensando solo intervalli. Su alcuni punti di tensione uso il Superlocrio e anche il Lidio Dominante che vengono entrambi dalla minore melodica (essenzialmente è la scala minore melodica, allo stesso modo come la scala dorica è parte della famiglia Scala Maggiore). Allo stesso modo come faccio per le sonorità del minore melodico amo quelle della minore armonica, e anche il diminuito che ha affinità con la minore armonica. Però ribadisco che non penso tutta sta roba mentre suono, ma viene fuori istintivamente perché ho praticato queste cose per anni e ho assorbito veramente una quantità immane di dischi, sui quali ho suonato sopra. Questa è la via per creare un linguaggio spontaneo, altrimenti si resta sempre nel riuscire a suonare solo cose scritte o che si sanno a memoria, che è comunque il livello a cui si ferma la maggior parte della gente perché andare oltre è molto faticoso, ma ne vale la pena 🤝🏼🎶

@@FilippoItaliano Ciao Filippo, conosco quel manuale perché da diverso tempo seguo l’insegnamento di un grande didatta Manuel Consigli che oltre ad essere stato allievo di Daccó ha curato la riedizione del libro. Sono molto orgoglioso della preziosa guida che sono riuscito a trovare in Manuel! La mia predisposizione rimane sempre quella di studiare ma con un particolare focus all’istinto che cerco di educare con lo studio e la pratica! Mi piace molto il tuo approccio alla didattica ed il modo in cui esponi concetti complessi. Si capisce che c’è tanto studio dietro e sono convinto che tu sia un musicista a tutto tondo con tanto gusto e di talento ! Grazie per il servizio che rendi alla musica 💪🏻

Mi fa molto piacere leggere le tue parole, soprattutto in un momento storico in cui le persone che hanno la pazienza di studiare sono sempre meno, visto che ormai si è abituati a tutto con il telecomando. Imparare a suonare è un percorso lungo sul quali tanti amano la destinazione, ma amano meno faticare nel percorrere il percorso. E quindi si va su scorciatoie che danno solo una effimera illusione di stare imparando. La storia di molte persone, che posso confermare dopo alcuni anni di esperienza didattica A presto 🤝🏼🎶

@@FilippoItaliano Ciao Filippo , è una gioia sincera per me sapere di poter condividere lo stesso pensiero . La musica è un viaggio che dura per sempre e se condivisa con i compagni giusti mitiga quel senso di frustrazione e di solitudine che ci dispensa dal doverci confrontare con quella parte "brutta" di persone che rimangono intrappolate in tutti quei meccanismi che mi piace definire del sistema. Quello che mi auguro è che prima o pio la gente ed i musicisti in generale capiscano che la musica è un mezzo di espressione che da voce all'anima non all'ego e che ha come scopo principale quello di unire e di creare armonia. Sono davvero felice di averti scoperto e continuerò a seguirti e a supportarti con immenso piacere ! ti saluto con stima☺🙏

Consiglio di mantenere una postura il più naturale possibile. Stare con il collo piegato sulla tastiera è un po’ deleterio, quindi bisognerebbe anche imparare a suonare senza dover necessariamente guardare la tastiera sporgendosi con il collo. Poi ti dico che la soluzione per eliminare problemi di dolori alle braccia e tendiniti (di cui molti chitarristi soffrono) è fare regolarmente attività sportiva che porti a un irrobustimento fisico. Non intendo la corsetta o la partita a calcetto, ma proprio attività di forza, sollevamento peso e affini. Spesso le tendiniti da chitarra affliggono chi non è abbastanza robusto a livello muscolo-tendineo. Fare attività sportiva moderata è sempre una scelta giusta a prescindere

@@FilippoItaliano chiaro.. effettivamente i problemi sono usciti proprio dopo un lungo periodo di fermo dalla palestra e attività fisica per i troppi impegni.. Grazie come sempre per le risposte. Non capisco perché il canale non faccia ancora i numeri che merita 👍

Sul 2-5-1 consiglio di praticare gli arpeggi, e anche delle frasi pensando a una sostituzione/alterazione del 5º. Pensare il modo di ogni accordo del 2-5-1 non ha minimamente senso, in quanto basterebbe suonare la scala maggiore di riferimento e ogni accordo farebbe risultare quelle note provenienti dalla sua modalità. Discorso diverso invece usare triadi e arpeggi, che personalmente prediligo e consiglio !

In ogni caso suonare sulle progressioni che seguono il ciclo delle quinte è ottimo. Io consiglio di farlo anche per quarte, che è il ciclo delle quinte se si va in senso antiorario

Con Guild non sbagli mai !

C, A, G, E, D non si riferisce alle scale, ma alle forme di accordo. Sotto ogni forma di accordo puoi vedere un pattern di scale, arpeggi e qualunque cosa

Certamente, avere pieno controllo della tastiera della chitarra richiede anni di esercizio che bisogna fare gradualmente, divertendosi poco per volta. È molto utile inquadrare un argomento da visualizzare, e attraverso un repertorio che lo contiene andare a consolidare la visione e contemporaneamente fare musica. Non si possono suonare solo posizioni perché ci si stufa. Bisogna portare avanti dei repertori, e anche iniziare a metabolizzare dei concetti teorici. Sapere anche poche nozioni di teoria semplifica parecchio la visione, perché altrimenti bisogna andare solo a geometrie, e diventa un rebus

Grazie Pietro !

Nella mia playlist Teoria Musicale trovi video anche su questo tipo di armonizzazione tenendo alcune voci ferme e applicando delle regole su come muovere altre voci, e soprattutto decidere il basso che funzione ha, e quindi se è fondamentale, 3ª,5ª ecc. Se vuoi aiuto specifico sull’esercizio è qualcosa che richiede una lezione(non gratis) per la quale mi puoi contattare dalla mail che vedi in descrizione 🤝🏼🎶

Dici bene, Joe Barbieri ha fatto l’adattamento italiano Anche in altri brani ! Grazie per la precisazione 👌🏼😉🎶

Grazie mille 🤝🏼🎶

Allora hai capito bene come sono 😂♥️

Non posso che essere felicissimo di esserti stato utile 🤝🏼🎶

Grazie per aver richiesto questo brano meraviglioso 🤝🏼🎶

Ciao Filippo grazie X il like io sono un chitarrista discreto ma devo ancora imparare molto... Un Abbraccio Pier🎸🎸🎸😏💥❤🤟🤟💯💯💯🤟

Ciao Francesco, ti ringrazio ! Ti chiedo di avere la pazienza di qualche minuto per leggere il commento fino alla fine perché è importante per avere chiaro il quadro della situazione in base alla domanda che fai 🙏🏼😁🎶🤝🏼 Alla tua domanda ti sei dato da solo precedentemente una risposta, ovvero che “non hai pazienza” e questo non rema a tuo favore per avere un metodo di studio adeguato. Essendo uno sportivo ti potrei dire la stessa cosa se volessi avere gli addominali scolpiti, sollevare 180 kg di Squat o correre una maratona. Serve allenamento e dieta costante. Le cose difficili non sono mai comode, e infatti le cose difficili sono sempre “nicchie” Segui bene questo punto che è il FULCRO del discorso. Imparare a suonare è assolutamente identico a imparare a parlare. La musica è il linguaggio dei suoni. Tu puoi parlare anche se sei analfabeta, ma non parlerai come una persona che ha fatto almeno la scuola dell’obbligo. Quella persona sarà capace di comunicare anche per iscritto quello che direbbe. E se non fossimo andati a scuola, adesso non saremmo qui a scrivere e leggere commenti. Tu hai studiato la grammatica italiana anni fa, e quando oggi parli non stai mica a pensare che stai usando il verbo, l’articolo, la preposizione ecc. Lo stesso avviene in musica, lo studio se fatto bene matura e ti permette di usare argomenti anche complessi senza doverci più pensare Suonare cose a memoria (o peggio fatte solo con le tab) equivale a parlare solo attraverso filastrocche o discorsi a memoria. Quando suoni cose che sai perfettamente a memoria in quella geometria precisa dello strumento e che se 100 volte la fai 100 volte sarà quella…ecco questo fa parte del suonare “a pappagallo” , soltanto con le “filastrocche musicali” e senza un tuo linguaggio autonomo. Si fa spesso l’errore di vedere lo studio come un muro, qualcosa che in qualche modo non è realmente utile. E puntualmente arrivano i paragoni, magari verso i propri miti, “ma tizio o caio hanno studiato, sanno tutte queste cose?”. Studio, è una parola molto generica Anche il famoso “suonare a orecchio” arriva dallo studio. Tutte le volte che ti sforzi di riprodurre a orecchio qualcosa che ascolti in un brano, STAI STUDIANDO. Lo studio non è mica solo quello colto che si fa nelle accademie o nei Conservatori. Te lo dico da diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, che è l’istituzione pubblica in campo musicale più prestigiosa in Italia. Tante cose che adesso conosco anche dal punto di vista teorico, le facevo a orecchio anche a 12 anni. Stavo però già assimilando e assorbendo musica completamente a orecchio. La teoria musicale mi ha permesso di dare un nome a cose che suonavano nella mia testa già da molti anni. L’errore madornale è studiare la teoria musicale senza esempi sonori che inquadrano gli argomenti. La musica si ascolta, e non esiste nessuno che può suonare bene senza avere orecchio. Quando non si migliora musicalmente, o non si è abbastanza “bravi” è perché si ha un orecchio scarsamente sviluppato. Più è sviluppato il tuo orecchio, maggiore sarà la tua musicalità. Lo studio (fatto bene) agisce su questo, cioè migliora il tuo orecchio e ti fa assimilare argomenti che poi fai senza pensare. Se io metto una progressione di accordi e decido di suonare sopra scale e arpeggi che funzionano, non sto li a pensare le note precise che suonerò, tantomeno saranno le scale suonate “a esercizio” avanti e indietro. Verranno fuori completamente a istinto una serie di melodie che faccio attraverso scale, arpeggi e figure ritmiche, ma che è una ELABORAZIONE di quegli argomenti che va a fare la testa. È ovvio che i meccanismi che ti fanno raggiungere tale padronanza musicale, sono molto simili a quelli che riguardano la lingua. Inizi a studiala a circa 6 anni, ma dopo quanti anni sarai capace di fare un discorso in pubblico e risultare anche gradevole? Il fulcro di tutto è proprio il tempo MOLTO LUNGO che serve. È il motivo per cui , visto che la musica non è un linguaggio indispensabile per tutti, si resta a cose elementari da scuola dell’infanzia insomma, quando si recitano solo filastrocche e si sanno fare solo discorsi molto semplici. Mi auguro di essere stato esaustivo 🤝🏼🎶

Grazie per il feedback ! È un piacere 🤝🏼🎶

Mi fa molto piacere quando qualcuno si rende conto che le TAB sono DELETERIE. Infatti nei miei video non appaiono mai, tantomeno le fornisco agli allievi privati. Se uno non vuole ragionare con le note, che potrebbe essere utile in termini di lettura e scrittura, è importante almeno ragionare con la visione degli intervalli. Solo in questo modo si può creare una visione logica dello strumento. Altrimenti diventa veramente troppo difficile ricordare tutte le geometrie, ed è il motivo perché molte persone fanno fatica ad andare oltre. Perché lo studio con le tab abitua a una memoria visiva-geometrica su un singolo esercizio o brano. Appena non lo suoni per un po’ di tempo, hai dimenticato tutto. Lo studio a memoria si dimentica, la consapevolezza invece resta !

@@FilippoItaliano assolutamente, non sapendo leggere la musica per ora imparo comunque i brani con le tab ma comprendendo cosa sto suonando. ed è proprio un altro mondo.

@nicolaforte4374 le tab possono essere utili soltanto se servono come appiglio per sapere dove mettere le mani, ed esclusivamente all’inizio. L’obiettivo sarebbe quello di non utilizzarle più prima possibile !

Grazie mille ! È un piacere divulgare argomenti utili per migliorare la propria pratica 🤝🏼🎸🎶

Grazie mille 🤝🏼🎶

Ciao, oggi faccio la 3ª e ultima parte di questa serie. La diretta inizia alle 18:00 I diagrammi che vedi sovraimpressione saranno scaricabili da un link Drive che si trova in descrizione

Grazie Paolo !

Grazie mille Rolando !

@@FilippoItaliano Prego, è sempre un immenso piacere ascoltare musica ben fatta!!!

Grazie di cuore Elio !