Anche il Fascismo in realtà auspicava un'unione europea, chiaramente un'Europa fascistizzata, e aveva aspirazioni universalistiche, riprendendo il mito mazziniano della Terza Roma, che è di per sé un mito imperiale, quindi non credo lo si possa ridurre semplicemente al nazionalismo e al colonialismo in senso classico e ottocentesco, che peraltro venivano apertamente condannati nella dottrina fascista. Anche sul concetto di democrazia e libertà, il Fascismo ideologicamente parlando non era in realtà anti-democratico, era per una democrazia organica, questo viene chiaramente teorizzato nel programma di San Sepolcro, nella carta del lavoro, nel Manifesto di Verona e nel programma costituzionale della RSI, ciò non mi sembra in contraddizione con la democrazia dei doveri auspicata da Mazzini. Si può discutere poi sui mezzi, sulle strategie e sulle scelte politiche adottate dai fascisti e sul fatto che per 20 anni non riuscirono o non vollero attuare questa democrazia corporativa, ma se parliamo di Fascismo sul piano teorico, ideologico e del progetto politico che è stato decantato e auspicato su lungo termine, non vedo contraddizioni col mazzinianesimo, anzi vedo una profonda continuità, il tentativo di creare una terza via al progresso umano, la via italiana per l'appunto

guardare "Il Trattato incontra Diego Siragusa - Il Sionismo: storia di un'ideologia e le sue implicazioni"

Ovviamente tanti annunci pubblicitari rivelano le intenzioni economiche della fondazione, che contraddicono i suoi stessi principi di promozione

Al minuto 38:45-39:10 Sergio pagano parla di Émile Poulat e del suo "Intégrisme et catholicisme integral (1969)"

Non vedo l'ora di leggerlo questo libro👍

Senza avere la pretesa,per carita',di aver capito tutto sembra possibile che Moro sia stato Graziano dalle br ,sfruttando all' esterno una trattativa a buon punto(il papa?),e poi tutto un' operazione interna, tutta italiana,,abbia bloccato la trattativa e costretto le br a cederlo a un altra entita'(criminality organizzata) per fare il lavoro sporco.

Voglio dire che ' costoro" hanno pure organizzato il tutto.

Se l' americano voleva la fine di Moro dopo il rapimento ,la voleva anche prima di via Fani. Non so se mi spiego,a meno che non si trattasse di un incredibile colpo di fortuna

Grazie...gesù....

Traditori! venduti a Washington.

Blinken a voi ve spiccia casa.

svendiPatria,e Kapo'!

7 commenti basta questo per capire quanto interessi il caso Moro ! non tanto il caso Moro ma i fatti importanti della storia d'Italia ! agli italiani non importa nulla di se stessi !

Perché la Rai non e' interessata a fare una serie di trasmissioni in prime time in cui Caracciolo conversa con specialisti seri e preparati ?

La Cina non è mai stata imperialista, nel senso che la parola ha per l'imperialismo di conquista e rapina europeo e USA che ben conosciamo da 5 secoli. La Cina è un antichissimo regno in cui convivono molte culture

Si capisce qualcosa? Moro era piuttosto oscuro e poco comprensibile (conoscenza personale e testimonianza di alcuni suoi allievi nonche' di politici di altissimo livello).

Lo Stato non tratta con i terroristi....Moro non piaceva agli americani

Il moderatore farebbe un miglior servizio alla storia se, invece di affermare che con l'assassinio di A. Moro finì la prima Repubblica (distinzioni mediatiche che vogliono dire nulla e che fanno scadere i temi nel qualunquismo giornalistico fin troppo diffuso oggi!), affermasse che fu la fine della speranza di una Repubblica affrancata da Jalta e la distruzione della Democrazia Compiuta, progetti entrambi, che A. Moro, aveva elaborato come solo un grande statista mai avrebbe potuto fare meglio di lui! Ci aveva tentato prima un certo J.F. Kennedy. La caratura politica e intellettuale di A. Moro nasceva dal suo aver vissuto, insieme ai colleghi dell' Assemblea Costituente, il momento più alto della storia dell' Italia, nella stesura della Costituzione: l'aver trasformato il paese da un vissuto sociopolitico di tipo medioevale dipanato nel rapporto oppressivo servo-padrone, ad uno stato democratico in cui i diritti non erano più !concessi!, ma riconosciuti ai cittadini! Dal 16 Marzo 1978 nel paese si è assistito alla disintegrazione dello stato di diritto e non lo vede solo chi non lo vuole vedere!! Il paese oggi è totalmente governato da poteri stranieri che hanno razziato da allora ad oggi ogni più piccolo ganglio vitale della nazione, proprio perché A. Moro era l' ostacolo da rimuovere!! Se oggi a qualche Italiano sta ancora a cuore la sorte del proprio paese, sappia, che è SOLO da A. Moro che dobbiamo partire. Ricordiamoci tutti una frase immensa in una delle sue tante lettere dalla prigionia. Io sarò sempre con voi!

Senza rappresentanza tutte le tasse sono una rapina. Atanasio Noriega Senza separazione dei poteri non c´è democrazia ne costituzione. Max Weber

ottimo. grazie

Tante grazie!

Grazie! Conferenza interessantissima.

Quesito del titolo da proporre ancora, da farne l'argomento di una serie di incontri.

Barca distingue fra Interesse e Valore nell'ambito della prassi, Caracciolo no. Avverto una alterità non di opinione, ma addirittura di metodo. Posizioni filosoficamente inconciliabili?

Ringrazio la Fondazione Memmo per l'interessante e bella presentazione del nuovo volume e soprattutto i musicisti per la splendida, perfetta e appassionata interpretazione di quell'autentico capolavoro che è il Trio di Cajkovskij.

Mi spiace che finora, dopo sei mesi!, vi siano state solo ottanta visualizzazioni... In questo incontro, mi pare si siano efficacemente esaminati i problemi del MOSE, e più in generale di tanti lavori pubblici, in modo semplice, chiaro ed onesto. Ringrazio pertanto i relatori e la Fondazione Besso.

.. Keynesismo militare... Giovanni Arrighi.

Molte grazie agli autori per l'immenso lavoro e alla Fondazione Besso per aver consentito e condiviso la sua presentazione. Riguardo al comportamento di Moro in prigionia e alla sua costante richiesta di trattativa, mi permetto di esprimere perplessità... L'eventuale grazia sarebbe stata la sconfitta delle BR, e infatti non vi fu. Ma accondiscendendo alle richieste dei brigatisti, sarebbe stata la nostra Repubblica democratica ad essere sconfitta! Certamente, vi furono interessi ed azioni perché le indagini per il ritrovamento del rapito, non fossero efficaci. Depistaggi ora evidenti e inquietanti... A far guerra allo Stato italiano e ai propositi di Moro non c'erano solo le BR... Però, di fronte all'eccidio della sua scorta, alla morte di persone che gli erano state accanto per anni ed erano morte per lui, Moro si sarebbe dovuto chiudere in un rigoroso silenzio, come fecero in tanti prima di lui. E non collaborare con i carnefici di Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Francesco Zizzi, Giulio Rivera e Raffaele Iozzino...

Ho avuto la fortuna e il privilegio di essere presente in sala ed ora ringrazio la Fondazione per aver condiviso questa nobile conversazione, che ho risentito con immutato interesse.

Manca l'iniziale, riassuntiva, presentazione dei contenuti del saggio. Sembra che tutti i presenti abbiano letto l'opera di Pavoncello. Gargiulo moderatrice perfetta, anzi di più: offre spunti ulteriori allo scambio di pareri senza rubare la scena ai due relatori. Pavoncello - secondo me - non ha colto interamente l'occasione per ritrarre - in sintesi - in maniera tassonomica, programmatica, la posizione degli ebrei come lui sulla questione. Il vantaggio dialettico offerto dal metodo espositivo di Caracciolo - la sua cifra retorica - fa di ogni suo intervento un reale strumento di dialogo, di confronto. Caracciolo rivela sempre le cause prime di ogni suo ragionamento; didattico? No, non soltanto: esaustivo, logico e trasparente. E utile. Colombo come sempre involuto o, tutt'al più, di una visione talmente totale, onnicomprensiva da risultare - a volte - circonvoluta e difficile da smontare per rispondergli. Per smontare le tesi di Caracciolo bisogna saperne più e meglio di lui. Con Colombo, il dipanare i suoi concetti è faticoso, quindi altrettanto difficile smentirlo (se si volesse smentirlo, ovviamente).

Potrebbe spostare truppe al suo confine in modalità di attacco per impegnare le truppe Ucraine e costringerle a dividere il fronte.

Perché vi guarda quasi nessuno?

Due esposizioni che purtroppo procedono come due linee rette parallele, destinate a non toccarsi, che però fanno emergere l'idea che per evitare guerre e disastri bisogna tener sempre conto della realtà ma dotarsi anche di obiettivi universali realizzabili. A proposito il dibattito è finito senza le soluzioni alternative

Avete fatto luce dopo tante ombre sul Caso Moro🙏

Grazieeeeee infinite anche agli altri autori!!!!