Cattura soprattutto il cuore, i sensi, la vita. Grazie, caro Alessandro.

Forse dipende dal modo in cui si ascoltano i suoi racconti. Penso siano punti di vista, io credo che riconosca invece il dolore e la bruttezza dell'universo, ma che riveli anche la sua bellezza, che la lasci entrare con la sua brutalità, non negando che il dolore sia parte della nostra esistenza, e forse questa poetica di cui parliamo, è quella di cui noi abbiamo bisogno, le storie che costruiamo, noi ne necessitiamo, noi abbiamo bisogno di questa poesia, e forse è vero, sono tante parole, ma credo anche che le parole possano salvarci, se usate nel giusto modo, come quando nell'ascoltare un amico riusciamo a confortarlo poi con parole di speranza, di bellezza per l'appunto, come quelle usate dal professore. Penso che possano essere come una carezza. E penso che di speranza ce ne sia bisogno, per vivere, anche in mezzo alla catastrofe. La disperazione non ci porterà a nulla. Ad ogni modo, ovviamente, sono sempre pensieri personali ;)

tuttavia dice cose ugualmente interessanti per quanto possano essere banali. certo non puoi pretendere che in un oretta riassuma tutto Dostoevskij... ha solo dato spunti per capire quanto sia elevata la letteratura di Dostoesvkij. inoltre criticare d'avenia in un mondo allo scatafascio come questo è veramente da idioti. e quando critichi d'avenia a proposito della vena di "cattolicesimo" si vede o che non hai letto dostoevskij o che non ci hai capito un cazzo.

@@giovannigaiani829 Concordo con te, sono un lettore ed un grande amante di Dostoyevsky, e la componente religiosa è preponderante nei romanzi post esilio, ed è l'unica salvezza per l'uomo nella sua visione, quindi parlare di lui senza nominare la religione è come fare una carbonara senza uovo

Grazie per le sue considerazioni. Questo enfatico parlatore, peraltro sgrammaticato ( "più sublime"), si esibisce per ore, e dice niente. Il miglior luogo per nascondersi è quello dove si mette in scena la propria recitazione. Auguro al Sig. D'Avenia di superare le proprie reticenze.

brutta cosa l'invidia celaTa da critica retorica pragmatica sociale. cerca di imparare qualcosa da questo ragazzo...umilta'. Auguri.

Devo dire che io non so come e da dove ti arriva questa capacità di trasmettere queste emozioni questi valori di cambiamento ma ti ringrazio di cuore

Jacopo Vigna eh vabbè bravo ma.. Non esageriamo su

@@sandrorogozin8852Ha dei pensieri assolutamente “sconvolgenti”. È un pensatore molto vicino all’intuizione perfetta che, come tale, è divina. Non la tocca ancora pienamente, ma la tange. E ci arriverà.