Grazie a te :) spero che il video ti sia utile!

Ciao Davide! 1) si c'è la possibilità di fare erasmus durante il dottorato, o comunque ci sono, di solito, altri fondi dedicati alla mobilità internazionale. 2) Intendi candidarti per lavorare all'estero dopo il dottorato? Diciamo che non è un problema dell'oggi. Però per essere competitivo, durante il dottorato cerca di pubblicare, partecipare a conferenze e crearti una rete di conoscenze internazionali. Questi sono i consigli migliori da darti. Il settore specifico, purtroppo, non lo conosco. 3) Con i dottorati finanziati dal PNRR si, prevedono 6 mesi obbligatori all'estero. Per le altre tipologie di dottorato non ne sono certa. Infine, all'ultima domanda non c'è risposta. Punta su te stesso, sull'affrontare nel modo migliore il tuo dottorato, e impara a riconoscere tutte le soft skills che il dottorato ti offre l'opportunità di apprendere. L'80% del renderti "invitante" dipende dal come ti racconti all'esterno, impara un po' di personal branding, e vedrai che ti sarà molto utile! Spero che le mie risposte ti siano di aiuto! In bocca al lupo :)

@@CarlottaMicale grazie. Cmq sono Stefano!

@@stefanotriggiani8586 AHAHA :) Scusami Stefano, non so da dove mi sia venuto il nome Davide! Comunque spero le risposte ti siano state utili! :)

@@CarlottaMicale si! Grazie Carlotta!

Grazie Maycol <3

Grazie a te per aver condiviso la tua esperienza :)

Ciao maria potresti dirmi quali domande fai al mattino? Io non so che domande farmi ogni giorno per svolgere un buon lavoro di scrittura terapeutica.

@@lallina14ful puoi iniziare da una cosa semplice tipo il 5 minutes journal. 13 domande sono impegnative per una neofita. Se cerchi tra i miei video trovi quello sul 5 minutes journal

Ciao, non sono sicura di aver capito la domanda! Se intendi il passare da un carattere introverso ad uno estroverso, non credo sia possibile con delle semplici meditazioni, ma non sono nemmeno certa che possa essere possibile anche con percorsi più specializzati :)

Ciao! Sono contenta che questo consiglio ti abbia rassicurata! Le pagine non sono fatte per essere rilette, quindi se ti preoccupano che siano lette meglio distruggerle invece di censurarsi durante la scrittura!

Ciao! L'impostare die momenti della giornata per rispondere a certe domande è fatto semplicemente per aiutare a creare una routine, ma nulla vieta di farlo nei momenti della giornata che si preferisce. Anzi, da un lato è anche meglio perché così ti esprimi liberamente senza sentirti obbligata a scrivere in quel momento, con il rischio di scrivere cose poco significative solo per riempire lo spazio vuoto!

Ciao! Sono contenta che hai apprezzato questo video! Grazie del commento :)

essere e tempo. Il mio vangelo .

Grazie per questo commento :) Ti auguro tutto il meglio per il tuo futuro!

@grammi.21 Grazie di cuore!

Obrigada Adriana! Vou contar melhor nos proximos dias :)

❤

Quanto pessimismo, al massimo butti nel ce.s.s.o. qualche anno di vita, che vuoi che sia.

@@CarlottaMicale eh beh niente, giustamente poi il tempo è una risorsa illimitata...non è meglio invece non buttarli via?

@@Uncomicomancato forse non si sente l'ironia. Io non ritengo di aver sprecato né il mio tempo né la mia vita facendo il dottorato. In ogni caso, se potessi raccontarmi meglio come mai ritieni sia uno spreco, mi confronto volentieri con te. Non ho tutte le risposte in tasca, e mi fa piacere esplorare punti di vista diversi dai miei.

@@CarlottaMicale semplice: almeno per come è strutturato in Italia e nei paesi mediterranei, è solo lavoro sottopagato alla mercè del barone o del barone rampante di turno. E' tutto un pubblicare di carta straccia senza attinenza con la realtà (papermill e cherry picking a livelli elevatissimi). Il 98% dei dottori di ricerca viene espulso dal sistema accademico; il restante 2% si ritrova a competere per posizioni dove in genere un laureato che abbia fatto due anni di gavetta viene preferito (e questo accade anche negli USA). Troppi dottori di ricerca, si è creata un'inflazione accadeica da incubo, col risultante svilimento di tutti i titoli di studio.

@@Uncomicomancato Sono parzialmente d'accordo con te, nel senso che non è così solo in Italia e nei paesi mediterranei, ma i problemi che riscontri ci sono ovunque. Il segreto secondo me sta nell'essere guidati dalla passione, e soprattutto capire fin da subito come valorizzarsi con il dottorato fuori dall'ambito accademico. Per questo suggerisco sempre di riflettere sui propri valori e su ciò che realmente si vuole o si desidera, prima di scegliere un dottorato. Si può fare ricerca anche fuori dall'università, e l'importante è non scegliere un dottorato solo per procrastinare l'ingresso nel mondo del lavoro. Detto questo, non posso che constatare che in Italia il valore del dottorato non è per niente compreso dalle industrie, quindi si rischia un brutto impatto con il mondo reale al termine del percorso, però non me la sento di essere così tanto negativa al riguardo. Ci vorrebbe più contatto tra università e industria in generale, e sto lavorando a vari progetti riguardo ciò. Tu hai fatto un dottorato? Sei così negativo per esperienza personale? Chiedo perché in tal caso vorrei confrontarmi meglio con te.

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Ciao! Grazie :) sono contenta che hai apprezzato il mio racconto sul PhD, spero ti sarà utile nell'affrontare questo percorso! In bocca al lupo per il tuo futuro ^_^

ad esmpio mi vengono in mente i cfu che bisogna maturare per ogni borsa di studio

Ciao, grazie :) Non ne ho idea, è una cosa che dipende molto dall'università, da chi finanzia la borsa etc. Secondo la mia esperienza, per mantenere i requisiti della borsa di studio, non servono cfu come nella laurea (anche se hai alcune attività obbligatorie da svolgere) ma servono tipo dei report annuali sulla tua ricerca, e cose del genere, ma conferma questi aspetti con l'università in cui vorresti ottenere la borsa di dottorato, perchè potrebbe funzionare diversamente.

@@CarlottaMicale chiaro! grazie per disponibilità! :)

Grazie! Sono contenta che ti siano utili ^_^

Grazie!

Ciao! No, decisamente non sei l'unica. A me nell'ultimo periodo veniva proprio nausea fisica ogni volta che dovevo riaprire il file della tesi per ultimarlo. Respira profondamente e ricordati che fare anche solo pochissimo ogni giorno, è meglio di zero. Forza e coraggio :)

@@CarlottaMicale Grazie, sei stata gentilissima. Un abbraccio <3

Mi fa piacere sia stato interessante :)

Ciao Lorenzo, no non c'è sbarramento del voto per poter fare il dottorato. Il voto di laurea alto serve per la valutazione per titoli, che è il primo step della valutazione, in cui esce la graduatoria degli ammessi ai colloqui, e ovviamente chi ha voti più alti, pubblicazioni etc. risulterà in posizione più alta. Per i concorsi pubblici in generale, hai punteggio in base al voto di Laurea a volte, altre dei punti in più se sei laureato senza contare il voto, ma non so quanto sia impattante sul risultato finale. Avere un voto alto in triennale conviene solo se c'è un voto di sbarramento per accedere alla magistrale. Nel mio caso, alla triennale non ho conseguito un voto maggiore rispetto allo sbarramento per la magistrale, e ho dovuto fare dei colloqui in più per essere ammessa alla magistrale. Poi, in fase di concorso per il dottorato, da me hanno voluto controllare anche la media dei voti della triennale, oltre che della magistrale, ma non so se sia comune oppure no. In generale, se invece vuoi solo entrare nel mondo del lavoro, il voto non è sempre considerato. Grazie a te, sono contenta che i miei video ti piacciano!

Mi fa piacere che sia stato apprezzato! Grazie :)

Ciao Maycol! Ho disattivato temporaneamente i miei profili social da ottobre, perchè mi sentivo un po' sopraffatta. Quando starò meglio riattiverò anche instagram! Grazie per avermi contattata, un saluto e un abbraccio anche a te!

@@CarlottaMicale Ah, meno male che tornerai. Che piacere sentirti. Buon anno e un abbraccio. :)

Ritengo di si, che venga ben valutato, ma solo perchè ho la fortuna di essere in una PMI con pochi impiegati, e il cui CEO e R&D manager hanno entrambi un dottorato. Ho avuto esperienze di colloqui e proposte di lavoro qui in Italia in cui chi sosteneva il colloquio non aveva nemmeno idea di che cosa fosse un dottorato di ricerca. Bisogna diventare molto capaci a riconoscere le competenze trasferibili che acquisiamo durante il dottorato. Personal branding e networking, inoltre, aiutano a trovare le opportunità giuste, e fanno perdere meno tempo in proposte che non valorizzano da nessun punto di vista il dottorato.

Ciao Valerio, se vuoi fare carriera accademica indubbiamente è importante, ma conta che devono fare delle conversioni dal nostro voto in centodecimi al loro voto (all'estero nella maggior parte dei casi il voto è in ventesimi), e se ne esce spesso avvantaggiati. Inoltre, per fare il PhD molto spesso non valutano soltanto il voto e la sua conversione, ma anche il ranking dell'università a cui appartieni, ma di solito ha un peso minimo nella decisione della commissione.

Ciao Valerio, grazie! Dunque, il voto di laurea conta relativamente, io mi sono laureata con 103 alla magistrale, avevo paura di non riuscire nemmeno ad arrivare al 100, e poi la commissione ha deciso di darmi il massimo dei voti per la tesi, perchè avevo fatto un buon lavoro, su un tema abbastanza ostico, e in più all'estero. Non credo che un voto di 105 possa privarti del dottorato se riesci a dare valore al tuo percorso di studi con altre cose (tirocini, tesi di laurea molto ben fatta, erasmus, pubblicazioni scientifiche, certificazioni di lingua etc.). Inoltre, tanto peso viene dato al progetto che presenti, o a quanto bene conosci un eventuale progetto che ti viene proposto, quindi giochi molto in fase di colloquio per dimostrare le tue reali capacità. Ovvio che puntare al ribasso non conviene mai (le valutazioni per titoli purtroppo in accademia le faranno sempre), però stai sereno, cerca di dare il meglio di te nel tuo percorso, e dedicati alla candidatura per il dottorato in modo che risulti eccellente (attenzione ai dettagli, lettera di motivazioni ben scritta, nessun refuso in CV e lettera, raccomandazioni dei prof con cui hai lavorato meglio...) e che sia talmente ben fatta che faccia passare in secondo piano un 105/110 (che tra l'altro, mica è poco!). Per curiosità, in cosa ti stai laureando? E dove vorresti fare il dottorato?

@@CarlottaMicale Ciao, grazie per tutte le risposte che mi hai dato. Io sono laureato in Informatica e sto frequentando la magistrale in Machine Learning. Lavoro in cybersecurity e per il dottorato mi piacerebbe fare qualche progetto che unisca machine learning alla cybersecurity, o se mi devo accontentare solo cybersecurity. Ho 2 domande: Volevo chiederti, inoltre, se il fatto che io stia lavorando nel settore in cui ho studiato possa incidere positivamente in una valutazione. Inoltre volevo aggiungere che lavorando non riesco a frequentare e quindi creare un rapporto tale con i professori che mi porti ad avere una lettera di raccomandazione. Avevo pensato che magari potrei avvicinarmi a loro magari durante la tesi? che ne pensi? Hai qualche altro consiglio?

Ciao, non ho mandato nessuna candidatura per la carriera accademica. Adesso sono R&D scientist in un'azienda in Italia.

@@CarlottaMicale grazie, come mai non ci hai provato? Se posso chiedere. Dai tuoi video precedenti mi sembravi molto orientata in tal senso. Pensi che sia troppo difficile arrivarci?

@@Nobi_P Veramente in vari altri video dico esattamente il contrario XD no comunque è solo il bisogno di vedere realtà diverse dalla bolla universitaria. Non voglio escludere a priori il mondo accademico, ma per il momento ho bisogno di esperienze in industria, anche per capire come trasferire le mie competenze dall'università a contesti diversi.

Grazie per aver guardato! Certo ne pubblicherò altri, e sto anche preparando un corso di Udemy gratuito a tema dottorato, ispirato alle vostre domande più frequenti ^_^

Io sto praparando un progetto di ricerca per il colloquio.

Sarebbe ottimo se fosse approvato questo cambiamento. Giocherebbe un ruolo fondamentale nella pianificazione del futuro per chi vuole fare carriera accademica!

@@CarlottaMicale va letta bene la riforma, da quello che ho capito quello che si versa di previdenza fa ridurre la cifra netta dell'assegno (in pratica si versano più contributi ma lo stipendio diventa più basso)

Si! Lo sto preparando! Spero di farlo uscire entro fine agosto. Anzi, se hai domande o suggerimenti su cosa vorresti sapere nello specifico, dimmi pure ^_^ tutte le domande e i suggerimenti su cosa vorreste vedere in un corso sul PhD mi sono utilissimi e sono benvenuti!

Grazie ^_^

Nel tuo campo è un po' più difficile, bisogna sapersi davvero valorizzare per farsi strada e crearsi spazio nel mondo del lavoro. Ho una cara amica che ha appena finito il suo PhD in lettere, e ha passato il concorso per l'insegnamento nelle scuole. Lei è davvero contenta e soddisfatta. Esempi di persone con dottorato in materie umanistiche, che in ambito aziendale/industriale si sentano soddisfatti della loro carriera non ne ho, purtroppo. Prima del dottorato potresti candidarti a borse o assegni di ricerca, senza trascurare le mille altre opportunità che esistono fuori dal mondo accademico. Purtroppo siamo in un mondo abbastanza precario e che non valorizza abbastanza il dottorato, devi un po' inventartelo il tuo ruolo e il tuo lavoro. Vedrai che saprai trovare la tua strada, in bocca al lupo ^_^

Grazie a te! Sono contenta che i miei video siano utili! In bocca al lupo per la candidatura ;)

Ciao Andrea! Scrivimi su Instagram, o per mail :)

Ciao :) Grazie! Se hai voglia di raccontarmi di più o di confrontarti, scrivimi in privato senza problemi! In bocca al lupo anche a te! :)

Grazie a te, commenti del genere fanno sempre piacere :)

Secondo me no, e non ne vale la pena.

Ciao! Al momento del video vivevo in Portogallo. La domanda sul dottorato senza borsa era per l'Italia o per il Giappone? Ti hanno proposto un dottorato senza borsa? Se ti va raccontami, così ho modo di spiegarti bene il motivo della mia risposta secca alla tua altra domanda!

Ciao! è molto soggettivo, e dipende fortemente dal progetto di ricerca e dal dipartimento in cui si è, comunque se guardi altri video nel mio canale, racconto abbastanza nel dettaglio e descrivo abbastanza bene, ma in modo un po' sparso, in cosa consiste la mia attività. Comunque grazie per il suggerimento, proverò a vedere se riesco a mettere su un video in cui spiego meglio in cosa consiste nella pratica fare un dottorato, almeno nel mio caso :)

@@CarlottaMicale Grazie mille. Darò anche un occhio agli altri video!

Questa è un'ottima domanda, sto approfondendo il tema perchè ne sono interessata in prima persona, visto che sono tornata in Italia e starei cercando lavoro XD Da quello che sto capendo è molto difficile trovare la posizione lavorativa in cui davvero il dottorato sia valorizzato come titolo aggiuntivo, se non in casi molto specifici, che bisogna essere bravi ad andare a cercare. Per intenderci, con un dottorato, è difficile trovare annunci in cui esplicitamente ti chiedano quel titolo di studi, quindi o ti vengono a cercare loro, o devi fare candidature spontanee alle aziende che ti interessano. In quel caso, si, sei valorizzato. Ovviamente bisogna saper incontrare la domanda dell'azienda, e bisognerà selezionare aziende con un forte reparto di ricerca e sviluppo, e che investa in innovazione. Spero, a breve, di poter condividere migliori conoscenze sull'argomento, magari supportate da qualcuno del settore HR. Comunque noi "intellettuali" più sappiamo, più riconosciamo di non sapere, e questo ci porta a tendere a svalorizzarci nonostante abbiamo un PhD, che in ogni luogo del mondo (persino in Italia) è un titolo assolutamente prestigioso, e che praticamente mai ti lascia "con il culo a terra", quindi, forse, dovremmo smetterla di farci tutte queste paranoie, fare i conti con tutte le grandi competenze che acquisiamo, ed entrare a gamba tesa nel mondo dell'industria. A volte è il coraggio quello che ci manca. Leggo gli annunci di lavoro su linkedin, e mi sento inadeguata persino per le posizioni che richiedono solo la triennale, poi respiro e mi rendo conto che è solo sindrome dell'impostore. Un titolo è un titolo, vuol dire competenze, e le competenze vengono valorizzate, presto o tardi, se siamo capaci di comunicarle al meglio.

@@CarlottaMicale ti ringrazio per la risposta! Buona fortuna per tutto Carlotta!

Grazie Giorgio :)

Ciao Monica! Dipende da tanti fattori. In che materia è il PhD? (questa è più una domanda per curiosità!). Dunque, secondo me a tempo determinato potrebbe essere possibile conciliare le due cose -avrai bisogno di un'organizzazione impeccabile, e probabilmente ti stancheresti moltissimo, ma se hai considerato l'opzione, secondo me, è perchè sai di essere in grado! Dipende anche da quante ore prende il lavoro a tempo determinato, da quanta energia ti prende, in che fase del dottorato sei (ma anche dagli altri commenti mi sembra di aver capito che sei appena all'inizio, giusto?) e quante 'distrazioni' ti puoi permettere. Io in generale sono favorevole alle attività extra, ma sempre calcolando bene costi e benefici! Se vuoi parlarne meglio, scrivimi per mail, oppure su instagram o su linkedin, così magari mi racconti più nel dettaglio la situazione, e posso darti consigli più accurati, se pensi ti possano servire.