Пікірлер
@marcoalberganti1327
@marcoalberganti1327 11 ай бұрын
Dal pensiero debole al pensiero tumoso....
@giuliorenzobighin8165
@giuliorenzobighin8165 Жыл бұрын
Mentre ormai la filosofia si nullifica da sola andando inesorabilmente verso il nichilismo , l'arte va sempre verso l'essere e l'essenza indagando la parola nelle sue possibilita' esplicative e sperimentando non solo la bellezza ma proprio l'essenza della verita'.Diacronica clessidra dell'espanso tempo astratto l'arte vince sulla latomia d'ombra .Bighin Giulio Renzo
@davidechersini9965
@davidechersini9965 Жыл бұрын
Banale.
@italopellegrino6122
@italopellegrino6122 Жыл бұрын
Una fine tragica
@robertosemenzato5167
@robertosemenzato5167 2 жыл бұрын
Ho seguito con interesse e piacere la lezione del professore Vattimo ,che è un signore,che pensa a fornire informazioni ,non a fare del terrore sulla fine di un ' espressione dello spirito che non può aver fine ,come invece milanta il Signor Cacciari,che tutto il santo giorno vede l'arte che finisce o che muore , fingendo di avere la soluzione per quei poveretti che tutto il giorno si arrabbattono perché questo importante valore dello spirito umano non abbia a deperire più di tanto.Si' dice Cacciari l' arte sta morendo ,se già non è morta.Tuttavia non sta scritto da nessuna parte che non si possa fare poesia.Hegel non l'ho mai detto.Verramente leggo nella Storia della Filosofia di N. Abbagnano che Hegel dice che l'arte deve risolversi non nella filosofia, ma nella religione, talché mi viene il dubbio se la poesia debba confluire nella dimensione del religioso piuttosto che in quella del pensiero. Epperò Cacciari si dannna per farci capire che dobbiamo intessere il testo poetico di riflessioni perché questo impone il dopo Hegel in arte Saranno allora riflessioni sulla sopravvivenza del religioso, come dice Abbagnano , fino al suo schiantarsi o devono essere ,come dice Cacciari riflessioni che rispondano a quel criterio del razionale di cui parla Hegel nella cui dissolvenza l' arte deve finire.,dopo aver perduto il fine o il senso del bello come pure del bellissimo per cacciarsi in un interessante ,che non si capisce che cosa sia . Sì oggi l'arte sarà solo interessante.Ecco alllora perché apprezzo tanto iGianni Vattimo che mi fa sapere che Gadamer ritiene che l'arte possa farci conoscere piccole verità o che Heidegger inizia la sua opera filosofica con questo titolo ' L'origine dell' opera d' arte in cui sostiene che ... l'arte apre ad un mondo .Grazie ,professo r Vattimo!
@francescodamele5226
@francescodamele5226 2 жыл бұрын
La verità dell’ arte è ciò che è enorme e sublime detto mediante la Critica del Giudizio di Kant
@francescodamele5226
@francescodamele5226 2 жыл бұрын
La verità dell’ arte sta nella sua riproducibilità tecnica
@lucabartoli5197
@lucabartoli5197 2 жыл бұрын
P
@bettycarter1484
@bettycarter1484 3 жыл бұрын
Mi sembra di capire che nessuno di questi autori ha provato estasi davanti alla Gioconda, quella vera del Louvre. cosa avete provato?
@giacomopala8389
@giacomopala8389 3 жыл бұрын
nulla. Noia dovuta al numero eccessivo di turisti, mentre nessuno si caga la "Dama con l'ermellino". Ma quello è il punto: la gioconda non è solo il quadro, è anche Duchamp, le mille interpretazioni, Freud, il suo stesso mito, Dan Brown. Per riprendere Vattimo (Heidegger/Gadamer): è un'apertura di mondo, ben oltre il problema del "bello" e dell'"estasi"
@pierpier7806
@pierpier7806 2 жыл бұрын
@@giacomopala8389 ci và xrchè è di Moda e può dire al bar: anche io l'ho vista
@giacomopala8389
@giacomopala8389 2 жыл бұрын
​@@pierpier7806 Certamente! e perché no?
@pierpier7806
@pierpier7806 2 жыл бұрын
@@giacomopala8389 Heidegger: la Gioconda apre un mondo al Bar dove penetra la Luce al Neon dell'Ereignis tra la Radura di un aperitivo e l'altro. (tratto da: la Fine della Merce Artistica)
@giacomopala8389
@giacomopala8389 2 жыл бұрын
Quello che volevo dire era: si, l'arte può aprire un mondo a un bar o al cesso, come a un museo, e la gioconda non è solo l'oggetto in sé. Ma fa lo stesso...da come ha risposto mi pare evidente che lei si sente in qualche modo superiore. Quindi, siccome mi sta bene avere una discussione, ma non essere preso in giro, le auguro una buona serata.
@gianlucamaestri7334
@gianlucamaestri7334 3 жыл бұрын
Chissà se il problema del bello nell'arte sia utile più che altro a chi poi deve vendere l'arte...in realtà per le persone "sane" il problema non esiste o non è un problema.
@francescodamele5226
@francescodamele5226 3 жыл бұрын
Straordinario Gianni Vattimo
@francescodamele5226
@francescodamele5226 3 жыл бұрын
Eccezionale Gianteresio Vattimo meglio conosciuto come Gianni Vattimo
@Cicalonion
@Cicalonion 4 жыл бұрын
Grazie per aver caricato il video
@silvioprota2431
@silvioprota2431 4 жыл бұрын
lezione chiara e bella. grazie
@klausder6636
@klausder6636 5 жыл бұрын
Bella lezione Grazie.....
@ANTICHITASCIPPA
@ANTICHITASCIPPA 6 жыл бұрын
un bel video
@manciano2009
@manciano2009 7 жыл бұрын
L'unica tristezza è la paradossale bruttezza estetica dell'ufficio di Vattimo. Qualcosa tra un dipendente bancario di terza categoria, e un osteopata coi sensi di colpa (cancellati da falsa sicurezza - i libri) per la scarsa fondatezza della sua disciplina.
@giuseppefusco1439
@giuseppefusco1439 11 ай бұрын
🤔
@esse-criticaculturale3524
@esse-criticaculturale3524 7 жыл бұрын
L'arte è una metafisica della prassi una forma di mistica atea forse l'unica religione che ha unito l'umane genti la quale passando attraverso un ermeneutica del tutto personale si palesa come una dialettica tra l'uomo e la natura la quale ha un unico fine depurare l'uomo dalla paura (della solitudine, della diversità e di Dio) che lo rende inattivo. Luca Brizzi
@isozone8168
@isozone8168 5 жыл бұрын
Caro Luca, mi chiedo come possa essere l’arte unicamente una “metafisica della prassi” essendo essa stessa in realtà anche un atto fenomenico tangibile, fortemente correlato al grado empirico e tecnologico della società che la produce? Che sia dialettica tra uomo e natura potrebbe essere messo in dubbio pensando a un tipo di dialettica che non rispetta il proprio status ontologico. Noi dialoghiamo realmente con la natura? O è forse un monologo autoriflessivo su cui proiettiamo il nostro sapere? Mi chiedo coma possa l’arte “depurare l’uomo dalla paura che lo rende inattivo”. In che senso il grado di catarsi dell’arte possa essere elevato a fine ultimo della singola opera? Fino a che punto ogni opera può “depurare” la nostra condizione “ermeneutica del tutto personale”? Ad essere inattivo non è la fruizione dell’opera in se, che non porta tra l’altro ad alcuna catarsi mistica, mentre ad essere attivo e produttivo è il potenziale immaginativo che implica la suscettibilità individuale innanzi all’opera, ovvero il quanto siamo disposti ad accogliere quel che l’artista vorrebbe trasmetterci e il come l’opera compie questo processo di trasposizione fattuale. Un processo tutt’altro che metafisico, se per metafisico si intende ciò che è al di fuori di un mondo per così dire fisico o per lo meno fattuale. In fin dei conti non abbiamo bisogno di troppe parole per dire che il concetto d’arte sfugge da ogni singola classificazione e che esso non ci porta necessariamente alla “depurazione della paura” o a qualsiasi altro desiderio ricercato, ma che più tosto porta a processi intimi e al tempo stesso strutturalmente antropologici da cui traiamo esperienze sensibili soggettive. Che sia belle o brutte, giuste o sbagliate non fa molta differenza se non si riesce neanche a cogliere cosa l’opera in se ci sta raccontando.
@gasparelombardo6327
@gasparelombardo6327 8 жыл бұрын
Un libro che consiglio della storia dell'estetica titolo Storia di sei Idee di Wladislaw Tatarkiewicz edizione Aesthetica sesta edizione 2006