Te lo saresti immaginato il SILVIO presidente sotto egemonia di questo governo 😮?
@margheritapera597825 күн бұрын
Inesorabile il tempo, indistruttibile il ricordo...
@MarcoZandonella-ot1ip27 күн бұрын
Pertini era una grande persona perché sapeva anche ammettere gli sbagli.Una cosa che manca ai politici italiani di oggi.
@rossgiuАй бұрын
Pensate a quelli che si beccano Valeria Marini non doppiata in lingua inglese
@kami-sama72692 ай бұрын
Alec Baldwin e Valeria Marini nello stesso film, siamo agli stessi livelli de Il mio west di Pieraccioni e di Welcome Home di George Ratliff (per chi ha visto la recensione di Victorlaszlo88 ha già capito cosa intendo)
@giancarlofusciello95482 ай бұрын
girato al paradise club di san vittore del lazio alcune scene
@Ornella-xg2gt2 ай бұрын
Rivisto in TV Rai Movie
@Topovelosce2 ай бұрын
Renè Ferretti avrebbe detto "Mamma mia la monnezza che ho fatto!"
@markocernic37363 ай бұрын
Grandi Uomini di un grande Tempo!!!❤
@aroclelanzillo78093 ай бұрын
Tratto dal libro di Marcello Introna, il film è ambientato nella Bari degli anni 50 e racconta l'inquietante storia di Franco Percoco, l'uomo che compì la prima strage familiare dell'Italia del dopoguerra. Dirige Pierluigi Ferrandini.
@namenlos25783 ай бұрын
fart!!!!
@giannibocelli73793 ай бұрын
Lo sapete o no che fu l'unico capo di stato al mondo alle esequie dj Tito, infoibatore dj italiani? Che mascalzone ipocrita
@attiliotognetti11364 ай бұрын
Meno male che sei morto
@MariaLaera-hg4lp4 ай бұрын
Stupendo
@aldobaglio81844 ай бұрын
Praticamente la storia di due lesbiche in un bosco, l'unica cosa buona di sto film è la bionda, perché non si salva niente in sta sorta di film.
@aldobaglio81844 ай бұрын
Praticamente la storia di due lesbiche in un bosco, l'unica cosa buona di sto film è la bionda, perché non si salva niente in sta sorta di film.
@stefanostefanelli60945 ай бұрын
Grande sandro ci vorresti adesso le cose andrebbero meglio❤❤
@attiliotognetti11365 ай бұрын
L'uomo senza un muscolo......
@Raven-it2kn4 ай бұрын
Quello giusto per premere il grilletto e far fuori molti cani rognosi con la camicia nera. 😘
@attiliotognetti11364 ай бұрын
@@Raven-it2kn vienimi a prendere duro di cicagonel vaso da notte
@onesto30833 ай бұрын
Medaglia all’onore nella 1ª guerra mondiale, 15 anni di galera e confino nel regime fascista rifiutando la grazia, resistenza e partecipazione attiva nella 2ª guerra mondiale…morto a 94 anni. Vorrei averli io i suoi muscoli!
@anthonyhopkins7105 ай бұрын
Inesorabile il tempo, indistruttibile il ricordo.
@giadasalmoiraghi41255 ай бұрын
Interessante e originale documentario sul fascino della citta' eterna.. Bravi
@user-ld3so6to8c6 ай бұрын
Bravo 😊
@giovannilofaro28436 ай бұрын
Personaggio contraddistinto per la sua Saggezza e la sua Fragilità
@Raven-it2kn4 ай бұрын
Fragile? La vorrebbero in molti la "fragilità" di Sandro...galera,confino,botte guerra e resistenza...😅
@giovannilofaro28436 ай бұрын
Dino Zoff è l' autentico Friulano gigantesco avendolo visto personalmente e pienamente iscrivendomi al canale da Appassionato
@donatellapisu80096 ай бұрын
Roma per me non è un soggetto interessante, non riesce a esprimere nè a produrre una cultura che mi affascini, ma solo comportamenti estremi con uno sfondo di disperazione. Un' esorcizzazione della Morte attraverso una sessualità rozza, volgare, fine a sè stessa, che non riesce mai a soddisfarsi, e si ripete in un loop patetico. Roma è a livello di istinti basici, mangiare, fottere, e non è mai riuscita ad evolvere più in là di questo. È un'energia che resta in basso, sangue escrementi istinti primitivi. Ne segue che neanche il film sia interessante. Quello che entusiasma il regista e i narratori, quello che coinvolge e appassiona i romani, o chi orbita su Roma e la trova attraente, mi lascia invece indifferente. Preferisco atmosfere diverse.
@alessioborriello57687 ай бұрын
Camuffare.... ma che ucello è questo ?
@alessioborriello57687 ай бұрын
" la mia famiglia vuole ringraziarti per avermi salvato la vida " 😂😂😂😂😂😂
@angelagasparini48407 ай бұрын
FRANCO SEI NELL ETERNITÀ ORA. GRAZIE. AMEN ❤😊 ANGELA
@suecrookes23318 ай бұрын
My grandson is the boy
@rosamarzullo94878 ай бұрын
Questo attore è fantastico e fatto apposta per questo genere di film spero abbia una buona carriera per me è grandissimo e bravissimo diverso dagli altri complimenti al regista
@Ltk1thegoat10 ай бұрын
Dove posso trovaré la música
@ilresole60310 ай бұрын
Maestro ❤
@Filippomagni6810 ай бұрын
Al cinema solo il 24 | 25 | 26 | 27 OTTOBRE anche troppo..... avrei fatto solo il 31 ottobre
@aneta399011 ай бұрын
Oggi 8 ottobre 2023lo visto sul Rai Move .Film bellissimo. Peccato che per un alcolizzato crollato tutto...
@user-qh5nt5rg5k Жыл бұрын
Togliete i soldi pubblici al cinema
@nandorosella3020 Жыл бұрын
Qualcuno mi può spiegare il finale?
@Andrew00tagh0096 Жыл бұрын
Appena visto al cinema… Un film mediocre, la prima metà del film senza colpi di scena e piena di dialoghi inutilmente lunghi, trama poco interessante e poco chiara. Consiglio di usare i soldi per il biglietto per qualcos’altro.
@marcoscognamiglio1750 Жыл бұрын
Il trailer promette bene...e poi Liguori è marchio di garanzia 💪
@HorrorItalia24 Жыл бұрын
Sembra interessante 🧐
@ildodicesimonet Жыл бұрын
Il gol di Turone è uno dei tanti episodi controversi che accadevano in quegli anni nel campionato di calcio italiano. Sicuramente Turone è in posizione regolare, si vede chiaramente (anche senza il VAR) che è dietro la linea della palla. Non credo che il guardalinee fosse in malafede, all'epoca la terna arbitrale spesso e volentieri aveva la stessa reattività e attenzione di un impiegato comunale prossimo alla pensione, quindi sicuramente non c'è nessun complotto. Come dice lo stesso Turone: i guardalinee spesso nel dubbio alzavano la bandierina per stare più tranquilli... Però, ha ragione Biascica... il gol di Turone era bono... era bono come il pane!...
@larst56010 ай бұрын
Ma non c' e' bisogno di complotti, come dichiaro' un centrocampista della Nazionale,tutti gli arbitri sanno che fischiare contro la Juve e' pregiudievole per la carriera ..specie in fasi cosi' cruciali di un campionato..😅
@angelatoscano4610 Жыл бұрын
Straordinario artista unico in tutti i sensi Ci ha lasciato canzoni che chiamarle tali sembra riduttivo Lui avrà sempre un posto speciale nell'universo musicale
@patricklibertino5408 Жыл бұрын
Jesse Pinkman
@stefanopinna1019 Жыл бұрын
Troppo bravo per la musica italiana 👏😔👏😔
@lorenapasquetti8627 Жыл бұрын
❤❤❤❤❤
@OlyaGusseva Жыл бұрын
Sandro Pertini la verità sui crimini del partigiano stalinista e assassino Sandro Pertini, nascosti e negati dall'apparato disinformatore delle sinistre. . ~ ~ ~ . La Storia, quella vera e non quella addomesticata ad uso e consumo dalle sinistre, ci permette di tratteggiare la figura di Sandro Pertini, collocandolo nella sua giusta dimensione, e cioé in quella di quella di assassino. . In questa esposizione non mi dilungherò sulla sua completa biografia, poiché ciò che caratterizza il suo operato è già abbastanza significativo di come possa essere considerato questo personaggio, a prescindere dai dati anagrafici. . Lo stereotipo ricorrente, imposto dalle sinistre, mostra un Pertini amato da quegli Italiani a cui è stata a lungo imposta la consueta mistificazione, e cioè la consapevole omissione dei crimini commessi. . La lista delle nefandezze da ascrivere all’ex Presidente è piuttosto lunga, come ad esempio quella di aver ordinato la soppressione fisica mediante fucilazione dei due famosi attori Osvaldo Valenti e Luisa Ferida il 30 aprile 1945. I due, che avevano aderito alla Repubblica Sociale, vennero accusati di appartenere al gruppo di torturatori conosciuti con il nome di “Banda Kock”, ma post mortem fu oggettivamente accertato che erano entrambi innocenti. . Pertini era contornato da criminali del calibro di Giuseppe Marozin (omicidi, stupri, e rapine) a cui egli stesso aveva conferito l’autorità del comando nelle famigerate brigate partigiane Matteotti, legate al Partito socialista. . Durante il procedimento penale a suo carico per quei delitti Marozin incolpò Pertini di aver dato l’ordine di fucilare i due attori pronunciando le precise parole: “Fucilali, e non perdere tempo !”, e affermò inoltre che Luisa Ferida “non aveva fatto niente, veramente niente!”. . In uno dei tanti omicidi commessi in nome di un comodo antifascismo, Marozin tolse la vita al Conte Federico Barbiano Belgioioso, un partigiano non comunista che fu scambiato erroneamente per fascista insieme ai suoi cinque compagni d’armi, che per questo motivo vennero freddati senza tanti complimenti. Questo era lo squallido “ambiente politico” tanto caro ai gruppi partigiani cui apparteneva Sandro Pertini, intriso di sangue, di omicidi e di fanatismo marxista. . Ebbene sì, perché Sandro Pertini, mitizzato come personaggio amato dagli italiani, dalla gente e dai bambini, il Presidente con la pipa, era un fervido ammiratore di Stalin, nonostante il fatto che questi fosse (e rimane) uno dei più efferati criminali di tutti i tempi. Alla morte di Stalin, nel 1953, l’ex partigiano Pertini dichiarò sull’Avanti, il quotidiano socialista di quei tempi : . “Il compagno Stalin ha terminato bene la sua giornata, anche se troppo presto per noi e per le sorti del mondo. L'ultima sua parola è stata di pace. (...) Si resta stupiti per la grandezza di questa figura... Uomini di ogni credo, amici e avversari, debbono oggi riconoscere l'immensa statura di Giuseppe Stalin. Egli è un gigante della storia e la sua memoria non conoscerà tramonto.” . Pertini si schierò quindi ufficialmente a fianco di colui che aveva prodotto decine di milioni di vittime innocenti deportando intere popolazioni nei gelidi lager della Siberia, condannandole a morte per fame, per freddo o per le torture che il comunismo infliggeva alle sue vittime. . L’antifascista Pertini va ricordato per questo, per essere stato ammiratore di un criminale e di avere lui stesso interpretato il ruolo di artefice di una parossistica emulazione, in nome di un becero antifascismo. . La sua arroganza intellettuale unita alla sua sudditanza psicologica e politica nei confronti di Mosca continuarono anche nel dopoguerra, palesando comportamenti che vanno al di là del semplice condizionamento mentale, identificandolo come persona ostile ai diritti umani e dei Popoli. . Quando, paradossalmente, divenne Presidente della Repubblica Italiana, Sandro Pertini manifestò chiaramente la sua dipendenza dall’odio e dalla violenza marxista, approfittando della sua posizione istituzionale per concedere la grazia a Mario Toffanin (alias Giacca), un criminale partigiano che aveva ucciso ben 17 persone, partigiani della brigata Osoppo, in quello che fu chiamato l’Eccidio di Porzus. . Nel 1978, in pieno delirio di accondiscendenza con il crimine, Pertini graziò Giulio Paggio, un altro delinquente comunista appartenente alla famigerata “Volante rossa”, responsabile di una lunga lista di omicidi in Lombardia, in Emilia e nel Lazio. Il disprezzo di Pertini per il Popolo italiano si manifestò con chiarezza in occasione della morte del Maresciallo Tito, dittatore della ex Jugoslavia, nel 1980. Il Presidente partigiano partecipò commosso ai funerali baciando la bandiera jugoslava, oltraggiando così le migliaia di vittime delle Foibe che Tito ordinò di massacrare facendole scaraventare, spesso ancora vive, nelle profondità abissali degli inghiottitoi carsici. . L’ignobile comportamento di Pertini oltraggiò inoltre in modo palese e arrogante tutti i profughi e gli esuli istriani, giuliani e dalmati, nel ricordo della terribile migrazione che dovettero compiere per sfuggire alla tirannide comunista. . Ecco chi è veramente e storicamente Sandro Pertini, e poco importa se l’apparato mistificatorio delle sinistre insorgerà per queste mie inconfutabili asserzioni, in quanto la verità non concede sconti. . Pertini fu un Presidente che si premurò di insignire con medaglia al valore centinaia di partigiani assassini condannati dalla Magistratura per efferati delitti, come nel caso di Filippo Papa, torturatore, seviziatore e assassino del modenese. . Dante Bottazzi fu un altro partigiano assassino che beneficiò della benevolenza di Pertini, nonostante il fatto che fosse a capo di una banda che provocò la morte di ben 56 vittime a Castelfranco, nel modenese, compreso il prete don Giuseppe Tarozzi. . Questo sanguinario partigiano (ma quale fra di loro non lo era ?) uccise anche Renato Seghedoni, un altro partigiano reo di aver denunciato i suoi delitti, per i quali Bottazzi fu condannato all’ergastolo, in contumacia. . Accumulò altre condanne per omicidi vari oltre a trent’anni di carcere per quello del maresciallo dei Carabinieri Attilio Vannelli, ma poi il delirio di onnipotenza del tanto amato Pertini intervenne a graziarlo rendendolo completamente libero. . Il totale disprezzo manifestato da Pertini nei confronti delle vittime e dei loro parenti la dice lunga sulla caratura morale di questo personaggio, eletto a simbolo di riferimento dalle sinistre. . Un riferimento che appare come un escremento, come una squallida esibizione di cosa sia in effetti l’essenza stessa che anima l’universo delle sinistre e la loro ostentata arroganza. Il socialismo massimalista espresso da Pertini trovò motivo di simbiosi con quel resistenzialismo comunista che nel Savonese, sua terra natale, condusse a ben cinquecento esecuzioni sommarie, senza che a ciò ci fosse la minima opposizione da parte del partigiano futuro Presidente della Repubblica italiana. . Pertini investì con una pioggia di medaglie, di attestati di merito, di pensioni, tutti i criminali assassini partigiani, compresi coloro dai quali lo stesso PCI aveva preso le distanze in quanto indifendibili. . Questa è la vera Storia di Pertini, come emerge dall’analisi oggettiva dei fatti, e dalla contestuale disamina del modus operandi cui il partigiano assassino ha fatto ricorso per tutta la sua miserabile esistenza. . Fortunatamente l'inesorabile incedere del tempo ci ha liberati della sua odiosa presenza che ammorbava la Democrazia italiana. . Il mondo ora, senza di lui, è sicuramente migliore !
@OlyaGusseva Жыл бұрын
Sandro Pertini la verità sui crimini del partigiano stalinista e assassino Sandro Pertini, nascosti e negati dall'apparato disinformatore delle sinistre. . ~ ~ ~ . La Storia, quella vera e non quella addomesticata ad uso e consumo dalle sinistre, ci permette di tratteggiare la figura di Sandro Pertini, collocandolo nella sua giusta dimensione, e cioé in quella di quella di assassino. . In questa esposizione non mi dilungherò sulla sua completa biografia, poiché ciò che caratterizza il suo operato è già abbastanza significativo di come possa essere considerato questo personaggio, a prescindere dai dati anagrafici. . Lo stereotipo ricorrente, imposto dalle sinistre, mostra un Pertini amato da quegli Italiani a cui è stata a lungo imposta la consueta mistificazione, e cioè la consapevole omissione dei crimini commessi. . La lista delle nefandezze da ascrivere all’ex Presidente è piuttosto lunga, come ad esempio quella di aver ordinato la soppressione fisica mediante fucilazione dei due famosi attori Osvaldo Valenti e Luisa Ferida il 30 aprile 1945. I due, che avevano aderito alla Repubblica Sociale, vennero accusati di appartenere al gruppo di torturatori conosciuti con il nome di “Banda Kock”, ma post mortem fu oggettivamente accertato che erano entrambi innocenti. . Pertini era contornato da criminali del calibro di Giuseppe Marozin (omicidi, stupri, e rapine) a cui egli stesso aveva conferito l’autorità del comando nelle famigerate brigate partigiane Matteotti, legate al Partito socialista. . Durante il procedimento penale a suo carico per quei delitti Marozin incolpò Pertini di aver dato l’ordine di fucilare i due attori pronunciando le precise parole: “Fucilali, e non perdere tempo !”, e affermò inoltre che Luisa Ferida “non aveva fatto niente, veramente niente!”. . In uno dei tanti omicidi commessi in nome di un comodo antifascismo, Marozin tolse la vita al Conte Federico Barbiano Belgioioso, un partigiano non comunista che fu scambiato erroneamente per fascista insieme ai suoi cinque compagni d’armi, che per questo motivo vennero freddati senza tanti complimenti. Questo era lo squallido “ambiente politico” tanto caro ai gruppi partigiani cui apparteneva Sandro Pertini, intriso di sangue, di omicidi e di fanatismo marxista. . Ebbene sì, perché Sandro Pertini, mitizzato come personaggio amato dagli italiani, dalla gente e dai bambini, il Presidente con la pipa, era un fervido ammiratore di Stalin, nonostante il fatto che questi fosse (e rimane) uno dei più efferati criminali di tutti i tempi. Alla morte di Stalin, nel 1953, l’ex partigiano Pertini dichiarò sull’Avanti, il quotidiano socialista di quei tempi : . “Il compagno Stalin ha terminato bene la sua giornata, anche se troppo presto per noi e per le sorti del mondo. L'ultima sua parola è stata di pace. (...) Si resta stupiti per la grandezza di questa figura... Uomini di ogni credo, amici e avversari, debbono oggi riconoscere l'immensa statura di Giuseppe Stalin. Egli è un gigante della storia e la sua memoria non conoscerà tramonto.” . Pertini si schierò quindi ufficialmente a fianco di colui che aveva prodotto decine di milioni di vittime innocenti deportando intere popolazioni nei gelidi lager della Siberia, condannandole a morte per fame, per freddo o per le torture che il comunismo infliggeva alle sue vittime. . L’antifascista Pertini va ricordato per questo, per essere stato ammiratore di un criminale e di avere lui stesso interpretato il ruolo di artefice di una parossistica emulazione, in nome di un becero antifascismo. . La sua arroganza intellettuale unita alla sua sudditanza psicologica e politica nei confronti di Mosca continuarono anche nel dopoguerra, palesando comportamenti che vanno al di là del semplice condizionamento mentale, identificandolo come persona ostile ai diritti umani e dei Popoli. . Quando, paradossalmente, divenne Presidente della Repubblica Italiana, Sandro Pertini manifestò chiaramente la sua dipendenza dall’odio e dalla violenza marxista, approfittando della sua posizione istituzionale per concedere la grazia a Mario Toffanin (alias Giacca), un criminale partigiano che aveva ucciso ben 17 persone, partigiani della brigata Osoppo, in quello che fu chiamato l’Eccidio di Porzus. . Nel 1978, in pieno delirio di accondiscendenza con il crimine, Pertini graziò Giulio Paggio, un altro delinquente comunista appartenente alla famigerata “Volante rossa”, responsabile di una lunga lista di omicidi in Lombardia, in Emilia e nel Lazio. Il disprezzo di Pertini per il Popolo italiano si manifestò con chiarezza in occasione della morte del Maresciallo Tito, dittatore della ex Jugoslavia, nel 1980. Il Presidente partigiano partecipò commosso ai funerali baciando la bandiera jugoslava, oltraggiando così le migliaia di vittime delle Foibe che Tito ordinò di massacrare facendole scaraventare, spesso ancora vive, nelle profondità abissali degli inghiottitoi carsici. . L’ignobile comportamento di Pertini oltraggiò inoltre in modo palese e arrogante tutti i profughi e gli esuli istriani, giuliani e dalmati, nel ricordo della terribile migrazione che dovettero compiere per sfuggire alla tirannide comunista. . Ecco chi è veramente e storicamente Sandro Pertini, e poco importa se l’apparato mistificatorio delle sinistre insorgerà per queste mie inconfutabili asserzioni, in quanto la verità non concede sconti. . Pertini fu un Presidente che si premurò di insignire con medaglia al valore centinaia di partigiani assassini condannati dalla Magistratura per efferati delitti, come nel caso di Filippo Papa, torturatore, seviziatore e assassino del modenese. . Dante Bottazzi fu un altro partigiano assassino che beneficiò della benevolenza di Pertini, nonostante il fatto che fosse a capo di una banda che provocò la morte di ben 56 vittime a Castelfranco, nel modenese, compreso il prete don Giuseppe Tarozzi. . Questo sanguinario partigiano (ma quale fra di loro non lo era ?) uccise anche Renato Seghedoni, un altro partigiano reo di aver denunciato i suoi delitti, per i quali Bottazzi fu condannato all’ergastolo, in contumacia. . Accumulò altre condanne per omicidi vari oltre a trent’anni di carcere per quello del maresciallo dei Carabinieri Attilio Vannelli, ma poi il delirio di onnipotenza del tanto amato Pertini intervenne a graziarlo rendendolo completamente libero. . Il totale disprezzo manifestato da Pertini nei confronti delle vittime e dei loro parenti la dice lunga sulla caratura morale di questo personaggio, eletto a simbolo di riferimento dalle sinistre. . Un riferimento che appare come un escremento, come una squallida esibizione di cosa sia in effetti l’essenza stessa che anima l’universo delle sinistre e la loro ostentata arroganza. Il socialismo massimalista espresso da Pertini trovò motivo di simbiosi con quel resistenzialismo comunista che nel Savonese, sua terra natale, condusse a ben cinquecento esecuzioni sommarie, senza che a ciò ci fosse la minima opposizione da parte del partigiano futuro Presidente della Repubblica italiana. . Pertini investì con una pioggia di medaglie, di attestati di merito, di pensioni, tutti i criminali assassini partigiani, compresi coloro dai quali lo stesso PCI aveva preso le distanze in quanto indifendibili. . Questa è la vera Storia di Pertini, come emerge dall’analisi oggettiva dei fatti, e dalla contestuale disamina del modus operandi cui il partigiano assassino ha fatto ricorso per tutta la sua miserabile esistenza. . Fortunatamente l'inesorabile incedere del tempo ci ha liberati della sua odiosa presenza che ammorbava la Democrazia italiana. . Il mondo ora, senza di lui, è sicuramente migliore !
@ASERBIANFILM-mi8us Жыл бұрын
VISTO CONTINUAVA A DIRE GLI HO ACCOMPAGNATI IO STESSO CON IL NOTTURNO DELLE 23,45 :-)
@michelecellamare2166 ай бұрын
ciao dove posso vedere il film ?
@langolodialex3 ай бұрын
@@michelecellamare216Sarà disponibile su Raiplay dal 25 Maggio
@serenaderita4860 Жыл бұрын
Il film è originale, le immagini di Bari sono molto belle e il protagonista è bravissimo...però il romanzo è tutt'altra cosa : racchiude un mondo intero, mentre il film ne mostra solo qualche frammento.
@michelemicoli46699 ай бұрын
Salve dove posso vedere il film?
@michelemicoli46693 ай бұрын
@Incubo_oscuro visto l'alto ieri ! Purtroppo è la storia raccontata di un pazzo che ha ucciso la sua famiglia!
@aroclelanzillo7809 Жыл бұрын
La storia vera del ventenne Filippo Laganà, figlio del noto attore Rodolfo. Durante una vacanza in America, avverte forti dolori addominali e deve rientrare subito in Italia. La diagnosi è terribile: si tratta del morbo di Wilson. Serve al più presto un trapianto di fegato ...
@susydesanctis4755 Жыл бұрын
Lo vedró!❤️
@cirocuomodelaurentiis8882 Жыл бұрын
Era bono come la moviola manipulada de Carlo Sassi 😂😂😂 patetici 😂😂
@larst56010 ай бұрын
La moviola manipolata 🤣E se lo dice un patetico...
@danieledidonato78545 ай бұрын
Palri te che voi uno scudo INESISTENTE del 1915 🤡🤡🤡🤡🤡popipopi popipopipopi