@@chicaboom4505 per la pulizia la cera è direttamente in acqua (50% acqua e 50% cera). Quando invece viene sciolta per fare le candele il pentolino ha una doppia camera in modo da usare la tecnica del bagnomaria

@leapidigege grazie.

Interessante! Di che libro si tratta? Se posso chiedere… 😊

Salve. È una storia che parla di espropri di terreni demaniali. Non è un trattato sulle api che però ci entrano e devo essere precisa. intanto vi ringrazio per tutte le informazioni che ottengo da voi.

Naturalmente vi citerò nei ringraziamenti.

No millefiori primaverile. C’è anche un po’ di acacia dentro, ma soprattutto melo, un po’ di tarassaco, prunus e acacia

Anche qui in Alto Adige purtroppo. Questo video è stato fatto poco prima dell’armageddon… anche qui son 10 giorni che la bilancia scende solo 😢

@@leapidigege che tristezza... speriamo di recuperare. Forza amici apicoltori!

Intendi gli stampi? Qui in Italia si trovano da Hobbyfarm di Biella

@@leapidigege si che prezzo li hai presi?

Gli stampi hanno diverse forme e prezzi. Basta andare sul sito per vederli.​@@lecreazionidikrizia

Royal Jelly

Tendenzialmente no 😅 La cera più vecchia o che le api hanno prodotto partendo dal foglio cereo (di cui non conosco la provenienza) la uso per le candele, mentre quella che hanno costruito completamente da sole e quella di opercolo la sto mettendo da parte per poi riutilizzarla negli alveari. Il mio obiettivo è di usare negli alveari, prima o poi, solo cera prodotta al 100% dalle mie api. Quindi la conservo e custodisco gelosamente 😅😊

Infatti, mi serviva per le candele, grazie per la risposta .

Buongiorno. Cosa è la parte più scura e granulosa che resta sotto il foglio di cera? ...come si può usare? E se lo sa ,a cosa può servire?

Dipende. Per poterla filtrare e pulire il modo più semplice è scioglierla in acqua facendola bollire o sobbollire. L’importante è non scaldare la cera direttamente sul fuoco o si rovina. Se bolle in acqua raggiunge una temperatura di 100° senza superarli, quindi il colore resta inalterato. È solo importante fare attenzione a non farla straripare perché a contatto con fuoco o superfici calde può prendere fuoco e provocare un incendio. Quando viene sciolta x candele o altri scopi allora anche io lo faccio a bagnomaria 😉

In quello che voglio e a cui tengo sono molto preciso 😅

Già… sto tenendo d’occhio i consumi, stanno scendendo più velocemente del normale per questo periodo. Non faccio molto uso di candito, ma quest’anno potrebbe essere necessario 😕

Sì purtroppo c’era vento a folate. Temo che le problematiche potranno essere non solo legate all’apicoltura e alle api; tra l’altro sta facendo di nuovo un inverno piuttosto secco… staremo a vedere!

È la migliore! 😊

Certamente, basta usare uno stampo adatto (es. pirottini di silicone per cucina o simile)

Bisogna trovare qualche apicoltore che la vende (in quel caso probabilmente sarà da pulire un po’ di più) oppure su siti che vendono prodotti per apicoltura (che di solito ritirano la cera dai clienti) 😉

Quest'anno per provare ho usato il prodotto commerciale che si chiama Apiherb. Il costo non è indifferente perché la confezione da 500g costa intorno ai 50 Euro. Questo è il link dell'azienda che lo commercializza in Italia: www.alveis.it/nutrizione-delle-api/apiherb/

Bro quello sono le api giapponesi queste non sono giapponesi

In realtà le nostre api sanno difendersi dai calabroni nostrani (Vespa crabro); se un calabrone entra o prova ad entrare nell’arnia, le api lo circondano, lo appallottolano e lo “scaldano” fino a farlo morire. Questo meccanismo di difesa purtroppo non funziona con la vespa velutina (originaria del sudest asiatico) che al momento, dove è già arrivata (Liguria, Piemonte, Toscana) è un grosso problema per le api europee

😂😂😂😂

Potrebbe essere raffreddamento troppo veloce della cera o lavorate in una stanza troppo fredda

@@leapidigege grazie!

Quello potrebbe essere perché entrano in casa attirate da qualcosa (purtroppo questa stagione in molte zone d’Italia è disastrosa) e poi non riescono ad uscire…

Vero, ma è stato dimostrato che la sublimazione con il varrox da sotto la rete ha un'efficacia minore in quanto i cristalli di ossalico si bloccano sulla rete stessa. Io comunque di solito controllo dalla porticina se ci sono api sul fondo ed in caso dò una sbuffata con l'affumicatore, in modo da evitare di avere api sul fondo che verrebbero arrostite.