Saluti del Presidente fine anno 2021
8:16
SIPEM AUGURI PRESIDENTE 2020
4:06
3 жыл бұрын
Пікірлер
@giuliagiardini6937
@giuliagiardini6937 7 ай бұрын
Dove è possibile reperire l'articolo? Grazie
@lauramadonna1583
@lauramadonna1583 3 жыл бұрын
Complimenti Francesca, hai recuperato con efficacia un antico modo di filosofare e di raccontare il mondo!
@graziachiarini2179
@graziachiarini2179 3 жыл бұрын
Bravissima Francesca!
@andreacesaro179
@andreacesaro179 4 жыл бұрын
Grazie Giuseppe, fa piacere sentire la tua pacatezza, di questi tempi, oltre ai propositi chiari e condivisi. Un caro saluto Andrea Cesaro
@francescocrisafulli1610
@francescocrisafulli1610 4 жыл бұрын
Grazie Antonella per questa segnalazione. Ho ascoltato la presentazione di Fabrizio Consorti che oltre ad essere gradevole nella narrazione è interessante nei contenuti e nelle stimolazioni che produce. A partire dalla serie di stati possibili di una malattia, mi viene in mente il lavoro che faccio in ambito socio sanitario pubblico per la disabilità in età adulta e mi chiedo come interagisca il disagio sociale su una condizione di malattia: è uno starter, una conseguenza, un rinforzo, una concausa o tutte le cose insieme? Le buche di potenziale, gli attrattori, la spesa energetica per risalire la china, sono realtà drammaticamente vere nella riflessione che gli EP socio sanitari fanno nel proprio lavoro. E' molto suggestivo il modello HIN che avete costruito: come educatori professionali siamo molto indietro su tanti piani epistemologico, metodologico, didattico e ci muoviamo come comunità professionale alla rinfusa verso modelli di riferimento più o meno robusti. Con Antonella abbiamo fissato le nostre core competence professionali e sarebbe proprio interessante avere un riferimento come il modello HIN come mappa concettuale per inquadrare (in ambito didattico ed in quello professionale) i problemi prioritari socio sanitari della popolazione di cui ci occupiamo. Mi perdonerete l'accostamento tra professioni ma l'ultima slides della presentazione mi ha stimolato molto: abbiamo denominato la nostra attività diagnostica "identificazione delle necessità educative" e quindi possiamo pensare di costruire nuovi strumenti con approccio sistemico, per capire meglio di cosa ci stiamo occupando.