Stavo per scrivere proprio la medesima osservazione. L'emergenza e la complessità sono temi di fisica teorica a buon diritto.

l'ia non è emergente. è programmata. se l'ia fosse "intelligente" che poi in realtà vorreste dire se avesse una coscienza, andrebbe oltre alla sua programmazione. esempio "oggi non ho voglia di fare un caxxo". invece l'ia è un bot, puoi programmarla che auto apprenda ed evolva etc... ma non supera la sua programmazione come facciamo noi esseri senzienti. l'ia è solo una calcolatrice evoluta. anche l'asi, agi... saranno in realtà calcolatrici. strumenti. in ogni caso stanno costruendo reti neurali fisiche. esempio una ricercatrice italiana ha costruito a shangai una sorta di retina, un circuito che permette all'IA di vedere con una efficienza superiore rispetto all'algoritmo visto che evita tanti filtri e passaggi. anche le sinpasi stanno costruendo.

@@duracell211 L'informatica è stata sempre utilizzata per sperimentare e simulare cose che appartengono ad altre discipline. Quello che io sostengo, non sbagliando affatto, è che una IA è una simulazione di un sistema fisico complesso. Quando dico che le IA sono emergenti non intendo affermare che sono nate dal nulla, ovvio che c'è stata una programmazione! Il senso di "emergente" è che non esiste un algoritmo deterministico che descrive una IA. Se tu ce l'hai allora dammelo che divento l'uomo più ricco del mondo. Le IA sono piuttosto sistemi complessi con elementi di casualità (probabilmente ponderata per emulare indeterminismo)

@@bluehackfull tu probabilmente ti riferisci alle MLP. oggi giorno non si usano quasi più. si sta andando verso modelli tiny, piccolini. ti do giusto due nozioni di base... reti KAN e VSA hypervector. in pratica con la prima, capisci come si comporta la rete neurale e non servono migliaia e migliaia di nodi. quindi è interpretabile. e quindi smontiamo la tua tesi iniziale di indeterminazione. con i secondi invece prendi dei vettori e li sommi o moltiplichi per formare un mega vettore chiamato ipervettore multidimensionale. con queste due cose l'ia può fare tantissimo e può girare sul tuo pc di casa senza problemi e fare le stesse cose che fanno i chatgpt. quando in questo ambiente si parla di emergenti significa che nasce senza che sia stata determinata dalla programmazione. e qui l'ia non arriverà mai. prendiamo ia agente con rinforzo sono i miei preferiti e più vicini ad un emergere di intelligenza... in pratica imparano sbagliando come l'addestramento che si fa con i cani o con una parte di popolazione. li dai un obbiettivo attraverso premi e punizioni. lui raggiungerà l'obbiettivo capendo come ottenere il punteggio migilore. l'ia + di questo non può andare come intelligenza. che in sostenza replica il nostro apprendimento. anche noi impariamo sbagliando. solo che noi abbiamo la coscienza quindi impariamo prima. noi possiamo mettere regole simboliche che magari se le scrive lui. così da non ripetere lo stesso errore due volte. ma ripeto è sempre programmazione. un oggetto inanimato non può avere coscienza e quindi intelligenza. è un dato di fatto. sul discorso simulare sistema complesso... le ia di oggi non simulano nulla di complesso. sistema complesso è quello che fa un cervello, lavoro asincrono, multi task, multi dati etc.. etc... le ia di oggi sono un bot informato. una enciclopedia interattiva. nulla di più. con i robot è ovviamente più simile al cervello.. e allora si. comincia ad essere un sistema complesso.

@@duracell211 Apprezzo il tuo punto di vista e il tuo interesse per gli aspetti tecnici delle IA. Tuttavia, vorrei sottolineare che la questione dell'emergenza dell'IA va oltre la sua implementazione pratica. Anche se le reti neurali e gli algoritmi sono programmati, il comportamento emergente delle IA deriva dalla complessità delle interazioni tra i loro componenti. L'idea che l'intelligenza possa manifestarsi come risultato di sistemi complessi è fondamentale. Proprio come nella fisica, dove le proprietà emergenti come la temperatura o la pressione non possono essere ridotte a una singola particella, anche le IA mostrano comportamenti che non sono completamente prevedibili né determinabili dalla loro programmazione iniziale. In questo senso, le IA possono essere viste come sistemi complessi che interagiscono in modi inaspettati.

Veramente sono un ricercatore in un prestigioso centro di ricerca e lavoro proprio con l’intelligenza artificiale. Ho anche varie pubblicazioni su riviste e conferenze internazionali. Lei invece che esperienza ha nel settore?

bravo 😀 che figuraccia il tipo che ti ha insultato 😂 si sono curioso! io sono Ingegnere informatico e con doppia laurea in bioingegneria, e insegno AI .. tu che hai sparlato che fai ?

Aspettando Matteo, dal video ho capito che i fenomeni fisici che riguardano le loro ricerche sono principalmente quelli legati alla dinamica dei sistemi complessi con molti parametri. Un esempio credo possa essere la dinamica del clima su scala planetaria, ma anche sistemi planetari o sistemi complessi su scala atomica, comunque sistemi in cui sono presenti molti oggetti che interagiscono tra loro. Spero di non aver preso fischi per fiaschi.

@@GiornalediSistema confermo. Dinamica dei sistemi complessi, chaos ed emergenza sono fenomeni fondamentali che a buon diritto fanno parte della fisica di base. Non a caso sono temi nella sfera di competenza di un altro recente Nobel: Parisi

nulla di particolare farebbe quello che fa in 30ms.. ma se pensate che più potenza porti all'autocoscienza siete fuori strada.

@@duracell211 pensate chi?

@@Giubizza te e quelli come te affascinati da una calcolatrice... ti basta pensare che c'è xanadu, ha risolto problemi che i super computer ci avrebbero impiegato 8000 anni se non ricorda male. lui ha risolto in 30ms. quindi una iA potrebbe essere molto veloce in tempo reale fare tutto quello che i server di tutto il mondo farebbero ad una frazione del tempo. quindi più potenza non genera l'autocoscienza come molti credono.

@@duracell211 sempre buona cosa avere macchine con buona capacità di calcolo.

@@Giubizza x fare cosa? ridurci a ritardati? ricordati che + tecnologia porta ad attrofizzazione delle nostre capacità.