?

i tempi di gioco effettivo sono 2 minuti e mezzo circa, e 4 ore 27 minuti e mezzo per pensare

@filippodegalleani6482 2 minuti Hatton li usa ad ogni putt

@@eddiesp7284 per pensare non per giocare, e comunque hai 50 secondi per puttare se putti per primo, e 40 se sei il secondo, e sono una enormità. Ma il tempo di effettuazione del colpo è circa un secondo

La gente avrebbe sicuramente capito.

35 anni di lavoro e il tennis italiano va tanto forte solo negli ultimi anni, direi che è abbastanza inspiegabile o quantomeno sorprendente! Poi non ha sminuito il lavoro dei tecnici! Poi ha detto che le piace Kyrgios ma ha comunque criticato le ultime sue dichiarazioni

​@@valeriozaccaria9853è assolutamente spiegabile, i challenger, le wild card ai tornei, strutture migliori, campi migliori, coach migliori, più formazione dei coach, più visibilità grazie a Supertennis. ci sono mille ragioni diverse

35 anni di che? 35 anni di nulla assoluto, di sonno della Federtennis. Guarda che Sara, come Pennetta, Schiavone, Fognini e altri tennisti di quella generazione, per avere carriere da professionisti, sono dovuti emigrare e crescere tennisticamente per molti anni o addirittura per tutta la carriera in Spagna (Sara da piccola è andata un anno in Florida, si allenava e ha vissuto per tanti anni a Valencia, la Pennetta a Barcellona, dove tuttora vive) La verità sul tennis italiano è che la tradizione c'è, c'è sempre stata, il talento pure, i buoni giocatori pure, i tornei idem, specialmente quelli giovanili ad alto livello, ma non c'erano progetti che potessero far emergere un giocatore tra i primi del mondo. Perché la federtennis non era molto organizzata, non c'erano strutture né tecnici adeguati per questo obiettivo, non c'era nemmeno la mentalità, perché il tennis da tanti è visto o come svago o come sacro fuoco che ce l'hai o non ce l'hai, e quindi non serve lavorare molto (come fanno ad esempio in Spagna dove si allenano ore e ore, mentre qui in Italia nei circoli di tennis si fa l'aperitivo a fine allenamento...) e soprattutto c'era tutto un pensiero estetico ed estetizzante secondo cui il tennis dovesse essere classico ... per dirla in parole povere, un ragazzino che giocava con lo stile di Berrettini e Sinner, vent'anni fa, era preso in giro "eh ma tira solo forte", " eh ma che brutto tennis" ed eravamo rimasti troppo affezionati al tennis col rovescio in back a una mano e discesa a rete, che è uno stile, che è bellissimo e può essere efficacissimo ma non è il tennis di tutti e uno che non lo fa non dev'essere discriminato, se ha voglia di lavorare, se vince, se col suo tennis si dimostra in grado di fare cose meravigliose come ha fatto Sara. Le cose sono cambiate già dal 2006 e poi definitivamente dal 2010 quando la Schiavone ha vinto Parigi, e poi ancora nel quinquennio seguente quando questa signora qui (Sara) insieme a Pennetta e Vinci hanno dimostrato che si poteva fare... che le semifinali di uno slam non erano un tabu'... e in quegli anni la Federtennis ci ha creduto e hanno cercato il campione anche al maschile, si sono aperti alla possibilità di un tennis diverso, e infatti sono gli anni in cui sono cresciuti tennisticamente gli atleti che abbiamo oggi, nessuno dei quali, da Paolini a Berrettini a Sinner, ha avuto bisogno di muoversi dall'Italia, ma sono stati tutti scelti, presi, chiamati e aiutati in Italia a sviluppare le loro potenzialità al massimo.

Quelli c'erano anche negli anni in cui andava male... il presidente è sempre lo stesso da 20 anni e più

@@savixa il presidente sì, le risorse no, e quella che ha cambiato tutto è stata la Schiavone, non il presidente, non la federtennnis. Tra l'altro, che la federtennis sia rimasta la stessa e che abbia numerose lacune come movimento lo si è visto anche in tante cose che sono state fatte in anni recenti... senza citare i singoli episodi, basti pensare all'orrenda campagna di tesseramento a slogan "gioca sicuro" in piena pandemia, quando in pratica facevano tesserare la gente per farla giocare in pandemia, identificando gli atleti tesserati con gli atleti di interesse nazionale... Per non parlare del "tesseramento gold" in cui (se le cose stanno ancora come qualche anno fa quando fu interodotto) pagando un supplemento un giocatore "gold" poteva avere piccoli vantaggi nei tornei come decidere l'orario o pretendere palle nuove o avere il coach in campo... cose che i tesserati "non gold" non potevano avere... assurdo e contrario ai principi dello sport. Ovvio che ogni movimento ha i suoi limiti, la federtennis ne ha avuti molti e per decenni non c'era una vera strada per tennisti talentuosi (e in italia ce ne sono sempre stati, la tradizione c'è) .... questa strada c'è per la generazione che ha iniziato attorno al 2010 e successive.

Concordo pienamente

Totalmente d’accordo