Non e facile

E mamma mia e così tutto difficile

Vabbè, però nella PA non si può fare così. Lorenza avrebbe dovuto dirglielo fin dall'inizio che non poteva e che sarebbe spettato a lui redigere il verbale. Bastava una mail "Gent,mo Docente Bianchi, per motivi personali mi trovo impossibilitata il giorno xx a avolgere il compito di ........... Con la presente le chiedo di predisporre il materiale necessario per stendere al meglio il verbale. Grazie e firma." Per questi compiti di servizio, per i quali c'è un mansionario ben preciso e un Piano di lavoro in cui è scritto nero su bianco chi deve fare cosa, Lorenza avrebbe dovuto scrivere una mail il giorno prima, in modo che se il collega non prendeva appunti, la responsabilità del verbale sarebbe stata solo del collega e non anche di Lorenza. Per tutti i compiti che non sono sul PDL, o si rimane sul verbale (cosa che si può fare, in certi contesti informali ma che sconsiglio, data la tendenza a dimenticare) o si fa l'Ordine di Servzio. Sa quante volte ho sentito la frase "non è compito mio, non sta scritto sul Piano di lavoro" !! E nessuno può contestarti nulla.

Ne conosco di persone insistenti, io continuo, mantenendo la massima neutralità emotiva, spiegando che le condizioni oggettivamente non mi consentono di fare x, di andare a .... , di impiegare tempo x per fare y, a dire di NO, ci sono persone che le motivazioni tue non le vogliono ascoltare, per cui mi devo ripetere 3,4 , anche 5 volte, ma sempre dicendo di NO e non indietreggiando di un mm. Si lamentano pure, ma a me non me ne frega niente, io pure sono un tipo che è accomodante ma ora che la mia salute sta traballando, non posso più stressarmi oltre quello che è strettamente il mio compito e dovere, il lavoro. Un paletto che sto incominciando a mettere è il telefono. Lo spengo alle 22.00 (vado a dormire, io mi devo alzare la mattina presto per andare al lavoro) e lo riaccendo dopo aver fatto colazione, nel weekend posso uscire con amici etc etc... ma se voglio prendermi 1 giorno, 1 giorno e mezzo per me e riposarmi, senza sentire nessuno, prendo e spengo il telefono. E se si lamentano che non potevano trovarmi perchè mi dovevano chiedere (sempre a me, oltretutto) cose "importanti", sti grandissimi caz**** non gli dico così ma faccio capire che i paletti ci sono e da quei confini non li schiodo. Al perchè rispondo "avevo degli impegni importanti pure io", oppure "ero stanco morto e avevo bisogno di riposarmi". Nello spiegare dò motivazioni generali, non è necessario scendere nel particolare, la persona invadente le domande indagatorie e inquisitorie le fa, io rispondo sempre che si è trattato o si tratta di questioni personali, non scendo nel dettaglio. Anche questo non voler scendere nel dettaglio è un potere personale di cui ci si può riappropriare, non dire più di quanto non sia necessario, anche questo è porre un limite.

I miei genitori erano proprio cosi e da adulta mi sento esatamente uguale nel lavoro e nella maggior parte delle mie relazioni.

Io le ho tentate tutte ma non vanno bene comunque

Grazie.

Gli ambienti di lavoro sono tossici e malsani e rovinano la salute. Povera Lorenza.

No al caposervizio che mi chiede se posso esserci anche al mercoledì…il giorno di riposo dato che il sabato lavoro…e svegliarsi ogni mattina alle 3 e’ pesante!

❤

Io sempre comprensiva,nn giudicante...ora mi ritrovo un figlio ribelle! Mha! Come fai fai sbagli

Certo e come tice mia sorella se hai la febbre hai personale infermieristico

Certo zio Luciano sono tutti amici che stanno venendo in mio aiuto

Chi da aspettativa, non è sicuro di ciò che ti deve dare ancora, se non ti da aspettativa vivi meglio o meglio vivi meglio da quando inizi a realizzarti e non dipendere da altri

Non esistono aspettative o dare o avere aspettative degli altri , nulla è sicuro, nessuno è qui a servizio di nessuno, una cosa però che ho imparato la migliore aspettativa è iniziare ad aspettarsi le proprie cose e farle e arriveranno per noi, non bisogna dare peso a qualcosa perché sennò ci sentiamo male , in quanto l’aspettativa non è mai sicura

Molto interessante. Grazie

Un video quando il figlio va a convivere. Ho un senso di abbandono e un senso di gelosia.

Ho ascoltato con molta attenzione... Ringrazio per la chiarezza e il prezioso aiuto . Ho capito che è necessario farsi aiutare da chi è si è messo in gioco in questo faticoso percorso...Come posso contattarla?

Il “no” che non riesco a dire e’ al mio datore di lavoro: quando si prende impegni che non sa poi come gestire, quando non riesce ad organizzare il lavoro e poi tocca a me correre per rispettare le consegne, quando mi mette davanti a frasi come “io sono stanc*,devo riposarmi, puoi farlo tu?”. Come uscirne senza mancar di rispetto e senza rischiare il posto di lavoro?

Ottimi consigli grazie 🙂

video ottimo, chiaro e preciso

bellissimo il messaggio finale. grazie

QUELLO SONO IO A DIRE DI NO

Io lavoro in una comunità educativa, sento un carico addosso molto pesante, richieste di tutti i tipi dagli utenti e mansioni burocratiche e organizzative correlate che mi prosciugano di energia e mi danno una sensazione di apnea. Grazie x questo bel video utile

Video molto pratico ed efficace, ancora complimenti! Riporto di seguito i cambiamenti positivi si sono verificati nella mia personale esperienza lavorativa in seguito alla sua preziosa consulenza: 1) Aver saputo dire “no” a richieste non di mia competenza o che non volevo fare, ha rafforzato in automatico la mia autostima, il mio personale senso di autoefficacia e il convincimento che sono io padrone delle mie azioni e che non mi faccio influenzare dagli altri. 2) Aver detto “no” ha prodotto negli altri l’idea che non prendo il lavoro alla leggera, che so ponderare con attenzione e che certi i incarichi richiedano accuratezza. Ciò rende negli altri l’idea che non agiamo a comando ma che sappiamo valutare il lavoro con attenzione. 3) Aver detto “no” ha permesso di ottimizzare i tempi di lavoro, ridurre i tempi morti e far si di potersi concentrare sulle attività che producono maggiori risultati.

Video molto interessante

Buonasera Dottore, il "no" che non riesco a dire avviene quando i clienti mi assegnano degli incarichi senza nemmeno consultarmi, inviandomi mail, messaggi o attribuendomi del lavoro appena mi incontrano, memori del fatto che in passato mi sono occupato io di questi adempimenti, spesso superando delle difficoltà perché le richieste non erano sempre in regola, e nonostante tutto sono riuscito con le mie competenze a portare avanti l'adempimento. Dunque nemmeno riesco a dirlo il "no" perché non c'è una richiesta, non mi chiedono "questa cosa puoi/vuoi farla?" ma danno per scontato che io la faccia. Far cambiare questo atteggiamento alle persone che lavorano con me è dura (e per questo sto cambiando lavoro). Se può aiutarmi la ringrazierei molto. Grazie dell'attenzione, e complimenti per la spiegazione del video.

Riguardo il rispettare le persone e le cose, dicono che c'è un po' di differenza tra una volta e adesso, è vero o no? Grazie

Nn mi sono mai imbattuta in una "riflessione " così importante, impegnativa... Ho 74 anni e la vita mi ha insegnato tanto ma quanto ho ascoltato dai Suoi interventi sono molto più preziosi di quanto sapevo e oggi che mi devo occupare di una dodicenne arrabbiata(orfana di madre ) mi hanno dato forza per andare avanti, senza piangere...

Una volta se non trattavi bene i genitori,li insultavi,ecc...le prendevi eccome! Vero?

Salve mi chiamo Marina e ho un figlio di 17 anni con quale non sempre riesco a trovare una comunicazione tranquilla sarei interessata ad affrontare e avere un suo percorso per migliorare il rapporto come posso contattarla vivo a Bologna

COMPLIMENTI Alberto! Video illuminante oltre che molto interessante. Per cambiare l'atteggiamento altrui bisogna prima cambiare il proprio, in modo "strategico" e saggio. Concordo. Ma non è così scontato capirlo da soli. Quindi ottimo argomento e ottime argomentazioni.

Ottimi consigli, meriteresti più visualizzazioni

Questo il mio modesto pensiero...credo che Platone, non volendo, ci abbia rovinato con le sue idee. Socrate, sapientemente, non si spinse oltre. Socrate si pose subito il problema di chi avrebbe gestito le Idee.... infatti, è finita la Democrazia e sono sorti i Monoteismi, con tutto ciò di tremendo ne è derivato. Ovvio che per Platone l' Idea del mondo delle idee era uno strumento di conoscenza e non un mondo reale.

Grazie per questa condivisione che ho trovato molto interessante. A volte davvero non ci rendiamo conto di quello che le nostre parole possano significare in chi le riceve. Davvero qualcosa su cui riflettere.

Guardate che la vostra felicita vive in vuoi..,dentro vuoi..,devi solo viverla..!! PERDETE TEMPO CERCARE IN GIRO..,PERCHÉ NON ESISTE IN GIRO..!! FATE DEL MALE VUOI STESSI COSI ..,MA NON SAPETE IL PERCHÉ..!! VAI..,VIVI..,E FACILE..!! NESUNO HA IL STOMACO DA SOPPORTARVI VUOI..,VAI.., FINALMENTE AI CAPITO..!! L'ENNESIMA VITA CHE STO COSTRUENDO..,SPERO CHE TUTTI VUOI ALTRETTANTO COMINCIATE VIVERE..!! VIVA DIO..

Grazie! È molto interessante!💪🏻

il brano DAIMON CON RAP IN GRECO ANTICO lucisano.bandcamp.com/track/daimon

Ottime associazioni, grazie

Bellissimo video divulgativo, spiegato egregiamente! Che il web si popoli sempre più di questa ricchezza! Complimenti

Ho 30 anni il solo diploma, non lavoro e vivo in una città che odio , voglio andare via , da dove posso iniziare ?

Grazie

Condivido ogni parola di questo discorso: l'amore, come qualsiasi altro sentimento e aspetto dell'esistenza, ha la sua aura di mistero che non può essere completamente disvelata e penetrata. Tuttavia l'eros è un continuo apprendistato senza soluzione di continuità e richiede un costante sforzo adattivo all'altro che non è e non può mai essere del tutto conosciuto e scontato.Nel rapporto amoroso bisogna avere molta maturità , capacità di comprensione , di ascolto e di umiltà in un continuo stato di vigilanza di sè, ossia bisogna sforzarsi , il più possibile, all'autoanalisi. Ma anche in questo mio discorso si profila il pericolo di un'eccessiva razionalità che potrebbe ignorare l'aspetto dionisiaco, conditio sine qua non dell'animo umano. Nel Simposio la presenza di Diotima è, certamente, come ben detto nel video, testimonianza di grande "modernità" : Platone è un pensatore notevolmente ispirato che, per tanti aspetti , precorre i tempi. Se ricordo bene per Platone l'amore non è nè sapienza nè insipienza, bensì presenza in noi(ricchezza) di una mancanza(povertà). Interessante video! Grazie e buona serata.

Il team sta alla prodotto di alta fascia come il gruppo sta al prodotto a basso costo. Usando la metafora della squadra di calcio, tutti i giocatori vanno condotti ad avere consapevolezza dell'importanza del ruolo di ciascuno per il risultato della partita. L'impegno, per tutti, è da mettere in conto anche prima e dopo la partita. La chiave di volta è far apprezzare la soddisfazione del risultato, dare il giusto risalto ad un grazie o a un sorriso.

"felici interpretazioni" è uno slogan molto accattivante e che è stato ben reso dal video. trovo molto utile il fatto che si faccia riferimento a teorie di grandi filosofi e a traduzioni concrete con esempi che tutti possiamo sperimentare. mi entusiasma questa modalità efficace di fare Cultura con la "C" maiuscola e di tradurla in cultura personale e professionale. personalmente è una modalità che credo dovrebbe essere molto apprezzata da tutti e che non si trova comunemente quando si cercano strumenti per affrontare il quotidiano. grazie

La persona al centro: la possiamo mettere se anche gli operatori lo sono nel qui ed ora. Gli esempi sono di facile comprensione e concreti. L'allenamento e lo sforzo quotidiano sono la utili per tutti. Credo che qualche suggerimento per la gestione dell'ansia potrebbe essere di ulteriore aiuto. Grazie Alberto

Le tue argomentazioni sono molto interessanti e utili come sempre.

Grazie Alberto! Pensieri saggi, parole che guidano le azioni quotidiane e nel mio caso, stasera, un modo per augurare a mia figlia un buon esame di maturità, condividendo con lei questo video.

Sono pienamente d'accordo con tutto quello che hai detto: non bisogno mai dimenticare la persona che c'è dietro alla mattina o alla determinata situazione che richiede assistenza