Addio!

ma cosa stai dicendo?...per ciò che gli è accaduto è cambiato pochissimo...veramente poco....in quel piccolo teatro quanti eravate? secondo te non doveva mai arrivare alla notorietà? accontentarsi di un piccolo teatro?

Ma che dici!!! Lo seguivo allora come lo seguo ora è rimasto lo stesso poeta e la stessa persona umile di prima il successo potrà avergli cambiato le giornate ..ho avuto modo di parlare con lui ai firmacopie ed e di una disponibilità e umiltà a dir poco disarmante ...

Giusto per citarne alcune, di sue ultime poesie: "Voce del verbo", "Mi salvi chi può", "9 primavere", "Quello che ci resta", "Non abbiamo armi", "Piccola anima", "Voodoo love"....e vogliamo parlare della sua voce? Se possibile, io la trovo addirittura migliorata. Dal vivo è da brividi ma allo stesso tempo simpaticissimo...io non lo vedo questo cambiamento in peggio, anzi! Mia opinione comunque, non me ne volere

Come va? Rispondo a questo commento dopo tre anni ma sono curiosa, com è andata?

Salvatore Di Palma Ermal ama i Radiohead, lo ha sempre detto. Degli echi possono essere normali, soprattutto nella mente di un musicista....ma qui CREDO ci sia qualcos'altro....hai presente a cosa si riferisce la data del titolo?

+mariarosa mardegan la tragedia del canale d'Otranto

lo so.. , an crm, lo so... :'( www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/14/vergogna-italiana-naufragio-albanese/170566/

"Trentuno di loro avevano meno di sedici anni. Tutti si erano ammassati su quella carretta per lasciarsi dietro una guerra civile. Tutti trascinavano speranze e progetti plasmati dall’abbagliante illusione di una vita nuova, sognata grazie alle onde trasmesse dalla piccola scatola al centro di ogni loro casa. Promesse di felicità naufragate a una trentina di miglia dalla costa italiana. Perse in un urto con un’altra imbarcazione, la Sibilla, corvetta della Marina militare italiana. Com’è successo? Com’è potuto accadere che un’imbarcazione impiegata in un’operazione di “contenimento” degli espatri clandestini sia stata la causa di una tale tragedia? Di chi è la colpa? Queste sono le domande a cui dà risposta Il naufragio (appena pubblicato da Feltrinelli). Leogrande ha una grande abilità nel ricostruire tutto ciò che può aiutare a comprendere cosa è accaduto. E lo fa nei minimi particolari: il contesto italiano della politica dei respingimenti; la grammatica dell’epoca, quella “retorica dell’odio buono” praticata da forze politiche che ancora oggi ricorrono al mercato della paura in cerca d’un consenso viscerale e di bassa lega; l’esecuzione di una politica di forza che, non appena messa in campo, si trasforma subito in una strage; le regole d’ingaggio, ovvero le pratiche che gli uomini della Sibilla e delle altre navi presenti nel Canale d’Otranto devono eseguire (operazioni di dissuasione che chiamano harassment o anche, quasi con linguaggio futurista, “azioni cinematiche di disturbo”); la grammatica delle comunicazioni di quel pomeriggio che, dalle trascrizioni degli ordini di comando, parlano della nave albanese come di un “bersaglio”. Si tratta di un momento importante per la nostra storia recente perché, scrive giustamente l’autore, quel Venerdì Santo di morte costituisce un paradigma e uno spartiacque. Ma nel libro non c’è solo questo. Oltre a stabilire come siano andate le cose, oltre alle migliaia di carte processuali spulciate e raccontate, Leogrande restituisce la voce a chi non ne ha più: ha ascoltato le testimonianze dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime, è stato in Albania per capire e per raccontare la loro storia che è la nostra memoria. Consapevole del limite del suo lavoro, perché raccontare quel naufragio significa raccontare «la somma di tanti abissi individuali, privati, ognuno dei quali è incommensurabile, intraducibile, mai pienamente narrabile». Eppure a lui è riuscito.

Strage di Stato, oltre che tragedia, reputo personalmente. :(

Simo V alla fine sei sopravvissuta al concerto? Se ti dico che nn ho il coraggio di andarci perché ho paura di stare troppo male, mi credi??

luposolitario <3

Ti adoro Ermal mi ai commosso nel ricordo di loro,sincero e direkt

<3

Lele Cala Lo adoro Ermal!

Simo V lo so che lo adori,basta leggere i tuoi commenti.anche me piace tantissimo,ha comprato l'album "vietato morire"un cd c'e l'ho in machina e l'alta in casa,ma il mio comento era in albanese ,tu hai detto che sei Milanese se non sbaglio?

questa è proprio toccante

No,sono bergamasca!Se il commento era in albanese,non ho compreso i particolari,ma, sicuro ,ho capito il sentimento positivo!Tra l'altro Ermal,ha aggiunto da poco una data a Bergamo!Credo che abbia ascoltato la richiesta che gli avevo fatto qualche giorno fa...Di venire al DRUSO!Ti piacciono i miei commenti? Vorrei scrivere un libro autobiografico sulla violenza, mettendovi i twit più significativi che ho scritto sul sito ufficiale! Tu ,dove abiti?Sei sereno?Un abbraccio da me!La Maghetta 🔮

sono albanese abbito un po lontano,e anche me piace Ermal Meta non perche come dicono i altri perche é albanese e io lo sono ,mi piaciono i temi che tratta nelle suoi canzoni