Buongiorno Raffaele, è sempre difficile fornire una risposta a distanza perché, ovviamente, non si possono valutare assieme tutta una serie di fattori. Detto questo, le linee guida scientifiche ci dicono che è SEMPRE meglio provare a muoversi (anche poco) piuttosto che restare troppo fermi o sedentari. Il mio consiglio, quindi, è quello di provare anche solo poche ripetizioni di ogni esercizio e vedere quali sono i risultati. Se il lavoro risulterà tollerabile potremo aumentare il carico e l'intensità, in caso contrario potremmo provare con alcune posture di scarico (che può trovare sempre sui nostri canali).

@@GiacomoBellotti Grazie mille ,del consiglio

Buongiorno, la frequenza consigliata per iniziare a praticare questi esercizi è di 3 volte a settimana. Nel momento in cui riuscirà a gestire un carico di lavoro maggiore sarà possibile aumentare i giorni di allenamento a 5 volte a settimana. Ovviamente il tutto può essere completato da un programma di rinforzo aerobico (camminare ne è un ottimo esempio) almeno un paio di volte a settimana. Grazie e buon allenamento!

Grazie mille!

Grazie mille!

Buongiorno Paola, osservazione giustissima. In linea di massima l'esperienza ci insegna che, in ogni caso, il provare ad addormentarsi in una buona posizione facilita il mantenimento della stessa durante la notte (anche in persone che tendono a muoversi molto).

Buongiorno Giuseppe, come sempre è da premettere che senza valutare di persona la situazione è difficile fornire una risposta precisa. I consigli che ci sentiamo di dare sono: - innanzi tutto trovare la migliore soluzione ergonomica per la tipologia di lavoro (es. decespugliatore della potenza adeguata al compito, guanti anti-vibrazione, ecc.); - esercizi posturali di rinforzo della muscolatura della parte centrale delle colonna vertebrale (può trovarli sui nostri canali) e di scarico vertebrale a fine giornata (kzbin.info/www/bejne/eGrXY5Rtm9Vko9U) - se durante il lavoro è presente molta tensione muscolare ed articolare, può essere un'opzione valida utilizzare il corsetto in DETERMINATI momenti, ossia non dovrebbe però diventare un'abitudine. In ogni caso, per una risposta più precisa la invito a riferirsi al suo medico di medicina generale e ad un bravo fisioterapista che sappiano indirizzare correttamente il problema.

Buongiorno, come si suol dire "il primo passo è quello più difficile". Va benissimo (e questo vale per tutti gli esercizi) partire da un'esecuzione "imperfetta" e migliorarsi col passare del tempo. Nel suo caso specifico, quindi, può iniziare a prendere confidenza con la respirazione per poi aumentare profondità e precisione col passare delle settimane. Un saluto e grazie per l'interessante domanda.

@@GiacomoBellotti grazie a lei per la esauriente risposta...cari saluti

Aggiungo che sono in terza eta' ho problemi di scoliosi severa con rotoscoliosi . Saluti

Grazie mille per il gentile commento.

Buongiorno, se intende "attacchi di panico" la causa è spesso da ricercarsi nella componente mentale piuttosto che in quella fisica. Situazioni di forte stress (più o meno percepito coscientemente dalla persona) possono causare stati di ansia o veri e propri attacchi di panico. Su quest'ultimi è possibile lavorare in diverse maniere, tramite la respirazione il metodo più semplice consiste nel concentrarsi sull'effettuare una serie di respiri secondo lo schema: - inspirazione per 5 secondi - espirazione per 10 secondi Questo schema permette di "disattivare" il sistema simpatico e fornire una maggior tranquillità.

Buongiorno Eleonora, perdoni la risposta tardiva ma è un periodo di lavoro molto pressante con i nostri pazienti. Detto questo, la situazione che descrive è molto comune poiché ogni sport o disciplina presenta regole che a volte si scontrano con quelle di altre realtà. Per fare un esempio, nel metodo Wim Hof si utilizzano tecniche di apnea che vengono sconsigliate (o addirittura ritenute pericolose) nell'apnea di profondità. Il mio consiglio è quello di ottimizzare la funzionalità del suo corpo, inserendo almeno una volta a settimana alcuni semplici esercizi di allenamento della respirazione diaframmatica come quelli che trova sui nostri canali. Per quanto riguarda la contrazione della lingua, durante la respirazione diaframmatica può provare a rilassare la mandibola (pensando di lasciarla "cadere" verso il basso) ed, allo stesso tempo, lasciare che la lingua si abbassi dolcemente sul "pavimento" della cavità buccale. Le ricordo infine che può trovare altri video sui nostri diversi canali: - KZbin: bit.ly/2VXNJR1 - Instagram: instagram.com/dr_giacomo_bellotti/ - Facebook: facebook.com/MalDiSchienaConsigliEPrevenzione

Grazie mille!

Buonasera, una parte delle prevenzione e cura di un problema di sciatalgia passa sicuramente attraverso la modifica dello stile di vita. Questo significa prestare attenzione al peso corporeo, all'attività fisica, alla qualità dell'alimentazione e del sonno. Su questo canale, così come sulla nostra pagina Instagram (Giacomo Bellotti) e Facebook (Mal di schiena: consigli e prevenzione) potrà trovare molti consigli legati a questi aspetti. Detto questo, segnalo anche che la ricerca scientifica (e l'esperienza con i miei pazienti) riporta come problemi legati al nervo sciatico siano decisamente prevalenti nella fascia d'età compresa tra i 35 ed i 55 anni. Un saluto e grazie ancora per il commento.

Buongiorno, il primo passo è sempre capire l'origine del dolore. Purtroppo, ovviamente, è difficile valutare la situazione a distanza. E' possibile che il dolore sia causato da un problema a livello del nervo sciatico così come da una disfunzione miofasciale a livello delle strutture laterali della gamba. Il suggerimento è di parlarne di persona con un professionista che sappia indirizzarla al meglio su esercizi specifici per il suo caso.

Buongiorno, la risposta sulla durata temporale della sciatalgia è molto soggettiva. Alcune persone rispondono molto velocemente al trattamento (esercizi, fisioterapia, ecc ) mentre altri richiedono un tempo più lungo prima di vedere risultati. In linea di massima, ma consigliamo sempre di parlarne col proprio professionista di fiducia, gli esercizi più semplici possono essere eseguiti anche in fase acuta per poi progredire a quelli avanzati in un secondo tempo.

Grazie a lei per il gentile commento!

Buongiorno Letizia, la ricerca scientifica dimostra come nella maggior parte dei casi di dolore lombare e sciatalgico sia buona norma cercare di mantenersi in movimento ed, al contempo, evitare di trascorrere troppo tempo a letto o in posizione statica. Ne consegue come gli esercizi indicati possano essere una buona alternativa anche in fase acuta o sub-acuta. Detto questo, non potendo valutare di persona la situazione, consiglio sempre di riferirsi di persona ad un bravo professionista.

Grazie mille per gli ulteriori chiarimenti, farò tesoro dei suoi consigli e le farò sapere 🌞

Aspetto la risposta @@GiacomoBellotti

@@fernandacampiglio9429 Buongiorno, non è presente nessuna sua domanda su questo video. Se vuole può scriverla qui sotto e risponderemo nel più breve tempo possibile.

Buongiorno, spesso il dolore notturno è associata ad una aumento della componente infiammatoria. Il consiglio rimane sempre quello di parlarne di persona con un professionista di fiducia. Nel frattempo, può provare ad eseguire alcune esercizi e magari a modificare la postura utilizzata a letto (trova un video dedicato su questo canale).

Buonasera, quello che afferma è parzialmente vero perché frutto (giustamente) soltanto della sua esperienza personale. Nel nostro studio lavoriamo quotidianamente con pazienti affetti da problematiche "meccaniche" con ottimi risultati e lo stesso fanno molti professionisti in ogni parte d'Italia. Le stesse ricerche scientifiche affermano come l'esercizio fisico unito a modifiche dello stile di vita sia la principale soluzione alla maggior parte delle disfunzioni del rachide vertebrale. Il problema, piuttosto, è trovare il professionista "giusto" per il problema "giusto". Purtroppo molti fisioterapisti e medici non sanno approcciare correttamente il problema "mal di schiena", limitandosi a terapia passive o superate (infiltrazioni, uso esclusivo della terapia manuale, ecc.). Non stupisce, quindi, che molti pazienti finiscano per vedere la camera operatoria come unica soluzione ai propri problemi.

Buongiorno, può contattarci sulla pagina Facebook "Mal di schiena: consigli e prevenzione". it-it.facebook.com/MalDiSchienaConsigliEPrevenzione/

Buongiorno, senza valutare di persona il singolo caso è difficile consigliare un esercizio specifico piuttosto che un altro. Detto questo, gli esercizi proposti nel video possono dare un beneficio in soggetti con dolore sciatalgico causato da una compressione o stenosi localizzata in sede lombare. Il consiglio è di provare i diversi movimenti con la supervisione di un professionista che possa monitorare la risposta agli stessi.

Buonasera, può contattarci tramite la pagina Facebook "Mal di schiena: consigli e prevenzione": facebook.com/MalDiSchienaConsigliEPrevenzione

Buonasera Francesca, Pancafit è un ottimo strumento e, come tutti gli strumenti, deve essere utilizzato nelle modalità corrette. Può succedere, quindi, che un uso improprio o non supervisionato correttamente portino ad una maggior infiammazione locale di alcune strutture.

@@GiacomoBellotti grazie mille 🙏 terrò presente e riferisco in palestra

Buongiorno Max, l'attuale letteratura scientifica riporta che la durata ottimale di un esercizio di stretching statico debba essere di 15-30 secondi, potendo allungare il periodo fino ad un massimo di un minuto. Oltre questi tempi non si ottengono ulteriori risultati o benefici per quanto riguarda l'allungamento dell'unità muscolare. Personalmente non consigliamo, quindi, stretching della durata di 3 minuti, non fosse altro che per la perdita di tempo! Non c'è niente di male ad eseguire uno stretching statico così lungo ma, immaginando di lavorare anche solo su 3 stretching base (femorali-quadricipiti-polpacci), ci troviamo di fronte ad un lavoro di 18-20 minuti!

La ringrazio per aver risposto che non è da tutti..... Ma allora questi parametri non sono condivisi da tutti gli specialisti..... Addirittura c'è chi mi ha detto ( scienze motorie) che si può arrivare tranquillamente ai 5 minuti.... Ma io penso che i parametri li conosca anche lui...non ci capisco più nulla.... C'è chi dice è meglio dinamico che statico e mobilità delle articolazioni.... Attendo una risposta ancora infinitamente grazie

@@maxmax4701 sicuramente si può arrivare ad eseguire stretching della durata di 5 minuti, l'utilità però è relativa dal momento che, come abbiamo visto, difficilmente si riuscirà ad arrivare ad un allungamento maggiore di quello ottenibile in un quinto del tempo. Il motivo della discordanza è che non tutti i professionisti seguono le ultime ricerche scientifiche ed è quindi possibilissimo che alcuni concetti "superati" vengano ancora proposti. Un esempio classico è consigliare il nuoto per problematiche di scoliosi e mal di schiena. La ricerca scientifica ha dimostrato come questa attività sia inutile ed in alcuni casi peggiorativa per la scoliosi...eppure molti professionisti continuano a consigliarlo! A grandi linee: - stretching dinamico ed esercizi di mobilità prima dell'esercizio fisico - stretching statico dopo l'attività fisica o nei giorni di riposo - stretching statico - 20-60 secondi per gruppo muscolare - ripetuto 2-5 volte

Gentilissimo di avermi chiarito perché non si capisce come comportarsi e non è che non ho consultato osteopati né ho girati tanti ma pareri discordanti e proverò a fare così...grazie ancora

Purtroppo ho il diagramma bloccato sento anche dolore spero di star meglio dopo gli esercizi

Buongiorno Fulvio, per aiutarci a migliorare può indicarci qual è il problema riscontato nella visione del video?

Buongiorno, se durante l'uscita in moto è presente dolore lombare, allora è probabile che il problema sia di origine posturale. In questo caso sarebbe più indicato lavorare con esercizi posturali piuttosto che con cinture e corsetti, quest'ultimi infatti resteranno un semplice palliativo e non porteranno alla risoluzione del problema.

@@GiacomoBellotti ho la scoliosi e una discopatia, quindi vorrei sapere se una cintura mi sosterrebbe un pò quando sono in moto

@@fenix948 Buongiorno, è difficile rispondere a questa domanda senza valutare di persona la situazione. Sicuramente la cintura non ci crea problemi particolari, soprattutto se utilizzata con "moderazione" (non troppe ore di seguito). D'altro canto non credo neppure che i benefici siano tali da giustificarne l'uso continuativo.

@@GiacomoBellotti ok la ringrazio

Buongiorno, secondo la letteratura scientifica di cui sono a conoscenza, il "vacuum" è una tipologia di esercizio che non sembra riportare particolari benefici o miglioramenti alla meccanica respiratoria o vertebrale. Personalmente non lo utilizzo e non lo insegno ai miei pazienti ma, d'altro canto, non esistono motivi particolari per sconsigliarne l'utilizzo.

@@GiacomoBellotti Va bene, grazie. Saluti da Ozieri (Sardegna)

Buongiorno Roberto, ottima domanda la cui risposta prevedrebbe uno spazio maggiore di quello a disposizione in questa sede! In linea di massima possiamo dire che, vista la diffusa tendenza nella popolazione adulta ad esagerare la normale lordosi lombare, la posizione migliore per questi esercizi è in NEUTRALITA' od in leggera RETROVERSIONE di bacino (colonna lombare più "dritta" con contrazione di addominali e glutei). Grazie per lo spunto!

@@GiacomoBellotti Grazie per la celerissima risposta. Chiedo scusa per aver fatto confusione tra le posizioni di retroflessione e anteroflessione, che in realtà sono dette anche "retroversione" e "antiversione", ma l'aver spiegato e specificato, tra le parentesi, ciò che intendevo, ha reso la mia domanda ugualmente comprensibile. Molte grazie di nuovo.

Grazie a lei per il commento positivo!

Buonasera Andrea, l'idea di fondo è di imparare la respirazione diaframmatica ed "interiorizzarla", ossia utilizzarla con costanza nel corso delle nostre giornate (quasi in maniera "automatica). Per fare ciò potrebbe essere un buona idea dedicare inizialmente 2-3 momenti a settimana alla pratica degli esercizi illustrati nel video. Grazie mille per l'ottima domanda!

Buongiorno, le idee proposte sono ottime e potremmo svilupparle ed ampliarle in questo modo: 1- instaurare una routine di esercizi di "riscaldamento" prima di iniziare la giornata lavorativa. Nella cultura occidentale non è molto diffuso questo concetto, ma l'atto di "preparare" il nostro corpo al lavoro con pochi e semplici esercizi (mobilizzazione e stretching) trova riscontro in molte ricerche scientifiche. In generale possono essere sufficienti 10 minuti di esercizi generali e poi specifici. 2- eseguire un allenamento mirato almeno 2 volte a settimana a corpo libero e con sovraccarico esterno. Questo ci permetterà di mantenere un buon tono-trofismo di tutta la muscolatura deputata alla protezione della colonna vertebrale. 3- utilizzo del corsetto "al bisogno". Come ripetuto nel video, il corsetto o le cintura lombare non devono diventare un'abitudine ma possono essere utilizzati in alcuni momenti per "aiutare" la colonna vertebrale a sostenere i carichi. 4- ottimizzazione del movimento. Ossia prestare attenzione alla quantità ma soprattutto qualità del movimento, soprattutto in ambito lavorativo.

Buonasera, in presenza di cedimenti strutturali può effettivamente essere indicato l'utilizzo del corsetto. La valutazione deve essere effettuata da un professionista che correlerá la presentazione clinica con gli esami strumentali

Buongiorno, un minimo di movimento è comprensibile in quanto la posizione seduta modifica i diametri addominali e toracici. Se il movimento risultasse eccessivamente ampio oppure il corsetto non stabilizzasse correttamente la colonna, potrebbe essere necessario riparlarne con il tecnico ortopedico che a suo tempo valutò la taglia ed il posizionamento.

Grazie a lei.

Grazie a lei per aver trovato il tempo di lasciare questo gentilissimo commento.

A lei!

Grazie a lei per aver lasciato questo più che gradito commento!

Buongiorno Domenico, la risposta alla sua domanda è duplice. Dal punto di vista scientifico non è possibile affermare che una contrazione del diaframma possa portare a disfunzioni somatiche specifiche. Purtroppo le evidenze scientifiche non sono di sufficiente qualità a questo riguardo. Dal punto di vista empirico e clinico mi sentirei però di affermare che effettivamente una disfunzione diaframmatica possa portare a disturbi respiratori e di fonazione.

Buongiorno Emanuele, non è facile dare una risposta alla domanda poiché sono molti i fattori in gioco (le dimensioni delle ferita, il calibro dell'arma da fuoco, la traiettoria, ecc.). In linea di massima mi sentirei di affermare che una ferita d'arma da fuoco al diaframma nella maggior parte dei casi sarà potenzialmente letale per via della traiettoria d'ingresso del proiettile che, probabilmente, andrà a lesionare anche altri organi, creando quindi una situazione di difficile gestione.

@@GiacomoBellotti grazie mille

Grazie a lei Annibale per aver lasciato questo commento. Il fine di questo lavoro è proprio quello di aiutare (con tutti i limiti della distanza) le tante persone che soffrono di dolore vertebrale. Grazie ancora per la gentilezza dimostrata.

@@GiacomoBellotti àaa⁹

Grazie di tanti consigli che ci dà