Si, è stato anche il nostro pensiero. Il problema è solo se le regine non si bloccano. Abbiamo visto l'anno scorso che, pur essendo fredde le notti, con le giornate che più o meno hanno sempre permesso il volo le Regine un pò covano. Vedremo più avanti. Grazie !👋

Ciao. Sì, ancora molta deposizione. Bisogna che allarghi il giro di ricerca perchè dai rivenditori apistici di zona i fogli cerei da fuco sono introvabili. E' una cosa che mi ero ripromesso di provare anche a primavera, ma al momento non ho trovato fogli cerei. Aspettavo qualche fiera apistica da qualche parte in Italia per cercarli. Mi confermi che se hanno disponibile il foglio cereo da fuco la regina depone uova da fuco anche in questo periodo ? Ovviamente purchè ci sia deposizione. Pensavo che la deposizione di uova da fuco fosse legato solo alla primavera. Grazie 👋😀

@LeApidiCasale-sl9cc è legato alla primavera perché è il momento della sciamatura e nuove regine ...ma la deposizione in tema di larva è il medesimo è solo la cella che fa si che una larva medesima diventi operaia o fuco in qualsiasi periodo di covata ...certo è tutta covata che va eliminata quindi a volte non si può fare a sciametti piccoli prima di invernali ...provato con i rametti di inula ???

@@filipporossifavilli68 Accidenti 😃 si sta aprendo un nuovo capitolo. Intanto ho trovato su Internet (come si suol dire ) dei fogli cerei ( francesi ) con celle da 6 mm, quindi da fuco. I fuchi francesi saranno uguali ai nostri ..😃😃😃 e li compro. Poi, parlami dei rametti di inula .... cosa devo fare ?

@@LeApidiCasale-sl9cc le cella da fuco sono da 7 mm ...basta cercare su Google inula viscosa varroa

Certo che puoi postare informazioni sull'inula viscosa, anzi grazie !

Ciao 👋. Complimenti per i tuoi video e le tue bellissime famiglie di api. Siamo iscritti al tuo canale anche per imparare. La storia della nostra zona è che tutti gli apicoltori se ne sono andati perchè le famiglie non producevano miele....da anni ! Per un paio di anni anche noi ...miele ZERO. Per caso abbiamo visto che se le famiglie sono al massimo già a fine marzo, quindi molto anticipatamente, riusciamo a produrre miele con le fioriture di zona in quantitativi soddisfacenti. Da lì nutrire per tutto l'inverno. Quest'anno non ne avrebbero bisogno, ma il candito comprato non arriverebbe al prossimo anno e allora ..... le ringraziamo per le soddisfazioni che ci danno 😄😄😄 Anche da noi c'è invasione di calabroni, mai visti in così gran numero !

Io il miele lo tengo sui 16.5 L'acacia sui 17

Melata

Ciao 👋Qui ci sono solo alcune fioriture negli incolti. Sono pochi gli alberi, per cui non abbiamo melata. Nei prati vicini abbiamo la sulla, principale fioritura del periodo, e quest'anno anche una grande fioritura del cardo mariano, rispetto agli anni passati.

@@GiulianoVarani Ciao 👋Quest'anno il miele era con i valori citati nel video, gli anni passati un pò più basso. Per l'esperienza maturata in questi pochi anni di attività apistica, più o meno oscilliamo sempre tra i 16 e un pò meno di 18, probabilmente dipende dalla quantità della fioritura di sulla. Abbiamo fatto una seconda piccola smielatura a metà agosto ( per la prima volta ) con fioritura principale di cicoria e aspraggine ed il valore era intorno a 16

@@LeApidiCasale-sl9cc ciao Mi sono spiegato male. Volevo dirti che io tramite deumidificatore di ambiente lo porto ai valori che ti ho detto. Quest'anno l'acacia era 21 Quindi ho di deumidificare una settimana.

Ciao 👋Si, dobbiamo provarlo, grazie

Ciao. Nella cattedrale è probabile che non si possano usare i listelli a causa della forma arcuata dei sostegni, ma ci ingegneremo per verificare se si possa fare 👋

Ciao 👋Grazie ! Infatti avevo visto in alcuni video che rimanevano integri. Quelli che ho acquistato evidentemente non erano quelli giusti.

@@LeApidiCasale-sl9cc devi usare il polistirene,sono pannelli gialli per isolare i solai,li trovi dove vendono materiale edile.

@@paolobrogliapatron 👍👍👍

Ciao 😃 Ok per la scrollata invece che la spazzolata. Grazie per i consigli sui nuclei che, ahimè, sono decisamente vicini alle famiglie. Se il prossimo anno opteremo nuovamente per il blocco di covata con tanto di telaio trappola da eliminare, proveremo a seguire le numerose informazioni che ci hai dato e ritenteremo. Grazie ancora !!!👋

Ciao !!! 😃😃😃 Grazie ! E' molto interessante quello che scrivi. Stracci è a qualche decina di Km da noi. Hai risolto con la nuova regina ?? Fantastico ! Non ho idea di quanto sia il costo, ma se risolvono il problema della varroa, valgono sicuramente il loro prezzo ! Ci hai fatto venire la voglia di provare. Ciao Alessandro e Paola

Ciao. Una famiglia aveva fatto anche una cella reale che avevamo lasciato. Probabilmente la fecondazione non è andata a buon fine per estrema scarsità di fuchi e c'era ancora la vecchia regina. Ne abbiamo visti 5-6 tra tutte le famiglie

🏆🏆🏆🏆

Ciao👋. Siamo agli inizi e proviamo i vari metodi. L'anno scorso le strisce con timolo, eucaliptolo, mentolo e canfora, quest'anno il blocco di covata sia orizzontale che verticale. Tu cosa stai facendo ? 👋😃

​@@LeApidiCasale-sl9cc entro nel discorso ...prova telaino da fuco da eliminare per la varroa vedrai che soddisfazione

@@filipporossifavilli68 Ciao 👋. Quindi telaino da melario in cui costruiscono l'altra metà da fuco. Si elimina la parte da fuco eliminando così molta varroa. E' così ? Successivamente fai anche qualche trattamento con ossalico ? Grazie !

@@LeApidiCasale-sl9cc si può fare anche così ma i tempi si allungano e di parecchio ...io ho la possibilità di stampare fogli da fuco e anche da operaia con la mia cera da opercolo ( sterillizzata ecc ecc) i tempi si accorciano parecchio ...dalla deposizione 18gg e levare praticamente prima che sfarfalli ( sennò se fatto peggio che meglio) metto una puntina sopra rossa al telaio per far prima lo sostituisco con altro e così via ...i telai da fuco li porto in laboratorio e li "smielo " ( con smielatore vecchio che uso solo X quello) così non devono rifare le cellette completamente da nuovo poi i telai che sono già "puliti" li metto in forno a 46⁰c c'è chi li spruzza con acido ossalico ma io preferisco così ....i trattamenti li faccio solo a 10 arnie per normativa ...così non devo fare blocco con pericolo di accettazione e perdita di tempo la regina cova a diritto e la covata da fuco è recettiva alla varroa il doppio ma anche il triplo ....ho le arnie stanziali in Pratomagno( con varie postazione) e nel periodo del castagno in meno di una settimana ho "attorno" 2000 casse quindi ho anche rienfestazione ma così non ho mai avuto problemi sicuramente è un metodo laborioso e per chi non può stampare e deve comprare fogli cerei da fuco è molto dispendioso

@@filipporossifavilli68 Molto interessante ! Dove hai trovato la stampante da fuco ? Anch'io stampo con la nostra cera i telaini da operaia, quindi potrei stampare anche quelli da fuco. Il problema potrebbe essere lo smielatore, ma potrei utilizzare .... le galline 😯...forse. Mi pare che in passato avevo visto un video in cui le galline pulivano abbastanza bene dalle larve i telaini appesi senza distruggerli. Poi li potrei disinfettare con una passata di ossalico e/o zolfanello. Un indirizzo per la stampante ? Grazie ancora !

Ciao 👋Per la nostra esperienza abbiamo arnie che non fanno celle reali ed altre che continuamente ne fanno. E' probabilmente la quantità di feromoni della regina che non riesce a tenere fortemente unita la famiglia. Quando le fanno in questo periodo il dubbio è la fecondazione. Non è certo che ci siano abbastanza fuchi per avere una ottima fecondazione. Ripeto, sempre per la nostra piccola esperienza.

Da una parte ci mettemmo uno sciame catturato e dall'altra un pacco d'api con la regina. C'erano solo gli archetti di legno e solo un grande spazio vuoto, diviso nel mezzo. Dopo alcuni giorni, quando aprimmo, i favi giallissimi quasi bianchi....... per noi fu una emozione fortissima 😃😃😃

Senza Pesticidi, con l'accordo di tutti i vicini, prima sono ritornate le farfalle che in questa piccola valle erano scomparse, poi le lucciole d'estate. Ora c'è una miriade di insetti mai visti. Ho contato almeno una decina di specie di libellule che volano sul laghetto ed altrettante specie di formiche. 👋👋👋😃

Bravissimi qui purtroppo qualcosa sparano specialmente il veleno per il Moschino negli oliveti e Qualcosa sui frutteti un po' ci salviamo potremo fare molto meglio. Adesso ci vuole la pioggia qui e' tutto troppo secco.

Si, è stata una bella sorpresa !!😃

Ciao 👋Effettivamente la natura fa il suo come sempre. Però si impara a vedere cosa fanno le api per essere meno invasivi in interventi futuri. Uccidere e sostituire è un pò più invasivo che tentare una pseudo-sciamatura con la vecchia regina, ma è comunque una questione di punti di vista, alla fine tutti validi. Ovviamente si sta parlando di apistica come hobby, altrimenti nella professione apicoltore vanno valutati mille altri aspetti che portano ad altre validissime decisioni 👋👋😃

@@LeApidiCasale-sl9cc ciao,si la mia è amore per le api,non ho interessi ,ma non voglio nemmeno farle morire,vedremo se nascono le nuove regine ! 😉

@@Luna-ue4kv 🤞🤞🤞🤞👋👋

🤣No, grazie ! Andrò a comprarla prima possibile !👍👍👍👍

Ciao 👋 Purtroppo non è voluto, ma accade qualche volta. L'odore del miele in questo periodo può scatenare il saccheggio, ma spesso le api possono decidere di saccheggiare una famiglia debole perchè è così che si comportano in natura.... e il più delle volte la sopprimono. In questo caso non è morta nessuna ape perchè con le porte anti saccheggio non trovano la vera entrata dove ci sono le api guardiane. Solo tentativi di entrata dove però non potevano passare (fessura millimetrica tra i melari, dal vassoio dove c'è la strettissima griglia antivarroa, ecc ). Non hanno incontrato le api guardiane. Nessuna lotta, nessun morto 👋

Ciao 👋Le abbiamo scoperte cercando su KZbin. Abbiamo poche arnie per cui le abbiamo montate su tutte. Sono costruite dal Signor Blancuzzi. Puoi trovare il video kzbin.info/www/bejne/jJzWYYKce7Rnn6M dove ci sono spiegazioni e riferimenti per il contatto. Siamo andati a trovarlo e vedendo anche le sue arnie ci ha convinto. Le adoperiamo da 2 anni e, nella nostra piccola casistica, non hanno mai fallito 👋😃

Ciao, stiamo bene ! Molto accaldati. Andiamo dalle api la mattina presto, ma con queste tute andiamo in ebollizione. Forse dovremo pensare a qualcosa di più leggero per l'estate. La porta è ingegnosissima e protegge anche dal saccheggio latente, più difficile da notare subito ( almeno per i neofiti come noi ). Però il collega Luca Bertuzzo, che ringrazio, in un commento sotto ci ha ricordato il problema della tarma della cera. La porta non la blocca di certo. Dovremo stringere anche noi per la tarma altrimenti con poche api rischiamo l'infestazione. La parte più bella di fare un video diario è quello di dare qualche spunto ed essere aiutati quando non le abbiamo pensate tutte e ci manca ancora qualcosa 😃😃😃SALVEREMO SPARTA !

Ciao 👋Siamo in una zona veramente calda. Con il melario creiamo un pò di camino d'aria per tenerle più fresche. Abbiamo avuto l'esperienza, un anno fa, di un blocco di covata che tendeva ad essudare cera. Con il melario sopra non accadde più. Pensiamo che anche alla famiglia non gli possa fare peggio. 👋

Ciao 👋 Abbiamo messo la porta antisaccheggio Blancuzzi. In pratica non permette alle api saccheggiatrici di entrare. Dall'interno possono uscire ed imparano a rientrare. Le utilizziamo già da 2 anni e non hanno mai fallito. Qui abbiamo una famiglia molto piccola, come un piccolo sciame, con una regina giovanissima, con tante scorte e tanto spazio interno. La difesa è la porta antisaccheggio, non la famiglia..... o almeno contiamo molto che sia così. La porta è congegnata in modo tale che le saccheggiatrici per entrare devono capire da dove (l'odore della famiglia e del miele arriva forte da un reticolo chiuso e non dalla vera entrata) e poi, se scoprissero la vera entrata, dovrebbero passare in un tortuoso spazio ristretto in cui anche poche api della famiglia hanno sempre la superiorità numerica. Se fallisce, dispiaciutissimi, lo documenteremo nei prossimi video, ma siamo quasi sicuri che non sarà così 🤞🤞🤞🤞🤞

@@LeApidiCasale-sl9cc certo,non dico che la porta non funzioni,solo che tenerle strette le dà una marcia in più,anche contro l' attacco della tarma della cera...cmq il mio era solo un suggerimento,non volevo in nessun modo dirvi cosa fare.arrivederci

@@lucabertuzzo4068 Invece hai perfettamente ragione sulla TARMA DELLA CERA !!!!😦😦😦Ci fidiamo della porta, ma la tarma non la blocca di certo !!! Accidenti, questo potrebbe essere, purtroppo, ... un problema letale. Nel passato abbiamo perso 2 nuclei deboli per la tarma, ma non ci pensavamo più !🙄🙄🙄 Grazie del suggerimento e di averci ricordato cosa fare 🙏🙏🙏 CE LA FAREMO A SALVARE SPARTA ! Ciao 👋👋👋👋👋

Ciao 👋ll consiglio è sinceramente quello più sensato che anch'io proporrei a chi fosse in questa situazione. Siamo confidenti nella tenuta della porta antisaccheggio. Se terrà al sicuro la famiglia da saccheggi e con la nuova regina (speriamo in gamba e di buona covata) potremmo risolvere il problema senza altri interventi. Il melario è solo per tenere al fresco la famiglia. L'apiario è in una vallata dove la temperatura sta diventando in alcuni giorni infernale. Abbiamo montato anche una vela ombreggiante e stuoie sopra le famiglie per farle stare meglio. Comunque documenteremo la storia di Sparta, la famiglia debole (al contrario del nome), affinché possa essere un aiuto per altri apicoltori 👋

👋👋

Ciao 👋Si, in quel momento non lo avevamo ancora notato. Nel filmato si vede già l'azione delle saccheggiatrici, ma dal vivo lo abbiamo notato veramente soltanto alla famiglia successiva. Per questo abbiamo chiuso le porte antisaccheggio allo step massimo, come documentato nel video che posteremo domani. Dopo circa 1/2 ora era tutto ritornato alla normalità, ma abbiamo corso un bel rischio 👍

Controlla Bene basta qualche Ettaro di vite selvatica o Menta Selvatica Mentuccia o Trifoglio . controlla Bene Importano e molto .

Ciao 👋Sono andato a vedere lungo il fossetto ( detto Botro della Chiesa, ma una chiesa non c'è mai stata a memoria d'uomo o di ruderi ) ed effettivamente, pur essendo in secca da circa 1 mese, è pieno di Menta Selvatica ! 👍👍👍👍👍 Grazie !!!!

Ottima soluzione !! Avevo letto che senza un supporto rischiano di affogare, perfetto il sughero. Nel laghetto approfittano delle foglie delle ninfee per sporgersi sull'acqua. Ho notato che le vespe riescono a galleggiare sull'acqua. Si posano sull'acqua e riescono a galleggiare reggendosi sulle zampe che non affondano grazie alla tensione superficiale. Poi ripartono. Le api invece annegherebbero ed hanno bisogno di qualcosa che galleggi oppure bevono dalla sponda. A presto, un..... caldo 🥵 saluto! 😃👋

Ciao 👋😃 Per la poca esperienza che abbiamo, come hai visto, ci sembra che quando il nido si "intasa" di miele è perchè la regina fa poca covata e lascia libero molto spazio sui favi. Per farle salire a melario andrebbero tolti tutti i favi pieni di miele e lasciare solo quelli con covata. In questo modo si obbligherebbero le api a portare il nettare nel melario invece che immagazzinarlo nel nido. Comunque rimane il problema che la regina fa poca covata. Anche noi abbiamo sostituito la Regina Atalanta di Tegea che era lunga e magra. Gorgo di Sparta covava ancora meno dell'altra, ma all'aspetto era decisamente piuttosto grossa. Dipende anche da come è andata la fecondazione ? Penso che la sostituzione ed il pensionamento potrebbero essere la soluzione. Anche il solo pensionamento, perchè se nel nido ci sono larve giovani e uova sarà la famiglia a costruire le celle reali per una nuova regina. Abbiamo sperimentato che la famiglia appena si sente orfana costruisce in 2-3 giorni anche più di una decina di celle reali. Ancora ci sono tanti fuchi e ci saranno anche per tutto agosto. Potresti avere una nuova regina prima dell'invernamento. Facci sapere, siamo curiosi ! 👋👋😃

Aggiungo che per pensionarla, se non hai un nucleo libero, basta spostare i telaini con miele, popolati con le api che ci sono sopra, e la Regina in un portasciami. La maggior parte delle api rimarranno con la regina e non ritorneranno nella famiglia di origine e avrai un nuovo nucleo. La api rimaste nella famiglia si troveranno con tutta la covata e potranno fare le celle reali, però saranno senza scorte per cui dovrai aiutarle nutrendole (candito o sciroppo). Chiudi le porticine di entrambe lasciando solo al max 3 buchetti, perchè ora è il momento dei saccheggi e la famiglie poco numerose diventano a rischio. Ciao !👋👋👋

@@LeApidiCasale-sl9cc ti ringrazio per la risposta ,la più significativa! Provo a fare come mi dici,perché ho chiesto a chi me l’ha data ,ma non sa darmi informazioni,nessuno è per puntare il dito! Solo sarebbe bello avere informazioni in merito! Appena avrò un riscontro ,ve lo dico. Vi ringrazio e forza con i video siete bravi! A presto😉🙏

@@Luna-ue4kv 👍👍

😳Non ci avevamo pensato !!! Faremo il calcolo prima del prossimo trattamento e nel video lo dettaglieremo in modo che possa essere utile anche ad altri. 👋😃

Ottima idea ! 💥👍👍 👋Facciamo qualche misurazione per determinare, più o meno, la quantità di liquido che "parte" con uno spruzzo medio e ci togliamo questa "rogna". Facevamo il sublimato nell'Arnia Cattedrale, ma un apicoltore esperto ci ha detto che d'inverno va bene, ma d'estate invece no perchè c'è troppo poca umidità. Controllando abbiamo effettivamente trovato che l'acido ossalico sublimato è più efficace con elevata umidità. E allora .... abbiamo provato con il "Gocciolato Inclinato"🤣🤣 Nel prossimo video del 3° trattamento, tra una settimana, lo "Spruzzato Inclinato" 👍👍👍👋Grazie ! 😃

Scusate ma ingabbiare la regina in gabietta cinesa e poi gocciolare non sarebbe meglio. Perche gocciolate tante volte non e' consigliato. Max 2 trattamenti

@@manueljuricic5988 Grazie per l'informazione ed il consiglio 👋👍Ad oggi, abbiamo seguito alcuni consigli di apicoltori di zona, ma non è detto che siano i migliori. Nella loro esperienza dopo l'ingabbiamento alcune regine non fanno più uova o comunque hanno difficoltà a riprendersi, mentre i gocciolati con ossalico/glicerolo non gli sono sembrati dannosi. Noi abbiamo sempre fatto il blocco di covata, escluso la Cattedrale dove però facevamo il sublimato. Quest'anno è arrivata l'informazione che per il sublimato ci vuole molta umidità, quindi abbiamo gocciolato. Da considerare che se c'è covata con 2 trattamenti non si abbatte la varroa, ma se si ingabbia potrebbe soffrirne la regina. Ho l'impressione che per la Cattedrale si debba trovare un modo di bloccare la covata su di un favo come nel blocco orizzontale o verticale. Sto pensando, per il prossimo anno, di sagomare un escludiregina con un profilo esatto dell'arnia ( non è facile perchè ha molti angoli e basta poco perchè la regina non risulti bloccata ) ed isolare l'ultimo favo con la regina. Potrebbe essere la soluzione che "salva capra e cavoli". 👋👋👋

👋😃

Ciao 😀. Probabilmente si. Lo abbiamo ordinato, ma ci è stato consegnato solo oggi, comunque in tempo per fare il trattamento dell'Arnia Cattedrale. Nei prossimi giorni lo utilizzeremo e sarà oggetto dell'uso in una situazione particolare, la Cattedrale, dove non si può fare il blocco di covata-

Si, infatti abbiamo i melari, ma con l'apiscampo ( vedi punto 0:42 e anche 3:30 ). Prima del trattamento l'apiscampo serve per svuotare il melario dalle api in modo che vadano tutte nel nido e possano essere gocciolate. Dopo il trattamento l'apiscampo ha la funzione di non far risalire le api nel melario, quindi i melari rimangono deserti e separati dal nido. 👋😀

Ciao 👋. Se il telaino era piuttosto vecchio (molto nero per le esuvie, con rosicature o buchi) lo mettiamo in sceratrice e recuperiamo la cera. Se è abbastanza buono quest'anno proveremo a recuperarlo lavandolo con acqua a pressione. Sembra che si possano recuperare, ma non lo abbiamo mai fatto fino ad ora.

Ciao Mario 👋 Utilizziamo Api-Bioxal liquido pronto all'uso. Siamo hobbisti, come te, per cui la quantità che utilizziamo è per poche arnie. Alessandro e Paola da Casale Marittimo (PI) 👋😃

@@LeApidiCasale-sl9ccGrazie.

@@mariodellavite9055 👋👋😃

Ciao 👋Faremo un trattamento a novembre ( o dicembre ) sempre con acido ossalico, ma sublimandolo. Controlleremo che non ci sia covata ( blocco naturale della regina, o quasi, quando è freddo ) ed il quel momento faremo l'acido ossalico sublimato. Preferiamo l'acido ossalico perchè è un acido organico presente in natura. I suoi sali sono in discrete quantità nelle verdure che mangiamo. Utilizzato con glicerolo nel gocciolato in estate e sublimato in inverno non viene comunque ingerito dalle api e praticamente risulta innocuo anche per loro. Abbinato alle tecniche apistiche anti varroa speriamo di confermare anche quest'anno la scarsissima presenza di varroa sulle nostre api. 😃😃😃

Ciao. Vogliamo testare se esiste la possibilità di farle vivere in un'arnia con favi naturali. Comunque ammesso che lo costruiscano (dipende dalla disponibilità di fioriture), dovremo valutare se diventerà un impiccio per la visibilità durante i controlli. Non è molto probabile che lo facciamo esattamente perpendicolare agli altri. Abbiamo letto che se le arnie sono in direzione Nord-Sud sono molto più precise nella costruzione. Il nostro apiario è proprio Nord-Sud e ci proviamo. Nei prossimi video vedremo i risultati.👋👋👋😃

Intendevo dire paralleli agli altri telaini, ho scritto erroneamente perpendicolari 🙏😃

@@LeApidiCasale-sl9cc C'è un vostro collega che ha fatto alcuni video sulla realizzazione di un'arnia Langstroth a favo naturale, sono molto interessanti. Magari lo conoscete già, il suo canale è "Conoscere e allevare le api di Romano Nesler". Io non sono apicoltore, ma dopo aver visto quei video, avessi avuto un apiario, l'esperimento l'avrei fatto di sicuro, per questo non vedo l'ora di vedere il risultato del vostro lavoro .. 💪!!!

@@glauco5953 Si, seguiamo anche noi il canale di Romano Nesler e tante idee vengono da lì. Ha scritto un libro che contiene .... praticamente tutto ! E' bravissimo e decisamente professionale. Ci proviamo e documenteremo tutto ! A presto 👋👋👋👍

Ciao. Lo abbiamo comprato circa 3 anni fa e non ricordo la marca. Non è qui dove abitiamo, ma a Casale dalle Api. Comunque di certo è il meno costoso tra i manuali che potesse smielare almeno 9 telaini da melario ( ha anche la possibilità di smielare 3 sponde da nido ) che abbiamo trovato nel negozio di materiale apistico online di Giaveno (TO)

@@LeApidiCasale-sl9cc sé lo avete comprato 3anni fa i prezzi sono raddoppiati

@@lecreazionidikrizia E' piuttosto probabile, purtroppo 😞

👋👋👋👋

👋👋😃

Ottimo, ti ringrazio della conferma 🙏👍!! Eravamo un pò preoccupati perchè non ci sono molte esperienze ben documentate in giro e soprattutto non volevamo mettere in qualche modo in pericolo la regina ( anche se ci avevamo ragionato sopra ). Siamo incuriositi dal tuo modo di condurre le famiglie in verticale 5+5. Potresti spiegarlo meglio ? Invece che 10 telaini in linea hai "compresso ed alzato l'arnia facendo 2 piani" ? 😲La regina dove tende a covare ? In alto come le Warrè ? E le sponde sono sotto ? Siamo molto curiosi, scusa la raffica di domande, ma hai fatto una cosa che a noi risulta nuova 👏👏👏👏👏Grazie

​@@LeApidiCasale-sl9cc Il discorso sarebbe un po' lungo e questa piattaforma non lo agevola, comunque premettendovi che rientro nella categoria di apicoltore per autoconsumo dal 2019, per cui il mio precedente giudicatelo come preferite, non trovando nulla del genere da poter acquistare nei negozi, nel 2020 mi sono costruito delle casse da 5 telai più coprifavo e fondo mobile in modo che le casse fossero impilabili sempre rispettando lo spazio d'ape, inoltre avendo una larghezza di 25cm posso affiancare 2 famiglie nello spazio di una da 12 telai, con gli ingressi rivolti nelle medesime o in opposte direzioni, così da poter sfruttare i melari standard da 11 da far condividere alle 2 famiglie e i tetti standard da 12 che sono laboriosi da costruirsi, questo per rendervi un quadro del contesto. Quindi per rispondere uso due piani si, ma in alcuni periodi uno solo mentre in altri anche 3 o anche 4 piani, dipende dalle operazioni o manipolazioni da eseguire come appunto blocchi di covata, starter/finisher per fare le regine, o metodo demaree, sciami da fecondazione etc., e si, la regina tende generalmente ad andare a covare in alto, per cui in alcuni contesti si opera anche la rotazione delle casse quando quella sopra è piena di covata e la regina tende a non covare tutti e due i piani come un unico spazio, ma in alcuni periodi può andare verso il basso come quando riempie il nido di scorte invernali diminuendo progressivamente la covata per poi nei mesi successivi risalire mangiando le scorte per ritrovarsela nel piano superiore in primavera. In pratica questi sono metodi di manipolazione standard in tutti i paesi dove vengono usate le Langstroth a più piani o Warrè, e avendo per caso imparato prima le tecniche in uso in varie parti del mondo con le Langstroth e poi quelle Italiane con le D.B., ho cercato un modo per poter sfruttare tutte le informazioni acquisite cercando di applicare i vantaggi dell'una e dell'altra. Chiudo sul discorso del blocco di covata aggiungendo che usai telai con covata già presente in tutti gli stadi in modo che 1) le api restassero sul favo senza abbandonarlo di notte e 2) che mano a mano che le cellette si liberavano la regina poteva covare anche se poco, ma in continuità nelle successive 3 settimane così da ritrovarla subito pronta allo sblocco. Per la mancanza di informazioni invece, "generalmente" nei paesi dove lavorano concasse a più piani, non c'è una tradizione del blocco di covata, solo ultimamente stanno imparando (da noi Italiani), mentre da noi dove la tradizione del blocco è consolidata, si usano storicamente casse a singolo piano, da qui la difficoltà nel reperire informazioni su questa tecnica, mentre nel mio caso elevare la regina su un piano dedicato a lei per il blocco così da non dover costruire cornici per blocchi orizzontali sulle casse standard DB, è stata una naturale conclusione frutto della libertà che questa configurazione modulare concede. Grazie a voi per la condivisione della vostra esperienza.

@@JamaicaSound Veramente fantastico e spiegato benissimo !!! Modularità eccezionale per una gestione ottimale ! 👏👏👏👏

Ciao ! Dovendo successivamente eliminare il telaino del blocco (l'unico con covata ) sarebbe preferibile scegliere per l'ingabbiamento un telaino vecchio che andrebbe comunque sostituito. Comunque dovrebbe avere almeno un pò di spazio per la covata, non un telaino di sponda pieno di miele. Questa la teoria👍 ...... in pratica abbiamo preso il telaino su cui era già presente la regina evitando di maneggiarla 😀..... Per il trattamento inseriamo la regina nel nido ed il giorno dopo goccioliamo. L'acido ossalico, per quanto abbiamo potuto osservare, non sembra avere effetti particolari sulle api e neanche sulla regina. L'effetto dura almeno 48 ore, quindi dovremmo trattenere la regina in qualche modo lontana dal nido e ci è sembrato che non fosse necessario. Faremo 2 passate di gocciolato a distanza di almeno 3 giorni, prima che le api chiudano la nuova covata. Se confermassimo i dati dell'anno scorso (caduta di varroa veramente esigua) sarà l'ultima volta che faremo il doppio passaggio di gocciolato estivo. Documenteremo tutto nel videodiario. 👋👋👋

😃👋👋

Si, è molto più scuro degli altri anni. La fioritura principale qui è la sulla (oltre il 60-70%), ma a differenza degli anni passati c'è stato anche il favino ( anche se in gran parte se lo sono mangiato per la cattiva stagione ) e tanta borragine e tantissimo cardo mariano. E' diventato anche molto aromatico e profumato e meno dolce rispetto al solito. Tutti gli anni è diverso 👍

Già durante la smielatura è difficile resistere all'assaggio ..... tra telaini, centrifuga, disopercolatura, siamo avvolti da un aroma secondo solo al profumo della cantina durante la vinificazione .... che un tempo facevo 🙄

👋👋😃