Buongiorno e buon anno a lei Penso che la mediazione familiare sia un ottimo percorso da fare e che può portare ad ottimi risultati sia nel caso non si sia ancora deciso di separarsi e si voglia provare a recuperare il rapporto sia nel caso poi si giunga ugualmente alla separazione.

@AvvocatodiFamiglia grazie mille!

dovrà calcolare l'aumento istat partendo dalla data della separazione.

Si dovrà pagare l'IMU sulla seconda casa anche se quella era casa familiare. La ringrazio per l'idea di farci un video che farò sicuramente

Ogni situazione va valutata a sè e quindi se vuoi può scrivermi a [email protected] per il suo caso specifico. Detto ciò gli stipendi vengono sicuramente calcolati (al netto) ed è questa la base da cui si parte. Però anche il patrimonio nel suo complesso verrà valutato e andrà visto se quei beni immobili possono essere messi a frutto o meno. Va detto che non vi è un calcolo o criterio esatto che porti ad un calcolo altrettanto certo in quanto la legge lascia tale criterio alla interpretazione del giudice. Da qui anche il problema di avere una quantificazione certa. E' possibile avere un calcolo più preciso con tanto di relazione da presentare in giudizio ed è un servizio che offro ai miei assistiti. Inoltre bisogna distinguere tra la fase di separazione e quella di divorzio dove cambiano i criteri degli assegni.

e per esempio : su 200 mila euro investiti in buoni postali fruttiferi che rendono il 4% annuo di interessi quando darà il giudice come assegno di manteimento?

mantenimento per i figli

e per quanto riguarda in beni mobili ?,per esempio 200 mila euro investiti in Buoni postali fruttiferi con un rendimento annuo netto del 2% .L' asseggno di mantenimento per 2 figli a quando ammonterà?.@@AvvocatodiFamiglia

Le consiglierei di fissare una consulenza così da valutare bene il suo caso specifico. Mi scriva a [email protected]

Non posso dire che la somma che le hanno dato non sia giusta in quanto non conosco la situazione patrimoniale del suo ex su cui si sarà basato il giudice. Sicuramente è una somma minima.

Le registrazioni tra presenti, anche di nascosto, si possono fare sempre che poi l'utilizzo che si fa sia in ambito giudiziale e non per altri fini ( tipo diffusione sui social ecc.). Ovviamente va valutato bene poi cosa fare ed il contenuto di tale conversazione tenendo presente che il Tribunale prende molto in considerazione la relazione degli assistenti sociali che, in quanto pubblici ufficiali nell'esercizio del loro servizio, ed in quanto terzi (o almeno dovrebbero) hanno più credibilità in un giudizio. Quindi le relazioni viziate vanno contestualizzate e vedere anche come controbatterle e se sia opportuno farlo e quando farlo. Non è previsto che ci si faccia assistere durante gli incontro dal proprio difensore perchè non si parla di una consulenza tecnica. Il consiglio è quello di documentare il tutto e consigliarsi con il proprio legale di fiducia

le registrazioni suddette possono essere utilizzate in un procedimento amministrativo da promuovere contro gli assistenti sociali nell'amministrazione dove lavorano in qualità di dipendenti , cioè il Comune@@AvvocatodiFamiglia

@si possono usare le registrazioni all’interno di un procedimento giudiziale come prove di qualsiasi natura sempre che alla conversazione registrata si sia stati presenti, altrimenti si commetterebbe reato

Ogni caso è a sè e va valutato singolarmente. Comunque la sentenza della Cassazione è preoccupante

@AvvocatodiFamiglia preoccupante non direi . E gettare i padri sul lastrico

non si può fare di tutta un'erba un fascio ma in linea di tendenza concordo

@ Sì, siamo sulla linea di tendenza. E per quanto mi riguarda, mi ritrovo in un caso in cui, l'A.S. ingrandisce palesemente degli episodi, ne omette altri, e le omissioni somo sempre a mio danno, e soprattutto, giudica in base ad alcuni fatti, non a tutti. E oggi ci ritroviamo in una situazione nella quale, io ho depositato degli atti che dimostrano che si tratta di una mamma violenta, ma sono ancora là che giacciono, prima che il giudice si degni di vederle. Nel mentre, l'assistente sociale che ignora questi atti, fa delle relazioni totalmente lontane dalla realtà. E della mamma estremamente violenta, ospitata in un centro antiviolenza, non c'è nessuna traccia. Oggi io mi ritrovo in una situazione nella quale il progetto del centro antiviolenza, peraltro mai dichiarato, è concluso; e, concluso il progetto, il giudice fa uscire me di casa, per far entrare la mamma violenta. Oggi siamo in condizioni di dover mendicare per poter vedere i bambini per Natale, e probabilmente non ce la faremo. Il mio è uno di quei casi in cui l'assistente sociale, per le sue omissioni e per la sua ignoranza di taluni fatti, risulta essere semplicemente dannosa.

in altri Stati il limite massimo è di 5 anni dopodiché o hai trovato lavoro o ti arrangi

Deve ricorrere in questi casi sicuramente in Tribunale e vedere se in questo modo riesce a sbloccare la situazione. Sicuramente non sarà una cosa facile ma è l'unico tentativo che può fare per riavere suo figlio

Mi scriva a [email protected]

Il giudice potrebbe ugualmente decidere per l'assegnazione in quanto questo istituto riguarda l'interesse del minore

Grazie Davide.

Il fatto che sia uomo non ci incastra assolutamente nulla perchè non sono affatto di parte ma ho solo raccontato casi e situazioni reali. Sono pienamente d'accordo sul paritetico e affidamento al 50 e sul fatto che i genitori debbono curarsi in ugual misura dei figli.

Allora già il titolo deve essere cambiato ...da PADRI SEPARATI in PADRI E MADRI SEPARATI (iniziamo a mettere i puntini sulle i)perche' ci sono anche tante madri rovinate a vita. @@AvvocatodiFamiglia

La ringrazio per il commento

Da quello che mi riferisce siete già in causa e quindi dovrete opporvi puntando sul bene dei bimbi a restare in Sicilia dove hanno sempre vissuto e dove hanno le loro amicizie, scuola ecc. e della impossibilità o difficoltà gravosa ad esercitare il proprio ruolo genitoriale se i bimbi vengono portati così distanti.

@@AvvocatodiFamiglia buon giorno mi sono espressa male volevo dire .se il giudici prende la decisione a favore suo della compagna, lui si può opporre alla alla decisione del giudice?

di solito nominano un CTU (consulenza tecnica di ufficio) demandando tutto il compito al consulente

@@AvvocatodiFamigliaIn Ctu i bambini hanno detto che desiderano stare con il padre. In decreto provvisorio il giudice ha assegnato casa alla madre, che aveva fatto denuncia per maltrattamento e abuso di metodi correttivi vs i figli, poi archiviata. Il giudice ha dato mandato alla CTU e ne è uscita una madre manipolatrice e con difficoltà nel criterio dell accesso ma, allo stesso tempo, idonea.idoneo come il padre che invece è più presente nella vita dei figli. La Ctu non ha peró indagato anche il fatto del nuovo compagno e il giudice non ha voluto indagare oltre. ora sono in attesa della sentenza definitiva

@@melodypink2543 bisognerebbe non arrivare mai all’affidamento ai servizi sociali in quanto il tribunale ritiene, in questo caso, che i genitori non siano in grado di gestire i figli e quindi gli assistenti sociali hanno carta bianca su tutto

Concordo. Le difficoltà le hanno entrambi ed un collocamento paritario sarebbe la soluzione migliore. Pari responsabilità e pari oneri

Può darli ma ad oggi è più difficile ottenerli in quanto molti tribunali sono fossilizzati su diritti di visita standard del tipo 1 o 2 giorni infrasettimanali e week end alternati.

Mi sembra corretta la richiesta di assegno di mantenimento a suo favore. Bisognerebbe valutare bene la situazione nello specifico per la quantificazione e se quanto ha dato il giudice è corretto

La ringrazio. Le condizioni pattuite con il divorzio sono modificabili anche unilateralmente con ricorso al giudice se mutano le condizioni in peggio o in meglio. Facciamo il caso che vi sia equità reddituale ma poi uno dei due perde il lavoro oppure, al contrario, che uno erediti dei beni o vinca la famosa lotteria. In questo caso le condizioni rispetto a quando sono state stilate le condizioni di divorzio sono mutate e si può richiedere una modifica in tribunale

Una cosa sono i figli, altra l'assegno divorzile alla ex moglie che può essere dato anche una tantum con un trasferimento di un immobile. Il figlio invece va mantenuto sia per le spese ordinarie che straordinarie sino alla autosufficienza

Gia' espressi alla meloni alcuni suggerimenti per modificare l'attuale normativa che prevede l'arricchimento del coniuge piu' debole economicamente facendo piazza pulita delle sostanze del coniuge pagatore e incidendo dulla fiscalita' generale con il graruito patrocinio spesso concesso senza tenere conto della infondatezza delle argomentazioni che ne precluderebbero, giustamente, il beneficio e poi il diritto alla pensione di reversibilita' anche da divorziati, una assurda ingiustizia! Speriamo finisca questa pacchia per il coniuge speculatore garantito dal "diritto al ricatto e alla vendetta" che trova nell'art 156 c.c. la sua sintesi, sufficiente a distruggere una persona...altro che repubblica democratica..una autentica estorsione a vita!