1. Il disincanto della vita monastica

[@robertacasini2148]

Grazie fr. MichaelDavide...il Signore ti ha dato un dono grande...quello di saper semplificare così bene anche i concetti più complessi e di far venire il desiderio di essere sempre e comunque "umani" uomini e donne che credono in chi sono e chi vogliono divenire come "fratelli" in umanità. Sempre e comunque persone che hanno da condividere con tutti la particolarità della propria esperienza che semplicemente...arricchisce e spalanca orizzonti infiniti nei quali non si può far altro che vivere il rispetto delicato per l'altro: segno che colora, nella sua specificità, la vita di tutti. Grazie di cuore

[@abbaziass.pietroeandrea-no7038]

è una bella avventura fr MD

[@eremomontezago8691]

Grazie padre Michael Davide per questo cammino che ci proponi, lo propongo a tanti amici monaci e laici. Grazie.

[@abbaziass.pietroeandrea-no7038]

Grazie a te e a voi!

[@MapleGS]

bravo, fantastico. grazie per questo.

[@oscarmuselli4979]

Questo padre è bravissimo.....

[@tizianaargentati8074]

Bravissimo...analisi perfetta. ..da laica, da tempo mi sono accorta dell'eccellenza di preservare uno stile di vita che ha creato tantissime distorsioni e divisioni specialmente tra noi laici e il mondo religioso, le risparmio l'elenco... c'è un ignoranza, nel senso di ignorare, spesso abissale... grazie veramente...mi conferma che quello che avevo intuito è reale.... soprattutto comunione....

[@abbaziass.pietroeandrea-no7038]

Siamo solo all'inizio del percorso!

[@serafinoloiacono5489]

bravissimo il padre

[@TommasoCerri-m9c]

In effetti ha ragione Thomas merton perché si vede ai nostri giorni la carenza stessa di vocazioni monacali soprattutto e anche nell'ambito benedettino si vogliono preservare A me per esempio mi è stato detto nel 2005 durante una conversione che veniva dal 2003 che era solo una fuga nel monachesimo la mia e non era una vocazione non ci fu mai fatto più sbagliata di ciò perché io questa Vocazione Non l'ho avuta nel 2003 quando sono andata a Medjugorje ma bensì partiva Giada molto lontano 1977-1978 Che durata fino agli anni della adolescenza fino all'86 più o meno Io adesso mi ritrovo a 54 anni non sono né un laico né un credente impegnato nella chiesa cattolica non mi sono sposato e sto da solo e vivo ugualmente una vita monacale nella laicità nel mio piccolo A me dispiace tutto ciò perché era l'ordine che io ho scelto da quando avevo 8 anni ossia quello di San Benedetto da Norcia purtroppo verso di me sì sono comportati come i Farisei Guai a voi farisei che uccideste quelli che volevano entrare padre il vostro è un bel discorso Ma rimarrà tale il monachesimo qualunque esso sia è un sentimento ossia è un sentire dentro non appartiene all'Abbazia come struttura né all'abito che indossate né al clericalismo che volete preservare

[@neoluddismo2.0]

Amico mio... Nei monasteri non cercano veri innamorati di Dio.... ma furbacchioni bravi a recitare. Vivi con serenità la tua vita monastico-laica. Il proprio appartamento può trasformarsi in vero e proprio eremo. Che Dio ti benedica e ti guidi lungo i Suoi sentieri.

[@numinoso]

L' eccellenza forse è soggettiva, non oggettiva. L' eccellenza di una vita è la fedeltà a ciò che si è, non a ciò che si vorrebbe essere o a un ideale disincarnato. In questo senso la vocazione forse è una risposta, ma una risposta a sé stessi, un atto di inesprimibile e incomunicabile autenticità, di consonanza alla propria essenza. Non c'è merito nel dare forma e sostanza a ciò che si è, ma solo pace.

[@abbaziass.pietroeandrea-no7038]

Grazie! fr MD

[@IAKOBOC]

Siete troppo al livello della psicologia , nel vostro discorso. E uno de fattore della rarefazione delle vocazione monastiche nel mondo occidentale. Un cancro della latinita. I padri del monachesimo non erano così. Tanti giovani sono stati rifiutati perché non erano entrati nei criteri psicologici dei maestri dei novizi, ho dell'ordine. Ho visto e vissuto esperienze degne di film a tematica psichiatrica nei rapporto dell'autorità , diventata un guru , un psicologo , come mi diceva un gesuita del Centre Sèvres :" malheureusement , les moines ne dont plus des Pères spirituels. Soit ils sont des ouvriers specialisés, soit des analystes des profondeurs, mais rien de spirituels ! " père Adrien Demoustier s.j. La vita spirituale é altra, non ha niente da fare con un nombrilisme egocentrico, chi passa suo tempo nell'analisi. Sia San Isaaco tou sirou, che Evagrio, che s. Giovanni il Climaco ecc... parlano di altro paese . E tutti padri orientali sia latini, nel monachesimo hanno un atteggiamento diverso, non secolarizzato. Il problema occidentale è l'intellectualisme lié à une forme psichologisante qui fini par dénaturer le substrat même du Désert monastique et faire fuir les jeunes. C'est une carence evidente de la Foi au profit de la seule raison.

[@neoluddismo2.0]

Mamma mia che personaggio.... Mah.....

[@rgmr2093]

Vaniloqui psicologici