13+1 Motivi per amare l'INGEGNERIA

[@lds-lab.divulgazionescient3335]

Grande Eliana!! :) Mi permetto di lanciare una provocazione, giusto per un sano spirito goliardico: "Stimo molto l'ingegneria... ma l'Amore lo riservo per le Scienze Pure!" Ciao Un grande abbraccio!

[@zar5989]

Ciao Eliana, volevo farti i complimenti per il tuo canale ed il lavoro che porti avanti: guardo spesso i tuoi video e mi ci ritrovo frequentemente, avendo fatto anche io ingegneria. In particolare, credo sia molto importante dare un'idea più concreta rispetto al cosa poter fare una volta laureatisi. A questo fine, vorrei brevemente condividere la mia esperienza che possa magari essere di aiuto a qualcuno. Alla fine della laurea magistrale, ho portato a termine una tesi all'estero, in Inghilterra nel particolare, e là mi sono innamorato della ricerca scientifica. Ha cominciato a balenarmi in testa l'idea di intraprendere un dottorato di ricerca all'estero, cosa a cui non avevo MAI pensato prima, data la scarsa considerazione che i dottorandi hanno, purtroppo, in Italia. Dopo diversi colloqui, ho vinto una borsa Marie Curie che, per chi non lo sapesse, paga bene e mi dà la possibilità di girare il mondo e lavorare con persone di altissimo livello. Ecco, io mi considero fortunato perchè se non fossi andato all'estero non avrei mai scoperto questo mondo: vorrei quindi consigliare a chiunque fosse indeciso se partire o meno di farlo. Alla peggio, si può sempre tornare indietro, ma le esperienze che si fanno quelle restano e contano (sia nella vita personale che nel CV). Per Eliana, continua così! Ma ti prego non dire più la parola "sfidante", non si può sentire ahahah

[@TotheScienceBeyond]

Grazie mille per aver condiviso la tua storia! Partire deve essere davvero....... ..... ...... ......sfidante! 😂

[@matteofranceschi3581]

Ciao Eliana, ma no non cambiare il nome al canale 😊 tanto dopo un video del genere "beyond the science" c'è l'ingegneria 😉

[@AT-SOI]

Dunque... nulla togliendo al video, personalmente avrei omesso tutti i 13 motivi principali e avrei parlato per 15 minuti solo del 14esimo che hai aggiunto tu alla fine (>_

[@lofra9587]

Dai, concordi con circa il 50% dei punti dell'articolo, non è malaccio :D

[@lizaa1238]

Condivido appieno il tuo pensiero a fine video, infatti anche io avevo intenzione di scegliere ingegneria biomedicA per questa ragione, L'unico dubio che ho è se un ingegnere biomedico riesce ad entrare in contatto con i pazienti e a vedere con i suoi occhi i cambiamenti del paziente, o se ne sta in laboratorio/ufficio? Si ha la possibilità di lavorare in ospedale?

[@WoodworkingEngineering]

Brava, bel video... ma io sono di parte 😂 Personalmente credo tanto nella creatività e nell’uso della creatività per risolvere i problemi. E in questo vedo l’ingegnere più vicino ad un artista... ma, di nuovo... sono di parte 😂 Ps: se ti va fatti un giro sul mio canale, in cui mostro come usare principi ingegneristici ed in generale scientifici nel mondo del fai da te 😊

[@lorenzo5667]

Video davvero belli. Una domanda: secondo te le facoltà di ingegneria (civile e ambientale) in generale sono fattibili da chiunque, anche da gente con un intelligenza sotto la media? In particolare in riferimento agli esami di matematica, fisica e chimica. È difficile prendere 18? 😮😱

[@stella-del-mattino]

2:59 Preconcetto

[@marcofilosa1086]

Faccio ingegneria e in questo periodo credo che l'ingegneria sia una delle cose più piatte di questo pianeta

[@TotheScienceBeyond]

Ciao! Sei all'università o lavori?

[@marcofilosa1086]

@@TotheScienceBeyond all'università

[@TotheScienceBeyond]

@@marcofilosa1086 e cosa studi? Comunque capisco bene cosa intendi, purtroppo il percorso universitario può essere piuttosto palloso. Ma, se riesci a trovare l'azienda giusta per te, può diventare un lavoro molto stimolante! 😊

[@marcofilosa1086]

@@TotheScienceBeyond ingegneria di internet. Comunque è anche un periodo mio, inizialmente non voleva fare ingegneria ma poi ovviamente la pressione intorno mi ha costretto

[@DARKARESI]

EEEH hai sbagliato indirizzo mi spiace per te...

[@riccolazzarijuul731]

❣️

[@alessiaforesta6903]

Ciao, secondo te si può fare ingegneria con il linguistico?

[@TotheScienceBeyond]

Ciao! C'è un video che risponde anche a questa domanda, l'hai visto?

[@valentinabianchi7192]

@@TotheScienceBeyondciao, qual è il video??

[@eddie1973100]

un ingegnere che sa le lingue straniere potrebbe anche fare un sacco di soldi

[@ilpopoloimpotente174]

Prima di scegliere ingegneria ci si dovrebbe porre onestamente la domanda "ma sono un ingegnere? la natura mi ha dato le doti per diventare un BRAVO ingegnere?". Ingegneri si nasce poi con lo studio tutti lo diventano. Se sei nato ingegnere emergerai senza ombra di dubbio, specialmente se hai altre qualità tipo rispetto e modestia. Prioritariamente non bisogna pensare allo stipendio: buona parte della nostra vita la passiamo lavorando e se questo non ci pesa è già una buona fetta di stipendio. In ogni caso un po di fortuna non guasta ma per questa non esiste una facoltà.

[@TotheScienceBeyond]

Ottimo ragionamento, applicabile anche a tutte le altre professionalità! :)

[@data-trader]

Concordo su ogni parola che hai scritto. 👍🏻

[@miky4662]

infatti io distinguo tra gli Ingegneri e i laureati in ingegneria

[@ilpopoloimpotente174]

@@TotheScienceBeyond Non a tutte: solo per quelle a cui necessita un'attitudine. Per quelle "generiche" per emergere sono necessarie altre qualità.

[@WoodworkingEngineering]

miky4662 assolutamente d’accordo! 🖖

[@extrim696]

Ciao ho 26 anni. Mi conviene inviare la magistrale di ingegneria informatica?

[@RaffaeleSellittoNiInF]

No 🤣

[@lampa298]

Si

[@Ronin93]

Creativo? Siamo noi i creativi!!1! "Inserire nome di qualsiasi architetto" 🤣🤣

[@GIOB5]

Dissento

[@peeolo]

Non ho ancora visto....ma già il titolo mi orgoglisce ;). Ps e sto look alla "Mercoledì"? Addams fan?

[@TotheScienceBeyond]

Venivo diretta da lavoro (e in questo periodo, in effetti, ho il suo stesso amore per il mondo) 😂

[@peeolo]

@@TotheScienceBeyond uno delle poche cose belle di esser libero professionista è che me ne sto in pantaloncini e birra sulla scrivania ogni tanto. poi in cantiere ovviamente si va con il vestito da sera (strascico e tacchi ovviamente). Tocca anche qualche occasione formale però, ma ogni tanto non guasta. . grazie per leggere/commentare articoli in inglese che ahimè blocca ancora troppa gente giovane. per quanto riguarda la diversità dei progetti è proprio vero, ogni lavoro è diverso, non esiste in letteratura il tuo caso specifico, e si attinge alla tua creatività tecnica (anche se si è visti ancora come delle calcolatrici umane)

[@Davidelombardi18]

E se sei nell'ambito dell'ingegneria industriale dimenticatevi di dormire la notte. L'ingegnere non lo si fa per soldi

[@peeolo]

Often highly paid....settore civile...hahahaha

[@oroboro1931]

Ma piantala, fare ingegneria per lo stipendio è invece una buona mossa, gli stipendi medi rispetto alle altre facoltà sono alti, oltretutto cosa c'entra che all'inizio del tuo percorso lavorativo guadagni poco? Si può sempre far carriera e tu stessa lo dici (poi da bocciata e plurifuoricorso ovvio che non ti puoi aspettare, almeno subito, un grande stipendio). Soluzioni a problemi nuovi è ciò che cercano le scienze pure non l'Ingegneria. Poi la maggior parte dei punti presenti in questo articolo si possono applicare a qualsiasi facoltà.

[@TotheScienceBeyond]

Per prima cosa, abbassa i toni. Non sono amica tua, qui siamo sul mio canale, esigo discussioni pacate. Detto questo, il fare carriera non è esclusivamente correlato all'essere ingegnere. Non ho idea di cosa tu faccia nella vita, ma se sei un dipendente in azienda (come sono io e come sono quasi tutti gli ingegneri che conosco), saprai che in base al tipo di contratto nazionale con cui ti assumono, ci sono dei livelli. Ovviamente si inizia ad un livello più basso, ma non in base agli anni fuoricorso che hai fatto, io ho cominciato direttamente con il livello normale che danno a chi ha una laurea magistrale. Il fatto di fare carriera e diventare livello quadro o superiore (quindi dirigente), dipende dal fatto che tu abbia una laurea (in molte aziende non puoi diventare quadro senza una laurea), ma non è esclusivo di ingegneria. Piccolo appunto: pur essendo stata bocciata una volta al liceo, ti informo che mi sono laureata burocraticamente nei tempi: di fatto, non ho fatto nemmeno 1 anno fuoricorso. Ma, anche se fosse, a parità di laurea (triennale o magistrale) gli stipendi sono circa gli stessi, visto che si basano sulla fascia in cui ti inseriscono al momento dell'assunzione. Quello che cambia è solo che una persona che si laurea più tardi farà anche carriera più tardi.

[@lorenzotarani]

peccato che prima di arrivare a percepire uno stipendio devi affrontare almeno 5 anni di università e se fai una facoltà complessa come ingegneria o le scienze pure, senza la passione, ti assicuro che non ne uscirai o magari potrai anche riuscirci ma sarai una persona "piatta" senza un minimo di slancio per quello che fa, e quando finalmente, dopo anni in cui il tuo massimo obbiettivo è stato uno stipendio relativamente cospicuo, andrai a fare un colloquio per lavorare scoprirai che molto probabilmente non ti prenderanno, perché non sarai motivato e la motivazione per fare qualcosa non la puoi fingere, o sei appassionato o non ti ascolterà nessuno, perché non avrai nulla da dire che non sia già stato detto. per concludere non credo che l'abilità di una persona si misuri se sia mai stato bocciato e se sia fuoricorso, il 90% di chi fa ingegneria va fuoricorso, eppure la scienza e la tecnica continuano a progredire, si riesce sempre a spostare in avanti l'asticella della conoscenza; quindi non credo che il problema sia essere fuoricorso o meno, credo che il problema sia la gente che la pensa così, che è chiusa nello schema del cazzo che una cosa sia valida solo se ti porta guadagno, non chiedendosi se quello che fa lo appaga e se il suo lavoro è utile per gli altri. Quindi davvero se stai facendo ingegneria solo per questo motivo ti consiglio di lasciar perdere, se invece sei già laureato, mi dispiace che la pensi così in piccolo.

[@data-trader]

Alcuni mie considerazioni personali, frutto né di pregiudizi né del "sentito dire", bensì grazie ad oltre 15 anni di carriera alle spalle, e non nella solita azienda (giusto per dire che ne ho viste di realtà, direttamente ed indirettamente). Non tutti abbiamo la fortuna di poter "decidere" quale professione fare nella vita. Noi siamo fortunati perché abbiamo potuto scegliere, ma questa scelta deve essere dettata non da un ipotetico stipendio (tabù in Italia. Se vuoi i "soldoni" devi andare all'estero, ma tutto ha un prezzo: work-life balance, work-passion balance, ecc.) bensì da quali sono in primis le tue attitudini, le tue abilità, il tuo livello di creatività e problem solving, la tua dedizione all'aggiornamento ed alla formazione continua ed ininterrotta. Requisiti questi senza i quali puoi essere nel settore "giusto" (come dici te), ma non riuscirai mai a creare le situazioni giuste né esse si presenteranno a te. Rischieresti di non riuscire ad eccellere banalmente perché ti ritrovi in un settore che non è il tuo. Personalmente creavo software fin da quando ero un bambino ed ho da sempre saputo che questa sarebbe stata la mia professione. Nell'essere conscio di ciò, sono stato fortunato, però mi sono dovuto comunque fare un mazzo enorme per arrivare dove sono arrivato (non è mai esistito per me il 9to5). E, nonostante ciò, non si è mai "arrivati", dobbiamo sempre avere l'umiltà di poter imparare da chiunque, in qualsiasi momento. In molti si iscrivono all'università senza ancora avere le idee chiare. Servirebbe più una cultura della società nel comprendere quali sono le peculiarità e le attitudini di ogni singolo individuo. Così come se dovessi decidere di fare l'avvocato. Non è una professione per tutti, ci devi essere portato. Se fai una professione per cui non sei portato o ti accontenti di poco (in tutti i sensi) oppure sarai vittima della frustrazione del non riuscire ad emergere dalla media. Per lavorare bene e per eccellere devi essere spinto da passione, determinazione, forza di volontà e capacità di "rialzarti". Per quanto riguarda l'ingegneria, in linea generale, proprio come ho letto nei commenti qui, sei ingegnere prim'ancora di iscriverti all'università perché hai il giusto modo di pensare, la giusta attitudine al problem solving e la giusta dose di creatività. Concordo con Eliana sul fatto che anche in ingegneria serve creatività, e talvolta anche molta quando gli strumenti standard non ti portano ad alcuna soluzione. È proprio lì che devi tirare fuori tutta la tua creatività per sviluppare soluzioni appunto creative. L'università ti fa vedere approcci e ti fornisce basi teoriche e talvolta pratiche, se pur insufficienti per quando entrerai nel mondo del lavoro. Poi il bilanciamento tra pratica e teoria varia tra ingegneria ed ingegneria. Devo ammettere anche che conosco persone che hanno iniziato prima un'altra strada per poi provare l'ingegneria e scoprirsi brillanti studenti ed ingegneri, ma sono eccezioni. Tornando ai "soldoni", non hai idea di quanti Ingegneri Informatici abbia incontrato nella mia carriera, ingegneri veramente brillanti e capaci che però erano relegati a contratti veramente miseri ed irrispettosi né verso il loro percorso di studi né verso la loro professionalità. Questo è un problema tutto italiano in cui, nella maggior parte dei casi ma per fortuna ci sono le eccezioni, non vige un sistema meritocratico e di reale crescita professionale (sempre se la persona lo merita, ma anche questo è un tema delicato). Devo anche precisare che spesso mi è capitato di avere a che fare con Ingegneri Informatici per i quali c'era da mettersi veramente le mani nei capelli e da chiedersi come avessero fatto a prendere la laurea. Carenze forti della basi di informatica dei primi anni (Algoritmi e Strutture Dati, oltre a molte altre cose). Sul fatto del "fuoricorso" credimi, non è un metro di valutazione serio. Aggiungo che (nel settore informatico) ormai da tempo in USA, e sta iniziando anche in Italia per fortuna, il titolo di studio comincia a contare il giusto. Le aziende tendono a valutare in primis chi sei, cosa sai fare, quali esperienze hai e a quali progetti stai lavorando, anche solo a titolo personale o open-source. Questo non vuol dire certo che un buon titolo, un PhD, ecc. non servano, anzi, sono un grosso valore aggiunto, specialmente se sei alle prime esperienze ma in primis vengono valutate le tue capacità di apprendere, di problem solving, ecc. Sulla tua frase "Soluzioni a problemi nuovi è ciò che cercano le scienze pure non l'Ingegneria." mi permetto di dissentire. Talvolta il confine tra scienza ed ingegneria è sottile e comunque pensa a tutto il ramo dell'Intelligenza Artificiale (anche se sono di parte). Vuoi dirci che l'AI non ci porta verso soluzioni a problemi nuovi? Il tuo commento potrebbe originare spunti di riflessione ma penso che tu sia stato un filo "brusco". Spero a mia volta di averti dato alcuni spunti di riflessione.

[@oroboro1931]

@@data-trader Se una persona possiede queste abilità trasversali di cui parli, come la creatività, non vedo perchè non dovrebbe scegliere per il puro perseguimento di un fine economico ingegneria (siccome queste abilità potrebbe anche portarlo a fare altre facoltà, sopratutto nel settore scientifico puro dove queste ultime sono ben più necessarie). E se anche non le avesse, una laurea gli dà più probabilità di essere assunto e mediamente maggiore stipendio nel mondo del lavoro. Pure se non farà carriera avrà un lavoro probabilmente. Tutto questo ammesso parliamo di un individuo dall'intelligenza media o almeno leggermente superiore alla media.

[@data-trader]

​@@oroboro1931 grazie per la tua risposta. La domanda che poni non è sbagliata, direi semplicemente mal posta nella premessa, ma vorrei che tu non fraintendessi ciò che affermo. Ti spiego meglio: il fulcro iniziale di tutti i discorsi/commenti era se fosse o meno efficace decidere un certo percorso di studio/lavoro avendo come unico dato l'output finale, ovvero il raggiungimento dei soldi, i famosi soldoni™️ 😅. La domanda che invece poni in questo ultimo commento aggiunge una variabile di input non indifferente, ovvero il fatto che tali competenze (creatività, ingegno, ecc.) le si abbiano. Come puoi notare sono due scenari ben distinti. Se uno pensa di avere quelle abilità ed i fatti, oltre al tempo, ne danno riprova, non ci sarebbe nulla di male a perseguire un mero fine economico. I soldi fanno comodo ma personalmente non ho quello tra le mie priorità di vita, ognuno alla fine vive con i propri valori e obiettivi, e tutte le scelte possono non essere condivise ma sempre devono essere rispettate, quindi anche il mero fine economico. Il problema finale è che in Italia, avere quelle abilità non basta, non c'è una relazione 1:1 tra laurea in Ingegneria e stipendio. Sicuramente avere una laurea ti facilita (potenzialmente) nel trovare lavoro rispetto a coloro che una laurea non ce l'hanno, però tale facilitazione non implica obbligatoriamente un buon posto di lavoro ed un ottimo stipendio. Purtroppo in Italia è così. Poi ci sono anche aziende, specialmente quelle di livello Enterprise, che per politica interna (varie motivazioni) assumono solo e soltanto i laureati e anche se trovano una persona senza laurea brillante e capace non la vogliono/possono in alcun modo assumere. Se quello è il metro di valutazione la laurea ti da si una marcia in più ma più che un'attestazione di competenza, viene vista alla stregua di una checklist: triste dopo essersi fatto un mazzo enorme per conseguirla la laurea, oltre magari ai sacrifici economici. Ci sono però le dovute eccezioni, per fortuna, ma purtroppo la situazione classica che c'è in Italia è quella che ho descritto sopra. Infatti, a malincuore, consiglio sempre a chi vuole avere soddisfazioni lavorative più democraticamente e meritocraticamente distribuite/riconosciute (almeno per il settore informatico, per cui mi sento titolato a parlare) nonché anche di avere stipendi molto più altri, di andare all'estero, se non ha vincoli particolari (solitamente familiari) per restare in Italia. E credimi, lo dico con tanto amaro in bocca, dal punto di vista dell'attaccamento alla nostra povera Italia. Come dice spesso Eliana, servirebbero più politiche per il rientro dei cervelli, quando invece tutti fuggono ed hanno anche ragione, come biasimarli. Anche come analisi cinicamente economica, è un grosso deficit per una nazione formare i propri giovani per poi far fruttare PIL, prestigio e innovazione agli stati esteri quando in realtà si tratterebbe appunto di talenti ed eccellenze italiane.

[@skysurfer_it]

1 motivo per odiare ingegneria : dover studiare un modo per complicare cose semplici 🤣🤣🤣

[@robertocirillo9653]

Nono. Tutt'altro! Il cuore pulsante dell'ingegneria in genere è proprio quello di prendere un problema complesso e cercare di risolverlo "spezzandolo" in tanti problemi piu semplici :)

[@marcofilosa1086]

@@robertocirillo9653 Mai minchiata fu più grande e ci studio

[@TotheScienceBeyond]

@@marcofilosa1086 quando sei ancora all'università non hai davvero idea...Quello che intende Roberto penso sia riferito al lavoro quotidiano. Ti presentano problemi apparentemente super complicati e tu usi i tuoi metodi da ingegnere per semplificare e risolvere.

[@marcofilosa1086]

@@TotheScienceBeyond non capisco perché l'università dovrebbe essere diverso dal futuro lavoro. È un sistema sbagliato

[@robertocirillo9653]

@@marcofilosa1086 è la scoperta dell'acqua calda. È chiaro che l'università non può darti ESATTAMENTE tutto cio che userai per il lavoro. Esistono cosi tante specializzazioni.. Ma ti dovrebbe dare un modus operandi. Mezzi con cui magari un problema complicato puoi vederlo come tanti piccoli problemi piu facilmente risolvibili.