177 - Il battaglione sacro tebano, storia di antica omosessualità o leggenda? [Pillole di Storia]

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Realtà o fantasia in Plutarco

[@dontmugme2764]

Mi fa piacere pensare ad un battaglione come quello descritto da Plutarco, con 150 coppie di amanti. Non posso escludere che possa trattarsi di finzione, ma mi piace credere che sia stato davvero così

[@poqpcq]

Prima del battaglione sacro un limite delle 'falangi' era che spesso il fronte si sfaldava perché i 'soldati' non coprivano con lo scudo il soldato alla propria sinistra. Nel battaglione sacro invece erano fortemente motivati a proteggere il proprio 'compagno' alla sinistra (anche se forse si sfaldavano ogni due). È interessante anche la ricorrenza del numero 300 nella storia militare greca antica.

[@fedemona1]

Minchia ma effettivamente la storia di Epaminonda e Pelopida renderebbe benissimo sotto forma di racconto. Da come lo descrivono tutti era un figo, i personaggi sono interessanti, gli eventi sono perfetti (dittatura, colpo di stato, ribellione, guerra) è pieno di azione, cioè... Che aspettano a farci una serie? Ahah

[@laBibliotecadiAlessandria]

Verissimo

[@emmeemme2377]

@@laBibliotecadiAlessandria C'è perfino il tema lgbt tanto amato da Netflix, potrebbero farlo xD sarebbe ora di avere personaggi lgbt non adolescenti o effeminati ahah

[@andreagaetani7808]

5:25 Per l’esattezza l’egemonia di Tebe in Grecia durò solo 9 anni, dalla battaglia di Leuttra (371 a.C.) alla battaglia di Mantinea (362 a.C.).

[@klascov]

Una bellissima pillola. Non sapevo dell'esistenza di questo battaglione sacro.

[@luigimengoli68]

Non mi ricordo più se sia Plutarco a citarlo, ma esiste una versione nella quale si dice che Filippo II dopo la battaglia visitò il campo. Alla vista dei 300 tebani morti, pronunciò questa frase (non so se è letterale): "Muoia di mala morte chi osi parlare male anche di uno solo di essi". Plutarco dice anche che il battaglione sacro fu formato da coppie di amanti perché ciascuno dei singoli delle coppie avrebbe combattuto fino allo stremo per difendere il suo compagno. In tutti i casi spero che sia esistito: per quanto non "convenzionale" quell'amore fra due compagni in armi sarebbe stato eroico e romantico nello stesso tempo e, quindi, amore vero.

[@marcocutino]

Comunque, mi pare che anche l'ammiraglio Nelson diceva che i "rapporti" tra marinai allungavano l'autonomia della flotta. P.s. ho letto in un articolo di tattica militare che il battaglione sacro fosse una falange obliqua per contrastare la tendenza della falange a spostersi verso un lato nello scontro. Gli spartani, sebbene fino a un certo periodo gli unici militari professionisti, non ebbero evoluzione tattica nella loro storia mentre Filippo studiò la falange tebana e la migliorò. Poi, sviluppò l'utilizzo delle forze combinate in battaglia (fanteria pesante, leggera, cavalleria, ecc.) in un tempo in cui lo scontro era essenzialmente tra fanterie pesanti (opliti).

[@laBibliotecadiAlessandria]

La falange obliqua era la tattica utilizzata da epaminonda, il battaglione una singola unità

[@angelobugini6771]

Il battaglione sacro tebano, storia o leggenda? `e un piccolo documentario davvero eccellente! Grazie mille per condividere!

[@filipposarais7004]

Molto interessante

[@giuseppecosta7559]

cosa farei in questo periodo di clausura generale senza le tue pillole. Ne sto divorando giornalmente un sacco.

[@laBibliotecadiAlessandria]

Grazie!

[@furysreturn375]

Grazie

[@giulioleone8592]

Ti amo...grazie

[@laBibliotecadiAlessandria]

Grazie a te! Ti avrei citato, ma quando mi hai ricordato la cosa l'avevo già girato

[@giulioleone8592]

Comunque mi piace pensare che sia esistito questo battaglione.

[@lukevonevil5779]

È affascinante pensare che ispirandosi al battaglione sacro tebano, altri stati come Cartagine hanna creato i propri battaglioni sacri.

[@laBibliotecadiAlessandria]

Non credo che fossero ispirati, ma che, semplicemente, il termine battaglione sacro sia molto generico. Un battaglione dedicato ad un Dio specifico

[@alexeidobrojan1033]

Storia molto interessante

[@laBibliotecadiAlessandria]

La conoscevi?

[@alexeidobrojan1033]

No, ed per questo mi è piaciuta tanto

[@laBibliotecadiAlessandria]

Bene!

[@AlexAlex-vr9yh]

Erato ed eromenos: attivo e passivo, anziano e giovane😉

[@Husky92223]

sugar daddy e toy boy ...ma con le arti marziali

[@arcangelocariello73]

Parla di Richard Sorge....

[@Sklandarkal]

Mi risulta che i tebani fecero anche una importante variazione alla falange oplitica rinforzandone il lato più debole. La pederastia della Grecia classica risulta cosa di un altro pianeta per noi romani e poi cristiani. Però considerando il ruolo dimesso e segregato delle donne greche forse più che una reale vocazione era una strategia di sopravvivenza 🙂

[@laBibliotecadiAlessandria]

La falange obliqua, si

[@oronzobarberio5029]

I Tebani avevano di fronte un re spartano inesperto e molti alleati erano infidi, infatti non combatterono e i loro capi furono giustiziati. Gli spartiati erano ridotti ormai a circa 1500, non di più (durante le guerre persiane erano circa 15.000). Gli eserciti spartani da tempo avevano di spartano solo il capo. A Leuttra attaccarono dopo pranzo e, pare, avvinazzati, con pochi cavalieri contro la migliore cavalleria greca (a Platea nel 479 i tebani vinsero contro i greci); ritirandosi disorganizzarono lo schieramento dell'ala destra. I tebani si schierarono in massa all'ala sinistra contro i solo spartiati, arretrando il resto dell'esercito per non farlo scontrare con gli alleati di Sparta. Per questo ci furono molti morti tra i soli spartiati e gli efori bloccarono gli spartiati: incazzati che volevano riandare all'attacco. Dice Senofonte:" Se fu una grande sconfitta come mai si ritirarono in ordine portando il corpo del re e volevano ricominciare?". Controprova: i tebani non invasero Sparta dopo la vittoria. Le uniche due volte che ci arrivarono furono ricacciati dai pochi spartani presenti sul posto. A Mantinea i tebani ci ritrovarono, ma stavolta gli alleati di Sparta erano ateniesi e invece di fingere combatterono sul serio e l'ordine obliquo falli'. Fine dell'egemonia tebana. Fra l'altro il battaglione sacro fu quasi distrutto dalla guarnigione di Mantinea, e a colpi di pietra. Dall'ammasso di truppe (gli opliti regolari mi sembra avessero 6 o 8 file) Filippo capi' che servissero lance più lunghe..... qualcuno si chiede dove trovassero i legni per lance dai 6 ai 9 metri? Ovv. erano in due pezzi.

[@dispregiatordelvulgo8310]

Amo, adoro gli "outsiders" che s'incazzano e rompono le corna a tutti. C'entra poco o niente, ma chiedo egualmente: mastico storia dall'età di cinque anni (vado per i 57) e non ho mai capito per quale strana ragione le battaglie dell'antichità non siano state affidate nella quasi totalità all'arco e alle frecce (balestra inclusa). Ok, so bene che a Crecy e ad Agincourt tutto fu deciso dai "bowmen" inglesi, che a Kosovo Polje furono determinanti i balestrieri genovesi e così via. Ma allora come la mettiamo con la falange macedone, con la legione romana, di palo in frasca con gli Almugàvari di Ruggero da Flor? Non mi risulta che si affidassero granché agli arcieri; eppure tutto sarebbe stato molto più fattivo ed economico. Qualcuno vuol chiarirmi il mistero? Grazie.

[@grpelo]

Non sono uno storico, però tiro con l'arco. Non tutte le armi da tiro sono efficaci, dipende dalla tecnologia. Imparare ad usare archi potenti abbastanza per abbattere un soldato pesante richiede tempo, molti anni. erano molto difficili da costruire con i materiali dell'epoca. Non tutti i legnami sono idonei e gli archi compositi sono difficili da costruire. Occorre una filiera di professionisti dai costruttori ai sagittari. Quindi, mia personale opinione, metti anni per imparare a tirare, anni per maneggiare grossi libraggi, anni per formare professionisti nella costruzione, tecnologie non sempre sufficienti, assenza di eserciti professionali che fanno solo quello non per caccia ma per guerra e magari anche pregiudizio che vedeva l'arciere come un guerriero vigliacco, sono tutti elementi che rendono complicato affidarsi ad arcieri in modo prepotente

[@laBibliotecadiAlessandria]

Esatto, ci aggiungo che c'è anche un discorso di tecnologie ( sia nella composizione degli archi che in quella delle difese, elmi su tutti)

[@marcocutino]

Non è solo questione di tecnologia, cosa comunque importante, ma nche una questione puramente tattica. Grpelo e hiikudo hanno ragione ma c'è da considerare che gli arcieri sono truppe mobili ma non possono occupare il terreno di battaglia, occorre la fanteria pesante. Anche adesso i bombardamenti preparano il "terreno", pensiamoli come se fossero archi molto sviluppati, ma è la fanteria che segue i carri armati a occupare il campo di battaglia scacciando il nemico. In un eserecito vi deve essere un equilibrio tra forze leggere ma mobili e forze pesanti ma lente. Alessandro Magno, grazie all'impronta data dal padre Filippo all'esercito macedone, è stato il primo a usare le cosiddette forze combinate in battaglia. Ho semplificato ma spero di essere stato chiaro.

[@gianlucam.5992]

In realtà i romani si affidavano a reparti ausiliari che combattevano con armi da lancio. Tipo i frombolieri ispanici,che tiravano sassi o biglie di bronzo o ferro. Che con quelle fionde diventavano veri e propri proiettili. Per non parlare poi delle macchine da lancio.

[@davidzanotto1912]

Atene dominava I mari e i commerci, era la culla della democrazia. Sparta era un esercito di professionisti, e sfruttava gli schiavi. Di tebe oltre a sto curioso battaglione, che altro si sa?

[@davidzanotto1912]

Grazie del video...

[@laBibliotecadiAlessandria]

Prima o poi dovrò fare una serie di video sulle guerre del Peloponneso e poi sulla dominazione tebana

[@Baironecanemarrone]

@@laBibliotecadiAlessandria grazie, le stavo aspettando!!

[@politesellenikos4330]

Una strana circostanza. Magari accadde sul serio. +1

[@laBibliotecadiAlessandria]

Chissà

[@TheDomioli87]

il sacro gayo impero😅 leggenda narra che il difetto tattico..era dare sempre le spalle al nemico

[@dantemancini911]

Attenzione a non interpretare i rapporti sessuali del mondo antico con le nostre categorie di pensiero. L'omosessualità è un concetto introdotto dagli psichiatri moderni nell'800, e quelli che noi oggi chiamiamo rapporti tra gay sarebbero incomprensibili per la mentalità degli antichi greci e romani, ai quali l'omosessualità era sconosciuta. Per essi esistevano solo due tipi di sessualità (e anche oggi è così tra gli omofobi): attiva e passiva. Non era rilevante la differenza di genere, ma era molto importante il ruolo ricoperto durante un accoppiamento. Per un bonus vir dell'antica Roma e per un cittadino greco di rango era altamente disdicevole essere un passivo, ovvero un sodomita. Che esistesse un rapporto paritario tra coppie gay in un battaglione di rudi soldati tebani mi pare abbastanza difficile.

[@laBibliotecadiAlessandria]

Così viene riportato

[@matteovitale7718]

Hai troppa pruderie.

[@laBibliotecadiAlessandria]

Pruderie?