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12-13 luglio 2006
Nel 2006, ho rifatto il giro del Monviso con alcuni amici che non avevano potuto partecipare nel 2005. Quest'anno, però, lo abbiamo completato in soli due giorni.
Abbiamo iniziato da Castello, passando per il Passo San Chiaffredo, il rifugio Quintino Sella, il lago Chiaretto, e infine siamo arrivati al rifugio Giacoletti.
Il secondo giorno abbiamo proseguito dal rifugio Giacoletti, seguendo il sentiero del Postino fino al Buco del Viso (che era parzialmente ostruito), poi siamo passati per il refuge du Viso, il passo Vallanta, il rifugio Vallanta, e siamo tornati a Castello.
Rispetto all'anno scorso, quando lo avevamo fatto in quattro giorni partendo da Ponte Chianale, questa volta abbiamo ridotto il percorso. L'anno precedente avevamo attraversato il Vallone di Soustra, il colle della Losetta, la Punta della Losetta, e avevamo raggiunto il rifugio Vallanta il primo giorno.
Il secondo giorno ci siamo spostati dal rifugio Vallanta, passando per il colle Vallanta, il refuge du Viso, il colle de Selleries, e siamo arrivati al rifugio Granero e poi al rifugio Willy JerIl terzo giorno abbiamo continuato dal rifugio Jervis, attraversando il colle Barant, il rifugio Barbara Lowrie, il colle della Gianna, fino a raggiungere Pian del Re.
L'ultimo giorno abbiamo camminato da Pian del Re, passando per il rifugio Quintino Sella, il passo San Chiaffredo, fino a Castello.
La particolarità di questo giro è stata la tappa al rifugio Giacoletti, un rifugio bellissimo gestito da un genovese. Lì, durante la sera, passata a suon di chitarra, abbiamo conosciuto due alpinisti, marito e moglie, che il giorno dopo sarebbero saliti sulla Punta Udine.
Li abbiamo rivisti e fotografati mentre, in cordata, scalavano la montagna.
Abbiamo poi affrontato il sentiero del Postino, con il cavo d'acciaio e le catene di sicurezza, e attraversato il Buco del Viso, che anziché essere in piano era ostruito da una frana, rendendo il passaggio difficoltoso. Infine, siamo passati per il refuge du Viso e il colle Vallanta, dove abbiamo incontrato due giovani francesi, un ragazzo e una ragazza, in mountain bike.
Sono stati due giorni intensi, ricchi di camminate e incontri. È un giro che tutti possono fare. Anzi, lo consiglio a tutti.