Brava Consuelo, chiarissima. Interessante anche l'integrazione di Marco.
@luciogarofalo644 жыл бұрын
Per i 250 anni della nascita di Hegel In occasione della ricorrenza dei 250 anni dalla nascita di Georg Wilhelm Friedrich Hegel, il 27 agosto 1770, il mio intento non è di rendere un mero e banale ossequio commemorativo, in ogni caso dovuto, nei confronti di una personalità che si staglia tra i sommi protagonisti e gli interpreti migliori della civiltà e dello spirito europeo ed universale, bensì di rispolverare i temi da lui meditati ed affrontati con la forza penetrante di un genio assoluto e inarrivabile. Hegel campeggia a pieno titolo nell'Olimpo dei pensatori più influenti e geniali della storia della filosofia. È stato un autentico titano del pensiero, un punto di riferimento, sia per i suoi epigoni e ammiratori (dalla "destra hegeliana" alla "sinistra" dei "giovani hegeliani", dalle cui fila sono scaturiti altri titani: Ludwig Feuerbach, Karl Marx e Max Stirner, vale a dire, rispettivamente, il padre dell'ateismo moderno e del "materialismo naturalistico", il fondatore del "materialismo storico" e del "socialismo scientifico", uno tra i massimi teorici dell'anarchismo individualistico), sia per gli avversari e i detrattori (da Schopenhauer a Nietzsche, da Kierkegaard ad Heidegger). Ma le riflessioni di Hegel si sono prestate ad interpretazioni ed a sviluppi ambigui e controversi. Tale ambiguità potrebbe riassumersi nella celebre asserzione: "tutto ciò che è razionale è reale, tutto ciò che è reale è razionale", racchiusa nella "Fenomenologia dello spirito". In effetti, come la "sinistra hegeliana" ha assunto quale punto di partenza per le proprie tesi e posizioni il primo passaggio di quella frase ("tutto ciò che è razionale è reale") per esaltare la spinta propulsiva e rivoluzionaria, in senso progressista, di quella "dialettica" insita nel "divenire storico", così la "destra hegeliana" ha abbracciato, in un'ottica politica di conservazione e di reazione, l'altro segmento di quella locuzione ("tutto ciò che è reale è razionale") al fine di legittimare/esaltare l'esistente, in modo particolare lo Stato prussiano. Questa ambiguità latente è all'origine di tutte le storiche dispute e controversie sorte tra destra e sinistra hegeliane. Al di là di ogni divergenza postuma scaturita sull'eredità teorica e spirituale di Hegel, ritengo che il più prezioso ed innegabile merito speculativo, logico ed intellettuale del grande pensatore tedesco, consista nel principio della "totalità del reale": realtà concepita in quanto processo storico in costante ed eterno divenire. Qui Hegel recuperò la concezione del vecchio Eraclito, per aggiornarla in chiave metafisica ed idealistica. In tal senso, la "realtà" è varia e mutevole, oltre che razionale e storicizzabile. La lezione successiva impartita dalla visione materialista di Feuerbach, avrà il merito di indurre il giovane Marx a "rimettere in piedi" la dialettica che si reggeva sulla testa. Il materialismo di Feuerbach sposato allo storicismo di Hegel, ha dato vita al materialismo storico marxiano, che è il retaggio più significativo e più fecondo dell'opera e del pensiero elaborato da Hegel...
@robertomognoni2 жыл бұрын
Grazie professoressa. Lezione molto comprensibile ed utile. Non ho una grossa base di filosofia, ma ho capito molto bene. Molto utili anche alcuni commenti che ho letto ad integrazione della sua lezione. Mi permetto di aggiungere, che forse solo l'approccio filosofico e spirituale alla vita, al futuro, potrà traghettarci fuori da questo difficile momento storico. Grazie
@consuelodellavedova26752 жыл бұрын
Sono pienamente d’accordo con lei…Grazie!
@davidecardani18034 жыл бұрын
Rimango del parere che se H avesse voluto farsi capire, la somma delle sue opere non avrebbe superato le 200 pagine.
@consuelodellavedova26754 жыл бұрын
😄
@heinzmuller50803 жыл бұрын
Hai ragione
@marcob46305 жыл бұрын
Brava! Bel riassunto sintetico condivisibile nelle linee guida. Manca però la critica a Hegel: per capirlo bisogna partire dalla sua formazione teologica e dal suo conflitto interiore teso a dover coniugare il cristianesimo (luterano) con l'illuminismo di Hume e di Kant che negano la conoscenza metafisica. La nostra mente sa solo parlare razionalmente di cose che riesce a sperimentare e basta. Tutto il resto appartiene all'immaginazione, alle credenze. Questo a Hegel idealista proprio non andava giù: quindi escogita un sistema dialettico che riesce a conciliare gli opposti e pone come base l'idea spinoziana che tutto il mondo (natura) è razionale perché è Dio stesso o parte di lui. Comunque escludendo i caso dalla natura, Hegel oggi diventa subito inattuale perché sconfessato da Darwin e dalla biologia moderna che fonda tutto su caso e necessità (adattamento). In sostanza è vero l'opposto per noi moderni: tutto quel che è , è determinato in gran parte dal caso e dalla necessità contingente, cioè variabile. In altre parole il mondo poteva anche essere del tutto differente e questo solo in base ad eventi casuali. Ad es. se il tempo a Waterloo non fosse stato piovosissimo e se non ci fosse stato il fango, Napoleone avrebbe potuto vincere, perché la sua abilità come generale-artigliere fu messa fuori gioco da un evento fortuito, casuale: il tempo atmosferico. Idem ad es. la decisiva battaglia navale di Nelson contro l' Invincibile Armada che salvò l'Inghilterra di Elisabetta I dal sicuro dominio spagnolo. Già da questi due eventi storici tutta la storia umana poteva svilupparsi in altro modo (!) Gli esempi possono continuare all'infinito anche per eventi geologici-biologici: tutto quel che è, poteva anche esser diverso, e quel che sarà in futuro potrà andare in una direzione o in un altra. In buona sostanza: nell'universo non c'è alcun finalismo (su questo oggi scienziati e filosofi sono d'accordo) e quindi Hegel può essere riposto in soffitta, perché del tutto inattuale.
@consuelodellavedova26755 жыл бұрын
marco brenni Grazie mille per l’integrazione!
@marcob46305 жыл бұрын
@@consuelodellavedova2675 : Non c'è di che - è sempre bello poter parlare di filosofia con persone preparate e aperte.
@lef_34 жыл бұрын
@@marcob4630 Bisogna poi ricordare che Hegel è stato un nemico della società aperta (Popper) e che è stato alla base di tutti i problemi del secolo breve (Hobsbawm). Sei un grande marco brenni
@marcob46304 жыл бұрын
@@lef_3 : Bravo e grazie per il complimento. E da anni che mi impegno a decostruire l'immeritato mito Hegel. Soprattutto in Francia e in Italia ne hanno fatto un eroe assurdo, senza nemmeno capire dove egli voleva veramente parare. Probabilmente perché molti lo ritengono un precursore di Marx (?) prendendo però un colossale abbaglio. Hegel non era affatto un "socialista", ma anzi un borghese monarchico, pure luterano bigotto. Marx dovette addirittura capovolgerlo per poter usare la sua dialettica.
@lef_34 жыл бұрын
@@marcob4630 È da qualche anno che io e un mio amico seguiamo i tuoi commenti sui vari video di filosofia su KZbin e ti stimiamo molto, soprattutto per la verve polemica e i puntuali riferimenti con cui ti impegni a dimostrare i tuoi argomenti
@b4byf4c3455451n4 жыл бұрын
@Consuelo della Vedova - Sì realizza sempre l'unico desiderio dell'assoluto, detto alla hegel . Fisicamente possiamo comprendere che l'unico desiderio dell'assoluto , ed osservo che si é realizzato, era quello di rinascere infinito (oppure speranza , visto che è l'ultima cosa a morire), nello spazio-tempo finito. Nel qui ed ora...
@b4byf4c3455451n4 жыл бұрын
7:15 l'infinito ebbe bisogno del finito per affermarsi. Sarebbe come dire che l'infinito dovette frammentar-si come un frattale ebbe quindi bisogno del libero arbitrio per esaudire il suo unico desiderio. Che essendo un desiderio non può AVVERARSI ovunque e in ogni momento. Altrimenti l'onnipotente stesso avrebbe esclusivamente potuto considerare e non più desiderare. Giusto ??
@giuseppegiadone83482 жыл бұрын
Hegel è seducente
@chrisdesimone43213 жыл бұрын
Ciao! Avrei due domande. 1) Il neoidealismo di Croce e Gentile puó essere considerato una reazione anti-positivista? Se sì, perché? Io penso che lo sia siccome si concentra sullo spirito anzichè sulla scienza. 2) In cosa differisce il neoidealismo italiano da quello tedesco?
@consuelodellavedova26753 жыл бұрын
Adesso non ho modo di risponderti approfonditamente, ma sì alla prima questione (per quel motivo che individui) e per la seconda dai un occhio qui: www.homolaicus.com/teorici/croce/croce.htm