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La ballata si ispira ad una leggenda locale e narra la patetica vicenda, fortunatamente a lieto fine, della bella Esmeralda che i pirati, in una devastante scorribanda del 1525, sorpresero al telaio nella torre campanaria. Rapita, fu venduta nei mercati orientali ad un Sultano, divenendone la favorita prediletta fino a convertirlo e poter ritornare a Grottammare. A ricordo di quella feroce depredazione piratica esiste un ex voto nella chiesa di S.Agostino: un affresco datato 1527 raffigurante la Mater Misericordiae che accoglie i fedeli sotto il suo manto protettivo.
(Le illustrazioni sono state realizzate dagli alunni dell' I.C. "G. Leopardi" Grottammare)