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L'importanza strategica rivestita dal questa altura venne sfruttata nel 1747, con la sistemazione di una linea trincerata che iniziava dall'attuale Forte Crocetta; la postazione fu munita di pezzi d'artiglieria, collocati sul sagrato della chiesa e negli orti sottostanti. Sull'area oggi occupata dal Forte Belvedere furono approntate due ridotte.
Nonostante la minacciosa presenza dell'opera a corno della Tenaglia, la collina di Belvedere agevolava la sistemazione di una batteria nemica per l'apertura di una breccia nelle Mura. Era quindi indispensabile edificare una nuova fortificazione sul posto a difesa della cinta. I lavori per la sua erezione iniziarono nel 1815 e terminarono intorno al 1830.
La fortificazione era originariamente composta da un grosso terrapieno pentagonale (tuttora esistente), denominato "Lunetta", cinto dalla strada coperta. In direzione della foce del Polcevera fu distaccato un bastioncino denominato "Freccia", collegato alla strada coperta da un camminamento in muratura. Al centro del complesso spiccava la Torre, o Casa-Forte, di forma trapezoidale a due piani, con murature di perimetro fortemente rastremate; fu ricavata dalla trasformazione di una casa, già presente sul sito nella seconda metà del '700, ed appartenente al vecchio proprietario del terreno. La sua costruzione è stata finora erroneamente attribuita ai francesi.
Durante i moti del 1849, il Forte fu occupato dai soldati piemontesi senza colpo ferire. La fine dell'ottocento vide spegnersi l'importanza strategica delle Mura: erano presidiate solo le Porte più importanti, mentre alcune fortificazioni erano già chiuse. Cambiò quindi l'utilizzo del Belvedere che fu per così dire "declassato" e trasformato, da ormai inutile avamposto a difesa delle Mura, a Batteria per la difesa del porto, col nome di Batteria Inferiore di Belvedere. Per adattare il complesso alla nuova funzione, in un periodo compreso tra il 1883 ed il 1890, fu necessario abbattere completamente la Casa-Forte (della quale oggi non rimane più nulla) perché ostacolava l'angolo di tiro dei 6 obici della Batteria. Davanti a questi furono costruite dieci riservette casamattate.
Intorno al 1938 sulla Lunetta furono collocati quattro cannoni della Contraerea, depositi munizioni e vari servizi. Nel '43 il complesso passò in mano tedesca. Al termine del conflitto, la Batteria Inferiore è stata occupata da un privato. Oggi, davanti le riservette, sorge il campo sportivo Morgavi, realizzato negli anni '70. Della fortificazione rimane ormai poco; lungo il corridoio interno delle dieci riservette, e sulla volta di ogni locale, si notano le tracce dei binari per il trasporto delle munizioni, mentre sui muri si leggono ancora alcune scritte d'uso. Le aperture circolari che si aprono verso l'esterno servivano per l'aerazione dei locali. La strada coperta ed il camminamento alla Freccia sono ormai cancellati dalla vegetazione e da uno strato di cemento. Del forte originario sopravvivono alcune feritoie in mattoni, da tempo inutili, e l'intero terrapieno della Lunetta.