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“A Maria ri li Milici” è una rappresentazione in forma di recital dialettale musicale, scritta e musicata da Marilena Tasca (fondatrice della Comunità “Eccomi” di Scicli) attraverso la quale - rievocando l‘apparizione di Maria avvenuta nell’anno 1091 in difesa della popolazione locale minacciata dalle incursioni saracene - si intende raccontare la fede semplice, ma profonda, della gente sciclitana.
L’intera rappresentazione pone l’accento non tanto sul fatto d’armi quanto, invece, sul lento e dignitoso scorrere della vita quotidiana del popolo di Scicli in cui la preghiera e la devozione a Maria e a tutti Santi, occupano un posto fondamentale insieme al lavoro, alla famiglia, ai rapporti umani.
Nello sviluppo del racconto Scicli è definito un “paese di latte e miele” a voler significare che così come il latte ed il miele sono alimenti importanti per lo sviluppo fisico di ogni bambino, allo stesso modo la fede e la sua trasmissione alle giovani generazioni, costituiscono principi fondamentali di solidarietà, di accoglienza, di speranza e di pace.
È così che, quando il pericolo incombe minaccioso, tutti indistintamente, uomini, donne e bambini, difendono il paese con le armi della preghiera, con digiuni e suppliche a “Maria ri la Pietati” la quale non può non ascoltare il grido di aiuto dei suoi figli e intervenire prodigiosamente in loro difesa mettendo in fuga il nemico.