A fine agosto scorso l' occhio destro ha subito un emovitreo. Al pronto soccorso mi hanno detto che ciò che mi è successo capita spessissimo d'estate, per una questione di disidratazione ed eccessiva attività fisica. Ad oggi il sangue non si è ancora riassorbito ed anzi, ho la sensazione che vi sia come uno stillicidio in corso, che parte dall' alto, diciamo ad ore 12. Tra gli oculisti del pronto soccorso, che mi hanno monitorato per circa un mese e quelli privati, in totale siamo a quattro. Tutti mi hanno detto che la retina è in piano e che devo avere pazienza. Terapia: ugurol, collirio, integratori e tanta acqua e visita di controllo dopo un mese. L' ultimo mi disse che dopo tre settimane, se il sangue si fosse sufficientemente riassorbito avrebbe potuto identificare meglio il punto dal quale vi è questa perdita e con "un colpetto di laser avrebbe risolto tutto subito." Tornato dopo tre settimane il dottore ha completamente negato di aver detto quelle parole. Intanto, l' ecografia oculare solo all' occhio destro e non a tutti e due. Assolutamente no, alla faccia della prevenzione! Ora il motivo per il quale le scrivo è che tutte le volte ch e continuo ripetere i sintomi vengo a dir poco snobbato. I sintomi sino questi: 1) spostando lo sguardo da un lato all' altro avverto distintamente delle linee luminose, una lunga e curva a destra e un' altra più corta e irregolare in alto a sinistra. 2) l' occhio destro lo sento strano, come se ci fosse qualcosa nella parte alta, sotto la palpebra. A volte pizzica lievemente, in basso. 3) i filamenti si assorbono ma poi ne vengono di nuovi. Sono nuovi perché sono ben nitidi e dettagliati, poi tra l' Urugol e l' idratazione, si "spalmano" si sfocano e sembrano sparire, ma poi ne vengono di nuovi. Sono molto preoccupato, soprattutto per queste linee luminose, a cui nessuno da importanza. Infine, quando ho chiesto se c'è un limite all' uso dell' Ugurol, visto che il bugiardino ne limiterebbe l' uso a massimo venti giorni - limite ampliamente superato - la risposta del dottore è stata: "Io sono solo un oculista, si consulti con il suo medico curante." Spero di non essere stato troppo prolisso e mi auguro di ricevere delle indicazioni, dei suggerimenti, qualcosa che possa aiutarmi a capire cosa fare. Vi ringrazio anticipatamente.
@fondazionelimpeperilparkinson8 ай бұрын
Buongiorno, ci dispiace che lei stia avendo tutti questi inconvenienti a causa del suo problema, purtroppo però non possiamo rispondere alla sua domanda perché capisce bene che un medico può prescrivere una terapia soltanto a seguito di una visita, e sicuramente non da remoto (come in questo caso). Inoltre i disturbi che accusa non sono correlati esclusivamente ad una causa, quindi è ancor più necessario un incontro di persona. L'unica cosa che può fare è continuare a cercare un professionista che riseca a trovare la soluzione ai suoi problemi. Augurandole di riuscire il prima possibile nella sua ricerca, la salutiamo cordialmente.