Add Forlì 7 agosto 2021 br

Credo, siamo tutti concordi nel ritenere questo, il periodo peggiore per quel che riguarda il lavoro del segugio italiano.
Le alte temperature e l’assenza di umidità rendono l’olfattazione molto flebile quindi di difficile ricezione.
Ciò premesso si vedono sempre più pubblicati e apprezzati su f.b. video che immortalano cani definiti di “grande attacco” che vocalizzano all’inverosimile.
A mio avviso i veri segugi italiani parlano con la voce, ma si esprimono con la coda, in situazioni particolarmente difficili dovrebbero parlare solo con la coda.
Il movimento di coda dovrebbe aumentare proporzionalmente all’intensità del sentore, e solo dopo aver valutato la “bontà” dell’usta iniziare ad emettere la voce.
Altro aspetto non preso nella giusta considerazione, anzi perlopiù ignorato è il silenzio.
Quando un cane stà in silenzio non significa che non stia cacciando, ma bensì stà riflettendo e valutando.
Certi silenzi “parlano” da soli e conferiscono al cane un valore inestimabile.
A testimonianza di quanto esposto pubblico questo video realizzato sabato 7 agosto a Rocca san Casciano (Appennino Romagnolo) con una temperatura alla sciolta (ore 7.30) di 25 gradi e un tasso di umidità elevato.
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