AI-ACT spiegato bene: tutto quello che dovete sapere... 1197

[@dibstetube]

Grazie.

[@heinzgud.6640]

Il like mi pare il minimo per la serietà e precisione, altro che errori. La P.A., dove lavoro, dovrà adeguarsi... così come il settore privato. Un grande GRAZIE

[@eleana_dot]

Grazie mille per questa spiegazione chiara e dettagliata!

[@ChitarraFacile]

Grazie mille per il video Matteo, ma per quanto riguarda gli ambiti artistici, come la musica, non c’è stata discussione?

[@Anam404.]

Dalle mie perplessità e dall' fermento che percepivo, aspettavo questo spiegone come un ciliegio la primavera. Grazie a te e chi con te 🙏

[@beniamino1693]

Grazie Matteo. Un'analisi approfondita e chiara. Spero che questa "ahia"ct aumenti la competività europea e che il nostro governo segua il tuo esempio. Mi sono iscritto!

[@signalkuppe]

Siamo i leader per quanto riguarda burocrazia e leggi, la tecnologia intanto la fanno gli altri. Non abbiamo futuro

[@enricobattuello368]

Mi trovo d'accordo con te, secondo me è la prima di una lunga serie di ingessature spacciata come "interesse generale" ma che in realtà sottende interessi particolari delle elite. Sono 50 anni che cerchiamo di combattere l'evasione fiscale, vuoi mai che una lA investigativa riesca a trovare chi evade 100-150 miliardi (stimati) l'anno? E tutto viene fatto sotto la bandiera della "tutela della privacy", negli "interessi della democrazia", poi chissà perché riceviamo per default 50 telefonate al giorno sugli smartphone, e-mail di spam pubblicitario ecc. e dobbiamo essere noi a preoccuparci di chiedere la rimozione dagli elenchi, l'iscrizione al pubblico registro delle opposizioni, ecc.. Non potevano fare una legge del tipo: "E' reato inviare pubblicità sull'e-mail, tramite sms o telefono". Chi desidera riceverla si iscrive ad un registro specifico? Eh no, non potevano, altrimenti gli anziani come li fregavano?

[@ineffabilecommentatoresara4966]

Il futuro è una balla per gonzi amico mio...

[@damy2000]

L’impressione è che queste regole penalizzeranno soltanto gli utilizzatori e gli sviluppatori e le aziende. Serve una specie di osservatorio internazionale, un agenzia indipendente ma con poteri che le permettano di agire a livello internazionale sia a livello di stati che sopratutto di aziende di comunicazione. Procedure di disaster recovery condivise e/o back door o firme che permettano di tracciare e riconoscere l’utilizzo che ne viene fatto. Già da ora dovremo sviluppare attivamente e in cooperazione internazionale le contromisure. Il problema è che chi vuole usare questi strumenti in modo vietato e potenzialmente pericoloso lo farà comunque. E quando succederà dobbiamo essere pronti. La trasparenza citata è fondamentale ma è necessario essere consapevoli, serve formazione e divulgazione e anche strumenti per partecipare attivamente in caso di abusi.

[@portacarlo]

Grazie Matteo 👋🖖💪

[@pensierieparole874]

Con l informatica ed il PC si può fare teoricamente qualsiasi cosa. Con la AI si realizzerà a livello pratico. Peccato che il video ai focalizza soprattutto su privacy/GDPR ma anche il copyright nella generazione di immagini, audio e video, e la guida autonoma (in futuro volo autonomo) meriterebbero un bello spazio. PS perché al 21:30 e al 27:00 mi viene da pensare alle big pharma e alle punturine ? Chissà.......... forse forse nasceranno movimenti in tutta Europa di gente che distruggerà le telecamere e microfoni ambientali un po ovunque, come a Londra. Ottimo video, grazie per le 9 ore di preparazione e il resto. Porti tanta qualità.

[@rebolognesi]

Grazie! Fondamentale in questo periodo orientarsi, comprendere e sapere sempre dove siamo e dove stiamo andando. Condividerò, soprattutto con chi ancora rifiuta di comprendere che è in atto una trasformazione profondissima e che la domanda ormai (ma ovviamente lo era fin dall’inizio) non è “se” ma “come”.

[@mariagraziapaolucci1249]

Fantastico Grazie mille

[@ivanopiva5293]

Grazie!

[@mariociulla9901]

Grazie, molto interessante ed istruttivo.

[@SogRevengeClan]

Grazie per il video 🙏🏻

[@topastro]

Grazie Matteo. Mi pare che tu sia stato molto chiaro nella tua presentazione di questo lavoro della Comunità Europea.. Per adesso, almeno abbiamo qualcosa di chiaro sulla gestione della AI. Grazie anche per i tuoi commenti sulla presentazione di Gemini da parte di Google. Anche a me erano sembrati esageratamente propagandistici, e ...survoltati.

[@thelab8054]

Grazie

[@michelefaedi]

Per la mia tesi ho addestrato 160 language models. Se avessi aspettato un anno non so se avrei potuto fare questi esperimenti senza dover parlare con un avvocato

[@davidepederzoli4789]

160 modelli.?? Complimenti.. che titolo.ha la tua tesi? Grazie

[@michelefaedi]

@@davidepederzoli4789 £Comprehensive study of clinical entity extraction and classification using Large Language Models£ La maggior parte dell'addestramento è su modelli piccoli

[@massimorotunnom3xmax]

Io mi sto ponendo lo stesso interrogativo dato che la mia tesi conteneva analisi emozionale facciale 😅

[@alainrk]

Lo ha spiegato, per scopi di ricerca sono esclusi dalle restrizioni (min 25-26 circa)

[@marcopaci1076]

Non ho capito nulla ,mi sento ignorante, grazie per l'aggiornamento comunque.

[@paolovolante]

Che dire? Siamo bravissimi a emettere normative, ma siamo in spaventoso ritardo nello sviluppo di AI europee. E comunque non oso pensare l'incubo per il parlamento italiano per tradurre tutto in leggi e l'incubo delle aziende nel capire tali leggi e i relativi decreti attuativi. Prevedo un esodo in massa delle startup europee verso gli Usa. E blocchi improvvisi di AI Usa in Europa. Mi viene in mente l'iconica battuta: "è la ztampa, bellezza!"

[@KainLabhras]

Le startup non hanno così tanti problemi con questo regolamento, e in ogni caso non mi aspetto la fuga per un semplice motivo, se non rispettano il regolamento europeo si tagliano via un mercato enorme (come avviene in altri settori e per altri regolamenti). Un esempio di chi per prima si adeguerà secondo me è Microsoft nel riconoscimento delle emozioni da parte di Copilot.

[@oneshotvideoTV]

Vero, pensa come sono avanti gli USA anche in altre cose, ad esempio loro non hanno tutti i lacci e i lacciuoli che abbiamo noi sulle armi e sul cibo. Certo, la possibilità di essere uccisi da un'arma da fuoco lì è più del quadruplo che da noi, e gli obesi sono piu del 30% della popolazione (da noi meno del 10%) ma hey, non puoi fare una frittata senza rompere qualche uovo no?

[@Iside-gfr]

Il panopticon ACT

[@GaspareRessa]

Ottimo video Matteo. Speriamo che l'AI-Act aiuti a migliorare l'interazione con le intelligenze artificiali e ne prevenga usi molto malevoli.

[@Antiprotone]

Negli usa il cip act in europa aiact sempre un passo avanti gli europei 😅

[@martoeporedia]

Grazie, ma avresti potuto farlo il giorno dopo, eri evidentemente stanco 😀

[@AntonioVergine]

Non capisco che senso abbia preoccuparsi di "cosa è stato usato per fare il training". Anche fosse stato usato materiale con copyright, non è che l'AI ti tira fuori la musica o il quadro protetto da copyright. Per sua natura "mescola" informazioni, un po' come facciamo noi, che dopo aver ascoltato Michael Jackson siamo in grado di fare qualcosa di "ispirato a", ma non tireremmo mai fuori Billy Jean dicendo che è una nostra musica originale. Francamente, a fronte di un pagamento, lascerei fare training con quello che gli pare. Avere un "essere che sa tutto" è mostruosamente più importante e utile. Tarparlo perché qualcuno "fa la fighetta" mi sembra sbagliato.

[@oneshotvideoTV]

Le fighette sarebbero gli artisti cui è stato rubato (letteralmente, dato che è stato preso senza chiedere e senza pagare) il frutto del loro lavoro di una vita?

[@AntonioVergine]

@@oneshotvideoTV tre aspetti: 1) non è che sto facendo un film e come colonna sonora ci metto la tua musica senza permesso: il frutto della tua vita non verrà mai fuori come output. 2) è fondamentale invece che l'AI conosca la tua musica, in modo da poterne discutere, fare analisi e quant'altro. Senza le musiche dei Pink Floyd si perderebbe una fetta importante della conoscenza musicale e avresti un'AI monca. 3) anziché bannare, cerchiamo di metterci d'accordo commercialmente, come ha fatto Spotify, senza il quale dovremmo ancora comprarci ogni singola musica a uneuroenovantanove.

[@oneshotvideoTV]

​@@AntonioVerginela mia domanda non presupponeva come risposta una serie di scuse o attenuanti, ma un semplice sì o no. Lo prendo quindi come un sì.

[@KainLabhras]

Il problema del training non ricade solo sul materiale coperto da copyright, ma anche su dati sensibili di vario genere.

[@oneshotvideoTV]

​@@KainLabhrasassolutamente. Da alcuni saranno chiamati "fighette" anche quelli che non vogliono che i loro dati personali vengano utilizzati per il training. Specie senza ritorno economico o di altra natura. Ad esempio, io sarei assolutamente disposto a cedere tutti i miei dati sanitari, in forma anonima, per lo sviluppo di IA in grado di fornire diagnosi e prevenire malattie, ma in cambio vorrei che quel software possa essere utilizzato da me o da altri in forma gratuita o con un prezzo calmierato, non finire poi a dover pagare tremila euro un consulto dell'IA che ha imparato dai miei dati.

[@stefanorossi865]

Grazie