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Milano - quartiere Crescenzago
Abbazia di S. Maria Rossa
Concerto di 8 campane in Do³
Giuseppe Oltolina - Seregno 1874
Re³ rif. Fratelli Ottolina - Seregno 1928
La³ agg. Fratelli Ottolina - Seregno 1928
Sol³ rif. Fratelli Ottolina - Seregno 1931
Do⁴ e Si³ agg. Fratelli Ottolina - Seregno 1931
Do³ rif. Carlo Ottolina e Figli - Seregno 1955
Suonate per la S. Messa Vigiliare delle ore 18:00 nella Solennità Patronale della Madonna del Rosario:
[01:03] Concerto solenne a 8 campane. Ore 17:00.
[08:25] Concerto prefestivo con le 5 campane in Re³. Ore 17:30.
Ringraziamo il parroco don Franco per la grandissima disponibilità, accoglienza e per averci suonato il concerto solenne apposta per la registrazione!
Da fonti storiche risulta che la prepositura dei canonici regolari di Santa Maria di Crescenzago fu fondata nell’anno 1140 circa, al tempo dell’arcivescovo di Milano, Robaldo, sul luogo di una precedente cappella dedicata alla Vergine Maria. Si costituì, per ordine dell’Arcivescovo, una “Canonica e presero dimora presso l’antica Chiesa presto sostituita da una nuova costruzione che giunse fino ai nostri giorni.
La comunità dei canonici, che si ispiravano alla regola di sant’Agostino, si insediò accanto a questa chiesetta risalente al IX o X secolo dedicata alla Vergine. Tuttavia alcune strutture murarie, ancora visibili all’interno della chiesa, ne dimostrano l’esistenza affermata da una lapide fatta porre nel 1922 che la fa risalire all’anno 935.
La costruzione della nuova chiesa, più volte rimaneggiata e oggetto di arbitrari interventi di restauro, si data alla fine del XII secolo. Soltanto due anni dopo l’arcivescovo di Milano, Oberto da Pirovano (1146-1166), prende sotto la sua protezione i canonici e ad essi concede donazioni e privilegi. Questi poterono così estendere i loro domini in Lombardia e possedere terre, come a Cunico nella pieve di Rosate.
Ben presto da questa comunità, la prima in ordine di tempo a Milano, ebbero origine altre per filiazione, che si riunirono nella “Congregazione di Santa Maria di Crescenzago”. Ricordiamo, fra queste, la fondazione della chiesa di S. Giorgio di Bernate Ticino voluta nel 1186 da papa Urbano III.
Sotto il governo del primo preposto Ottone fu stabilita la regola del Monastero di Crescenzago e delle altre canoniche ad esso soggette. Inoltre l’appoggio di Urbano III e l’elezione a cardinale testimoniano l’importanza ed il prestigio raggiunti dalla Congregazione.
Nel 1250 il frate domenicano Stefano Spagnolo, penitenziere del Papa e visitatore apostolico in Lombardia, è a Crescenzago per ordinarvi la riforma del chiostro e la costruzione di un ospedale per i poveri infermi, secondo il volere di papa Innocenzo IV. Nel 1251 lo stesso pontefice, diretto da Milano a Trezzo, pernotta nel monastero.
Qualche anno dopo, nel 1254, Papa Alessandro IV raccoglie in un solo ordine tutte le comunità di S. Agostino (detti Lateranensi). Nei due secoli seguenti i Canoni Lateranensi edificarono altre canoniche con chiese dedicate alla Madonna : Santa Maria di Casoretto, chiamata bianca per distinguerla dall'originale Santa Maria Rossa della vicina Crescenzago, Santa Maria di Loreto, che venne detta nera, e Santa Maria della Passione.
Sul finire del secolo XIII, nelle lotte fra Torriani e Visconti per il possesso del Milanese, Crescenzago è spesso accampamento di milizie e rifugio di esuli milanesi. Nel 1322 Matteo Visconti, signore di Milano, muore scomunicato nella canonica di Santa Maria Rossa e vi è nascostamente sepolto.
Nel secolo XIV vengono eseguiti i preziosi affreschi nell'abside maggiore; nel secolo successivo vengono effettuate altre modifiche, compresa la realizzazione di alcune cappelle laterali. Non è noto quando la canonica di Crescenzago passò in “commenda”, ma è probabile che sia stato verso la metà del XV secolo. Nel 1502 era preposto commendatario Federico Sanseverino, cardinale diacono del titolo di San Teodoro. L'ultimo commendatore fu, nel 1738, il conte Carlo Perlas cavaliere Gerosolomitano. Nel 1772 il cardinale Pozzobonelli, in acordo con Clemente XIV e Maria Teresa d'Austria, sopprime la canonica di Santa Maria di Crescenzago che diviene semplice parrocchia.
“Da tempo s’era posta attenzione al campanile dal quale si staccavano pezzi d intonaco a minacciare la sicurezza dei tetti e delle persone che per caso vi transitassero sotto. Fu così che, dopo le feste di Natale, per qualche mese tacquero le campane (forse fu la prima Pasqua senza il loro squillo!) fu smontato e rifatto il castello, rinnovato e risanato l intonaco, smontati e rifatti il galletto, la sfera e la grande croce (e qui dobbiamo ricordare il nostro caro Pietro Bettinelli che si rinchiudeva nel magazzino e lavorava il metallo con arte e passione) ed infine, il 24 maggio potemmo sciogliere le campane e le suonammo a distesa per tutto il giorno.”
Tratto da:
www.santamariarossa.it