All'origine del Tao

[@redtech89]

Grazie Davide! Sei sempre illuminante.

[@francescalabarca4302]

Non lo avevo mai pensato in questi termini ma ha senso. In termini moderni (logica e neurobiologia), ciò che dà origine ai nomi è la nostra capacità (innata) di astrarre. Cioè di creare nuovi modelli e relazioni del modo in cui singolarmente descriviamo il mondo. È un processo senza fine e quindi non ha nome. Spesso quando cerco di guidare alcune meditazioni (provo ad insegnare Nei Dan), per connettersi a questa forza creativa dico " le infinite possibilità", ed in qualche modo risuona a noi moderni. Grazie veramente per questi tuoi video, che sto iniziando a consigliare a tutti quelli che mi chiedono spiegazioni sulla filosofia/storia del Taoismo

[@mauriziofratantonio8035]

Sei fantastico, grandissimo. Grazie per le tue splendide spiegazioni

[@Taodao]

Grazie a te!

[@giampietrocanato8899]

Tosto ma il tempo è volato...ogni tanto me lo riguardo... quando ti ascolto mi avvicino un altro passo a questo sentiero sconosciuto ...ho scoperto il "tao te ching"per caso...e con semplici parole mi stai facendo scoprire aspetti e concetti che non avevo colto.bravo .complimenti.ti seguo volentieri .🙏

[@davidesirocchi5192]

Grazie Davide davvero un super video!

[@oscardanesin4753]

Interessantissimo...Grazie Davide 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏💪💪💪👍

[@stefanocannone6734]

Ciao Davide, molto interessante!!!

[@Emilio-vs6tu]

Ancora una volta, grazie per questo video davvero illuminante. Trovo che tu sia molto bravo a trattare argomenti, anche molto complessi, con una notevole leggerezza. Questo fa sì che persone piuttosto ignoranti e superficiali ( come me ad esempio ), si trovino nella condizione di doverci ragionare su....... Grazie.

[@DarioOliveri]

Magnifico

[@vittoriomariadalmaso]

❤

[@ShenChang]

Grazie come sempre Davide. Ascoltando il video mi è sorta una domanda. Magari l'hai anche già spiegato in qualche video passato, ma purtroppo non ricordo. A proposito di nomi...Come definiscono i cinesi la filosofia? Quale nome viene utilizzato e da dove deriva il concetto? Grazie in anticipo. Contraccambio con una nuova correzione alla pronuncia. La "i" finale in "shi" non va allungata, ma si tende a troncarla, diventando quasi un "shh" 😊

[@Taodao]

Ciao, bella domanda. Allora il termine in cinese per filosofia dovrebbe essere zhexue, che significa "apprendere la saggezza" o qualcosa di simile. Va detto che questo termine nasce molto tardi (alla fine dell'1800) e nasce per tradurre in cinese il termine "filosofia". Prima c'erano i pnesieri delle varie scuole o dei vari pensatori, ma non esisteva un contenitore che le racchiudesse tutte. Ad oggi, stando sul tecnico, sono molti ancora a non considerare propriamente una filosofia quella cinese, il dibattito sulla "legittimità della filosofia cinese" è vasto. Grazie per i suggerimenti di fonetica...imprescindibili!

[@ShenChang]

@@Taodao grazie grazie grazie. Quindi ci si riferiva alla "scuola o ai pensieri di... " nel momento che, ad esempio, si facevano raffronti tra pensatori?

[@axelschneider6706]

Saluti nuragici da Nuoro, Davide.un Taoista ☯️ Heilpraktiker ingegnere bionico, scienziato, filosofo, fisico.nella vita dell'uomo esistono almeno 3 coscienze: quella delle parole,delle idee,della realtà effettuale ( MEST+ sforzo,informazioni, geometria).mentre un aberrato le confonde,un clear le distengue.😊🙏🧘🙋🐼🐯🗿☯️

[@Taodao]

Saluti a te!!!

[@marcofinco6959]

Puoi elaborare? O dove posso trovare informazioni al riguardo? Grazie. Mi interessa

[@ChristianSt97]

Ciao Davide, domanda non riguardante il video: cosa ne pensi del concetto di rinuncia/distacco presente un po' in tutte le religioni/correnti filosofiche orientali (buddhismo, induismo, taoismo) e anche nella mistica occidentale ad esempio Meister Eckhart?

[@francescodilecce2]

Questa idea è nata anche nella filosofia greca con Plotino

[@Taodao]

Penso che sia un pilastro portante del pensiero orientale!!

[@francescoriggio7999]

Io ho conosciuto il Taoismo da pochi giorni e ho da anni sostenuto che la poesia si occupa di cose per le quali non ci sono parole precise, ora scopro che l' opera di Laozi è in versi e in rima ed è naturale, infatti l' unica possibilità che si ha di parlare di ciò che non ha una parola che lo indichi è appunto la poesia. Ma non solo, Wittingestain dice che di ciò di cui non si può parlare bisogna tacere,la frase è incompleta infatti o taci o fai poesia.. Naturalmente poiché parla di ciò di cui bisogna tacere la poesia non può originare da ciò che è definito ma da un barlume che sale il torrente fino alla sorgente. Ad esempio l'"odi et amo" di Catullo che non può essere vero, perché viola il principio di non contraddizione, per un taoista(se ho capito bene) è più vero di ora ti odio ora ti amo o come Capuleti ti odio come Romeo ti amo.Infatti da anni dico che Catullo parla dell' odiamitudine e credo che Tu mi capisca. Spero di non essere stato troppo chiaro né troppo oscuro. Io da anni non scrivo in prosa e non trascrivo le mie poesie dopo averle scritte oppure detto i discorsi che parlano di cose di cui si può parlare con gli altri. La poesia mostra, non risponde ,dice, non sa sente il sapere. Grazie,mi sento meno solo.

[@Taodao]

Tutto giusto! Unica cosa: il principio di non contraddizione non è un dato di natura (come la pioggia o il fatto che se lascio qualcosa cadere esso andrà verso terra) ma è una regola del pensare inventata e “valida” solo in Occidente. Poesia e pensiero orientale non la considerano (o se ne fanno beffe). Quindi ha ragione Catullo a dire odi et amo, perchè riconosce che in quello che sente ci sono entrambi gli opposti come nel tai ji tu ci sono i pallini a ricordarci che non esiste amore senza odio e non esiste odio senza amore. Un grande abbraccio!

[@TheScoubidouSmile]

Platone fa chiedere da Socrate ai sofisti da dove vengono le idee. Da lì tutto il discorso sugli universali, formulato in modo diverso da Platone e Aristotele (discorso che Nietzsche afferma essere contro la vita). Se l'origine è Senza Nome, invece, ogni metafisica diventa inconcludente.

[@CORRADOCAMERONI]

👍🏳️‍🌈🏳️‍🌈🏳️‍🌈🦋🦅🐉💋💞❤️🤝

[@francescalabarca4302]

Ciao e grazie ancora. Ora mi vado a rivedere le date, mi sa che il concetto di infinito (come Ming di cui non c'è nulla di più grande) qui descritto, è uno dei primi nella storia...

[@Taodao]

Bello, fammi sapere se scopri che è cosí!

[@francescalabarca4302]

@@Taodao uno dei primi certamente e sembrerebbe il primo in Cina. Per quanto ho trovato finora il più antico concetto di infinito potrebbe essere stato pensato da Anassimandro, in Grecia, 610-546 BC. L"Aperion", senza barriere o senza definizione/limite. Quindi 200 anni prima? Poi però non se ne parla più fino ai paradossi di Zeno 450 BC ed Aristotele. C'è anche in India un testo matematico Jain : Surya Prajinapti. Quarto terzo millennio BC. Interessante perchè presenta anche concetti quasi finito e quasi infinito. Lo andrò a vedere. Per la Cina comunque, quello che hai quotato sembra la prime definizione di infinito

[@CIOCI-z9j]

La scuola dei nomi mi sembra una sorta di speculazione eristica , nella mia ignoranza sono convinto che i nomi sono solo convenzioni per dare un riferimento , come risulta elementare in alcune scuole zen (e non solo) la parola non è la cosa ; non a caso "qualcuno" non disse il mio nome è DIO , Allah o yahweh ecc. , piuttosto disse "il mio nome è : io sono" . Sempre nella mia ignoranza credo che anche se non propriamente la causa ma la legge che permette il realizzarsi delle cose in questa dimensione sia la relazione , realizzandosi in un gioco di opposti relativi che si confermano a vicenda , mentre quello che è assoluto non è di questa dimensione duale .