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Roma, (askanews) - Un rito che si ripete uguale da secoli: ogni agosto in Calabria arrivano i rabbini a Santa Maria del Cedro, a selezionare i cedri, il frutto perfetto che serve a celebrare Sukot, la festa più importante del calendario religioso ebraico. E fra gli altri è arrivato Berel Lazar, rabbino capo della Russia, italiano naturalizzato statunitense e russo.
Lazar spiega la tradizione secondo cui Dio prescrisse a Mosé: "Prenderete i frutti dell albero piu bello, dei rami di palma e dell albero piu frondoso, dei salici del torrente e vi rallegrerete dinnanzi al Signore Dio Vostro".
"Sukot è una una festa di pace e di gioia in cui si usano cinque tipi di piante fra cui il più bello è il cedro che cresce nel sud dell'Italia" spiega Lazar.
Sukot, o festa dei tabernacoli, è una festa di pellegrinaggio che dura otto giorni e ricorda la vita degli ebrei nel deserto verso la Terra promessa. Per la Calabria, è anche un'occasione economica importante. "Da qui" spiega Lazar - poi questi frutti vengono esportati in tutto il mondo compresa Mosca e la Russia. Gli ebrei utilizzano questo frutto della Calabria perché è il più perfetto; secondo la tradizione Adamo ed Eva mangiarono un cedro".
Berel Lazar, classe 1964, ha tredici figli. E' considerato vicino al presidente russo Vladimir Putin, che secondo parte del mondo ebraico russo proprio tramite Lazar esercita la sua influenza sulla federazione ebraica. Lazar, da parte sua, insiste che l'essenziale è unire, non dividere i popoli, e che le sanzioni occidentali contro Mosca varate dopo l'annessione della Crimea sono un errore.
"Sono sicuro che fra poco queste sanzioni verranno tolte", dice. "Per la Russia l'Italia è sempre stata un buonissimo amico e penso che nel futuro si potrà anche vedere possibilità di fare grandi progetti insieme".