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Angela Finocchiaro compie, con l’innocenza e lo stupore di una stralunata Alice contemporanea, un viaggio nel Paese dei Meravigliosi Orrori, dal quale si esce un po’ centrifugati forse, ma non annichiliti da facili rassegnazioni a buon mercato.
Accanto a lei Andrea Ceccon - vocalist, virtuoso della labioscansione, polistrumentista e leader del gruppo Le voci atroci - intesse più che una colonna sonora un dialogo musicale surreale che si intreccia continuamente con le parole e le azioni dello spettacolo. Favole, invettive, brevi liriche, lucide cronache e musica si collegano così tra loro dando vita ad una narrazione teatrale breve, un po’ “blob”, che cerca di ritrovare un senso al caos del disincanto.
Emergono da questi materiali tipi e storie in cui tutti possiamo riconoscerci (la famiglia tipo che parte per le vacanze intelligenti, il nevrotico tecnodipendente, la catastrofe climatica, etc.), così, ridendone, ridiamo amaramente di noi.