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a colloquio con il Prof. Rocco Trisolini (Direttore UOC Pneumologia Interventistica, Fondazione Gemelli IRCCS) su un tema importante nell'ambito delle Patologie Polmonari: i Noduli. Per saperne di più www.cemadgemelli.it/
"La diffusione sempre maggiore delle indagini TAC del torace degli ultimi anni ha portato ad un aumento esponenziale del riscontro di noduli polmonari, il che rappresenta una fonte di preoccupazione molto rilevante per i pazienti e un rompicapo diagnostico per i medici che devono provare a dimostrarne la natura. In effetti degli studi eseguiti con la tac del torace in cui questa indagine è stata usata come screening in popolazioni a rischio di sviluppare tumore del polmone, come per esempio i fumatori di età maggiore di 40/50 anni, hanno dimostrato che nel 15% circa di questi pazienti, per altro totalmente asintomatici, la tac riscontra un nodulo polmonare. Una volta che questo nodulo sia stato riscontrato diventa importantissimo stimare la possibilità che questo possa essere espressione di un tumore maligno, e nel caso in cui questa stima porti ad un rischio elevato è indispensabile eseguire una biopsia che confermi o escluda questa ipotesi. Ora la stima del rischio di malignità di un nodulo viene fatta tenendo in considerazione sia dei fattori legati al paziente, quindi per esempio il fatto che questo fumi oppure che abbia dei sintomi specifici, e tenendo conto dei fattori radiologici legati appunto alla tac del torace. Nell'immagine che vedete in questo caso ci sono quattro noduli polmonari che hanno un rischio molto diverso di essere espressione di tumore maligno. In alto a sinistra vedete un nodulo molto piccolo, in alto a destra un nodulo piccolo, in basso a sinistra un nodulo grande, in basso a destra un nodulo molto grande. Nel momento in cui io decido di biopsiare un nodulo perché questo è fortemente sospetto per essere una neoplasia la broncoscopia guidata rappresenta una risorsa diagnostica di grandissima utilità. Questa è una tecnica endoscopica ibrida in cui sostanzialmente noi usiamo la broncoscopia insieme delle metodiche di imaging - ce ne sono varie - che ci consentono di localizzare meglio il nodulo. Tra queste metodiche di imaging cito l'ecografia radiale - sono delle piccole sondine miniaturizzate che vengono portate nel polmone attraverso il broncoscopio, ma addirittura anche la navigazione elettromagnetica che e’ simile ai tomtom che noi usiamo con le nostre autovetture e che ci consentono di arrivare in posti che noi di fatto non conosciamo. Vi faccio vedere un esempio, questo è un piccolo nodulo - segnalato in questa immagine tac con la freccia in rosso - e per campionare questo nodulo noi abbiamo utilizzato una broncoscopia guidata da due metodiche di imaginig che sono l'ecografia radiale e la fluoroscopia. Come vedete in questa prima parte del filmato noi mandiamo verso il nodulo una piccola sondina ecografica miniaturizzata di cui controlliamo l'avanzamento verso il nodulo con la fluoroscopia, quando l'ecografia localizza il nodulo - come vedete nell'immagine ecografica a sinistra - noi rimuoviamo la sondina ecografica e mandiamo verso il nodo una piccola pinza che fa la stessa identica strada della sondina ecografica e che riesce a biopsiare come vedete in questa parte del filmato il nodulo con una grande accuratezza. Ora, queste sono indagini che spaventano per la complessità i pazienti ma che in realtà sono delle indagini che noi eseguiamo in una quindicina ventina di minuti in sedazione profonda per cui il paziente non si accorge assolutamente dell'esecuzione dell'esame, vengono spesso eseguite in regime di day hospital e quindi si esauriscono in un paio d'ore con il paziente che torna di fatto a domicilio nella stessa mattina in cui esame viene eseguito. Al policlinico gemelli peraltro queste procedure vengono eseguite con un'assistenza citologica “in estemporaneo” per tutte le procedure. Sostanzialmente quindi noi per ogni prelievo che eseguiamo produciamo dei vetrini che vengono esaminati immediatamente in sala endoscopica da un anatomopatologo esperto e quindi siamo in grado di ridurre il numero e i tempi delle biopsie perché ci fermiamo non appena il patologo ci ha garantito che la lesione è stata efficacemente campionata."