Artrite reumatoide: quali sono i pazienti “difficili” da trattare

[@recensionidibellezza]

Non è facile arrivare ai primi tre mesi dall'esordio a parlare con un Reumatologo, prima di tutto perché dovrebbe essere così fortunato il paziente che ha dei sintomi e e delle risposte alle analisi chiare e che accendono nel medico di base il dubbio di una patologia autoimmune. Spesso invece accade che gli esami ematici sono negativi e si passano mesi se non anni a monitorare una situazione. Ma questo avviene anche nel Reumatologo che magari non riesce a cogliere determinati segnali, o meglio quando è tutto chiaro è facile ma quando, purtroppo spesso, le situazioni sono un po' confuse questi pazienti non arrivano facilmente a una diagnosi. Ecco che poi arrivano con magari già anni di sofferenze a una diagnosi ...per questo mi sembra utopistico affermare che l'ideale sarebbe che il paziente arrivi nei primi tre mesi dall'esordio dal Reumatologo, nella prassi quotidiana non è così purtroppo

[@rozaliaanaszalkai9529]

Buongiorno. A me mi hanno diagnosticato l'artrite reumatoide quasi da un anno. Da sei mesi ho iniziato la terapia con methotrexate e plaquenil. Il risultato non lo vedo, anzi posso dire che ora mi hanno trovato anche articolazioni tumefate. Purtroppo con questa malattia non si può guarire soltanto rallentare

[@giuseppinacaruana3266]

A mio padre il methotrexate ha causato il fegato cirrosi; lascia perdere il farmaco, fai invece una alimentazione antinfiammatoria

[@augustabianco2968]

Morfea fa parte artite?

[@martinseak]

A parole siete tutti bravi...nei fatti ve ne fregate di chi non vi paga a suon di euro che poi viene lasciato puntualmente senza terapia o abbandonati a se stessi

[@gabriellazoccolini2601]

La dieta antinfiammatoria c'è ma nessuno ne parla. Io l'ho sperimentata personalmente e consiste nella totale eliminazione dei carboidrati e zuccheri semplici!

[@giuseppinacaruana3266]

Concordo pienamente