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#bach #piano #live #livemusic
Se hai bisogno di energia, questo è un brano che fa al caso tuo.
Ha un ritmo molto regolare ma nello stesso tempo una grande forza, sembrerebbe quasi un brano rock del periodo Barocco.
Come sempre Bach grazie alla raffinatezza dei particolari riesce a rendere estremamente interessante un brano che in fondo è un continuo flusso di semicrome dal disegno melodico molto simile. E' proprio il caso di dire la semplicità del genio!
Il Preludio termina poi con una cadenza, che probabilmente è frutto della capacità improvvisativa dell'autore.
Infatti bisogna sempre pensare che questi grandi musicisti sapevano improvvisare con grande coscienza, un pò come avviene nel jazz.
Oggi invece le figure del compositore, dell'esecutore e dell'improvvisatore sono spesso disgiunte.
Bach si esprimeva con un linguaggio molto avanzato per l'epoca, e per questo fu per lungo tempo dimenticato.
La sua musica nasconde una rara complessità e cura del particolare, poichè all'ascolto questo non appare subito se non si prende una certa dimestichezza con la sua musica.
La difficoltà nel suonare oggi Bach su un pianoforte risiede nel fatto che il pianoforte ai tempi di Bach non esisteva, e quindi lui non ha certo pensato i suoi brani per il suono del pianoforte. Quindi come eseguirlo? Con quale volume di suono? Con quali dinamiche ? Bisogna pensare a come suonava sul clavicembalo o sull'organo, oppure riportarlo sul pianoforte facendo finta di ignorare tutto questo? E il pedale? Questioni annose che ancora oggi fanno discutere gli interpreti di tutto il mondo, e che probabilmente non troveranno mai una risposta univoca.
Ma in fondo, se ci pensiamo bene, nella storia dell'interpretazione di autori che non ci hanno lasciato delle registrazioni audio, abbiamo tante visioni quanti sono gli stessi musicisti, e spesso diverse visioni possono coesistere, perchè non esiste una sola verità, ognuno di noi ha diritto di avere la sua e il dovere di rispettare quella altrui.