Bambino/a - Marco Paquola + IA

Un'ennesima provocazione. Mi piace.
Non m'interessa delle polemiche (o dissertazioni) sulla lobby LGBTQ+ e nemmeno i diritti civili il discorso sulle problematiche di genere non riguarda principalmente i diritti civili, ma, come nel conflitto sessista uomo/donna, le persone. Ma questa è una questione troppo lunga e la lascio da parte.
Una delle parole più vaghe e ambigue della cultura corrente è “genere” riferito all’identità sociale dipendente in qualche modo dal sesso. Lo prova il fatto che se ci soffermiamo sul termine e tentiamo di darne una definizione ci riesce estremamente difficile manifestarne il senso.Questo succede, a mio avviso, perché il concetto sottostante è una forzatura. Non esprime nulla di naturale. L’unico genere a cui appartengono gli individui di homo sapiens sapiens è il genere umano il quale come insieme contiene individui di sesso diverso: femminile, maschile e, come eccezione, l’ermafroditismo.L’enorme problema costruito su questa invenzione introdotta negli anni '50 dal sessuologo americano John Mani trova come migliore alleata l’inclinazione mentale e culturale dell’uomo (in quanto genere umano) a creare categorie. Non che queste siano inutili o da rigettare: nella scienza generalmente sono convenienti per definire ad esempio dei limiti intorno ad un concetto o ad un tipo di ricerca.Il “nonsenso” nasce quando elementi non dipendenti da definizioni sostanzialmente biologiche si insinuano in “fatti” culturali. Non esistono “generi” diversi nel genere umano fuori dalle differenze di sesso. Le scelte relative al partner non riguardano l’identità di genere, ma semplicemente preferenze che non hanno collocazione biologica, ma soltanto, semmai, neuro-cognitive per esempio.Nel 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità cancella l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali. Malattia mentale inventata grazie anche alla psicoanalisi. Quella strana commistione di teorie che, grosso modo, vagano tra la filosofia, la psicologia e l’analisi letteraria, e che di scientifico hanno ben poco e forse anche meno.Che alcuni concetti siano soltanto di ordine culturale (o ideale) lo dimostra il fatto che non esiste, almeno in italiano (ma più o meno è così per tutta la cultura occidentale), un termine per indicare l’umanità che non sia “uomo”. Da notare che stranamente “umanità” è femminile. Ma se parliamo di genere umano in senso generico diciamo: l’uomo è apparso sulla terra ecc. ecc..La questione sta in questi termini: le preferenze sessuali non riguardano il sesso di chi le manifesta. Questo è un fatto naturale al contrario di quanto ha fatto [e vorrebbe far] credere la tradizione morale giudaico-cristiana.La presupposta inferiorità della donna, che ha radici profonde nella storia dell’uomo (appunto), è un tema che va ben più oltre e può essere fatto risalire alla protostoria. I miti greci sono lì a ricordarcelo e Pandora vive e resiste (a volte silente) ancora nella mentalità di tanti uomini.
La canzone è dedicata a una persona che ha chiesto la mia amicizia su FB (che come tutti i social uso ogni morte di papa, più o meno) e che mi ha ispirato il testo.
Diciamo in modo brutale che è un maschio che ha lottato per la transizione sessuale. Potrebbe essere anche il contrario come nel caso abbastanza noto, credo, di Charice Pempengco
• Charice Pempengco Al...
trasformata in jake zyrus
• Stay - Jake Zyrus (Cov...
Il testo sarebbe stato ovviamente di altro tenore, ma la formula non sarebbe cambiata.
Ricordo per l'ennesima volta di dare un'occhiata qui
• L'intelligenza artific...
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