BARCIS E ANDREIS - La vecchia strada della Valcellina

LA VECCHIA STRADA DELLA VALCELLINA - Nel novembre 1906 l'ingegner Zenari partì da Montereale Valcellina con il suo calesse per arrivare a Barcis: fu il primo a percorrere la spettacolare strada che risalendo la forra del Cellina collegava la valle con la pianura.
Le ragioni per la riapertura di questo splendido tratto di strada sono molteplici: essa consentirebbe un panoramico accesso ciclopedonale di 7km a Barcis ed alla Valcellina, ora precluso alle biciclette per via dei 4km della galleria Fara.
La straordinaria bellezza e peculiarità naturali della Forra del Cellina lo rendono uno dei più bei canyon italiani (se non mondiali).
Tra le ragioni storiche vi sono quelle legate al collegamento di un'intera valle con la pianura, che per millenni aveva valicato forcella Croce per raggiungerla, cambiandone radicalmente le dinamiche sociali.
Inoltre i combattimenti che nel 1944 portarono all'incendio e distruzione di Barcis ebbero proprio come teatro principale di scontro i luoghi attorno al bivio della Molassa, come raccontato e documentato nel sito al link qui sotto riportato.
Purtroppo la vecchia strada della Valcellina dismessa dal 1992, è ancora oggi chiusa. Nonostante gli interventi di recupero, non è ancora percorribile per ragioni di sicurezza: infatti anche con le reti di protezione, sulla strada cadono dall'alto sassi di varia dimensione.
Questa presentazione non vuole pertanto essere un invito alla sua percorrenza, quanto essere uno stimolo di riflessione circa la grande opportunità che tutto il territorio ricaverebbe dalla riapertura di questa grande bellezza.
DESCRIZIONE: www.curaticonstile.it/it/perc...

[@gastonezandigiacomo9749]

Stupenda testimonianza!!Grazie mandi!

[@diegovaleri2364]

Sempre in prima linea e puntuale in ogni descrizione e note storiche . Dimostri tenacia e "sentimento " . Rinnovo ammirazione

[@francescosamassa3072]

Ho passato l'infanzia su e giù per questa strada per andare in montagna, dalla pianura, nella bella stagione. Ricordo il brivido di quando si incontravano le macchine nei due sensi di marcia nel tratto iniziale (dove oggi la strada va sommersa con in bacino di Ravedis pieno) e ricordo anche di averla fatta alla guida una volta con una nebbia fittissima che si vedevano a malapena i parapetti per una decina-quindicina di metri (erano ormai vicini gli anni in cui la strada sarebbe poi stata chiusa). E' un pezzo importante dei miei anni giovanili, ed è incredibile in fondo come possa una strada far parte della propria vita. E in realtà, essendo per tanti anni stata aperta al traffico, io davvero non capisco quale sia il problema a riaprirla. I sassi ci son sempre stati e son sempre caduti, è solo una questione di fare manutenzione continua, come su qualsiasi strada (certo qui più impegnativa che altrove). Dunque è solo una questione di decidere che è un investimento economico che vale la pena di essere fatto. Punto. Non è una questione di sassi. Certo che il tratto che va sott'acqua, scavato nella roccia, rimarrà escluso e questo rimane un peccato in ogni caso. Oppure forse è giusto così, che la natura si riprenda tutto piano piano, cancellando i segni del passaggio dell'uomo.

[@architetture-camminodifran776]

proprio un bel video, sia per le immagini, sia per la esatta contestualizzazione di alcuni degli eventi più critici della lotta partigiana; avevo letto le storie nel libro "Dies Irae", e la visione di questo video mi ha chiaramente consentito di individuare i luoghi; speriamo che questa strada storica possa essere ripristinata e fruita in tutta la sua lunghezza in tempi ragionevoli; l'investimento sarebbe ingente, ma anche il ritorno economico per il turismo della Valcellina

[@GiGiMTB]

Interessante, mi piace che ci siano ancora testimonianze anche storiche

[@venaruzzodenis6094]

Grazie per il video!

[@pinadetomasi29]

Queste parti (Cellina e zMolassa) si faceva a piedi fa Andreis a Molassa Sull'ultima galleria prima di A dreis ci dovrebbe essere una lapide che ricorda l'uccisione di mio zio Ugo Vittorelli ucciso dai tedeschi

[@pinadetomasi29]

In quelle acque gelide noi ragazzini ci facevamo il bagno. Nelle acque color acquamarina

[@marcomassimimi6406]

Bellissimo video complimenti. l‘ho fatta più volte..consiglio i libri fotografici di Ruggero Lorenzi e Max Rommel. Ciao

[@checchistefano74]

Bel video ragazzi, veramente bello e interessante. Grazie 👍🏾 Sarebbe possibile un giro ad anello quindi ?

[@curaticonstile4132]

Purtroppo no…peraltro non si potrebbe neanche transitare all’interno della zona transennata!

[@zxveleno]

Complimenti bel video la strada e ancora percorribile ? Da dove comincia il tracciato

[@fabiodoria715]

La variante vista costruire si sperava nella rapidità della costruzione quando si faceva in inverno era una lastra di ghiaccio.

[@GiGiMTB]

I repubblichini attraversarono quali luoghi, passarono per la pala d'Altei e la casera Montelonga?

[@curaticonstile4132]

Si certo: nel link al sito è raccontata la storia nel dettaglio

[@davidedepol8939]

Ciao scusa di quando è questo video....Fra' l'altro stupendo

[@curaticonstile4132]

Grazie! 2020

[@redolfiji]

Ma quindi si può arrivare da montreale per il sentiero che passa in parte sopra al ravedis?

[@curaticonstile4132]

Si, dal CAI 996: credo però che recentemente abbiano messo un cartello che avvisa che la strada non è percorribile

[@arkadiuszlendzion8091]

is it open for cyclist?

[@curaticonstile4132]

Unfortunately is closed also for walkers!